Generali

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

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Generali, Greco cambia passo

Riccardo Sabbatini
Cronologia articolo13 gennaio 2013

Le Generali tornano ad annunciare i propri target al mercato. Lunedì il nuovo Ceo Mario Greco, affiancato dal Cfo Alberto Minali e da Sergio Balbinot (responsabile per le attività assicurative), presenterà a Londra gli obiettivi strategici nel corso dell'Investor day del gruppo. Generali inaugurarono una simile pratica già nel 2003, all'indomani di un'altra crisi finanziaria internazionale, salvo poi abbandonarla nel 2009 per la difficoltà di formulare previsioni a lunga scadenza in un contesto di grande volatilità dei mercati. Oggi, mentre si vanno allentando le tensioni sui titoli sovrani italiani il cui turmoil ha molto penalizzato nei mesi scorsi le quotazioni del Leone in Borsa, i nuovi manager triestini tornano a confrontarsi con un piano strategico dopo averne dato nelle scorse settimane le prime anticipazioni.
Focalizzazione del business nell'attività assicurativa, razionalizzazione della struttura esistente, disciplina più stringente negli investimenti finanziari, maggiore chiarezza nella governance del gruppo: appaiono queste le parole d'ordine del nuovo management che già si sono concretizzate in alcuni fatti concreti. Sono state messe in vendita le attività riassicurative vita in Usa (benchè profittevoli) e la Banca della Svizzera italiana per le quali proprio in queste ore dovrebbero essere giunte le prime offerte non vincolanti. Le nuove risorse dovrebbero essere impiegate in nuovi investimenti assicurativi. Dove? In un'intervista alla rivista di gruppo Greco ha indicato come possibili target le attività di bancassurance in Brasile e, tra i paesi asiatici, soprattutto l'Indonesia. La nascita di una struttura globale dedicata ai grandi clienti corporate del gruppo (affidata a Paolo Vagnone) e la previsione di un maggiore utilizzo del canale dei broker nell'assunzione dei premi sono indizi della volontà di crescere maggiormente nel settore danni mentre tradizionalmente il gruppo è stato sempre maggiormente esposto nel business delle polizze vita.
Nelle scorse settimane è stato annunciato un piano di riassetto nelle attività italiane(300 milioni di investimento) che porterà alla nascita di una subholding operativa, Generali Italia. Alcuni brand storici verranno abbandonati (Ina, Assitalia, Toro), ciò che potrebbe avere ripercussioni negative, ma il gruppo disporrà di una struttura operativa più snella e compatta.
Con il riacquisto anticipato della quota di minoranza della joint venture realizzata con il finanziere ceco Petr Kellner, Generali ha aggiunto un nuovo tassello, riducendo le incertezze degli investitori sulle sue mosse future in Est Europa e rassicurando i suoi azionisti (soprattutto i maggiori) sul fatto che non chiederà loro un aumento di capitale. Con lo stesso obiettivo di rendere la realtà delle Generali più facilmente leggibile, è stata attuata nei mesi scorsi una strategia di "derisking" per gli investimenti finanziari, alleggerendo i portafogli in titoli italiani non collegati direttamente con gli impegni assicurativi assunti nella penisola. È una scelta di maggiore disciplina finanziaria che ha avuto anche un costo, poichè è avvenuta proprio mentre i titoli della Repubblica stavano riprendendo quota sul mercato.
L'investor day potrebbe essere infine l'occasione per annunciare il completamento della squadra di vertice ridisegnata da Greco in questi mesi ma nella quale il nuovo Ceo del Leone continua a mantenere ad interim le poltrone di Chief Investment Officer e di Chief Operations Officer nonchè quella di responsabile del Marketing e della comunicazione di gruppo.
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MF Numero 109 pag. 14 del 5/6/2013


Accordo nella notte: la francese Scor acquisirà le attività Usa per 902 mln $

Generali accelera sulle cessioni

L'operazione arriva dopo il collocamento del 15% di Banca Generali e genererà una plusvalenza di 150 mln $ e un rafforzamento del Solvency di un punto percentuale.

Trieste promossa in borsa


di Andrea Di Biase


Le Generali fanno un altro passo avanti sulla strada delle cessioni di asset necessarie a raggiungere il target di 4 miliardi indicato dall'amministratore delegato


Nella notte tra lunedì e martedì scorsi il gruppo assicurativo triestino ha infatti raggiunto un accordo per cedere alla società francese di riassicurazione Scor il 100% di Generali US Holdings e delle sue controllate.

L'operazione, si legge nella nota diramata dalla Generali, ha un controvalore di 902 milioni di dollari (703 milioni di euro), e prevede il pagamento in contanti da parte di Scor di 780 milioni di dollari al closing dell'operazione (di cui 30 milioni di profitti attesi) e il rilascio di 140 milioni di garanzie.

La cessione di Generali US Holding, che arriva dopo il collocamento da 185 milioni del 15% di Banca Generali, genererà a livello consolidato una plusvalenza al netto delle tasse di circa 150 milioni di dollari (115 milioni di euro), rafforzando ulteriormente il profilo di liquidità del gruppo triestino con un miglioramento di circa un punto percentuale sull'indice Solvency I. «Continuiamo a fare progressi nell'esecuzione della nostra strategia di dismissione di asset non-core e di rafforzamento patrimoniale del gruppo», ha commentato Greco.



Il target di 4 miliardi, necessario a rafforzare il patrimonio senza procedere ad aumenti di capitale, appare comunque ancora lontano.

Finora il Leone ha portato a casa 888 milioni, cui se ne aggiungono 705 incassati in autunno dalla cessione del 63% della compagnia israeliana Migdal. Al contempo però le Generali hanno rilevato dal finanziere Petr Kellner il 25% di Gph, la joint venture in Est Europa, per 1,28 miliardi, e si sono impegnati a versarne altri 1,23 per rilevare il restante 24% entro il 2014. Un altro miliardo (forse qualcosa in meno) potrebbe arrivare dalla cessione del 100% di Banca Bsi, per la quale è da tempo stata aperta una procedura di vendita che potrebbe chiudersi nelle prossime settimane. Il Leone ha invece smentito di voler privarsi del rimanente 51% di Banca Generali, anche se sul mercato ritengono che, non appena le quotazioni dell'istituto controllato dovessero scendere a livelli più bassi rispetto a quelli attuali e sarà scaduto il periodo di lock-up seguito al collocamento del 15%, l'operazione, che sembrava potersi concretizzare già a gennaio, potrebbe diventare d'attualità.

La cessione di Generali US Holding è stata accolta positivamente dal mercato. A Piazza Affari il titolo del Leone ha guadagnato l'1,19% a 14,51 euro.

Positivi i giudizi degli analisti. Secondo BofA-Merrill Lynch, «il processo di dismissioni procede al di sopra delle nostre aspettative», per Banca Imi «l'annuncio è un segnale positivo», mentre per Barclays l'operazione è positiva essendo avvenuta a un prezzo superiore alle attese
.

Generali è stata assistita da Cleary Gottlieb e Fried Frank come consulenti legali, mentre Citigroup e Mediobanca hanno curato gli aspetti finanziari dell'operazione di cessione. (riproduzione riservata)
 
News

05/06/2013 9.48 | Tutte | Indietro

Caldissime

Gli analisti promuovono Generali dopo la cessione in Usa


Di Teresa Campo



JP Morgan/Cazenove promuove il piano di dismissioni di Generali e conferma l'overweight sul titolo.


Ieri il Leone di Trieste ha firmato con l'americana Scor un accordo definitivo per la cessione delle attività riassicurative vita negli Usa. Il controvalore lordo complessivo atteso è di 920 milioni di dollari e include il versamento in contanti previsto da parte di Scor di 780 milioni di dollari (595 milioni di euro) al closing dell’operazione (di cui 30 milioni di dollari di profitti attesi) e il rilascio di 140 milioni di dollari di garanzie.

La transazione si inserisce nell’ambito della strategia annunciata dal Gruppo in gennaio per uscire dai business non-core e ottimizzare l’allocazione di capitale.

L’accordo prevede sia la cessione del 100% di Generali U.S. Holdings e delle sue controllate che il ritiro del business attualmente retrocesso a Generali. L’operazione genererà per il gruppo triestino una plusvalenza al netto delle tasse attesa a circa 150 milioni di dollari a livello consolidato, rafforzando ulteriormente il profilo di liquidità del Gruppo con un miglioramento di circa 1 punto percentuale sull’indice Solvency I. Il controvalore complessivo lordo della transazione corrisponde a un multiplo intrinseco di ca. 15x sugli utili del 2012.

In realtà il ritorno dell'operazione è per Generali leggermente inferiore alle stime di JP Morgan/Cazenove (634 milioni di euro). E anche miglioramento sull'indice Solvency I e plusvalenze sono più bassi di quanto avevano ipotizzato. Tuttavia, i proventi totali (incluso il rilascio di collateral) risultano più elevati e rappresentano un passo importante nella ristrutturazione del bilancio della compagnia. Questo è il primo importante disinvestimento di Generali e riflette l'impegno della nuova gestione in questa direzione. JP Morgan/Cazenove ritiene che possa emergere molto valore dal piano di ristrutturazione (cioè riducendo la leva finanziaria e rafforzando il capitale) e da un approccio di business più mirato.

Generali attualmente tratta a un attraente 1.0x TNAV (rispetto al multiplo di 1,5 x del settore) per un sottostanti RTNAV del 12%. Da qui la conferma della raccomandazione di sovrappesare il titolo, che al momento tratta a 14,58 euro, in rialzo dello 0,48%.

Positiva anche Equita che sul titolo ha una raccomandazione di buy con target price a 17 euro, anche in vista di altre possibili operazioni straordinarie, per esempio riguardanti BSI o Fata
 
sti analisti sempre a pompare
 
Ma non scrive nessuno su questo forum.... Stiamo parlando delle generali...non di un titolino...
 
Generali: possibile offerta da Banco Espirito Santo su Bsi, il titolo apprezza

Finanzaonline.com - 17.6.13/11:46

Generali ben impostata a Piazza Affari. Il titolo sul Ftse Mib guadagna l'1,38% a 13,99 euro. L'azione sembra beneficiare di alcune indiscrezioni apparse nel weekend su Il Sole 24 Ore secondo cui la portoghese Banco Espirito Santo avrebbe lanciato un'offerta per l'acquisto della controllata Banca Svizzera Italiana (Bsi), che si andrebbe così ad aggiungere a quelle dell'iberica Bankinter e forse a quella della brasiliana Safra e della cinese Icbc.

La partita, a detta del quotidiano di Confindustria, non sarebbe facile in quanto l'istituto lusitano valuterebbe Bsi circa 2 miliardi (pari all'1-1,3% della massa in gestione) mentre le offerte giunte agli advisor del Leone di Trieste potrebbero essere inferiori. Le indiscrezioni, spiega il giornale, parlano ormai da mesi di una prossima valorizzazione dell'asset elvetico anche se a valori inferiori al book value, ossia 1,8 miliardi di euro. A detta di Equita, che mantiene il giudizio su Generali buy con target price a 17 euro, prezzi inferiori a 1,5 miliardi di euro in su sono da considerare accettabili.

Fonte: Finanza.com
 
Generali una volta era un titolo da inserire nell'asse erditario, per super-cassettisti quindi. Negli anno recenti ha passato momenti grigi, disperdendo un sacco di risorse nella finanza "relazionale" che è una delle palle al piede del nostro Paese.

Con il nuovo management sembra che le cose siano nettamente migliorate ed il rinnovamento accelerato della dirigenza ne è buon testimone. Se tornerà a fare quello che sa e deve fare, Generali ha ampi margini di recupero, ma non è certo un titolo per speculazioni di breve.

Comunque il mio bel pacchetto comprato un anno fa quando veleggiava sotto gli 11 Euro me lo tempo stretto ancora per un po', anche se i dividendi sono una miseria.
 
C'è Generali nella lista dei nove gruppi assicurativi definiti rilevanti a livello sistemico dai regolatori internazionali, pubblicata dal Financial stability board.I gruppi ritenuti 'too big to fail',dovranno rispondere a richieste + stringenti sui requisiti di capitale.
 
Nell'elenco delle assicurazioni considerate troppo grandi per fallire figura anche Generali. La compagnia di Trieste è la terza società per capitalizzazione alla Borsa di Milano dietro i big statali dell'energia Eni ed Enel. Nel settore delle assicurazioni si piazza al terzo posto in Europa dietro Axa e Allianz considerando il giro d'affari. Generali, che ha tra i suoi maggiori azionisti Mediobanca (13,46%) e la Cassa depositi e prestiti (4,48%) ha chiuso il bilancio 2012 con premi lordi per un valore di 69,6 miliardi di euro.
di Andrea Franceschi - Il Sole 24 Ore - leggi su Assicurazioni Generali
 
Prosegue meglio del previsto per Generali Assicurazioni il percorso tracciato dall’amministratore delegato Mario Greco per uscire da asset non strategici per il Leone di Trieste, in modo tale da reperire risorse finanziarie utili per migliorare l’allocazione del capitale e focalizzarsi sul core business. Ora il gruppo assicurativo triestino ha perfezionato la cessione di un portfolio di partecipazioni in fondi di private equity a Lexington Partners, società di private equity che opera nel settore dei fondi di fondi. Il titolo Generali Assicurazioni ha chiuso la seduta di borsa con un rialzo dell’1,29%.

Generali ha evidenziato una quotazione pari a 14,08 euro, confermandosi all’interno di una fase laterale di breve periodo. La cessione è stata chiusa per un controvalore pari a 500 milioni di dollari, ripetendo così un’operazione che già lo scorso anno aveva visti protagonisti sempre Generali e Lexington Partners. Era il mese di giugno del 2012, quando il Leone di Trieste finalizzò la cessione di un portfolio di quote di fondi di private equity per un valore di circa 400 milioni di dollari.

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parere

GENERALI ASS Intermonte Outperform 18.5000
 
Oggi speravo qualcosina in più...
 
Greco (Generali): target su capitale vicini

Greco: "Target su capitale vicini".

Cosa vuol dire ?

A me piacerebbe conoscere due cose:

1. L'ammontare delle possibili dismissioni delle Generali e quindi le potenzialità di ulteriore crescita del titolo.

2. L'ammontare delle cosidette operazioni con parti correlate cioè, se ho capito bene, le relazioni d'affari (prestiti, crediti etc.) tra le Generali ed i suoi azionisti.
Anche questo un aspetto per far crescere ancora di più il titolo tramite l'eliminazione della zavorra.


Ciao
 
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