Energia nucleare dal cloruro di ferro invece che dall' uranio

Blue Ray

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Ecco una stupenda sorpresa nel settore della generazione di energia... finalmente qualcosa si sta muovendo :)

"Un esperimento tutto italiano, ha aggiunto il ricercatore, con tecnologia italiana e di proprietà dello Stato Italiano ".


http://www.newsbox.it/notizia.asp?id=4958
ENERGIA NUCLEARE PRODOTTA DAL FERRO
La sensazionale scoperta di Fabio Cardone, ricercatore abruzzese, che ha illustrato la sua ricerca al Lions Club Chieti 'Host' e all'universita' D'Annunzio.

Energia nucleare dal ferro: potrebbe rappresentare una svolta epocale la scoperta di un ricercatore abruzzese del Consiglio nazionale delle Ricerche, il professor Fabio Cardone, presentata a Chieti nell'ambito del Forum su 'Energia e ambiente, sostenibilita' del sistema' che si e' svolto nell'auditorium dell'Universita' D'Annunzio, su iniziativa del Lions Club Chieti 'Host'. La reazione nucleare attraverso il ferro, ha spiegato il professor Cardone, avviene con un processo ad ultrasuoni. La materia utilizzata nell'esperimento, ha poi aggiunto il ricercatore abruzzese, e' stata il cloruro di ferro. Poche centinaia di grammi, ha detto, hanno prodotto energia nucleare equivalente a diversi chili di uranio. Sorprendente anche l'esito della reazione nucleare: l'energia prodotta e' stata di altissima qualita' e le scorie sono residui di ferro, assolutamente prive di radioattivita'. Il professor Cardone ha presentato a Chieti, dopo averlo fatto qualche mese fa a Sulmona, sempre su iniziativa del Lions Club,che ha divulgato la notizia, i dati scientifici relativi all'esperimento; perche' di esperimento si tratta, ha detto, finora non esiste un prototipo per la produzione su scala di questa forma di energia nucleare, ma solo strumenti di tipo scientifico. Il professor Cardone ha poi spiegato che la produzione di energia nucleare dal ferro, attraverso gli ultrasuoni, e' un fenomeno presente in natura, conosciuto come 'cavitazione', nome che deriva dalle cavita' notate sulle eliche dei transatlantici nelle lunghe traversate. 'Queste cavita' - ha spiegato il professor Cardone, venivano generate dalla combinazione di ultrasuoni ed acqua. E’ bastato riprodurre tutto in laboratorio - ha detto - per avere la produzione di energia nucleare pulita, senza scorie radioattive'.
Un esperimento tutto italiano, ha poi aggiunto il ricercatore, con tecnologia italiana e di proprietà dello Stato italiano.
 
Ultima modifica:
bene, anche questo dimostra che si può fare il nucleare pulito OK!

per maggiori informazioni c'è questo PDF:
http://www.onne.it/CARDONE_Nucleare_pulito.pdf


Qui sotto incollo il capitolo 9 del documento da te segnalato, nel quale si descrive la ricerca. L'autore di questo documento (intitolato "Verso il nucleare pulito") è il professor Fabio Cardone, che ha diretto il team di ricerca.


Nel documento si nota subito che :

"Si tenga presente, a conclusione di tutto, che tutto è proprietà dello Stato Italiano, infatti la macchina è proprietà dell’Esercito Italiano ed i brevetti relativi alla macchina ed ai procedimenti sono proprietà del CNR (cfr. 15) e rimarranno riservati fino all’Aprile 2009 quando la loro consultazione diverrà pubblica ".


Inoltre con questo metodo, oltre a produrre energia elettrica a partire da sostanze inerti come il cloruro di ferro, si può ottenere anche lo smaltimento totale delle scorie radioattive prodotte da centrali nucleari convenzionali (!!) :

"In poche parole si può pensare di sviluppare prima le possibilità tecniche di
eliminazione delle sostanze radioattive ed applicare i risultati alla
distruzione delle scorie radioattive delle centrali nucleari convenzionali.
Si potrebbe liberare così l’industria nucleare dell’energia dal suo costo
principale, lo smaltimento delle scorie. Con i proventi del metodo di
eliminazione delle scorie si potrebbe finanziare lo sviluppo tecnico della
produzione di energia nucleare da ultrasuoni e sostanze inerti ".


OCCHIO alle parti del testo evidenziate in grassetto :

"Capitolo 9
LE PROSPETTIVE di SFRUTTAMENTO delle REAZIONI NUCLEARI ULTRASONICHE.

Le reazioni piezonucleri che sono state esaminate negli esperimenti si
possono dividere in due grandi categorie : le reazioni ultrasoniche
esotermiche e la reazioni ultrasoniche endotermiche. Le reazioni
esotermiche sono quelle che consumano energia per produrre energia e qui
sorge il problema tecnico futuro di avere un bilancio positivo, il primo
utile sarebbe di un rapporto di uno consumato per tre prodotto.
Le reazioni endotermiche sono quelle che consumano energia per modificare
la materia, inerte o radioattiva che sia.
La prima applicazione possibile delle reazioni nucleari ultrasoniche ci
viene suggerita dalle immagini che mostrano l’energia nucleare sotto
forma di neutroni liberati dalle reazioni. In particolare, l’immagine del
confronto con l’energia liberata da un reattore nucleare ad Uranio in cui si
vede che l’energia prodotta con gli ultrasuoni è almeno il doppio, come
vediamo nella Figura 5.

Nel 2007 un quinto dell’energia elettrica mondiale è prodotta con l’Uranio
nelle centrali nucleari, ma secondo l’ONU è necessario avere un milione di
tonnellate all’anno di minerale. Invece le miniere conosciute producono la
metà, ossia mezzo milione di tonnellate all’anno di minerale di Uranio.
Peggio del petrolio che finirà, l’Uranio per ora sembra già finito. Inoltre
la dipendenza geopolitica dai paesi produttori di Uranio resta un problema
simile alle altre fonti di energia, come ha dimostrato nella seconda metà
del ventesimo secolo la breve guerra in Africa tra Libia e Chad per il
possesso delle miniere del Tibetsi nel deserto del Sahara ricche di Uranio,
guerra giustamente risolta velocemente e brutalmente dai paracadutisti
della Legione Straniera francese.

Le reazioni nucleari ultrasoniche per liberare energia necessitano di sali di
Ferro ed il Ferro è molto comune in natura, e questo risolve il problema
della dipendenza geopolitica dai produttori delle fonti primarie.
Inoltre gli esperimenti hanno mostrato che le reazioni nucleari ultrasoniche non
producono scorie radioattive e nemmeno radioattività residua e questo
risolve il problema dei rifiuti pericolosi .

Ma quale è il modo migliore di usare questa energia liberata che vediamo
nelle Figure 4 ,5 e 6?

Qui, come già detto, si vede che l’energia sotto forma di neutroni è il
doppio di quella di un reattore all’uranio. La prima idea sarebbe di usare
direttamente questa energia per generare corrente elettrica mediante
alternatori con turbine mosse dal vapore acqueo ottenuto raffreddando i
neutroni. Non è detto che questa sia la maniera più efficiente di sfruttare
questo fenomeno. Un altro modo, forse migliore, di sfruttare questi
neutroni e la loro energia è di usarli per scatenare reazioni nucleari
secondarie in opportuni materiali, quali l’acido borico che è anche molto
comune, in cui la generazione di energia venga amplificata.
In poche parole usare i neutroni delle reazioni ultrasoniche come innesco per
liberare quantità di energia sempre maggiori.
Il massimo traguardo di un futuro prototipo industriale è produrre 3 chilowattora di corrente elettrica
per ogni chilowattora di corrente consumata per generare gli ultrasuoni necessari alle reazioni.

Ma gli esperimenti hanno indicato un’altra sorprendente possibilità offerta
dalle reazioni nucleari ultrasoniche : la distruzione delle sostanze
radioattive mediante la trasformazione in sostanze inerti prive di
radioattività. E’ opportuno qui ripetere da un punto di vista delle
potenzialità pratiche quanto esaminato precedentemente da un punto di
vista scientifico. Sono state prese quantità minime di una sostanza
radioattiva, il Torio, per sottoporla ad ultrasuoni. Il Torio è stato scelto
per la potenza e forma caratteristica delle sue radiazioni facilmente
riconoscibili e fotografabili, ma anche perché è uno dei componenti delle
scorie radioattive delle centrali nucleari. Nella Figura 8 vi sono le tabelle
delle analisi di vari campioni ed il risultato è stato che il Torio sottoposto
agli ultrasuoni era diventato la metà, si era dimezzato, ma in 90 minuti
invece che nei due anni previsti dalla legge della radioattività.
Ed ancora nella Figura 7 vi sono le foto della radiazione del Torio,
evidenziata nei cerchi, che dopo l’applicazione degli ultrasuoni è divenuta
la metà ma senza che vi fosse aumento di radiazione di altro genere come
vuole la legge del decadimento radioattivo, di nuovo il tutto in 90 minuti
invece che in due anni. Semplicemente dopo 90 minuti di ultrasuoni il
Torio era divenuto la metà e la sua radioattività era divenuta la metà il
tutto diecimila volte prima di quanto accade in natura. Che cosa sia
diventato il Torio è ancora oggetto di esperimenti, certamente non è
decaduto per le vie naturali altrimenti vi era l’aumento di altre radiazioni
che però sarebbero comunque risultate nelle lastre fotografiche.
Ovviamente il problema è ora di passare dalle quantità minime degli
esperimenti alle quantità industriali e di provare anche con differenti
elementi radioattivi. Ma ciò richiede esperimenti costosi e pericolosi.
Nondimeno tutto questo rappresenta la scoperta del principio che rende il
fatto possibile.

L’evidenza della possibilità di trasformare velocemente la materia
mediante gli ultrasuoni apre la via ad un’altra applicazione : la
trasformazione delle sostanze inutili ma abbondanti in natura in sostanze
utili ma rare in natura. Sarebbe come farsi a casa propria la miniera delle
sostanze utili ma non presenti nel proprio territorio. Di nuovo anche
questo sarebbe un passo importante verso l’indipendenza geopolitica
dell’approvvigionamento delle materie prime.

Infine consideriamo che la trasformazione ultrasonica delle sostanze non
avviene sempre con qualsiasi tipo di ultrasuoni ma deve essere
accuratamente e delicatamente pilotata, in pratica non è un fatto comune.

Quindi possiamo pensare anche a futuri sviluppi nella medicina
trasformando le sostanze ed i tessuti dannosi per l’organismo umano in
sostanze eliminabili per le vie naturali dal metabolismo del corpo umano.
Questo è un traguardo il più ambizioso di tutti in cui fondere i principi
della chirurgia e della farmacologia. Ossia un processo fisico che unisce il
risultato di eliminare ciò che è dannoso senza asportarlo od estirparlo
dall’organismo bensì trasformandolo in qualcosa di innocuo di cui
l’organismo si libera facilmente.

Ovviamente i costi per realizzare questi alti traguardi ambiziosi sono molto
alti. E’ stato valutato che ciascun prototipo industriale può costare 100
milioni di euro per ciascuna applicazione specifica: produzione di energia,
distruzione di sostanze radioattive, trasformazione delle sostanze.
Sfortunatamente con le conoscenze acquisite negli esperimenti riassunti
nel volume Deformed Spacetime (cfr. 11) e manoscritti successivi (cfr. 12,
14) non è possibile costruire un unico prototipo polivalente e quindi più
economico. Pertanto ci dobbiamo affidare al principio che, se il rischio è
ragionevole, chi più rischia capitali più ricava guadagni.

Si tenga presente, a conclusione di tutto, che tutto è proprietà dello Stato Italiano,
infatti la macchina è proprietà dell’Esercito Italiano ed i brevetti relativi
alla macchina ed ai procedimenti sono proprietà del CNR (cfr. 15) e
rimarranno riservati fino all’Aprile 2009 quando la loro consultazione
diverrà pubblica.

Una possibilità resta quella di pensare una via parallela
all’uso della energia nucleare convenzionale. Certo sarebbe un
programma lento e a lungo termine (10, 15 anni) ma col vantaggio di
essere economicamente sopportabile nel medio termine (3, 5 anni) . In
poche parole si può pensare di sviluppare prima le possibilità tecniche di
eliminazione delle sostanze radioattive ed applicare i risultati alla
distruzione delle scorie radioattive delle centrali nucleari convenzionali.
Si potrebbe liberare così l’industria nucleare dell’energia dal suo costo
principale, lo smaltimento delle scorie. Con i proventi del metodo di
eliminazione delle scorie si potrebbe finanziare lo sviluppo tecnico della
produzione di energia nucleare da ultrasuoni e sostanze inerti ".

 
Ultima modifica:
Ma io mi domando e dico, il CNR è un ente dello Stato, possibile che nessuno lo faccia presente al Ministro competente?!?!?!

Come per il THOR dell'altra discussione, ma cz, possibile che nessuno lo faccia presente?
 
magari lo fanno anche presente...bisogna vedere se il ministro ha interesse ad ascoltare...
 
bho ste notizie mi lasciano sempre un pò perplesso! Ma se fosse tutto vero/facile come scrivono, queste notizie sarebbero una BOMBA , tutti comincierebbero a parlarne, sarebbe la risoluzione di quasi tutti i mali.... possibile che poi ste cose finiscano nel dimenticatoio nel giro di poco tempo e si torni presto a parlare del prezzo al barile del petrolio?

Per questo ste notizie mi sanno di bufala...

Non ci credo alle storie degli insabbiamenti... se una cosa così grossa fosse
vera (questa o la fusione fredda) c'è poco da insabbiare per interessi economici. Salterebbe fuori comunque... :yes:
 
la lobby del nucleare e dell'uranio sà come farsi ascoltare dai politici, mentre i poveri ricercatori italiani... che "argomenti" vuoi che abbiano?
 
Ma è pensabile che TUTTO il mondo sia al soldo delle società petrolifere e dei paesi produttori ? che nessuno sia disposto a provarci se la cosa è economicamente fattibile e porta utili ?
Questi mega complotti mondiali a me hanno sempre fatto un pò ridere.

Lasciamo perdere i ministri e gli stanziamenti italiani, noi preferiamo finanziare il cinema degli amici dove poi si incassano 50mila € su un film che ne ha presi 600mila di sovvenzione ma è cosa nota la ns "astuzia" quindi non facciamo testo.
 
Ma è pensabile che TUTTO il mondo sia al soldo delle società petrolifere e dei paesi produttori ? che nessuno sia disposto a provarci se la cosa è economicamente fattibile e porta utili ?
Questi mega complotti mondiali a me hanno sempre fatto un pò ridere.

Lasciamo perdere i ministri e gli stanziamenti italiani, noi preferiamo finanziare il cinema degli amici dove poi si incassano 50mila € su un film che ne ha presi 600mila di sovvenzione ma è cosa nota la ns "astuzia" quindi non facciamo testo.

però è vero che nel parlamento le Lobby contano, magari non come in USA, ma anche qua si danno da fare. Non per niente è stata la Fiat che per 50 anni ha pianificato sottobanco i trasporti italiani.
Per me l'unica possibilità di finanziare una ricerca del genere è fare un'intesa con Paesi messi male come il nostro, tipo Austria e Grecia, magari anche con la Germania che ha già fatto il piano per chiudere le sue centrali nucleari entro il 2020. Già a livello europeo un accordo del genere mi pare più difficile.
E' impossibile che il Governo attuale sborsi 100 milioni di euro per una ricerca del genere, ma con l'apporto di altre nazioni motivate qualche soldo potrebbe sganciarlo.
 
Ma è pensabile che TUTTO il mondo sia al soldo delle società petrolifere e dei paesi produttori ? che nessuno sia disposto a provarci se la cosa è economicamente fattibile e porta utili ?
Questi mega complotti mondiali a me hanno sempre fatto un pò ridere.

Lasciamo perdere i ministri e gli stanziamenti italiani, noi preferiamo finanziare il cinema degli amici dove poi si incassano 50mila € su un film che ne ha presi 600mila di sovvenzione ma è cosa nota la ns "astuzia" quindi non facciamo testo.

e non esistono amici da finanziare anche nell'energia ?
Rubbia è un'esempio, vedi Wikipedia ....

Nel 1957 si laurea in fisica alla Normale di Pisa e trascorre un anno presso la Columbia University. Ritorna in Italia all'Università La Sapienza di Roma.

Nel 1960 diventa ricercatore presso il CERN di Ginevra dove si occupa di ricerche inerenti la fisica delle particelle elementari. Lì promuove la modifica dell'esistente acceleratore SPS in un collisionatore protone-antiprotone; con questo nel 1983 scopre le particelle che sono responsabili dell'interazione debole, cioè i bosoni vettoriali W+, W− e Z. Riesce ad avere anche la conferma dell'unificazione della forza elettromagnetica e della interazione debole nella forza elettrodebole.

Nel 1984 riceve, insieme all'olandese Simon van der Meer, il premio Nobel per la fisica per queste scoperte. Dirige il CERN dal 1989 al 1993. Dal 1971 al 1988 insegna anche fisica presso l'Harvard University. Dal 1999 è Presidente dell'ENEA. Nel 2005 critica il governo Berlusconi sull'umiliazione che la ricerca in Italia sta subendo. Nel luglio dello stesso anno viene rimosso dall'incarico presso l'ENEA.

Da allora collabora con il CIEMAT (centro di ricerca sull'energia, l'ambiente e la tecnologia), un organismo spagnolo simile all'italiano ENEA, per lo sviluppo del "solare termodinamico", progetto iniziato all'ENEA e non conclusosi in Italia a causa del licenziamento di Rubbia.


quindi ...

poi magari se sono azionista delle società energetiche ( come stato ) magari quando legifero faccio norme tipo il CIP6 ecc..
se sono "amico" di chi fa le auto faccio una rottamazione.

cmq ne sento molti in giro che " non posso pensare che ... " eppure ci sono in gioco così tanti soldi che a contarli ci vorrebbero anni, se non una vita intera.
ma d'altronde è anche vero che il denaro e il potere non interessano quasi a nessuno, e poi noi mortali non cadiamo mai in peccati tipo l'igordigia.
ok raga, tutti tranqui !!!
stanno lavorando per noi OK!




p.s. scusa skymap, ti stimo, ma questo volevo dirtelo. non te la prendere :)

p.p.s. x patrango, certo 100.000.000 € sono tanti, ma per la monnezza di napoili ( accumulare l'immondizia sotto forma di ecoballe ) è costato 2.000.000.000 € - VENTI VOLTE TANTO per produrre il disastro ambientale che è stato creato -

anche nel settore industriale le risorse sono solo per le operazioni finanziarie, se un macchinario ha un pezzo rotto non ci sono i soldi per cambiarlo invece.
in molti settori si fa poca R&S perchè basta cambiare il desing per vendere.

bon scusate il casino del post ma ho i bimbi che mi saltano sulla tastiera :D
 
Ultima modifica:
Ho giò detto di lasciar perdere l'italia, se Rubbia lavora per gli spagnoli significa che qualcuno che pensa alle politiche energetiche esiste (qualunque esse siano) quindi la questione lobbies e complotti ha le gambe un pò corte.

Dove si fiutano affari c'è sempre qualcuno con la vista lunga, però è ovvio che investimenti in perdita per anni e anni nessuno li può sopportare. Nè uno stato che deve rendere conto di come si spende il denaro pubblico (sempre esclusi noi...) nè tantomeno un privato.
 
bho ste notizie mi lasciano sempre un pò perplesso! Ma se fosse tutto vero/facile come scrivono, queste notizie sarebbero una BOMBA , tutti comincierebbero a parlarne, sarebbe la risoluzione di quasi tutti i mali.... possibile che poi ste cose finiscano nel dimenticatoio nel giro di poco tempo e si torni presto a parlare del prezzo al barile del petrolio?

Per questo ste notizie mi sanno di bufala...

Non ci credo alle storie degli insabbiamenti... se una cosa così grossa fosse
vera (questa o la fusione fredda) c'è poco da insabbiare per interessi economici. Salterebbe fuori comunque... :yes:

A quanto pare la notizia è attendibile, e per giunta il quotidiano "Libero" la anticipava già pochi mesi fa, a fine 2007 :
http://www.libero-news.it/libero/LF_showArticle.jsp?edition=&topic=4896&idarticle=88847723#

[ Qui l'articolo scannerizzato in 6 parti :

1a parte http://www.cartesio-episteme.net/ep8/cardo-1-1.jpg
2a parte http://www.cartesio-episteme.net/ep8/cardo-1-2.jpg
3a parte http://www.cartesio-episteme.net/ep8/cardo-2-1.jpg
4a parte http://www.cartesio-episteme.net/ep8/cardo-2-2.jpg
5a parte http://www.cartesio-episteme.net/ep8/cardo-3-1.jpg
6a parte http://www.cartesio-episteme.net/ep8/cardo-3-2.jpg ]


Il testo dell' articolo di Libero ricopiato su altri siti :
http://www.fattisentire.net/modules.php?name=News&file=article&sid=2731
http://www.consted.com/articoli/scoperta-nuova-energia.asp

Qui sotto il testo dell' articolo di "Libero" in formato PDF, assieme ad altri articoli di Libero sempre sullo stesso tema :
http://www.legnostorto.com/index.php?option=com_joomlaboard&id=352608&catid=3&func=sb_pdf


Potrebbe sembrare apparentemente strano che tale notizia, di eccezionale importanza, non sia stata rilanciata ed enfatizzata da altri giornali ben più importanti, e dal circuito dei telegiornali : ma in realtà i conti tornano se si considera che è implicato l'Esercito (e questo lo diceva anche Antonio Socci di Libero nel suo articolo di pochi mesi orsono :
"Gli esperimenti diretti da Cardone sono stati condotti in Italia a partire dal 2003 presso laboratori militari e civili.
GLI AUTORI :
Fabio Cardone è un fisico nucleare, impegnato in attività di ricerca presso il Cern di Ginevra; ha svolto attività di insegnamento in molte università internazionali ed ha realizzato svariate pubblicazioni.
Roberto Mignani è docente di Fisica teorica presso l'Università di Roma 3; ha al suo attivo un'ampia bibliografia" ).​

L' implicazione dell' Esercito lascia intravedere una ovvia questione di sicurezza nazionale.

Allora perchè lasciar filtrare la notizia (seppur "col contagocce") e non segretarla del tutto ?
La spiegazione probabilmente ce la da lo stesso Professor Cardone, nel file .PDF che è stato segnalato nel 2° messaggio di questo thread : lì infatti abbiamo già letto che il procedimento verrà de-segretato nei primi mesi del 2009, quindi evidentemente in questi mesi si sta gradualmente preparando l'opinione pubblica, svelando sì la notizia ma senza darle quell'enfasi che certamente meriterebbe nel circus mediatico :

"Si tenga presente, a conclusione di tutto, che tutto è proprietà dello Stato Italiano, infatti la macchina è proprietà dell’Esercito Italiano ed i brevetti relativi alla macchina ed ai procedimenti sono proprietà del CNR (cfr. 15) e rimarranno riservati fino all’Aprile 2009 quando la loro consultazione diverrà pubblica ".
 
Ultima modifica:
Qui ho trovato le reazioni e i commenti dei politici alla notizia delle ricerche del Professor Cardone, sempre su "Libero", novembre 2007.
Quei commenti oggi sono particolarmente interessanti, soprattutto alla luce della decisione del governo di riaprire al nucleare "di nuova generazione".

Non ci resta che aspettare i primi mesi del 2009 quando i brevetti verranno de-segretati.


http://www.libero-news.it/libero/LF_showArticle.jsp?edition=&topic=4896&idarticle=88881670#


Da "Libero", novembre 2007 :
«Più soldi alla ricerca sul nucleare pulito» di TOMMASO MONTESANO

Sostenere la ricerca e riaprire una volta per tutte la partita del nucleare. La notizia, pubblicata ieri da Libero, che due
scienziati italiani, Fabio Cardone e Roberto Mignani, hanno trovato la strada per produrre energia nucleare da materiali
non radioattivi, (...) attraverso gli ultrasuoni, riaccende il dibattito in Parlamento sull'energia. I partiti della Casa delle
Libertà, ma anche alcuni settori della maggioranza, tornano alla carica: «È l'ennesima dimostrazione che è ora di
recuperare il tempo perduto. Sarebbe irresponsabile non incoraggiare la scoperta».

E l'Udc è pronta a presentare in Parlamento una mozione di sfiducia contro Alfonso Pecoraro Scanio, ministro
dell'Ambiente. Il più determinato è Stefano Saglia, deputato di Alleanza nazionale, partito per il quale riveste anche la
carica di vicecoordinatore del dipartimento socio-economico. È lui, insieme al collega Adolfo Urso, il regista della politica
energetica di An, che nelle scorse settimane è sfociata nella presentazione, in commissione Attività produttive di
Montecitorio, di una proposta di legge che chiede la ripresa della produzione di energia nucleare in Italia attraverso la
costruzione di nuove centrali atomiche.
«Ho sempre pensato che la scienza e i laboratori fossero in grado di costruire prototipi capaci di risolvere il problema
delle scorie radioattive. La scoperta di Cardone e Mignani rappresenta un incoraggiamento a proseguire sulla strada
della ricerca». Una strada che l'Italia, che pure nel settore era all'eccellenza prima del referendum del 1987, ha
abbandonato frettolosamente.

«Avevamo la migliore industria nucleare d'Europa», ricorda Saglia, «e aver rinunciato alla produzione ci ha portato fuori
anche dalla ricerca». Per questo adesso la sfida si chiama «entrare nei grandi progetti. Quello di Cardone e Mignani è un
passo avanti, che però adesso bisogna rendere praticabile dal punto di vista economico e produttivo». Non fosse altro
perché è una strada obbligata. «Con il petrolio vicino ai 100 dollari al barile e il vincolo dei parametri europei per le
emissioni di Co2 nell'atmosfera, è indispensabile investire nell'energia nucleare». L'unica, aggiunge Saglia, «che non
dipende né dal greggio né dai gas. Non è un caso che tutto il mondo si stia interrogando sul nucleare. Basti pensare
che anche un Paese come la Finlandia, da sempre sensibile ai problemi dell'impatto ambientale, ha deciso di costruire
una nuova centrale. In Europa hanno scelto la strada del nucleare Gran Bretagna, Francia, Germania (che pure è leader
nello sfruttamento delle energie rinnovabili) e Spagna».

In Parlamento Alleanza nazionale trova una sponda nell'Udc, reduce da una convention di tre giorni a Stresa dedicata
proprio alla questione energetica. «La scoperta di Cardone e Mignani è l'ennesima conferma che dobbiamo riaprire il
capitolo del nucleare innanzitutto dal punto di vista della ricerca», incalza Michele Vietti, vicesegretario centrista, l'uomo
a cui Pier Ferdinando Casini ha affidato il compito di seguire la partita del nucleare. «Nel 1987, da terza potenza
nucleare del mondo, abbiamo abbandonato produzione e know-how buttando tutto alle ortiche». E questo proprio mentre
«il resto del mondo ha continuato ad investire nel nucleare. L'Italia, intanto, ha iniziato ad andare in deficit di energia».

L'Udc è pronta a giocarsi le sue carte in Parlamento. Presentando le proposte che usciranno dal dialogo con gli
interlocutori del settore («ma nella sinistra riformista, alla prova dei fatti, prevale sempre lo spirito di coalizione che la
lega alla sinistra radicale», attacca Vietti) e sfiduciando il ministro Pecoraro Scanio, «il signor No su nucleare,
rigassificatori e Tav».

Dall'Unione si leva a favore del nucleare la voce di Giuseppe Vatinno, responsabile Energia e Ambiente dell'Italia dei
valori e consigliere di Antonio Di Pietro, ministro delle Infrastrutture. «È di oggi (ieri, ndr) la notizia che due fisici italiani
hanno individuato una nuova forma di fusione/fissione nucleare mediante ultrasuoni che darebbe luogo ad energia pulita:
è un fatto molto interessante che meriterebbe ulteriori approfondimenti». Da qui un invito ai colleghi di maggioranza: «La
ricerca fondamentale in Italia è spesso penalizzata. Un Paese senza ricerca scientifica è un Paese scientificamente
debole e un Paese scientificamente debole lo è anche economicamente. Per questo occorre tornare ad investire
nell'ingegno italiano».

Foto: PANORAMA ATOMICO L'illustrazione di fianco mostra il panorama mondiale delle centrali atomiche. Alla nota
"suprema zia" statunitense segue però un dato inquietante per coloro che si schierano contro la proliferazione nucleare
nel nostro Pese in nome della sicurezza. Francia e Svizzera, Stati confinanti, hanno rispettivamente 59 e 5 centrali in
piena attività; l'altrettanto vicina Germania ne ha 17. In tutta Europa l'energia nucleare rappresenta un punto fermo. In
Italia, al contrario, è stata messa al bando e non c'è alcuna apertura al riguardo
LO STUDIO ITALIANO
LA PUBBLICAZIONE "Deformed Spacetime" (ed. Springer Verlag, Berlino) è il titolo della ricerca realizzata dai fisci
italiani Fabio Cardone (foto) e Roberto Mignani LA NUOVA ENERGIA I due scienziati hanno verificato che grazie
all'immissione di ultrasuoni ad alto potenziale in varie soluzioni di acqua e sali di ferro si generano neutroni anche da
minerali non radioattivi. Gli esperimenti diretti da Cardone sono stati condotti in Italia a partire dal 2003 presso laboratori
militari e civili
GLI AUTORI Fabio Cardone è un fisico nucleare, impegnato in attività di ricerca presso il Cern di Ginevra;ha svolto attività di insegnamento in molte università internazionali ed ha realizzato svariate pubblicazioni. Roberto Mignani è docente di Fisica teorica presso l'Università di Roma 3; ha al suo attivo un'ampia bibliografia
 
Ultima modifica:
Qui ho trovato le reazioni e i commenti dei politici alla notizia delle ricerche del Professor Cardone, sempre su "Libero", novembre 2007.
Quei commenti oggi sono particolarmente interessanti, soprattutto alla luce della decisione del governo di riaprire al nucleare... "di nuova generazione".

Scusate, ma questa ricerca sembra non c'entrare nulla con l'energia nucleare vecchia maniera.
Se non si usa l'uranio e non produce scorie, siamo di fronte a un'energia pulita.
Anche se non si capisce da dove viene e che tipo di trasformazione subirebbe il ferro.
 
Scusate, ma questa ricerca sembra non c'entrare nulla con l'energia nucleare vecchia maniera.
Se non si usa l'uranio e non produce scorie, siamo di fronte a un'energia pulita.
Anche se non si capisce da dove viene e che tipo di trasformazione subirebbe il ferro.

Ciao, è già stato segnalato nel secondo messaggio del thread il seguente documento del Prof. Cardone :
http://www.onne.it/CARDONE_Nucleare_pulito.pdf

che dà seguito agli articoli del quotidiano "Libero", di fine 2007, anch' essi già linkati.
(Solo per fare un esempio : dall' articolo di Antonio Socci del quotidiano "Libero" , novembre 2007.

Abbiamo chiesto a Cardone di spiegarci i risultati.
«Abbiamo scoperto» ci dice «reazioni nucleari causate dagli ultrasuoni all'interno di elementi naturali privi di radioattività e le abbiamo chiamate reazioni piezonucleari. Queste reazioni permettono di liberare neutroni da elementi naturali inerti grazie all'uso di un generatore meccanico di ultrasuoni alimentato ad energia elettrica. Inoltre queste reazioni liberano direttamente anche energia ed inducono gli elementi a cambiare natura trasmutandoli».

Quindi si può pensare a formidabili applicazioni della scoperta in campo energetico...
«Questa scoperta può trovare ampi campi di applicazione sia realizzando il controllo e la eliminazione di sostanze radioattive indesiderate nella esistente industria nucleare per la produzione di energia, sia nella futura industria nucleare grazie al vantaggio di poter operare con sostanze non radioattive di facile reperimento e approvvigionamento» ).
 
Ultima modifica:
per come leggo io la storia la spiegazione di tutto sta'

Scusate, ma questa ricerca sembra non c'entrare nulla con l'energia nucleare vecchia maniera.
Se non si usa l'uranio e non produce scorie, siamo di fronte a un'energia pulita.
Anche se non si capisce da dove viene e che tipo di trasformazione subirebbe il ferro.

nell'idea accennata di far correre in parallelo lo sviluppo delle due tecnologie
sia quella della produzione con uranio sia quella della produzione con "cloruro di ferro ad ultasuoni".
cioè facciamo prima le centrali nucleari ortodosse e con il ricavato sviluppiamo le altre ....:cool::D
:p:p:p:p:p:p:p:p:p

ma facitimi u piaceri...:rolleyes:
 
quanto costava il petrolio ????
AI prezzi attuali l'eolico e il solare necessitano ancora di sussidi per
essere competitivi
figurati allora ..

Sto solo dicendo che era già allora evidente quella che sarebbe stata la crisi del petrolio..
E allora quanto costava il metano..? Molto meno del petrolio..E alora perché sono state fatte inspiegabilmente leggi per indurre la gente ad usare il petrolio anziché il metano...?
 
Intendevo la tassa che è stata messa sul metano per le auto e che ha reso meno conveniente l'uso del metano rispetto alla benzina. E' anche per quella legge che la distribuzione del metano è meno diffusa in Italia.

bah qui nn ti seguo. STanno vendendo come il pane
le Fiat bipower...quindi deve essere conveniente il metano !!
A parte la rottura di pa@@e per trovare un distributore..
 
Scusate, ma questa ricerca sembra non c'entrare nulla con l'energia nucleare vecchia maniera.
Se non si usa l'uranio e non produce scorie, siamo di fronte a un'energia pulita.
Anche se non si capisce da dove viene e che tipo di trasformazione subirebbe il ferro.

La cavitazione e' un fenomeno noto dal 1800.
Ho i miei seri dubbi che il processo possa funzionare....:mmmm:
 
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