Sul Filo del Rasoio 3: Commodity, Forex, Gov.Bonds, Breadth, Sentiment, Options.

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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Buondì a tutti.
Un peculiare indicatore di volatilità è quello del GOLD.
E' ben visibile sul chart che, dopo il rilevante picco autunnale scorso, l'indicatore ha conosciuto una lenta e progressiva degradazione delle quotazioni, fino ad approcciare statica 25, superandola intra-montly in ben 3 occasioni, tra le quali anche giugno.
E' molto probabile pertanto che la rottura della 25-line venga imminentamente convalidata, dando luogo all'affondo dei corsi in direzione del I e poi del II bordo inferiore dei rettangoli rossi circa-paralleli, che attualmente contengono i corsi dell'indicatore.
Detto scenario certamente accompagnerebbe il GOLD future verso nuovi high di periodo. Ma proprio sul future si vede come sia in corso un testa/spalle asimmetrico (= circa cup/handle) rialzista, con neck ben definita e spalla dx oramai in conclusione ed in procinto di rilasciare il segnale, ovvero:
-) rottura della neck-line (abbandono della 25-line sulla volatilità) e quindi forte spinta rialzista al GOLD;
-) negazione del testa/spalle e ri-aggancio della 25-line sulla volatilità con approdo verso i 2 bordi superiori rossi.
Anche la volatilità sul GOLD evidenzia il momento cardine raggiunto dai mercati. Infatti una convalida di una struttura così importante sul future proietterebbe il GOLD ben oltre i recenti picchi storici con interessanti risvolti per l'equity, convalidando i numerosi segnali di bear-stop emersi sui volatility indexes analizzati precedentemente proprio per il settore equity.
Di contro un ri-aggancio della 25-line (negazione del testa/spalle) fungerebbe da catalizzatore per un nuovo rialzista sugli equity.
Prioritario appare pertanto l'analisi proprio del GOLD e dei suoi rapporti col PLATINUM-future.
 

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ciao Sal.Vi

innanzitutto complimenti per l'approccio: sono piacevolmente sorpreso dalle tue analisi trasversali: ho sempre sostenuto l'originalità dei metodi e delle strade non, o pochissimo battute (se non addirittura border-line). OK!



Dal punto di vista statistico (io non faccio uso di AT ma quasi esclusivamente econometria), cosa ne pensi delle correlazioni tra VIX e volatilità storica a 30 gg. (uso il 30 perchè il VIX è calcolato su questa window).

Ti faccio questa domanda xchè penso che la volatilità storica sugli indici europei possa essere anticipata dal VIX (calcolata sugli USA).

che ne dici?
 
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correlazioni tra VIX e volatilità storica a 30 gg. (uso il 30 perchè il VIX è calcolato su questa window).

Ti faccio questa domanda xchè penso che la volatilità storica sugli indici europei possa essere anticipata dal VIX (calcolata sugli USA).

che ne dici?


scusa Sal.Vi se mi intrometto
"Since the VIX averages approximately 1.3x the historical volatility of the SPX, one can use the 10, 20 and 100 day historical volatility data to come up with three estimates of the VIX. Generally, I take the lowest one as a floor and average the two readings that are closest together to come up with an expectation of an appropriate current level of the VIX."
http://vixandmore.blogspot.com/2009/05/how-low-can-vix-go.html

Scalpo, visto che ti occupi di correlazioni, saresti così gentile da darmi una risposta al mio quesito nella tua sezione di econometria? by the way, non ho capito come sfrutteresti questa relazione HV/VIX, potresti chiarire, se ti va?
 
scusa Sal.Vi se mi intrometto
"Since the VIX averages approximately 1.3x the historical volatility of the SPX, one can use the 10, 20 and 100 day historical volatility data to come up with three estimates of the VIX. Generally, I take the lowest one as a floor and average the two readings that are closest together to come up with an expectation of an appropriate current level of the VIX."
http://vixandmore.blogspot.com/2009/05/how-low-can-vix-go.html

Scalpo, visto che ti occupi di correlazioni, saresti così gentile da darmi una risposta al mio quesito nella tua sezione di econometria? by the way, non ho capito come sfrutteresti questa relazione HV/VIX, potresti chiarire, se ti va?


specifiche originali VIX http://www.cboe.com/micro/IndexSites.aspx (ho il pdf ma è troppo grande x metterlo sul FOL)


Poichè il fine è quello di migliorare un modello econometrico su DAX che già ho
e avendo letto (e verificato ma solo in parte, devo approfondire) che il VIX anticipa l'HV, e visto che il DAX (ovviamente) segue lo SP500, e visto pure che una delle esplicative del modello "migliore" è il VIX a ritardo 0 (io lo uso ritardato di 1, visto che il DAX apre alle 9 e gli USA alle 15:30). Allora pensavo che se veramente HV dipende (anche) dal VIX del giorno prima (e anche di altri n giorni prima), allora è possibile risolvere il problema dell'incognita VIX forecastando a dovere non il VIX (cosa impossibile da quanto ho visto, pure con le NN non ci son riuscito) ma la vola storica del DAX con un modello multivariato in cui compaia vola storica nota a ieri + VIX.
 
Signori vi ringrazio del vs. intervento, dall'elevato contenuto qualitativo.
Credo di non esservi di aiuto nella risoluzione del problema statistico posto, per evidenti carenze personali in merito ai metodi statistici applicati agli strumenti finanziari.
Ovviamente saranno estremamente apprezzati tutti i vs. interventi/critiche sulla presente discussione, essendo naturalmente aperta a chiunque.


specifiche originali VIX http://www.cboe.com/micro/IndexSites.aspx (ho il pdf ma è troppo grande x metterlo sul FOL)


Poichè il fine è quello di migliorare un modello econometrico su DAX che già ho
e avendo letto (e verificato ma solo in parte, devo approfondire) che il VIX anticipa l'HV, e visto che il DAX (ovviamente) segue lo SP500, e visto pure che una delle esplicative del modello "migliore" è il VIX a ritardo 0 (io lo uso ritardato di 1, visto che il DAX apre alle 9 e gli USA alle 15:30). Allora pensavo che se veramente HV dipende (anche) dal VIX del giorno prima (e anche di altri n giorni prima), allora è possibile risolvere il problema dell'incognita VIX forecastando a dovere non il VIX (cosa impossibile da quanto ho visto, pure con le NN non ci son riuscito) ma la vola storica del DAX con un modello multivariato in cui compaia vola storica nota a ieri + VIX.
 
Sal.Ve a tutti
Aggiorno alcuni indicatori di volatilità personalmente costruiti, le cui caratteristiche salienti sono consultabili ai post seguenti.
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=21099235&postcount=28
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=21099235&postcount=29
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=21100784&postcount=30
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=21101879&postcount=31

Nei primi due chart viene unito il Bullish% su SP500 e SP100 con le rispettive volatility indexes.
La rottura della discendente (la prima da oltre due anni) è stata realizzata stoppando quindi il violento bear primario.
In entrambi è stato conseguito un netto allontanamento dalla statica mar.2008, costruendo un canale rialzista di medio (blu) attualmente in test sul bordo superiore. Inoltre è in test anche il bordo superiore del canale lateral-ribassista di lungo termine.
Diversi elementi grafici avallano una imminente correzione dei due indicatori, come già evidenziato dal flesso delle ema. L'entità del ribasso conseguenziale è da valutare attentamente per i risvolti ribassisti sul sottostante.
In caso invece di un proseguio al rialzo dell'indicatore allora si registrerà una forte pressione al rialzo per gli indici sottostanti, a causa della componente interna (spessore) in incremento e della componente volatilità in ulteriore decremento.
Per confronto, nel IV chart, è stato collocato un indicatore simile ma basato sul NYSE e sulla volatilità a 3 mesi di SP500.

Nel III chart invece si unisce il Buy Write mensile (sommatoria strategie call su SP500) e il volatility index su SP500.
Dopo il multi-test del bordo inferiore del rettangolo spesso l'indicatore ha trovato forza ed ha costruito un canale di breve-medio (blu) rialzista che lo ha portato fin sotto la rossa discendente da top, superando addirittura il bordo superiore (blu) stesso.
La percezione della rossa discendente ha determinato un flesso nelle ema.
I corsi attualmente quindi si trovano su una rilevantissima area nodale costituita dalla confluenza della rossa discendente, dalla mediana del rettangolo discendente spesso e dal bordo superiore blu.
Corsi sopra quest'area decreteranno il raggiungimento del target-I sulla statica ago.2007 + mar.2008; detta statica rappresenterebbe una sorta di spartiacque tra la fine del bear primario e la fine del rialzista in essere.
Corsi sotto l'area nodale invece decreteranno uno stop dell'indicatore e la ri-accensione del bear strutturale almeno fin quando non verrà superata la rossa.

Su SP l'unione dei dati di spessore (Bullish%) con quelli di volatilità si confermano sensibilmente meno bearish rispetto all'unione di Buy Write monthly con la volatilità.
 

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specifiche originali VIX http://www.cboe.com/micro/IndexSites.aspx (ho il pdf ma è troppo grande x metterlo sul FOL)
.
questo è più interessante del pdf del VIX, da quello i numeri non ti tornano neanche se preghi in turco

http://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=1103971

Poichè il fine è quello di migliorare un modello econometrico su DAX che già ho
e avendo letto (e verificato ma solo in parte, devo approfondire) che il VIX anticipa l'HV, e visto che il DAX (ovviamente) segue lo SP500, e visto pure che una delle esplicative del modello "migliore" è il VIX a ritardo 0 (io lo uso ritardato di 1, visto che il DAX apre alle 9 e gli USA alle 15:30). Allora pensavo che se veramente HV dipende (anche) dal VIX del giorno prima (e anche di altri n giorni prima), allora è possibile risolvere il problema dell'incognita VIX forecastando a dovere non il VIX (cosa impossibile da quanto ho visto, pure con le NN non ci son riuscito) ma la vola storica del DAX con un modello multivariato in cui compaia vola storica nota a ieri + VIX.
non capisco stante la relazione HV(SPX)->VIX->SPX->DAX
tu vuoi perseguire la relazione HV(DAX)->VIX->DAX che a occhio mi sembra molto più "lasca". non ti sarebbe più semplice fare trading direttamente sugli indici USA oppure prendere in esame il VDAX al posto del VIX?

PS il mio quesito statistico è nel 3d http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=1071711
 
questo è più interessante del pdf del VIX, da quello i numeri non ti tornano neanche se preghi in turco

http://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=1103971


non capisco stante la relazione HV(SPX)->VIX->SPX->DAX
tu vuoi perseguire la relazione HV(DAX)->VIX->DAX che a occhio mi sembra molto più "lasca". non ti sarebbe più semplice fare trading direttamente sugli indici USA oppure prendere in esame il VDAX al posto del VIX?

PS il mio quesito statistico è nel 3d http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=1071711

i mkt USA al momento non li tratto, al momento rimango in EU, cmq
HV(DAX)->VIX->DAX ha un R2 pari a ~ 0.8

e visto che ho già una previsione di HV(DAX) piuttosto buona (% correct sign=86% cioè il verso in cui andrà la direzione la vola è giusto nell'86% dei forecast calcolati), pensavo di migliorarlo ulteriormente tramite un nuovo modello multivariato in cui sia presente l'esplicativa: diff[VIX-HV(DAX)], oltre che alla VDAX (già prevista).
Nella speranza che tale nuovo modello mi restituisca una stima della HV(DAX) migliore (e definitiva) e quindi da quest'ultima tirar fuori il rendimento atteso sul DAX.

Insomma: l'idea che sto testando (e che ha intuito anche Sal.Vi) è che le volatilità intermarket si influenzano (comprese quelle sul Gold e sui cambi, in particolare penso all' US/CHF e USD/JPY) e che siano utili a migliorare le stime per le close attese del giorno.

Vi farò sapere
 
Sal.Ve a tutti
In questo secondo post si esaminano gli omologhi tecnologici degli indicatori precedentemente visti per SP.

Nel primo viene unito il Bullish% su ND/100 col VXN.
I corsi dell'indicatore sono in pieno bull-trend, come convalidato dalla doppia rottura rialzista delle due rosse discendenti da top, dal superamento del primo canale blu ascendente e dal cross addirittura sia della statica in area low-ago.2007 + top-ago.2008 che del canale lateral-ribassista nero spesso.
Attualmente c'è stato il superamento anche del precedente top relativo di 2.90 il che ha giustamente generato un flesso ribassista delle ema che sostano sopra un'importantissima area di multi set-up (turchese).
Se tale flesso si prolungherà fino alla rottura dell'area di set-up allora la pressione correttiva sul sottostante sarà molto incisiva, con primo target plausibile area 1.00 (rossa discendente + bordi inferiore blu).
La tenuta invece dell'area turchese potrebbe determinare solo una breve pausa prima di un violento rialzista con forti implicazioni bullish per il sottostante.
Come raffronto è stato collocato sotto l'identico indicatore per il ND/composite, dalla struttura triennale perfettamente in accordo col ND/100.

Nel II chart è stato unito il Buy Write su ND/100 con l'indicatore di volatilità dello stesso.
Come preventivato nella scorsa analisi la permanenza nel canale ascendente blu ha garantito la ripresa dell'indicatore fino al bordo superiore del canale discendente primario (rosso spesso), con cospicuo up-trend del sottostante.
Il cross rialzista del canale blu al momento è validato e sostenuto dal forte set-up creatosi tra il bordo superiore blu ed il bordo superiore rosso.
Una tenuta di detta area garantirebbe un ulteriore allungo verso la statica low-mar.-lug.2008.
Un cedimento invece dell'area di set-up creerebbe i presupposti per una spinta correttiva sul sottostante, con l'indicatore alla ricerca del bordo inferiore del rettangolo blu.

Anche su ND/100 l'unione dei dati di spessore (Bullish%) con quelli di volatilità rilasciano un quadro grafico molto più bullish rispetto al Buy Write monthly con l'indicatore di volatilità.
Complessivamente comunque l'indice tecnologico mostra una impostazione decisamente migliore del SP, avallando la forte differenza tra i low principali dei listini (nov.2008 / mar.2009).
 

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Sal.Ve a tutti
Aggiorno i seguenti indicatori personali di volatilità.

Il primo chart I è stato ottenuto unendo l'indicatore di spessore "differenza tra azioni ai nuovi massimi ed azioni ai nuovi minimi del Nasdaq" e la volatilità del Nasdaq.
L'area chiave per il breve-medio è certamente la zona tra la 0-line, il bordo superiore del rettangolo ascendente e la statica su alcuni punti chiave 2006/2007/2008, ed attualmente i corsi, dopo un violento rialzo triemestrale, hanno non solo approcciato ma sono in fase di lateralizzazione sul top.
Un violento cross di detta area garantirebbe un test della discendente rossa dal top assoluto del chart, accompagnando un forte apprezzamento del sottostante.
In caso invece di distribuzione dell'indicatore nell'area indicata allora si ripresenterebbero i low nell'area -8/-10 prima (vedi low nov.2007, mar.2008, mar.2009) e poi, su non tenuta, nuovamente l'area gialla.

Nel II chart invece si unisce (al contrario degli altri finora visti) il volatility index del Nasdaq col "n. di azioni superiori alla propria daily sma-200 sul Nasdaq" in [semilog].
Questo è l'indicatore che più degli altri ha reagito violentemente al rialzo del sottostante, amplificandone nettamente i movimenti, nonostante sia perfettamente in fase (top indicatore - low ND/100).
E' entrato in piana fase bull primaria in quanto sono stati progressivamente superati al ribasso le due statiche chiave, il rettangolo blu discendente (con test già eseguito della sua proiezione grafica) e il rettangolo rosso ascendente triennale (proiezione grafica segnalata sul chart).
E' pertanto molto plausibile che l'azione correttiva (rialzista) sull'indicatore prenda corpo imminentemente con target collocati proprio sulle due statiche chiave, e step intermedio, forse risolutivo, l'area turchese di futuro set-up tra i rispettivi canali coinvolti. L'elemento chiave per una improbabile ri-accensione del bear strutturale sul sottostante è il cross rialzista del rettangolo rosso.
Una eventuale subitanea prosecuzione ribassista dell'indicatore (altamente improbabile) porterebbe ad un sensibile miglioramento della partecipazione bull del sottostante in tandem con un mini-collasso della volatilità e quindi forte apprezzamento del sottostante stesso.
Il chart comunque, allo stato attuale, sembra avere come target naturale la proiezione del canale rosso, attualmente in area 0.018/0.019.
 

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Sal.Ve a tutti
Aggiorno analisi su Uranio (3 post successivi).
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=21245459&postcount=74

La vita di questa commodity è in buona sostanza influenzata sia dall'andamento del dollaro che soprattutto della sua principale competitor, ovvero il WTI. Pertanto un suo plausibile recupero strutturale dovrebbe essere visto solo nell'intorno temporale del recupero strutturale del WTI. Un oil a troppo basso costo non incentiva investimenti nelle fonti alternative di energia a meno che non si intervenga politicamente in modo deciso a livello planetario, nel riassetto della geopolitica energetica.

Dopo un decennio di quotazioni compresse in una piccola fascia laterale (10/20 circa) l'uranio conosce una vera e propria esplosione a fine 2003, concomitante con l'ultimo rialzo corale degli equity indexes, dell'economia in generale e del WTI, abbandonando il ristretto canale nel 2004 e cominciando una violenta ascesa fino a quota 135 circa nel 2007. Quasi coincidente con l'inizio del bear finanziario/economico, comincia il declino della commodity con un cedimento, in pochissimi trimestri, di circa il 70% dal top storico, declino che si arresta, al momento, al principio del II quarto 2009, con circa 2 mesi di ritardo rispetto WTI.

Dal punto di vista grafico l'attuale bear sarà correttivo se i corsi permarranno sopra l'area 10/20 (statiche basali), mentre sarà impulsivo (correttivo multidecennale) se le quotazioni si assesteranno in essa o al di sotto.
Il violento movimento discendente pertanto è considerabile al momento correttivo, con un primo e lineare ramo di 60 punti circa, che in una zig-zag proietterebbe un target di 30 punti circa come bottom della C, in estensione da quota 90, e composta al momento da 8 onde, compresa l'ultima rialzista. Detto target è perfettamente in linea con la fascia statica 24/30 (bordi sottili).
Il deciso abbandono al rialzo del rettangolo di discesa è stato da accompagnamento, come preventivato, ad una ripresa economica mondiale e del WTI.
Al momento però l'uranio non ha oltrepassato i propri top di periodo, permanendo quindi in un bear strutturale; il target naturale grafico del movimento in essere (vedi proiezione del canale ribassista) avallerebbe la permanenza nel bear strutturale.
Di contro la pausa dal bear sarebbe notevole se si andasse ben oltre area 60.

Due dei tre ETF sull'energia nucleare presentano diversi indizi strutturali a favore di un imminente blocco del rialzo della commodity, se confermati:
-) swing correttivo gen.-mag.2008 molto simile allo swing ott.2008-giu.2009;
-) rottura ribassista (ancora non validata) di w-sma/10;
-) RoC in deciso flesso ribassista, verso doppia base proprio canale ascendente, in divergenza ribassista col top di periodo del rispettivo ETF;
-) PPO, MACD (2-line, hist.) in fase di flesso ribassista ancor non completata, ma in divergenza ribassista col top rispettivo del ETF.
Si riporta anche chart su un certificato uranio trattabile su MTA.

Il ratio tra ETF energia nucleare e ETF-WTI (ultimo chart) mostra come l'impennata degli ultimi 6 mesi sia avvenuta con i tre oscillatori in fortissima divergenza ribassista sui top; anche sui due low mar.-giu.2009 è visibile una perdita di forza del ratio su due dei tre oscillatori.
E' necessario pertanto un incremento del ratio verso nuovi top al fine del rafforzamento strutturale dell'uranio. Una prosecuzione della discesa invece confermerebbe l'assetto degli oscillatori.
 

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chiedo lumi su ung conveniente a questi prezzi?
 
Bisogna concentrarsi sull'azione dei prezzi della commodity e poi eventualmente agire sugli ETF collegati ... quindi attenzione a non anticipare i segnali in quanto al momento il gas naturale soffre ancora (vedi post sopra) ...

chiedo lumi su ung conveniente a questi prezzi?
 
Salve a tutti
Aggiorno analisi su GOLD.
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=19727432&postcount=64
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=19727432&postcount=65
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=19727432&postcount=66

Chart 1976-2008 (monthly). - http://cid-06643b4e72b99b3c.skydrive.live.com/self.aspx/CHART/GOLD STORICO 1976.jpg

Gli elementi grafici determinanti del chart storico e del relativo chart mensile 1996-2009, sono di seguito descritti.
Statica 290 circa, sul low-1982, intercettata dal low-1985 e testata numerose volte nella fase critica 1998-2002.
Statica originata dal violento top-1983 (510 circa);
Statica di top close 1980 (680/670 circa), testata diverse volte nel 2006-2007, ultima pausa correttiva dell'oro prima del top assoluto 2008.
Le discendenti da top-1980 (in rosso) sono diverse ma segnalo solo quella che ha fatto da propellente primario per il gold-bull attuale (top-1980, top-1996, multi-test 1999-2001, bull-cross 2001), e quella che intercetta top-2006 + low-2008.
Le ascendenti che si evidenziano sono due e costruiscono un megacanale rialzista da tener ben presente; la prima e più antica unisce il low-1976, crossa il low-1985, top-1996, top-2006 e viene doppiamente crossata nel 2008 (in down e in up); la seconda sottende l'attuale bull dal 2001.
L'area di topping formatasi nel 2008-2009 (in giallo) presenta le caratteristiche di un cospicuo, ma irregolare, testa/spalle rialzista con neck in formazione [vedi: http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=21925759&postcount=39].

Il megacanale ha una ampiezza di circa 270/280 punti sull'asse dei prezzi e il suo punto medio nel 2008 si collocava a 655 circa, pivot di lungo termine per determinare il movimento del GOLD verso il limite superiore o inferiore del canale in considerazione. Questo pivot inoltre è perfettamente racchiuso entro le due statiche principali e tracciate sulle top-close storiche del GOLD: 680/510. La tenuta del pivot calcolato nella scorsa analisi (spike ribassista ott.2008: 681) ha garantito al GOLD di riguadagnare il bordo superiore con un violentissimo up-trend di meno di 8 settimane, e stazionandovi sopra finora, procedendo nella edificazione del bull-H/S. La proiezione grafica del cross del megacanale pertanto si colloca a 1080 (realizzato finora 1034: mar.2008). Pertanto l'affondo del 2008 si qualifica al momento come pull-back sul canale blu.

Il testa/spalle rialzista, in validazione, invece ha una proiezione grafica al rialzo di 320 punti sulla neck, ora a 1020.
E' possibile utilizzare una neck alternativa rispetto quella sui top, con una doppia figura in competizione (ambedue con 320 punti di ampiezza): quella passante per le top weekly-close mar.2008 e feb.2009 (quota 1000 circa), ottenendone contemporaneamente un bull-H/S se validato (tg: 1320), e un doppio top sa, va in failure la prima figura (tg: 360).

Operativamente gli scenari plausibili sul GOLD nel lungo termine sono i seguenti:
I -) consolidamento della fase correttiva di lungo termine dell'impulso 2001/2008 con area 680/670 livello chiave (ove si colloca anche il punto medio del canale) e ambito di variazione 850/670 (con spike ribassisti = low-2006); in caso di tenuta di 680/670 allora il GOLD potrebbe far nascere un nuovo impulso con realizzazione del 1000% sui low di partenza del 1999/2001, usando quindi come propellente la validazione del bull-H/S.
II -) il consolidamento diviene nettamente più profondo e il livello di 680/670 viene superato al ribasso, usando come propellente la negazione dell'area di topping H/S, che diviene quindi doppio top; ciò causerebbe il rapido test del bordo inferiore del megacanale con spike statica 510; il cedimento del bordo inferiore del megacanale porrebbe le basi per un chart del tutto analogo a quello del WTI, con rientro alla base (statica 290).

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Sul breve-medio si vede che sono stati perduti circa 353 punti indice pari al 34% dal top storico (1034), in piena sintonia con i principali ritracciamenti di DOW per le correzioni. Inoltre sul daily solo i low di ott.-nov.2008 hanno scalfito il top rilevante di 730, rimanendo quindi virtualmente integro con l'eccezione degli spikes citati.
Le medie mobili principali sono attualmente sotto i prezzi, in ascesa ed in configurazione bullish; w-sma/100 ha funzionato da base per il ribasso autunnale.
La struttura del ribasso mar.2008 / ott.2008 (31 settimane) vede un'ampia sovrapposizione delle leg e pertanto è quasi certamente qualificabile come correttiva. Del resto, con estrema rapidità (17 settimane) è stato ri-ottenuto il livello 1000.

RoC. - nell'autunno scorso ha superato al rialzo il rettangolo ribassista in rosso; ha instaurato una nuova ascendente; il nuovo top conseguito è stato superiore a quelli conseguiti in coincidenza del top assoluto (aree gialle) del sottostante (forza dell'indicatore); in giu.2009 l'oscillatore ha superato la nuova discendente.
MACD & PPO. - si muovono all'unisono, rasentando la lateral-ribassista di medio che avalla la fase correttiva in essere dal top assoluto; stanno ambedue formando una vistosa cup/handle e sono lievemente lagging rispetto al RoC.
Full-Stock., Stock.RSI, W%R. - si mantengono perfettamente in configurazione bull di lungo periodo con corsi ascendenti e sopra la 50-line.

Sul breve quindi l'operatività è la seguente;
-) primo buy aggressivo scattato sull'hammer irregolare costruitosi su w-sma/10; incrementare sul cross di top settimana scorsa e target 1000-line ove attentamente seguire i corsi. In caso di ulteriore bull-cross si procederà virtualmente alla verifica in trailing "t.p." del H/S.
-) in caso di perdita di w-sma/10 allora i corsi si dirigerrano immediatamente verso la forte area di set-up w-sma/40 + w-sma/100 + bordo superiore rettangolo blu, ove dovrebbe arrestarsi la discesa. In caso di proseguio certamente l'area di set-up statica 680/670 + discendente rossa rappresenterebbe un ulteriore e forse finale target.
Medie mobili semplici, oscillatori e struttura prezzoXtempo 2008/2009 sembrerebbero maggiormente avallare un'operatività long, ma attenzione a possibili reverse.

GOLD volatility. - Il chart sulla volatilità [vedi chart: http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=21925759&postcount=39] mostra che, dopo il rilevante picco autunnale scorso, ha conosciuto una lenta e progressiva degradazione delle quotazioni, fino ad approcciare statica 25, superandola intra-montly in ben 3 occasioni, tra le quali, giugno.
E' molto probabile pertanto che la rottura della 25-line venga imminentamente convalidata, dando luogo all'affondo dei corsi in direzione del I e poi del II bordo inferiore dei rettangoli rossi circa-paralleli, che attualmente contengono i corsi dell'indicatore.
Detto scenario certamente accompagnerebbe il GOLD future verso nuovi high di periodo. Detta struttura sembra essere intimamente connessa col testa/spalle di topping, tale che:
-) alla rottura della neck-line si ha l'abbandono della 25-line sulla volatilità, e quindi forte spinta rialzista sul sottostante;
-) la negazione del testa/spalle (= validazione doppio top area 1000) causa il ri-aggancio della 25-line sulla volatilità con approdo verso i 2 bordi superiori rossi della stessa (vedi chart).
Dalla volatilità sul GOLD si evidenzia il momento cardine raggiunto dal sottostante e dai mercati in generale.

COT-chart. - L'indicatore mostra come tutta la fase bull dell'oro sia stata caratterizzata da operatori auriferi in forte acquisto sulla materia prima e quindi in protezione con elevati short sul future (1:20).
I trend-followers ovviamente erano sovra-esposti in GOLD-future seguendo il trend. Un COT-chart tendente a chiudere la forbice entro area +100/-100 (quindi verso la 0-line) dovrebbe avvalorare l'ipotesi di lungo termine (II); un ri-allargamento della forbice trenders/operatori oltre +100/-100 determinerebbe un supporto allo scenario (I).
Proprio sul finire del 2008, la chiusura della forbice (in essere dal 2001) è stata stoppata in area 80/100 in valore assoluto per i due player, ri-allargando la forbice stesso verso i massimi assoluti e rispettando le due trends disegnate sui minimi dei Large Traders e sui top degli hedgers (Commercials).

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GOLD DAB.-INDEX. - E' un indicatore di medio periodo che può dare una buona stima della percezione internazionale dell'oro, indipendentemente dalla moneta di espressione, sia essa Dollaro, Euro o altre. Questo permette di meglio giudicare i movimenti del sottostante in riferimento a fenomeni correttivi, low e top.
Senza effettuare una analisi dell'indicatore di lungo periodo si vede subito che la correzione mostrata dal GOLD nel 2008 è certamente più accentuata rispetto quella mostrata dall'indicatore.
Il top 2006 è rimasto poi intatto dal low della fase ribassista 2008 (solo lambito); cosa ancor più interessante è che proprio il top del 2006 sull'indicatore aveva già superato al rialzo il top storico dell'indicatore stesso del 1980.
Inoltre l'indicatore nel I quarto 2009 ha già conseguito un nuovo e rilevante top assoluto (da 178 circa a 205 circa) a differenza del sottostante.
L'indicatore pertanto supporta la notevole forza del sottostante a livello internazionale e qualificherebbe il movimento ribassista del 2008 come fenomeno correttivo e non cambio di trend primario.

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GOLD-MINES INDEX of BARRON. - Le statiche e dinamiche principali (in rosso) sono molto simili a quelle del GOLD. In particolare la statica in area 900 ha contenuto sempre l'indicatore eccetto nelle fasi più esplosive (e veloci) del sottostante, seguite da rapido rientro.
Nel 2006 c'è stato l'ennesimo bull-cross della statica ma stavolta il rientro è avvenuto dopo ben 2 anni. Strutturalmente l'indicatore presenta tratti di indubbia forza. I punti grafici salienti sono i seguenti:
-) il bull dell'indicatore è assolutamente solido fino all'area gialla contenuta nel doppio bordo inferiore del canale ascendente (chart in semilog.), con i corsi ben sopra il rettangolo rosso discendente di lungo termine; la statica-1050 sta respingendo i corsi verso l'area neutrale di lungo termine (area di trading: verde);
-) sul lineare la ascendente (nata nel 2000) che ha sotteso l'ultimo bull verso il top storico dell'indicatore, è stata superata al ribasso in area 800, producendo una forte discesa dell'indicatore;
-) la discendente da top-1980 (rossa spessa) e da top-1983 (rossa sottile) sono state superate al ribasso ma prontamente recuperate (vedi rispettivi canali ribassisti);
-) la ascendente dai low 1972, 1976, 1991-1993 è stata superata al ribasso in area 820, ma anch'essa prontamente recuperata;
-) anche la statica-900 è stata prontamente recuperata;
-) RSI e MACD hanno registrato notevolissimi ipervenduti proprio al culmine del ribasso 2008, portando al rapidissimo recupero degli elementi grafici sopra enumerati; ora RSI è in ipercomprato, mentre MACD è in pieno bull.
L'intero percorso 2008/2009 quindi rappresenterebbe il normale ritorno delle quotazioni dopo la realizzazione grafica dei target ottenuti dalle proiezioni dei due canali discendenti rossi. Del resto come si vede, l'indicatore ha prontamente reagito sul bordo superiore rosso spesso nel 2008 e consolidato poi sul sottile rosso.
Attualmente è in corso un multiplo ri-test di d-sma/50-200, statica-900, ascendente blu dal 2000 e ascendente dal 1972. Una tenuta di questa area chiave (900-840) causerebbe un nuovo bull sull'indicatore non appena supererà il baluardo 1050; in caso contrario causerà il collocamento dei corsi tra i due bordi superiori rossi (spesso e sottile = area ocra sul semilog.).

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