L'età dell' Oro

Platino futures

Veramente incredibile e inaspettato ;)
break, nuovi massimi assoluti :eek:

spot storico
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sotto giornaliero
 

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Mah......

Per ora oro e dow sono entrambi in onda 4 minore.
Quando sarà il momento - al termine di onda 5 - verranno giù entrambi in un abbraccio mortale.

Nulla di nuovo sotto il sole.
Quando la liquidità viene meno non c'è equity o commodity che tenga.

Ciao Perf,
io di elliot e di onde so poco, ho iniziato a darci un occhio grazie agli stimoli della brigi:bow: qualche mese fa da altre parti.

e se la 3 per l'oro non fosse neanche comiciata?
 
L'equity è in picchiata...davvero brutto il mercato sia in U.S.A che in Europa in questa bufera l'oro ha trovato la forza di tornare a 796 $ (ma i titoli legati ai metalli sono in picchiata )...tecnicamente visto l'indebolimento dell'euro non mi piace nel breve...se torna in area 805 $ forse provo uno short con stop stretto...

Hui gold ratio sotto o,50
normalmente è un brutto segnale, per l'oro chiaramente.

Come sai io non faccio trading sull'oro, ma lo short lo farei alla rottura del triangolo.
 

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Ciao Perf,
io di elliot e di onde so poco, ho iniziato a darci un occhio grazie agli stimoli della brigi:bow: qualche mese fa da altre parti.

e se la 3 per l'oro non fosse neanche comiciata?
gli ellioti son sempre sulla cresta di un'onda ... quale lo sanno solo loro ... magari la 5 di 3 di 1 ... te lo dicono dopo ;)
 
Market, dovresti fare trading sull'oro spot. Potresti toglierti delle belle soddisfazioni visto la tua preparazione. Io me ne stò appollaiato come un'avvoltoio aspettando la rottura (confermata cioè metto un filtro di almeno di 300 pip) del triangolo e spero di portare a casa parecchie decine di migliaia di €...
 
Subprime: si cura il tumore con l’aspirina

Banche centrali
Subprime: si cura il tumore con l’aspirina
Alfonso Tuor

Si sta curando un tumore con le pastiglie di aspirina. È questa l’impressione fornita dalla discesa in campo della cavalleria delle principali banche centrali (tra cui anche la Banca Nazionale Svizzera), che per la prima volta nella storia con operazioni congiunte hanno cominciato ad iniettare liquidità nel mercato monetario per cercare di ovviare alla restrizione creditizia dovuta alla crisi dei mutui ipotecari subprime, che ha provocato una crisi di sfiducia generalizzata nei confronti del sistema bancario. Infatti i mercati non stanno brindando per la carica della cavalleria delle banche centrali. Anzi, le Borse si muovono al ribasso nella consapevolezza che questi interventi, da un canto, nella migliore delle ipotesi servono solo a guadagnare tempo e, dall’altro, che questa politica delle banche centrali rischia di far risorgere il problema dell’inflazione che a causa dei forti aumenti delle materie prime e delle derrate alimentari sta dando chiari segnali di risveglio. Ma procediamo con ordine.
Le iniezioni di liquidità attuate a più riprese dalle banche centrali a partire dallo scorso mese di agosto sono già chiaramente fallite. Il fallimento è stato decretato dal mercato monetario dove la differenza tra i tassi dei titoli a uno o tre mesi e i tassi guida definiti dalle banche centrali non è mai stata così ampia. Quindi non ha avuto successo il tentativo degli istituti di emissione di riportare la fiducia nei mercati. Ora i nuovi interventi servono solo ad approvvigionare di liquidità il sistema bancario per fargli varcare senza brutali contraccolpi la fine dell’anno. Nulla più. Infatti negli ultimi cinque mesi i bilanci delle banche sono peggiorati a causa di numerosi eventi: dalle perdite miliardarie all’aumento dei costi di rifinanziamento; dall’entrata nel conto economico dei miliardi di dollari di titoli che erano stati parcheggiati nei veicoli speciali di investimento (le cosiddette SIV), all’impossibilità di trasformare in obbligazioni e di vendere sul mercato le decine di miliardi di dollari di crediti ponte concessi per finanziare le operazioni di acquisizione dei fondi Private Equity; dal deterioramento del portafoglio dei crediti: dall’immobiliare alle carte di credito, ai leasing alle linee di credito agli hedge funds fino alle perdite nei prodotti strutturati, e così via.
In pratica, nei bilanci bancari sta rientrando gran parte di quell’enorme bolla creditizia prima creata dalle stesse banche e poi piazzata sul mercato attraverso i processi di cartolarizzazione.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: i requisiti di mezzi propri delle banche, imposti dalle norme internazionali, sono ai minimi e se si valutassero a prezzi di mercato molti titoli da loro detenuti bisognerebbe togliere loro la licenza bancaria poiché non soddisfano i requisiti di legge. È per questi motivi che Citigroup ha chiesto l’aiuto dell’Emirato di Abu Dhabi e UBS del fondo statale di Singapore.
In queste condizioni la liquidità fornita dalle banche centrali permette di guadagnare tempo, ma non può compiere il miracolo né di ottenere il rimborso di un credito diventato inesigibile né tanto meno di aumentare i mezzi propri degli istituti di credito in difficoltà. L’unico effetto di grande rilevanza di questi interventi è quello di evitare una crisi di liquidità. Dunque, questi interventi sono paragonabili ad una pastiglia di aspirina che ridà una temporanea sensazione di benessere, ma che non può curare il tumore dell’enorme bolla di crediti creata negli ultimi anni. Altri sarebbero gli interventi per risolvere la crisi: la ricapitalizzazione di gran parte del sistema bancario occidentale in difficoltà con i fondi dei paesi arabi e asiatici (ossia la vendita di parte del sistema bancario a questi ultimi) oppure la nazionalizzazione delle banche che non hanno più i requisiti di capitale per continuare ad operare. Per evidenti motivi politici quest’ultima soluzione è improponibile, poiché è difficile riconoscere come invece ha già fatto l’editorialista del Financial Times, Martin Wolf, che gli eventi attuali «mettono in crisi la credibilità del modello anglosassone di capitalismo basato sulla finanza».
La politica delle banche centrali è inoltre molto pericolosa poiché rischia di favorire un ritorno alla grande dell’inflazione. Insomma per curare la bolla del credito, che impropriamente viene chiamata «crisi dei mutui subprime», si rischia di mettere in moto la tassa peggiore soprattutto per gli strati sociali più deboli. L’inflazione ha infatti la capacità di decurtare il potere d’acquisto e anche di decurtare il valore dei risparmi pensionistici. In pratica si cura un male creandone un altro. Tanto a pagare non sono i responsabili di questa enorme bolla del credito, ma come sempre i soliti. Con questa politica monetaria il ritorno dell’inflazione potrebbe essere scongiurato solo da una recessione o da un forte rallentamento della crescita dell’economia mondiale che avrebbe però l’effetto di rendere maligno il tumore che affligge gran parte del sistema bancario occidentale.

CdT 17/12/2007
http://www.cdt.ch/interna.asp?idarticolo=136440

Allegria!
 
Market, dovresti fare trading sull'oro spot. Potresti toglierti delle belle soddisfazioni visto la tua preparazione. Io me ne stò appollaiato come un'avvoltoio aspettando la rottura (confermata cioè metto un filtro di almeno di 300 pip) del triangolo e spero di portare a casa parecchie decine di migliaia di €...

Ciao ZioBolo in effetti sul time frame orario sembra stia facendo un testa e spalle ribassista con neck linea 785 $...ma per guadagnare parecchie decine di migliaia di euro quanti contratti futures pensi di shortare ??? :mmmm:

Ciao ;)
 
parlo del daily spot. Come vedi c'e il forte trend rialzista partito da metà Agosto che ha formato un triangolo (flag). prima ha fatto un doppio massimo poi aha lateralizzato di più creando un triangolo. Il triangolo lo vedi unendo i massimi decrescenti ed i minimi crescienti. Mi sembra un buon triangolo. Un triangolo buono dovrebbe sempre essere la al termine di un forte trend. La rottura al rialzo o al ribasso del triangolo dovrebbe creare un movimento significativo. Normalmente la rottura secondo l'analisi tecnica dovrebbe avvenire dopo i 2/3 della lunghezza del triangolo a partire dal primo massimo. Qundi dovremmo essere vicini. Non ho opinioni su lato della rottura potrebbe essere short o long. (anche se normalmente sono considerate figure di continuazione). Il problema sono le false rotture, ma questo è un problema ineliminabile. Per cercare di evitare le false rotture ci sono vari modi. Uno è quello di mettere un filtro cioè non comprare alla rottura ma alcuni pip sotto (es 100-200 visto che siamo sul daily). Un altro è che facesse una bella congestione vicino ai punti di torrura per avere un segnale di entrata minore, ce ne sono anche altri. Normalmente in Intraday opero con 1000-2000 units. Su seganli principali come questo o sul daily etc arrivo a 5000 units. Tieni presente che con la leva mia 5000 units sono circa 50 € al pip e quindi ho la limitazione dello stop in quanto ad esempio 100 pip di stop sono 5000 € 150 sono 7500. Io mi sono dato la regola che non rischio in un trade più del 3% del capitale ma normalmente preferisco il 2% e quindi ho una limitazione sullo stop che devo mettere. Se non posso mettere lo stop che ritengo giusto tecnicamente allora o abbasso il valore del trade o rinuncio alla operazione. Ovviamente cerco trade dove abbia senso mettere lo stop vicino ma essendo questo la rottura di una trend line non orizzontale e non la rottura o l'inversione sun un massimo o un minimo teoricamente ci vorrebbe un stop abbastanza ampio.
 
in maniera molto artigianale , quasi amanuense ......2 supporti dinamici,1 andato , e 1 resistenza.........;)
 

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sempre in maniera molto semplice supp.e res. nel weekly....ovvero dove si va a posare dopo la rottura ribassista....
 

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lo sguardo loooooooong dice questo :
 

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lo sguardo loooooooong dice questo :


Mah se guardiamo questo grafico ci potrebbe stare un ritorno verso la linea di trend verde...al momento credo che ci puo' stare un po di tutto rialzo e ribasso anche se ripeto questo triangolo vicino ai top con €\$ in correzione non mi piace granchè...vedremo :yes:
 
lo sguardo loooooooong dice questo :


in altre parole pare proprio che prima di puntare a 1000$ sia da attendere un ritorno intorno a prezzo 730 $ !!!
...bene basta aspettare che buchi al ribasso il triangolo che da qualche settimana lo vede intrappolato intorno a prezzo 800 $, aspettare che arrivi a 730 $, nel frattempo l'euro sul dollaro sara tornato intorno a 1,40, magari il petrolio intorno agli 85 $ e a quel punto se il sistema bancario non sarà crollato del tutto, fare rifornimento di preziosiOK!
 

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scusate la domanda
il terzo venerdi' del mese ci sonole scadenze tecniche (opzioni e futures sugli indici)
la stessa cosa vale anche per il gold? (non l'ho mai trattato, tranne qualche etf e nella forma incui piace a MN :D
 
in altre parole pare proprio che prima di puntare a 1000$ sia da attendere un ritorno intorno a prezzo 730 $ !!!
...bene basta aspettare che buchi al ribasso il triangolo che da qualche settimana lo vede intrappolato intorno a prezzo 800 $, aspettare che arrivi a 730 $, nel frattempo l'euro sul dollaro sara tornato intorno a 1,40, magari il petrolio intorno agli 85 $ e a quel punto se il sistema bancario non sarà crollato del tutto, fare rifornimento di preziosiOK!

infatti e' anche la mia sensazione.....

la Morgan Stanley e' stata parzialmente comprata dai cinesi..il $ torna in USA , ma il crack e' grosso e la voragine e' di trillions $ ....340 mld di euro offerti senza limite tempo in eu per aiutare la liquidita'.....ce n'e' abbastanza perche il GOLD non possa scendere sotto il supporto piu' forte.....;)

Da Il Sole 24 Ore: gli arabi di Abi Dhabi, è il turno del governo cinese per andare in soccorso della finanza americana. Pechino, per mezzo della finanziaria China Investment Corporation ha infatti investito su Morgan Stanley 5 miliardi di dollari, pari a circa il 9,9% delle azioni circolanti, in certificati convertibili in azioni a partire dal 2010. L'arrivo dei fondi cinesi servirà a coprire parte delle ingenti perdite che il colosso finanziario statunitense ha riportato nell'ultima trimestrale. nel trimestre conclusosi a fine novembre Morgan Stanley ha accantonato perdite per 9,4 miliardi di euro, quasi il triplo rispetto al previsto. Il rosso trimestrale ha così toccato quota 3,6 mld di dollari.
:rolleyes:
 
Rame

Ciao a tutti!!!

Spero che per Natale abbiate comprato qualche monetina per figli e nipoti o magari figliocci vari OK!

Rame sempre short, stop alla rottura della blu discendente superiore e verde orizzontale.

grafici vecchi ma con res e supporti validi per il medio termine.
Fatti meglio di quello sotto, quindi da rivedere
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=15280760&postcount=280
http://www.finanzaonline.com/forum/showpost.php?p=15280734&postcount=279

notare sotto come abbia sottoperformato in relazione al sp500 e se l'equity vien giù ... il rame....:censored:
 

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