Mercoledì 22 di Aprile di 2015
Si impiegò ad u$s 103
Governo riuscì u$s 1.415 M, ma pagò quasi 9 percento annuale,
È QUASI IL TRIPLO DI QUELLO CHE USCÌ A CERCARE. Il BONAR 24 si Impiegò Ad U$S 103
Per: Pablo Wende
L'interesse per condividere la collocazione del Bonar 24 superò qualunque aspettativa previa: degli u$s 500 milioni che uscì originalmente a cercare il Governo, finì collocando quasi il triplo, un totale di u$s 1.415 milioni.
Benché non ci fossero dettagli, trascese che la maggior parte della quale comunicarono furono investitori stranieri, quello che spiega il gran volume ottenuto. Le offerte raggiunsero gli u$s 1.878 milioni.
Per ottenere simile livello di partecipazione, Economia dovette accettare un prezzo abbastanza più basso che il vigente nel mercato fino ad ieri: finalmente si fissò un valore di u$s 103, quello che rappresenta un rendimento che arrivò al 9 percento annuale. In realtà, il titolo quotava pochi giorni fa ad u$s 109 ed era caduta nell'antivigilia ad u$s 106, quello che equivaleva ad un tasso del 8,3 percento. Ma la squadra economica privilegiò un'emissione maggiore, accettando anche pagare un rendimento abbastanza più alto che il vigente nel mercato.
"Per gli investitori è una transazione molto buona. Il Bonar 24 è il titolo preferito, ha una durata di solo quattro anni, incomincia ad ammortizzare capitale in 2019 ed un tasso di quasi il 9 percento annuale. In un mondo di tassi vicini a zero, è oggi una scommessa che ha poca competenza", spiegava il fundmananger di un fondo locale.
Oltre ad investitori stranieri, ci furono anche partecipanti locali: molti investitori al dettaglio che riscossero interessi del Boden 2015 e Boden 2017 negli ultimi giorni ed entità pubbliche con eccesso di dollari per applicare. Ma nessuno spiega come si ottennero più di u$s 1.400 milioni.
L'annuncio non fu realizzato nel Palazzo del Fisco, ma lo fece Cristina di Kirchner da Mosca, dove approdò per partecipare ad un foro di commerci e manterrà un incontro col presidente Vladímir Putin (vedere pag. 7).
Il Ministero di Economia si prese di alcuno forma rivincita dopo del fallimento dell'emissione che avevano cercato di fare in dicembre passato. In quello momento, uscirono a cercare fino ad u$s 3.000 milioni, ma ottennero meno del 10 percento di quell'importo. Ora si emendarono alcuni problemi vincolati con quell'operazione: si optò per un schema di asta olandese invece di prezzo fisso, col quale chi decisero comunicare poterono promuovere per prezzo.
L'importo ottenuto significa un notizia molto buona per il mercato. Permetterà alla Banca Centrale farsi di un buon livello di riserve, specialmente per fare di fronte alle future scadenze di debito. Ma permetterebbe anche qualcosa più di flessibilità per la domanda di valute degli importatori. In un momento nel che le riserve si mantengono solo per gli accordi di swap con la Cina, questa transazione rappresenta un'entrata significativa di denaro fresco. E segna inoltre che l'Argentina ha una certa quota di accesso ai mercati, ancora nonostante le restrizioni imposte per il giudice Thomas Griesa e la pressione del fondi avvoltoio.
Economia dovette realizzare vari chiarimenti ed alzare certe restrizioni per permettere che gli investitori stranieri potessero condividere la licitazione. A mezzogiorno, per esempio, stabilì che oltre a comunicare via "dollaro MEP", potevano realizzarsi anche offerte attraverso dollaro bonifico, appianando la strada agli stranieri. Si dettò anche un'eccezione affinché i compratori non si vedano obbligati a lasciare per lo meno tre giorni i titoli in Scatola di Valori.
In questo modo, potranno disporre immediatamente di essi e se così lo desiderano trasferirlo all'esterno via Euroclear.
Il fondo NML indicò che questi titoli dovrebbero rimanere soggetti alla clausola di "partorii passu", ma l'avvertenza non spaventò gli investitori. Tuttavia, è probabile che nei prossimi giorni si presentino davanti a Griesa per reclamare che si blocchi anche il pagamento di questi buoni, emessa bassa legge argentina ed il cui pagamento si effettua attraverso Scatola di Valori.
... qualche banca ha fatto accordi "illegali" sottobanco con gli argentini ...