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Cae 35% el goteo de dólares: llegaría a u$s 1.500 millones durante el mes pasado | Finanzas y mercados | Cronista Comercial
IN RELAZIONE AL PEGGIORE MOMENTO, SI DIMINUÌ QUASI A LA METÀ
Cade 35 percento il gocciolamento di dollari: arriverebbe ad u$s 1.500 milioni durante il mese scorso
02-07-12 00:00 nella settimana dal 15 al 22 di giugno si ritirarono u$s 277 milioni, un rosso di U$S 70 milioni per giorno di fronte agli U$S 85 milioni della settimana anteriore
Il Cronista Buenos
C'è maggiore tranquillità nelle banche. Di a poco, i depositi in moneta straniera cominciarono a stabilizzarsi. Benché la caduta persista, il ritiro di dollari da parte dei risparmiatori sta diminuendo.
Secondo dati della Banca Centrale (BCRA), lo stock di queste collocazioni del settore privato cedè u$s 277 milioni durante l'ultima settimana, ad un ritmo di u$s 69,25 milioni per giorno, quello che significò una perdita del 38 percento da quando il Governo bloccò l'acquisto di valute in ottobre passato.
Nella settimana anteriore, i risparmiatori si erano portati alcuni u$s 422 milioni, ad un ritmo di u$s 84,4 milioni per giorno. Sebbene nei giorni più algidi fuggivano al di sopra di u$s 100 milioni giornalieri, ancora il drenaggio non si è frenato.
In giugno la fuga raggiungerebbe alcuni u$s 1.500 milioni. Ma la calma venne dalla mano di una maggiore capacità delle entità finanziarie per rispondere ai ritiri.
Agli inizi di giugno e di fronte alla preoccupazione e richiamo dei banchieri, la direttiva della Centrale decise flexibilizar i pizzi, eliminando in maniera transitoria l'integrazione minima giornaliera in moneta straniera.
In concreto, dispose congelare questa esigenza dal 1 di giugno al 31 di Luglio e così offrire qualcosa di ossigeno alle entità affinché possano rispondere in tempo e forma alle domande. Quello si tradursi in maggiore tranquillità di fronte alle difficoltà che si erano presentati in alcuni casi per restituire al pubblico le valute, quello che aveva generato, a sua volta, maggiore incertezza e maggiore drenaggio.
La caduta dei depositi in moneta straniera del settore privato continuò diminuendo, raggiungendo u$s 69 milioni giornalieri. A sua volta, l'informazione preliminare dei giorni posteriori alla settimana bassa analisi starebbe indicando che questa tendenza continua, confermò l'entità che conduce Mercedes Marcò del Pont nella sua Relazione Monetaria Settimanale.
I dati ufficiali invalsi il venerdì, registrarono che i depositi caddero da u$s 9.532 milioni ad u$s 9.256 milioni tra i venerdì 15 e 22 di giugno, un 2,9 percento.
Il lunedì 18 di giugno i risparmiatori ritirarono u$s 79 milioni, il martedì 19 fuggirono altri u$s 79 milioni, il giovedì 21 si furono u$s da 58 milioni ed il venerdì 22 tirarono fuori del suo conti u$s 61 milioni, fino ad un totale di u$s 277 milioni.
Di questa maniera, la fuga raggiunse gli u$s 5.658 milioni dal 28 di ottobre di 2011, quando i depositi delle banche private giravano intorno ad u$s 14.914 milioni, ma le restrizioni nel mercato di cambiamento motorizzarono il ritiro dei risparmiatori fino agli u$s 9.256 milioni l'ultimi 22 giugno.
L'onda di domande cominciò in novembre di 2011, quando il Governo applicò il ceppo cambiario che ostacolò l'accesso del pubblico ed importatori all'acquisto di valute, una restrizione che fu aumentando col correre di 2012.
La fuga delle banche ebbe il suo prezzo.
Da una parte, attaccò di pieno nelle riserve, poiché queste collocazioni si calcolano nelle cassapanche della Centrale. Ma contemporaneamente, restrinse il credito agli esportatori.
... 277 milioni su una base di 9.256 è pari al 2,99%
... 5.658 milioni su 14.914 rappresenrano il 3,79%
... la caduta è molto inferiore a quella (35%) sbandierata dagli INFAMI LADRONES ... e il problema è ben lungi dall'essere risolto ...
IN RELAZIONE AL PEGGIORE MOMENTO, SI DIMINUÌ QUASI A LA METÀ
Cade 35 percento il gocciolamento di dollari: arriverebbe ad u$s 1.500 milioni durante il mese scorso
02-07-12 00:00 nella settimana dal 15 al 22 di giugno si ritirarono u$s 277 milioni, un rosso di U$S 70 milioni per giorno di fronte agli U$S 85 milioni della settimana anteriore
Il Cronista Buenos
C'è maggiore tranquillità nelle banche. Di a poco, i depositi in moneta straniera cominciarono a stabilizzarsi. Benché la caduta persista, il ritiro di dollari da parte dei risparmiatori sta diminuendo.
Secondo dati della Banca Centrale (BCRA), lo stock di queste collocazioni del settore privato cedè u$s 277 milioni durante l'ultima settimana, ad un ritmo di u$s 69,25 milioni per giorno, quello che significò una perdita del 38 percento da quando il Governo bloccò l'acquisto di valute in ottobre passato.
Nella settimana anteriore, i risparmiatori si erano portati alcuni u$s 422 milioni, ad un ritmo di u$s 84,4 milioni per giorno. Sebbene nei giorni più algidi fuggivano al di sopra di u$s 100 milioni giornalieri, ancora il drenaggio non si è frenato.
In giugno la fuga raggiungerebbe alcuni u$s 1.500 milioni. Ma la calma venne dalla mano di una maggiore capacità delle entità finanziarie per rispondere ai ritiri.
Agli inizi di giugno e di fronte alla preoccupazione e richiamo dei banchieri, la direttiva della Centrale decise flexibilizar i pizzi, eliminando in maniera transitoria l'integrazione minima giornaliera in moneta straniera.
In concreto, dispose congelare questa esigenza dal 1 di giugno al 31 di Luglio e così offrire qualcosa di ossigeno alle entità affinché possano rispondere in tempo e forma alle domande. Quello si tradursi in maggiore tranquillità di fronte alle difficoltà che si erano presentati in alcuni casi per restituire al pubblico le valute, quello che aveva generato, a sua volta, maggiore incertezza e maggiore drenaggio.
La caduta dei depositi in moneta straniera del settore privato continuò diminuendo, raggiungendo u$s 69 milioni giornalieri. A sua volta, l'informazione preliminare dei giorni posteriori alla settimana bassa analisi starebbe indicando che questa tendenza continua, confermò l'entità che conduce Mercedes Marcò del Pont nella sua Relazione Monetaria Settimanale.
I dati ufficiali invalsi il venerdì, registrarono che i depositi caddero da u$s 9.532 milioni ad u$s 9.256 milioni tra i venerdì 15 e 22 di giugno, un 2,9 percento.
Il lunedì 18 di giugno i risparmiatori ritirarono u$s 79 milioni, il martedì 19 fuggirono altri u$s 79 milioni, il giovedì 21 si furono u$s da 58 milioni ed il venerdì 22 tirarono fuori del suo conti u$s 61 milioni, fino ad un totale di u$s 277 milioni.
Di questa maniera, la fuga raggiunse gli u$s 5.658 milioni dal 28 di ottobre di 2011, quando i depositi delle banche private giravano intorno ad u$s 14.914 milioni, ma le restrizioni nel mercato di cambiamento motorizzarono il ritiro dei risparmiatori fino agli u$s 9.256 milioni l'ultimi 22 giugno.
L'onda di domande cominciò in novembre di 2011, quando il Governo applicò il ceppo cambiario che ostacolò l'accesso del pubblico ed importatori all'acquisto di valute, una restrizione che fu aumentando col correre di 2012.
La fuga delle banche ebbe il suo prezzo.
Da una parte, attaccò di pieno nelle riserve, poiché queste collocazioni si calcolano nelle cassapanche della Centrale. Ma contemporaneamente, restrinse il credito agli esportatori.
... 277 milioni su una base di 9.256 è pari al 2,99%
... 5.658 milioni su 14.914 rappresenrano il 3,79%
... la caduta è molto inferiore a quella (35%) sbandierata dagli INFAMI LADRONES ... e il problema è ben lungi dall'essere risolto ...