cassettista 2
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Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link
Avete letto? Si sapeva bene che avevano fatto partire due adc furto senza neanche avere ancora le certezze che fosse tutto apposto, e infatti...che succederà ora???
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Fonsai: domani Cda Premafin, Paolo Ligresti torna all'attacco
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19:51 18 LUG 2012
(AGI) - Milano, 18 lug. - C'e' ancora un ostacolo per Unipol davanti alla porta di ingresso di Premafin. E' un'inattesa riunione del cda della holding, che e' convocato domani mattina alle 10.30 per dare esecuzione all'aumento di capitale riservato a Bologna, passo decisivo in vista della maxi fusione. Un incontro non necessario, dal momento che il board aveva gia' dato esecuzione alla ricapitalizzazione e sono in mano al presidente le deleghe necessarie a far partire l'operazione. Giulia Ligresti avrebbe tuttavia scelto di richiamare al voto il cda, convocando una riunione il cui esito non sembra scontato. E il fratello Paolo e' tornato ad alzare il tiro. La figlia di Salvatore Ligresti, secondo diversi osservatori, potrebbe provare a prendere tempo e chiedere una proroga a banche creditrici e Unipol rispetto alla scadenza fissata per venerdi' 20 luglio. A suo sostegno il presidente di Premafin potrebbe portare la lettera di Alessandro Della Cha', il custode giudiziale del 20% di Premafin depositato in trust offshore che, nel chiedere la convocazione di un'assemblea straordinaria per revocare la delibera su Unipol, aveva invitato la holding a non eseguire l'aumento di capitale prima di tale assemblea, convocata per il 23 agosto. Premafin - e' la tesi che, viene riferito, potrebbe portare avanti Giulia Ligresti - dovrebbe aspettare per non mettersi in rotta di collisione con la Procura. E quel che appare certo e' che il presidente non intende accollarsi una decisione tanto 'pesante'. Per questo il consiglio e' stato nuovamente chiamato in causa e non e' escluso che si vada alla conta dei voti tra i tredici consiglieri rimasti, inclusi i sei che gia' hanno preannunciato le dimissioni vincolandole all'arrivo di Unipol.
A viziare ulteriormente l'aria e' arrivato il nuovo affondo di Paolo Ligresti, che ha esplicitato in una lettera a Premafin e Unipol - che va ad aggiungersi alla sterminata corrispondenza legale degli ultimi sette mesi - l'intenzione di servirsi del diritto di recesso all'atto della fusione nonche' di tutelare i propri diritti di azionista "in ogni sede opportuna e con tutte le modalita' previste dalla legge". Una decisione attesa, che rialza pero' la tensione intorno all'intero progetto a un passo dalla meta: la missiva e' arrivata infatti per conoscenza anche sui tavoli di Isvap e Consob, che avevano subordinato il loro via libera a Unipol-Sai all'eliminazione di ogni 'privilegio' agli attuali azionisti di riferimento di Fonsai.
La vicenda e' tornata ad approdare questo pomeriggio anche al consiglio di amministrazione di Mediobanca: i consiglieri sono stati informati della partenza degli aumenti di capitale di Unipol e Fonsai, ma le attese sono rivolte al cda di domani che sarebbe stato definito un nuovo "scoglio", pur in un clima generale di ottimismo. Nel caso salti l'ingresso di Unipol in Premafin con la ricapitalizzazione di Fonsai gia' in corso la holding, sull'orlo del fallimento, non avrebbe le risorse per sottoscrivere la propria quota parte e ugualmente si diluirebbe nel gruppo. A meno che - si osserva in ambienti finanziari - non spunti un importante 'cavaliere bianco' pronto a finanziarla. (AGI) .
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Ti autorispondi salutandoti?ciao cassettista e grazie x tutti i tuoi consigli e opinioni
Scusami ma questa cosa è assurda perchè se io avevo 6k investiti loro non possono azzerare la mia posizione facendo sparire soldi e azioni, ma si può raggruppare 1-100 per poi farla tornare a 1 euro, unicredit aveva fatto simile ma x lo meno ti ha dato quello che avevi a valori alti, se tutti facessero così cosa succederebbe, questo è illegale ma tutti quei ******** sono d accordo, spero con tutto il cuore che prima o poi falliranno e io andrò ad esultare in piazza......
ti rispondo qui perche' l'altro 3d e' finito
secondo me dopo il raggruppamento bisognava disfarsi delle azioni....si potevano venderre a 100 euro pure...e non era male...poco importava il prezzo di acquisto
invece anche su questo forum c'era gente che diceva di tenerle strette di non vendere...c'era da aspettarsi un adc molto diluitivo..se si voleva estromettere i ligresti era l'unica strada...la colpa e tutta loro hanno spolpato la fondiaria per anni e sono rimaste solo le ossa...e i debiti
Avete letto? Si sapeva bene che avevano fatto partire due adc furto senza neanche avere ancora le certezze che fosse tutto apposto, e infatti...che succederà ora???
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Fonsai: domani Cda Premafin, Paolo Ligresti torna all'attacco
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19:51 18 LUG 2012
(AGI) - Milano, 18 lug. - C'e' ancora un ostacolo per Unipol davanti alla porta di ingresso di Premafin. E' un'inattesa riunione del cda della holding, che e' convocato domani mattina alle 10.30 per dare esecuzione all'aumento di capitale riservato a Bologna, passo decisivo in vista della maxi fusione. Un incontro non necessario, dal momento che il board aveva gia' dato esecuzione alla ricapitalizzazione e sono in mano al presidente le deleghe necessarie a far partire l'operazione. Giulia Ligresti avrebbe tuttavia scelto di richiamare al voto il cda, convocando una riunione il cui esito non sembra scontato. E il fratello Paolo e' tornato ad alzare il tiro. La figlia di Salvatore Ligresti, secondo diversi osservatori, potrebbe provare a prendere tempo e chiedere una proroga a banche creditrici e Unipol rispetto alla scadenza fissata per venerdi' 20 luglio. A suo sostegno il presidente di Premafin potrebbe portare la lettera di Alessandro Della Cha', il custode giudiziale del 20% di Premafin depositato in trust offshore che, nel chiedere la convocazione di un'assemblea straordinaria per revocare la delibera su Unipol, aveva invitato la holding a non eseguire l'aumento di capitale prima di tale assemblea, convocata per il 23 agosto. Premafin - e' la tesi che, viene riferito, potrebbe portare avanti Giulia Ligresti - dovrebbe aspettare per non mettersi in rotta di collisione con la Procura. E quel che appare certo e' che il presidente non intende accollarsi una decisione tanto 'pesante'. Per questo il consiglio e' stato nuovamente chiamato in causa e non e' escluso che si vada alla conta dei voti tra i tredici consiglieri rimasti, inclusi i sei che gia' hanno preannunciato le dimissioni vincolandole all'arrivo di Unipol.
A viziare ulteriormente l'aria e' arrivato il nuovo affondo di Paolo Ligresti, che ha esplicitato in una lettera a Premafin e Unipol - che va ad aggiungersi alla sterminata corrispondenza legale degli ultimi sette mesi - l'intenzione di servirsi del diritto di recesso all'atto della fusione nonche' di tutelare i propri diritti di azionista "in ogni sede opportuna e con tutte le modalita' previste dalla legge". Una decisione attesa, che rialza pero' la tensione intorno all'intero progetto a un passo dalla meta: la missiva e' arrivata infatti per conoscenza anche sui tavoli di Isvap e Consob, che avevano subordinato il loro via libera a Unipol-Sai all'eliminazione di ogni 'privilegio' agli attuali azionisti di riferimento di Fonsai.
La vicenda e' tornata ad approdare questo pomeriggio anche al consiglio di amministrazione di Mediobanca: i consiglieri sono stati informati della partenza degli aumenti di capitale di Unipol e Fonsai, ma le attese sono rivolte al cda di domani che sarebbe stato definito un nuovo "scoglio", pur in un clima generale di ottimismo. Nel caso salti l'ingresso di Unipol in Premafin con la ricapitalizzazione di Fonsai gia' in corso la holding, sull'orlo del fallimento, non avrebbe le risorse per sottoscrivere la propria quota parte e ugualmente si diluirebbe nel gruppo. A meno che - si osserva in ambienti finanziari - non spunti un importante 'cavaliere bianco' pronto a finanziarla. (AGI) .
ciao big
vediamo domani cosa succede...i diritti potrebbero pure salire
..... dai Paolo ...bravo su ...continua così ....anche più forte ...manda a ramengo tutta la fusione almeno ..... se riesci a farla saltare o a fare imporre una bella opa ti regalo .....un pony!!!!!!!!!
Vi invito a leggere la pagina 16 di MilanoFinanza di giovedì 19 luglio, 2012
Si sono accorti della truffa sui call venduti ieri...
Vi invito a leggere la pagina 16 di MilanoFinanza di giovedì 19 luglio, 2012
Si sono accorti della truffa sui call venduti ieri...
Il crollo delle titolo Fonsai di ieri del 43,9% a 2,74 euro potrebbe essere legato alla cessione di opzioni call sul 20% del capitale. Lo riporta stamane il quotidiano MF che parla di una consistente vendita di opzioni call con strike price a 2,5 euro e scadenza a settembre 2012. Chi ha venduto si è insomma impegnato a cedere a 2,5 euro entro settembre (o anche prima in caso di richiesta dell´acquirente delle opzioni) le azioni della compagnia assicurativa. Entro lunedì 23 però il venditore dovrà a questo punto dimostrare di possedere davvero azioni di Fonsai pari al 20% del suo capitale per evitare la violazione delle disposizioni contro le vendite allo scoperto già richiamate dalla Consob proprio in occasione degli aumenti di capitale in corso su Unipol e Fonsai. (GD)