Kn3 Il thread sull'arte astratta italiana

bruno landi molto bello anche il pezzo di massironi di stasera

:confused:

Dubito che assieme a Chiggio abbiano proposto BRUNO Landi... :rolleyes:

anzi, dubito che abbiano proposto BRUNO Landi anche a prescindere da Chiggio... :censored:

Forse era EDOARDO Landi... :cool:
 
A seguito delle "proteste" per la pessima qualità dell'immagine da telefonino del mio Gianni Dova mo' ve beccate un sano 3 mega di jpeg :p

Metto il link: aprire a rischio e pericolo se avete connessione lenta o internet a consumo.

http://img221.imageshack.us/img221/1007/dova.jpg

Come ho gia' avuto modo di dire si tratta di un raro Dova a soggetto quasi "geometrico" del gruppo di quadri che espose alla quadriennale di Roma del 1965.
Lo faccio vedere perche' mi sembra un buon esempio di uno dei criteri con cui costruire una collezione (IMHO): bisogna che i quadri dialoghino tra loro, che ci sia un'armonia d'insieme, una specie di "fil rouge", in certi casi semplicemente legato al gusto del collezionista ma non immediatamente percepibile, in altri magari un po' piu' esplicito, come in questo caso, dove le forme triangolari e il colore brunito del quadro si raccordano con le stesse forme del Mario Radice poco distante. Quindi il quadro non e' che sia di particolare valore perche' il 1965 fosse una "buona annata" per Dova (tipo vino) o perche' il soggetto sia piu' apprezzato di altri dal mercato, il quadro e' semplicemente adatto alla mia collezione, e questo ne ha giustificato la caccia pluriennale con grande divertimento.

A mio modestissimo parere mettendoci impegno per far "parlare" i quadri tra loro si ottiene l'essenza di una buona collezione, vale a dire il racchiudere in essa parte del proprio gusto e della propria passione per l'arte. Inoltre si "scremano" i possibili acquisti (e le sciocchezze) e si facilitamagari l'inserimento sensato di nomi minori. Per una collezione di soddisfazione poi non occorre necessariamente spendere grosse cifre, si possono trovare quadri ben armonizzati tra loro in qualsiasi fascia di prezzo, cosi' come e' possibile ammonticchiare quadri molto costosi ma senza "anima".
 
Per una collezione di soddisfazione poi non occorre necessariamente spendere grosse cifre, si possono trovare quadri ben armonizzati tra loro in qualsiasi fascia di prezzo, cosi' come e' possibile ammonticchiare quadri molto costosi ma senza "anima".

Bellissimo complimenti!!!! :eek::eek::eek:
si vede che hai molta passione ed è l'essanziale per dar vita a una buona collezione. anzi ottima da quanto vedo! OK!

dove è sorta questa passione?
faccio un appello a tutti gli "Amici dell'arte" per rispondere...c'è stato un momento preciso che avete capito che dovevate dedicare una parte della vostra vita all'arte?che cosa vi ha fatto avvicinare?
 
Bellissimo complimenti!!!! :eek::eek::eek:
si vede che hai molta passione ed è l'essanziale per dar vita a una buona collezione. anzi ottima da quanto vedo! OK!

dove è sorta questa passione?
faccio un appello a tutti gli "Amici dell'arte" per rispondere...c'è stato un momento preciso che avete capito che dovevate dedicare una parte della vostra vita all'arte?che cosa vi ha fatto avvicinare?

Grazie, posso chiederti pero' un favore? Potresti aprire un thread apposito con questa domanda? Ti rispondo li' e cosi' non andiamo fuori tema nella discussione :yes:
 
Grazie, posso chiederti pero' un favore? Potresti aprire un thread apposito con questa domanda? Ti rispondo li' e cosi' non andiamo fuori tema nella discussione :yes:

Fatto!:D Magari era possibile spostare in qualche modo la discussione ma non ho trovato il modo..così ne ho aperto uno nuovo..OK!
 
Metto il link: aprire a rischio e pericolo se avete connessione lenta o internet a consumo.
http://img221.imageshack.us/img221/1007/dova.jpg

Claudio, E' BELLISSIMO !!!!!!!!!

Io però quell'opera l'ho già vista da qualche parte.....devo ancora finire di aprire gli scatoloni dei libri/cataloghi, ma sono sicuro di averlo visto

Per caso l'hai acquistato in asta o ha avuto qualche esposizione ?

Perchè un'opera così non passa inosservata
 
iw6a6q.jpg


premetto che Dova non piace,ma devo dire che questo e' veramente BELLO!
 
Io però quell'opera l'ho già vista da qualche parte.....devo ancora finire di aprire gli scatoloni dei libri/cataloghi, ma sono sicuro di averlo visto


Be, si', e' pubblicata su quasi tutti i libri su Dova (Russoli, Gatto, Campiglio), esposto alla quadriennale del '65 e a palazzo reale di milano nel '71.
 
Be, si', e' pubblicata su quasi tutti i libri su Dova (Russoli, Gatto, Campiglio), esposto alla quadriennale del '65 e a palazzo reale di milano nel '71.
Azzo ! scusate il francesismo....

ricomplimentissimi !

Il Russoli ce l'ho intendo quello con la foto di DOVA in copertina in B/N, appena lo trovo lo sfoglio

Ma l'hai acquistato da privato, in galleria o in asta ?
 
A arte Studio Invernizzi

EXHIBITION: Mario Nigro. From Total Space to Satanic Paintings


CATALOGUE WITH ESSEYS BY: Serge Lemoine and Francesca Pola

PRIVATE VIEW: Thursday 18 March 2010 at 6.30 pm

EXHIBITION DATES: 18 March - 6 May 2010

OPENING HOURS: Monday to Friday 10 am - 1 pm; 3 pm - 7 pm. Saturday by appointment


On Thursday 18 March an exhibition will open at A arte Studio Invernizzi featuring sixteen large-format works by Mario Nigro from the Spazio totale (Total Space) cycle of the 1960s and the Ritratti (Portraits) and Dipinti satanici (Satanic Paintings) series of the late 1980s. This will be the first time these works have been displayed together in a private exhibition space.

Thanks to the innovative character of his work, Mario Nigro (b. Pistoia 1917, d. Livorno 1992) was, in the post-war period, a leading exponent not only of Italian art but also of abstract art at an international level. As a result of his background in science (he graduated from the University of Pisa firstly in chemistry, then in pharmacy) and music (he played the violin and piano), he developed a radical artistic style that, although it was based on a totally abstract formal structure determined by the principles of musical rhythm, such as repetition and variation, conveyed a strongly dramatic content charged with intensity that disrupted the Constructivist rules at the origin of his art in order to investigate dialectic tension. The rhythmic structures forming the basis of Nigro’s work are surfaces, lines, grids, and series of signs and colours that are added and subtracted in vigorous, musical harmony.

On display in the exhibition space on A arte Studio Invernizzi’s upper floor will be works in which Nigro - replicating the paintings of the Spazio totale of the 1950s, but in a larger format - articulate their forms by adopting serial modularity that creates three-dimensionality involving the environment.
The work “Dallo spazio totale 1954: serie di 12 rombi continui a progressioni ritmiche simultanee alternate opposte” of 1965 (“From Total Space of 1954: Series of 12 Continuous Rhombi in Simultaneous Alternate Opposing Rhythmic Progressions”, 1965) was also displayed in the room devoted to the artist at the 1968 Venice Biennale. Occupying the entire left wall, it is seven metres in length and consists of the horizontal progression of a series of twelve square elements made of painted wood and hanging in a diagonal position; on each of these an opposing structuration is represented.
Also from this cycle is “Dallo spazio totale: componibile in 7 pezzi in contrasto simultaneo di progressioni ritmiche” (“From Total Space: Modular Work in 7 Pieces in Simultaneous Contrast with Rhythmic Progressions”), executed in 1965 and often referred to by the artist as “Totem”, is a work of central importance in this series because it shifted the question of the contrasting structuration from what was still a mainly optical plane to a sculptural one.
Another six paintings from the Spazio totale cycle will be displayed in the other rooms on the upper floor: in these works, the grids occupy the entire pictorial field and, as they cross the surface, dynamic contrasts create musical rhythms.
In the space located between the two floors of the gallery will be displayed “Dallo spazio totale: progressioni ritmiche simultanee opposte” of 1966 (“From Total Space: Simultaneous Opposing Rhythmic Progressions”, 1966), consisting of the transposition of virtual optical grids typical of works on canvas onto two opposing perspective lattices made of wood painted red.

Large works of 1988, belonging to the Ritratti cycle - including “Agamennone” (“Agamemnon”), “Euripide” (“Euripedes”) and “Ritratto di un dipinto” (“Portrait of a Painting”) - will be on display in the basement room. In these, Nigro painted a central motif freed from the support where the picture expresses its passion and its irresistible and implacable power.
In the works on display in the Dipinti satanici series - including “Lotta”, “Libertà”, “Rivoluzione” (“Struggle”, “Freedom”, “Revolution”) - Nigro’s painting explodes into vigorous brushstrokes and a linear sequence of vivid patches of colour forming the expressive peak of his musical pictorial synthesis.
On the occasion of the exhibition, a bilingual catalogue will be published containing introductory essays by Serge Lemoine and Francesca Pola, photographs of the works on display, a poem by Carlo Invernizzi and up-to-date biographical and bibliographical notes.

03-Mario%20Nigro-2010.jpg
04-Mario%20Nigro-2010.jpg
 

Era li', ma l'ho comprata da privato :cool:
shhh.gif


Comunque sto "sistemando" la voce di Dova su wikipedia e se ne scoprono veramente tante... sin da ragazzino fu messo "sotto contratto" dai Boschi - Di Stefano http://www.fondazioneboschidistefano.it/ws/ che gli comprarono praticamente tutti i primi quadri degli anni '40.
Quelli si' che ci videro lungo... capirono che attorno a Brera stava "venendo su" una generazione con buoni argomenti e sovvenzionarono tutti quelli bravi, riempendosi la casa di Dova, Crippa, Fontana, Chighine, Manzoni ecc. ecc. :bow:
 


Intenditrice.... Questo e' il quadro che e' in copertina all'ultimo libro-catalogo "Gianni Dova" di Skira con testo del bravissimo Paolo Campiglio.

http://www.skira.net/dettaglio.php?isbn=8861307452&back=catalogo.php&page=11&lett=G

Non fa per me perche' troppo "figurativo" ma si tratta senza dubbio di un' opera fantastica. Gli anni '60 per Dova furono un periodo di grande ispirazione. D'altra parte, sala personale alla Biennale del '62, quasi ogni anno al "Salon de Mai" a Parigi fino alla grande esposizione a Palazzo Reale di Milano del '71 dove vennero esposti sia quello che hai linkato tu sia il mio...

Proprio un grande artista... meno sfolgorante di Crippa (non a caso la rivalita' scherzosa era solo fra Fontana e Crippa, molto piu' "personaggi") ma di maggiore sensibilita'. Forse ha perso un po' di qualita' dagli anni '70 in poi. Io (come sapete) apprezzo molto anche i suoi lavori "nucleari" anni '50 ma su questi ho il veto della moglie :angry:
 
Intenditrice.... Questo e' il quadro che e' in copertina all'ultimo libro-catalogo "Gianni Dova" di Skira con testo del bravissimo Paolo Campiglio.

http://www.skira.net/dettaglio.php?isbn=8861307452&back=catalogo.php&page=11&lett=G


Non sapevo fosse sulla copertina :D fantastica!!

Non fa per me perche' troppo "figurativo" ma si tratta senza dubbio di un' opera fantastica.

Non ti preoccupare, fa invece per me !! :p :D
 
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