ADC ENTRO 28-02-2006- Uova e polli: cotti e tranquilli

  • Ecco la 68° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    La settimana è stata all’insegna degli acquisti per i principali listini internazionali. Gli indici americani S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno aggiornato i massimi storici dopo i dati americani sui prezzi al consumo di mercoledì, che hanno evidenziato una discesa in linea con le aspettative, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo, allentando i timori per un’inflazione persistente. Anche le vendite al dettaglio Usa sono rimaste invariate su base mensile, suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. Questi dati, dunque, rafforzano complessivamente le possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed (le scommesse del mercato sono ora per due tagli nel 2024). Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK

Yoghi

vengo subito!!!
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Sarà bene iniziare il nuovo thread mettendo in chiaro delle verità.
Il precedente si chiedeva se fossero venduti i gelati.
Ebbene sì, lo sono. OK!

Uova e polli: cotti e tranquilli
28-10-2005



Si continua a parlare (ma soprattutto straparlare) sui giornali dei possibili rischi connessi a una eventuale diffusione della cosiddetta "influenza aviaria", una malattia che solitamente interessa gli uccelli, sia selvatici, sia di allevamento (tra cui i polli).

In un primo momento hanno destato un'ovvia preoccupazione le ripetute previsioni allarmistiche, secondo le quali sarebbe stato da ritenere addirittura sicuro che l'influenza aviaria si trasformerà in una devastante epidemia, che colpirà tutto il mondo occidentale, provocando milioni di casi di malati e migliaia di morti.

Di fronte a queste notizie, di fondamento più che incerto, abbiamo assistito dapprima a un aumento dei vaccini contro l'influenza di stagione (che con l'aviaria non c'entra niente); poi a un assalto ai farmaci antivirali (la cui utilità nell'influenza aviaria non è neppure certa); quindi al crollo di consumo di carne di pollo, infine a sospetti anche sulle uova.

Gli interventi, anche pertinenti, delle autorità sanitarie sono spesso stati stravolti sulla stampa, provocando un'autentica epidemia, questo sì, ma di disinformazione.

Ad oggi il panico riguardante la probabilità di una epidemia devastante sembra fortunatamente in forte calo, come è logico, visto che i casi di influenza aviaria negli uomini continuano a contarsi in poche decine, tutti confinati nelle zone orientali del mondo e - a quanto se ne sa - sempre in contesti di forte promiscuità tra uomini e animali (si sono ammalati, tra l'altro non sempre con esito mortale, soprattutto lavoratori negli allevamenti, per esempio chi uccide i polli, chi li spiuma e così via).

Mentre il temuto contagio da uomo a uomo - necessario per l'instaurarsi di una epidemia - non risulta ancora mai essersi verificato.

Resta comunque l'incertezza dei consumatori, di cui molti con ogni evidenza non si fidano più di consumare carne di pollo.

Peccato, perché a quanto se ne sa oggi e a quanto confermano tutte le fonti più autorevoli in materia:

1) la presenza del virus dell'influenza aviaria non è stata segnalata in nessun caso su pollame commercializzato in Europa;

2) non c'è a oggi nessun dato che suggerisca che un eventuale virus dell'influenza aviaria possa trasmettersi all'uomo attraverso il consumo di carne di pollo o uova.

L'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha dichiarato che non c'è bisogno, in rapporto all'influenza aviaria, di alcuna ulteriore precauzione oltre a quelle che da sempre esistono e che anche Altroconsumo da sempre consiglia: consumare la carne di pollo e le uova ben cotte. Non per problemi (molto poco realistici, al momento) di influenza aviaria. Ma per evitare la Salmonella, un rischio sempre presente se si consumano carne di pollo o uova crude.
 
Ultima modifica:
ciao yoghi... ma questo piano industriale si decidono a presentarlo?... i gelati sono stati venduti con lauta plusvalenza ma il mercato non sembra aver apprezzato... le quotazioni languono e i volumi degli scambi giornalieri si sono ridotti al lumicino nell'ultimo mese rispetto ai sei mesi precedenti senza dimenticare che è pure aumentato il flottante (in verità ci credo poco)... allo stato attuale il valore del titolo riflette un valore di libro se consideriamo l'aumento di capitale come già fatto (altrimenti come da ultima trimestrale il valore è 0.88 per 130 milioni di azioni).... ed in più è previsto un aumento di capitale a 0.50 che scade fra poco meno di due mesi... almeno sotto natale ci muoveremo?
 
calma, calma....

Mi piace come ragioni, ma stai + tranquillo.

Presto verranno sciolti tutti i dubbi, miei, tuoi e altri, credo.

Ciao.
 
il piano industriale annunciato per fine novembre si fara' attendere l'adc non si fara' (sta facendo di tutto per scendere di quota) vedrete ci sara' da aspettare .....mia opinione :confused: i dubbi vecchi permarranno e ne verranno fuori altri............sfido chiunque ad asserire che questa è la maniera di gestire un'adc piu' volte rimandato e che a 2 mesi dalla sua scadenza non vi è traccia piu' che un adc sembra una barzelletta situazione che rispecchia fedelmente tutto l'affare roncadin di adc ne ho visti ma questo non è neanche un lontano parente
 
Ultima modifica:
Riporto l' ultima notizia

Arena dà via libera a piano industriale e «grandi sinergie»

da Finanza&Mercati del 15-11-2005

Riduzione dei costi, razionalizzazione e delocalizzazione della produzione, unificazione delle reti di vendita e grandi alleanze sinergiche. Così l’amministratore delegato Maurizio Spampinato sintetizza le linee guida del piano industriale Arena, che sarà presentato nelle prossime settimane (verosimilmente a fine mese). Chiusa la cessione della divisione gelati di Roncadin, il gruppo alimentare (che ha chiuso il terzo trimestre con ricavi a 113,2 milioni e una perdita netta di 6,7 milioni) si prepara a un 2006 all’insegna del rilancio. «Dobbiamo semplificare la struttura aziendale - spiega Spampinato a Finanza & Mercati - E per farlo sarà necessario eliminare i doppioni della filiera produttiva e di vendita. Poi ci concentreremo sul core business, ovvero pollo e surgelati». La riduzione dei costi passerà anche attraverso la delocalizzazione della produzione. «Ma puntiamo a mantenere un’alta qualità - sottolinea Spampinato - Per il pesce ci sposteremo nel Far East, in particolare Vietnam e India, oltre che in America Latina». Per quanto riguarda invece il profilo patrimoniale, l’amministratore delegato conferma che proseguono le trattative per ulteriori cessioni, che dovrebbero rinforzare la posizione finanziaria di Arena. Anche se il più, sotto questo punto di vista, è già stato fatto grazie all’ex amministratore delegato, Giovanni Barberis, che ha traghettato e risanato l’azienda dopo la dispendiosa Opa su Roncadin della scorsa estate. Con la vendita della divisione gelati al fondo americano Oaktree, Spampinato si trova in mano un’azienda con la liquidità necessaria per rimborsare l’obbligazione in scadenza il prossimo maggio. Così, l’amministratore delegato pensa anche a mosse strategiche per consolidarsi sul mercato alimentare. «Tuttavia - conclude - non ci muoveremo per piccole acquisizioni, ma soltanto per operazioni sinergiche ad ampio raggio». Le scommesse su una grande alleanza sono già aperte.
 
sempre dalla carta stampata

13 novembre 2005

"
Dalla nuova sede di otto piani sulla Cristoforo Colombo, Di Dario, insieme all’amministratore delegato, Maurizio Spampinato, guiderà il nuovo corso del gruppo, reduce da una complessa ristrutturazione passata dalla fusione tra Arena e Roncadin, dalla vendita del ramo pizza e dalla dismissione della divisione gelati annunciata qualche giorno fa. E così, se nel 2004 la galassia di Di Dario ha superato 700 milioni di fatturato (e nel 2003 era in cima alla classifica di Mediobanca per crescita di fatturato nel 2002), ora punta a fare nuovi investimenti per rafforzarsi nell’avicolo e nei surgelati. Del resto, la vendita dei gelati è servita a dimezzare l’indebitamento fino a circa 140 milioni e c’è cassa sufficiente per puntare a un importante acquisizione. Senza contare che con la vendita di ulteriori asset in cantiere, Di Dario potrà contare su almeno altri 80 milioni di mezzi freschi e mandare definitivamente in soffitta anche l’ipotesi dell’emissione di un bond.
Shopping a parte, la tabella di marcia di Roncadin prevede un aumento di capitale da circa 100 milioni, già deliberato. La dead-line per l’operazione è stata fissata alla fine dell’anno, ma sarà lo stesso cda in calendario per domani a differire la scadenza al 28 febbraio, in attesa della definizione degli ultimi dettagli tecnici. A dicembre partirà il road-show con gli investitori per l’allargamento del flottante presso investitori istituzionali e retail. Infine, all’inizio di gennaio, scatterà la conversione dei warrant in azioni. "
 
dal il sole24ore di oggi

STANZIATI ALTRI 35 MILIONI PER IL RINNOVAMENTO DELLE FILIERE AGRICOLE.

DAL CIPE FONDI PER L' AVICOLTURA

Roma. Dopo i sei progetti approvati prima dell' estate , il Cipe ha approvato ieri un nuovo poker di contratti di filiera per un valore complessivo di contributi pubblici pari a 35 milioni. L' iniziativa rientra nel piu' vasto progetto di ammodernamento delle filiere agroalimentari , finanziate con un budget di 200 milioni che arriva , secondo quanto previsto dalla Finanziaria 2003 , dal Fondo per le aree sottoutilizzate . Il regime di aiuti concordati con Bruxelles prevede un massimale di 300 milioni.
I quattro progetti promossi dal Cipe spaziano dall' avicoltura al grano duro e sono finalizzati a rinsaldare e rendere piu' efficenti le principali filiere produttive , con investimenti sul miglioramento qualitativo dele produzioni , l' innovazione tecnologica dei processi di trasformazione e una serie dia zioni per agevolare l' accesso ai mercati.
Il contratto piu' consistente è quello firmato Conav che ha come obbiettivo l' organizzazione del settore avicolo in un sistema interprofessionale. Potrà contare su un contributo di 17 milioni su un investimento ammesso di 34 , contro i 68,8 milioni previsti dal progetto iniziale che coinvolge 13 regioni. Gli investimenti coinvolgono l' innovazione degli impianti , la ricerca , il sistema di controlli e assistenza tecnica , azioni pubblicitarie e di comunicazione.Due i pilastri dell' iniziativa : un sistema unico di qualità e un modello econometrico per garantire la trasparenza dei prezzi dalla produzione al consumo.

segue.................
 
tradermen ha scritto:
STANZIATI ALTRI 35 MILIONI PER IL RINNOVAMENTO DELLE FILIERE AGRICOLE.

DAL CIPE FONDI PER L' AVICOLTURA

Roma. Dopo i sei progetti approvati prima dell' estate , il Cipe ha approvato ieri un nuovo poker di contratti di filiera per un valore complessivo di contributi pubblici pari a 35 milioni. L' iniziativa rientra nel piu' vasto progetto di ammodernamento delle filiere agroalimentari , finanziate con un budget di 200 milioni che arriva , secondo quanto previsto dalla Finanziaria 2003 , dal Fondo per le aree sottoutilizzate . Il regime di aiuti concordati con Bruxelles prevede un massimale di 300 milioni.
I quattro progetti promossi dal Cipe spaziano dall' avicoltura al grano duro e sono finalizzati a rinsaldare e rendere piu' efficenti le principali filiere produttive , con investimenti sul miglioramento qualitativo dele produzioni , l' innovazione tecnologica dei processi di trasformazione e una serie dia zioni per agevolare l' accesso ai mercati.
Il contratto piu' consistente è quello firmato Conav che ha come obbiettivo l' organizzazione del settore avicolo in un sistema interprofessionale. Potrà contare su un contributo di 17 milioni su un investimento ammesso di 34 , contro i 68,8 milioni previsti dal progetto iniziale che coinvolge 13 regioni. Gli investimenti coinvolgono l' innovazione degli impianti , la ricerca , il sistema di controlli e assistenza tecnica , azioni pubblicitarie e di comunicazione.Due i pilastri dell' iniziativa : un sistema unico di qualità e un modello econometrico per garantire la trasparenza dei prezzi dalla produzione al consumo.

segue.................
ALTRA OTTIMA NOTIZIA!!
 
la buona notizia sara' vedere il titolo salire rimango in attesa di fatti concreti
 
ethica ha scritto:
la buona notizia sara' vedere il titolo salire rimango in attesa di fatti concreti
ognuno rimane in attesa di quel che si attende...........
L'attesa di un risultato, passa per fatti concreti..
E questi un po' concreti, lo sono.
"concretamente" abbiamo un ADC al 28 febbraio 2006.

Aspettiamo "concretamente"
 
Non Solo Pollo...e Già Cotti...

DIVISIONE FRESCHI

Prodotti avicoli di alta qualità, ottenuti da polli allevati con metodo “estensivo al coperto”, in cui l’alimentazione si basa esclusivamente su nutrimenti vegetali senza l’utilizzo di farine e grassi animali, OGM free.
Prodotti freschi e cotti – a base di carne suina, bovina e ovina – di prima e seconda lavorazione, elaborati crudi, cotti e arrosti.


DIVISIONE SURGELATI

Un’ampia gamma di prodotti ittici, vegetali e di cremeria semplici ed elaborati, surgelati con le migliori tecniche che ne mantengono inalterate le caratteristiche organolettiche.
Snack, pizze, carni, primi e secondi piatti pronti ad alto contenuto di servizio.
 
CLICCARE SU QUESTO SITO E VI RENDERETE CONTO, CHE NON VIVE ASSOLUTAMENTE DI SOLO POLLO, ARENAHOLDING..........ANZI..........

PS: CHIARAMENTE I STABILIMENTI GELATI E PIZZA, SI INTENDONO VENDUTI..

http://www.arenaholding.it/stabilimenti.htm
 
Yoghi ha scritto:
CLICCARE SU QUESTO SITO E VI RENDERETE CONTO, CHE NON VIVE ASSOLUTAMENTE DI SOLO POLLO, ARENAHOLDING..........ANZI..........

PS: CHIARAMENTE I STABILIMENTI GELATI E PIZZA, SI INTENDONO VENDUTI..

http://www.arenaholding.it/stabilimenti.htm

ricapitoliamo:
Prima della vendita aRENA hOLDING aveva:

2 STABILIMENTI GELATI (VENDUTI)

2 stabilimenti SALUMI

2 STABILIMENTI PIZZA (VENDUTI)

4 STABILIMENTI AVICOLI:
PADOVA-FORLI' ANCONA-CAMPOBASSO

1 STABILIMENTO SURGELATI

1 STABILIMENTO TU IN CUCINA (CB)

1 STABILIMENTO LATTICINI (CB)

1 STABILIMENTO CREMERIA (FOGGIA)

1 STABILIMENTO CARNI ROSSE (LATINA)

Tradermen, volevo farti una domanda:

gli asset che Arena ha venduto a Roncadin, consisterebbero in 5 stabilimenti?

cioè i 4 avicoli e i surgelati di Ascoli piceno o, nei surgelati, sono ricompresi pure la Cremeria e i latticini, più le carni rosse di Latina?

Tu cucina, fa parte sempre dei surgelati?
 
Yoghi ha scritto:
ricapitoliamo:


Tradermen, volevo farti una domanda:

gli asset che Arena ha venduto a Roncadin, consisterebbero in 5 stabilimenti?

cioè i 4 avicoli e i surgelati di Ascoli piceno o, nei surgelati, sono ricompresi pure la Cremeria e i latticini, più le carni rosse di Latina?

Tu cucina, fa parte sempre dei surgelati?

Finanza&Mercati.

Dato per fatto il passaggio dei gelati Roncadin al fondo Oaktree per 150 milioni di euro.

Closing entro 10 giorni. Grazie all' operazione e a dismissioni di stabilimenti per 50 milioni Arena azzera il debito e chiude in utile il 2005.

Il gruppo Arena vende i gelati Roncadin al fondo Oaktree per 150 milioni di euro . Grazie all' operazione , la società di Dante Di Dario azzererà il debito finanziario e chiuderà in utile l' esercizio 2004-2005. Secondo quanto risulta a Finanza&Mercati le trattative per la cessione sono alle battute finali. La due diligence si è chiusa con successo e l' accordo definitivo per la cessione , salvo colpi di scena dell' ultima ora , dovrebbe essere firmato nel giro di una decina di giorni. Il fondo americano di privte equity e il Presidente Di Dario avrebbero trovato l' intesa su una cifra attorno ai 150 milioni , che comprendono 110 milioni di cassa e 40 di debito. Per il gruppo Arena si tratta di un sacrificio doloroso : il bussines dei gelati , nel primo semestre , era stato il piu' redditizio con ricavi per 107,8 milioni ( +20% rispetto al 2004) e un margine operativo lordo di 10,6 milioni ( + 51%). Tuttavia - spiega una fonte vicina alla società alimentare - siamo stati costretti a questa dismissione , considerando che un aumento di capitale non era praticabile e alcune banche non si sono certo svenate per sostenerci.
Allo stesso tempo , pero' , la vendita della divisione gelato potrebbe aprire , per il gruppo Arena , una nuova fase di sviluppo , che partirà da basi finanziarie certamente piu' solide. Oggi il debito complessivo dell'azienda ammonta a 300 milioni , compreso il bond da 135 milioni in scadenza nel giugno 2006 : con la cessione dei gelati al fondo Oaktree scenderà a 150 milioni e con la prossima dismissione di stabilimenti a 100 milioni , che saranno rapprensati esclusivamente da anticipo fatture. Non solo , la vendita del segmento gelati - a livello di conto economico - genererà una plusvalenza di circa 80 milioni. Cosa che permetterà al gruppo Arena , dopo un anno piuttosto critico per la gestione ordinaria , di chiudere in utile netto l' esercizio. Poi , dal 2006, inizierà una nuova sfida , quella nei surgelati e soprattutto del pollo. Se l' influenza aviaria non paralizzerà il business , Arena potrebbe pensare addirittura a consolidarsi proprio nei surgelati. Un settore , quest' ultimo , che a causa della crisi economica conta diverse aziende in difficoltà e dunque possibili obbiettivi per un ' acquisizione.

Cheo Condina.

Cioè Arena cede il gelato Roncadin, ma contemporaneamente, cede altri suoi stabilimenti per 50 milioni.
Quali sono questi stabilimenti, i due dei salumi?
 
Yoghi ha scritto:
ricapitoliamo:
Prima della vendita aRENA hOLDING aveva:

2 STABILIMENTI GELATI (VENDUTI)

2 stabilimenti SALUMI

2 STABILIMENTI PIZZA (VENDUTI)

4 STABILIMENTI AVICOLI:
PADOVA-FORLI' ANCONA-CAMPOBASSO

1 STABILIMENTO SURGELATI

1 STABILIMENTO TU IN CUCINA (CB)

1 STABILIMENTO LATTICINI (CB)

1 STABILIMENTO CREMERIA (FOGGIA)

1 STABILIMENTO CARNI ROSSE (LATINA)

Tradermen, volevo farti una domanda:

gli asset che Arena ha venduto a Roncadin, consisterebbero in 5 stabilimenti?

cioè i 4 avicoli e i surgelati di Ascoli piceno o, nei surgelati, sono ricompresi pure la Cremeria e i latticini, più le carni rosse di Latina?

Tu cucina, fa parte sempre dei surgelati?

aspetta aspetta..............

RONCADIN: APPROVATO IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE CON ARENA




Il gruppo friulano è tra i principali produttori europei di gelati, pizze e di carne avicola OGM free, e ha anche interessi nel biologico.





Il Consiglio di Amministrazione di Roncadin S.p.A., presieduto da Dante Di Dario, si è riunito oggi e ha deliberato il progetto di integrazione tra il Gruppo Roncadin e il Gruppo Arena.
Con la conclusione dell’OPA - che ha portato il dott. Dante Di Dario a detenere direttamente e indirettamente l’84,12% di Roncadin S.p.A. - è nato un Gruppo agro-alimentare di rilevanza europea.
Il nuovo Gruppo è costituito da un polo produttivo di considerevoli dimensioni, da una filiera agro-alimentare integrata, da marchi noti sul mercato nazionale ed europeo e da una estesa rete distributiva; è tra i principali produttori europei di gelati, pizze e di carne avicola OGM Free.

Motivazione dell’integrazione
Il progetto di integrazione è finalizzato al perseguimento degli obiettivi di sviluppo connessi alla realizzazione di economie di scala e di costi evidenziate nel piano industriale elaborato in collaborazione con Bain & Co., che mirano a:
· migliorare le quote nei mercati di riferimento, in particolare attraverso un più razionale sfruttamento delle capacità produttive e distributive dei due Gruppi;
· valorizzare la gamma di prodotti offerti dai due Gruppi tra loro integrabili;
· sviluppare l’attività nei mercati di riferimento complementari;
· ottimizzare la struttura dei costi attraverso sinergie nei processi industriali, logistici e gestionali.

Modalità dell’integrazione
La finalizzazione del progetto di integrazione avverrà previo l’ottenimento del consenso da parte di soggetti terzi, nonché della conferma della valutazione da parte di un advisor indipendente che attesti la congruità del corrispettivo di seguito indicato. Il progetto di integrazione si articola ne lle seguenti operazioni:
Roncadin S.p.A. acquisterà le partecipazioni di Arena Holding S.p.A. in Arena Alimentari Freschi S.p.A. e Nova Surgelati S.p.A., alle quali fanno capo partecipazioni in altre società, per un corrispettivo di circa 150 milioni di Euro la cui congruità, come sopra indicato, dovrà essere confermata dalla valutazione di un advisor indipendente.
Nell’ambito del progetto di integrazione è inoltre previsto che Roncadin S.p.A. acquisisca da Arena Holding S.p.A., tramite le partecipazioni acquisite, la disponibilità del marchio “Arena”.
Dall’operazione vengono escluse e restano in capo ad Arena Holding S.p.A.:
- Arena Finance (Società emittente del bond per un ammontare di 135 milioni di euro con scadenza giugno 2006, garantito da Arena Holding S.p.A. e da Salumificio Marsilli S.p.A.)
- Salumificio Marsilli S.p.A.
- Cucina Italiana S.p.A.
- Stabilimento avicolo di Bojano
- Stabilimento avicolo di Gatteo


In Pratica, Arena ha 4 STABILIMENTI AVICOLI:

BOJANO CB, GATTEO FORLI', PADOVA E ANCONA.

MA I PRIMI 2, se li è tenuti ed ha ceduto solo gli altri 2, a RONCADIN.

Magari lo sapevate, ma io lo scopro adesso:
ammesso che i 4 stabilimenti si equivarrebbero, potremmo dire che metà business avicolo lo ha Arena Holding e metà lo ha RONCADIN SpA.

CUCINA ITALIANA SpA, è UN ASSET RICOMPRESO NEI FRESCHI.

Quindi, per esclusione, gli altri asset sono di Roncadin

Bizzarro, come Arena Holding, di fatto, ad oggi, si trovi a gestire una sorta di mischia-francesca, nel senso che in tutte le divisioni, ha un pezzo di là, un pezzo di qua....(tranne i Surgelati, interamente in capo a Roncadin).

Certo che se io avessi una situazione simile, la miglior cosa che potrei fare, innanzitutto, è un po' d'ordine.... :cool:
 
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Tradermen, guarda come si complica il giochino:

Tra gli asset di NOVA SURGELATI, c'è anche la pizza (che non è quella di Roncadin e i gelati!!)
 

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Yoghi ha scritto:
Tradermen, guarda come si complica il giochino:

Tra gli asset di NOVA SURGELATI, c'è anche la pizza (che non è quella di Roncadin e i gelati!!)
queste invece, dovrebbero essere le divisioni vendute.
 

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gli stabilimenti rimasti in capo ad Arena servivano da garanzia al rimborso del bond... inoltre da dichiarazioni rilasciate ai giornali dall'ex amministratore Barberis, si precisava come lo stesso bond sarebbe stato rimborsato con la parte cash che Roncadin doveva ad Arena per l'acquisto degli stabilimenti e del marchio e con i proventi stimati in 50 milioni per la dismissione di alcuni stabilimenti (forse proprio quelli rimasti in capo ad Arena)
 
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