$@!V€ A TUTTI.
Aggiorno analisi-commento sul $-Index.
L'US dollar index (USDX) è un indice (o misura) del valore del dollaro statunitense in relazione a un paniere di valute straniere, nello specifico è la media geometrica ponderata del valore del dollaro rispetto a:
- euro (EUR), con peso 57,6%;
- yen giapponese (JPY), con peso 13,6%;
- sterlina britannica (GBP), con peso 11,9%;
- dollaro canadese (CAD), con peso 9,1%;
- corona svedese (SEK), con peso 4,2%;
- franco svizzero (CHF), con peso 3,6%.
La composizione del paniere di riferimento è stata modificata solo una volta, quando diverse valute europee sono state sostituite dall'euro all'inizio del 1999.
La quotazione dell'indice ebbe inizio nel marzo 1973, poco dopo lo smantellamento degli accordi di Bretton Woods [ http://it.wikipedia.org/wiki/Conferenza_di_Bretton_Woods - http://it.wikipedia.org/wiki/Sistema_aureo ].
Il suo valore iniziale fu posto pari a 100. Da allora è stato negoziato raggiungendo un picco di 165 circa e una quotazione minima di 70,698 il 16 marzo 2008.
La quotazione dell'USDX è aggiornata in ogni momento in cui i mercati del dollaro USA sono aperti, e quindi dalla domenica sera (ora di New York, corrspondente alla prima mattina del lunedì in Asia) per 24 ore al giorno fino al tardo pomeriggio del venerdì (sempre ora di New York).
Sul $-Index si vede ben evidente un testa/spalle storico 1992/2007 (spalle marcate in giallo) come elemento grafico chiave di lungo termine, parzialmente connesso ad un imperfetto quadruplo minimo superato al ribasso nel 2007 (tests: 1991, 1992, 1995, 2005) centrato sulla miniarea 79/81.
Senza scendere nei dettagli numerici, si desume che la price-area della "testa" ha un valore di 40/42 $ e pertanto una rottura ribassista validata porterebbe ad un target pari a 38/41 di $-index; se si applica una scala % o logaritmica invece il ribasso avrebbe una proiezione bearish del 35% circa dalla neck (= 51/53).
Altri elementi grafici chiave sono:
-) dinamica discendente dal massimo assoluto a quota 165 verso il top in area 121 e con target attuale area 92/95 (area celeste), con una progressione ribassista stimabile in 2-3 $ per anno.
-) statica di origine del chart dal 1970 (consultate alcune proiezioni sul web) passante per il top in area 119.5/120.5;
-) canale ripido discendente che ha incluso i corsi dall'area di topping 200/2001/2002 fino al II semestre 2008 sede del bull-cross;
-) discendente di raccordo low-1983, top-1986, top-1989, low-1998, low-2004/2005, low-2009 (l'altra discendente sta velocemente procedendo verso la 42/48-area sulla base della sua progressione annuale, e quindi al momento non ci interessa se non in caso di sell-off epocale);
-) triangolo circa simmetrico (in close nel 2012 circa) formato dal lato superiore la discendente di collegamento (in rosso) tra i due top storici, e dal lato inferiore la ascendente in blu; la sua rottura ribassista avvenuta nel 2004 getterebbe un target in area 61 (+/- 1.5 $).
Una interessante notazione comparativa è la seguente:
il deprezzamento subito dal top 1985 al low 1992 è stato pari a 165 vs. 78 = 52.7% circa
il deprezzamento subito dal top 2001 al low 2008 è stato pari a 121 vs. 71 = 41.3% circa
una supposta equità di loss % vedrebbe un target di 57 $ (+/- 1.5 $), in sufficiente accordo col target-% del testa/spalle e con quello del triangolo in close.
Attualmente possiamo affermare che il $-Index permane in un bear status multidecennale in quanto i corsi sono sotto la discendente dal top storico; solo sopra essa (95/92) si spezzerà questo trend.
Tale bear status multidecennale è validato dalla permanenza dei corsi sia sotto la price-area delle spalle marcate in giallo, sia sotto la rilevantissima statica di multy-lows 79/81, statica sulla quale è in corso una fase di tests negli ultimi 6 mesi.
La bestia bearish è ovviamente rappresentata dal testa/spalle delineato sopre (coincidente con le proiezioni del multy-lows) che innescherebbe un sell-off sull'indice con deprezzamenti veramente notevoli (vedasi target sopra).
Il testa/spalle del resto avrebbe ricevuto anche una prima validazione nel 2007 in seguito alla perforazione della neck; il pronto recupero (2008) della neck ha sospinto i corsi fuori dal rilevantissimo set-up grafico tra il ripido canale ribassista e la discendente 1983-started, stoppando la fase più cruda del bear.
Il top configuratosi nel 2009 non è stato in grado ne di superare la price-action delle "spalle" ne di mantenersi sopra la 84/85-line (statica in sottile), ri-affondando sotto la neck 79/81 e ri-accendendo il bear.
Attualmente il $-Index ha trovato meraviglioso appoggio grafico sulla discendente 1983-started, ri-raggiungendo la neck o statica di multy-lows, in una sorta di danza debordante ad ampiezza decrescente, in essere da fine 2004.
Senza dubbio alcuno, la banda di prezzo 79/85 è quella chiave per il futuro dell'indice.
Al di la delle figure grafiche, delle dinamiche e statiche e delle proiezioni di equità tra le legs, il futuro del $-Index si giocherà sull'innesco o meno del testa/spalle e quindi sulla negazione o meno del multy-lows.
Queste figure, in deciso contest grafico, essendo più che decennali, abbisognano di numerosi quarters per potersi validare; tale situazione è ben visibile dal 2007 in poi, sede temporale del cross ribassista della neck.
Corsi decisamente sotto la neck (validazione: sotto discendente 1983-started) valideranno lo scenario ribassista con degradazione del $-Index fino ai target individuati: 57, 51/53, 38/41 (intercetta con la discendente 1971-started).
Corsi decisamente sopra 84/85-area garantiranno un test dell'area perno 90/92/95; solo il bull-cross dell'area celeste decreterà lo stop dal bear primario in essere.
Corsi continuamente racchiusi nell'area 75/84 forniranno solo spunti operativi di trading ma assolutamente non di trending.
L'attuale fase di stallo debordante sulla neck da diversi quarters si configura come attesa da parte del mercato su news/dati storicamente rilevanti.
Utile è e sarebbe l'apporto di diversi strumenti valutari nell'analisi del $-Index e nella individuazione dello scenario con maggior appeal probabilistico, tenendo sempre a mente il vigente bear-status nel quale trovasi l'indice.
N.B.: per trasparenza si comunica che lo scrivente potrebbe possedere, direttamente e/o indirettamente, quote degli strumenti finanziari in oggetto o ad essi correlati. Non si forniscono pertanto in alcun modo, raccomandazioni e/o segnali di vendita-acquisto sugli strumenti finanziari in oggetto o ad essi correlati.
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