Burghy
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Dato che sono nella fascia small, ovvero dai 10k ai 100k io a diversificare ci provo, però il mio livello di efficienza per quanto attento possa essere non sarà mai tale da permettermi di passare indenne da un passo falso.
Mi spiego..è buona regola, come diceva Pink Panther prima, di avere il 2% max il 5% del ptf su bond di una società. Questo chiaramente ti permette di passare indenne ad un default poichè la perdita si compensa quasi tutta con i proventi della restante parte del capitale.
Io questo per quanto possa sforzarmi non lo posso fare.
Quindi ho il gran problema di avere delle basi di studio che mi dicono alcune cose, di leggere il FOL e quindi di avere ulteriori conferme "reali" ad integrazione della teoria dei libri, ma poi mi scontro con la realtà quando vedo che non posso in nessun modo applicarla al mio ptf.
Ecco perchè gira e rigira cerco sempre di vedere come stanno messi i ptf degli altri, soprattutto di gente che opera in sezioni diverse e quindi ha parzialmente prospettive diverse, ma io non riesco mai ad incastrare il tutto.
La mia opinione e che se hai un capitale (intendo tutto compreso) inferiore ai 100.000 una diversificazione eccessiva diventa quasi inutile.. aumenti in linea di massima sia i costi che il tempo che devi dedicare al portafogli in cambio di un extrarendimento non significativo.. se per 500 euro in piu all anno devi lavorare e studiare centinaia di ore.. non ne vale la pena...
cioe se hai tipo 50.000 da investire.. io dividerei in 5 parti massimo...
2 qf da 10.000 l uno che potrebbero essere Berenice e investietico
10.000 su un etf azionario (scegli tu il quando..)
10.000 su un bond tranquillo...
e l ultimo 10.000 a scelta.. in base a quanto puoi riskiare...se dovessimo stornare di nuovo verso i minimi potresti riskiare un bond perpetuo.. con rendimenti monstre... se vuoi stare piu sereno potresti andare sulle materie prime.. un etf petrolio/gas o un lingottino da 1/2 kg..