Lezione di economia ai BOCCONIANI ......1°_CRESCITA

  • Ecco la 67° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Nell’ultima settimana borsistica, i principali indici globali hanno messo a segno performance positive. In assenza di dati macro di rilievo, gli operatori si sono focalizzati sugli utili societari e sulle banche centrali. La stagione delle trimestrali è infatti entrata nel vivo in Europa e a Piazza Affari con oltre la metà dei 40 titoli che compongono il Ftse Mib ad alzare il velo sui conti. Per quanto riguarda le banche centrali, la Reserve Bank of Australia ha lasciato i tassi di interesse invariati, come previsto. Anche la Bank of England ha lasciato fermi i tassi, con due voti a favore di un taglio immediato sui nove totali. La Riksbank svedese ha invece tagliato i tassi per la prima volta in otto anni, riducendo il costo del denaro di 25 punti base al 3,75%, evidenziando la divergenza dell’Europa dalla linea dura della Fed. Per continuare a leggere visita il link

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Le aziende americane sembrano ben avviate verso la ripresa e registrano i profitti più alti di sempre, ma il dato che sorprende di più è che le tasse pagate dalle società sono ai minimi in quasi quarant’anni. Come riporta il Wall Street Journal, le tasse federali pagate della aziende nell’anno fiscale 2011 sono scivolate al 12,1% dei profitti, il minimo dal 1972 e ben al di sotto della media del 25,6% versata tra il 1987 e il 2008.

Anche se è frequente che durante i periodi di recessione gli introiti che entrano nelle casse dello stato dalle tasse corporate siano più bassi, non è immediatamente comprensibile perché siano rimaste a tali livelli ora che i profitti sono tornati a crescere.

La ragione chiave sembrano essere i tagli fiscali sostenuti da entrambi gli schieramenti del Congresso: un provvedimento noto come “bonus depreciation”, extra ammortamento, consente alle aziende di iscrivere a bilancio in un’unica soluzione macchinari industriali, computer e altre apparecchiature analoghe. Secondo le stime questo ha consentito alle aziende di risparmiare circa 55 miliardi di tasse sul reddito aziendale in ognuno degli ultimi due anni.



Profitti record, ma tasse corporate ai minimi dal 1972 - America24
 
Le aziende americane sembrano ben avviate verso la ripresa e registrano i profitti più alti di sempre, ma il dato che sorprende di più è che le tasse pagate dalle società sono ai minimi in quasi quarant’anni. Come riporta il Wall Street Journal, le tasse federali pagate della aziende nell’anno fiscale 2011 sono scivolate al 12,1% dei profitti, il minimo dal 1972 e ben al di sotto della media del 25,6% versata tra il 1987 e il 2008.

Anche se è frequente che durante i periodi di recessione gli introiti che entrano nelle casse dello stato dalle tasse corporate siano più bassi, non è immediatamente comprensibile perché siano rimaste a tali livelli ora che i profitti sono tornati a crescere.

La ragione chiave sembrano essere i tagli fiscali sostenuti da entrambi gli schieramenti del Congresso: un provvedimento noto come “bonus depreciation”, extra ammortamento, consente alle aziende di iscrivere a bilancio in un’unica soluzione macchinari industriali, computer e altre apparecchiature analoghe. Secondo le stime questo ha consentito alle aziende di risparmiare circa 55 miliardi di tasse sul reddito aziendale in ognuno degli ultimi due anni.



Profitti record, ma tasse corporate ai minimi dal 1972 - America24

Se l'Europa avesse permesso un deficit pubblico al 10% annuo stampando per giunta moneta a go go, avremmo fatto anche meglio.
:D
 
Guardare all'ammmerica credendo di poter fare copia - incolla sull'Italia sperando di avere gli stessi risultati (o avvicinandoli)... e come guardare il Barcellona e credere di fare copia-incolla con il Lecce... sperando di avere gli stessi risultati (o avvicinandoli)...
 
Un taglio netto agli sprechi convertito subito in tagli fiscali e ammortamenti legati all'occupazione .......... se pensate che ci siano alternative sognate pure ........... by
 
Un taglio netto agli sprechi convertito subito in tagli fiscali e ammortamenti legati all'occupazione .......... se pensate che ci siano alternative sognate pure ........... by

Questo è un altro discorso.
E riguarda l'Italia, non gli Usa.
Su questo concordo; detta come l'hai detta, chi non concorderebbe?

Ma quali sono gli sprechi secondo te?
 
Questo è un altro discorso.
E riguarda l'Italia, non gli Usa.
Su questo concordo; detta come l'hai detta, chi non concorderebbe?

Ma quali sono gli sprechi secondo te?

1 Parametrare stipendi politici alla media europea compreso mantenimento Palazzi istituzionali e decurtazione numero dei politici.

2 Eliminare tutte le inefficienze P.A.:

Ict leva anti-deficit: "La PA potrebbe risparmiare 43 miliardi"

Ict leva anti-deficit: "La PA potrebbe risparmiare 43 miliardi"

3 Manager pubblici pagati in base % risultato ottenuto sulla ottimizzazione della macchina burocratica.

(queste prime tre cose) ..............continua .............
 
1 Parametrare stipendi politici alla media europea compreso mantenimento Palazzi istituzionali e decurtazione numero dei politici.

2 Eliminare tutte le inefficienze P.A.:

Ict leva anti-deficit: "La PA potrebbe risparmiare 43 miliardi"

Ict leva anti-deficit: "La PA potrebbe risparmiare 43 miliardi"

3 Manager pubblici pagati in base % risultato ottenuto sulla ottimizzazione della macchina burocratica.

(queste prime tre cose) ..............continua .............

Gli stipendi dei politici non vanno solo riparametrati alla media europea. Va riparametrato anche il numero, molto più alto in Italia.
Poi tra gli stipendi dei politici Italia e quelli europei vi dovrebbe essere lo stesso rapporto che c'è tra lavoratori Italiani ed Europei.
I lavoratori Italiani prendono molto meno della media europea.

Manager pubblici vanno infatti messi in riga; sul serio non per finta. Già adesso verrebbero pagati in base ai risultati; ma è tutta una messinscena. Inoltre va ridotto il numero del 50% dei Dirigenti di prima e seconda fascia.

ICT? OK!
 
Che dire dei 60 miliardi annui che vanno in fumo per la corruzione in Italia?
In questo modo aumenta la spesa pubblica e vengono premiate le imprese corruttrici anzichè quelle competitive.
Inoltre le imprese hanno un costo maggiore che deriva dalle estorsioni dei politici e della criminalità organizzata.
Perchè in Italia un chilometro di strada o ferrovia deve costare il triplo che in Europa? Si tratta solo di burocrazia e di effetti derivanti dagli oboli da dare agli enti locali per il disturbo?
 
Che dire dei 60 miliardi annui che vanno in fumo per la corruzione in Italia?
In questo modo aumenta la spesa pubblica e vengono premiate le imprese corruttrici anzichè quelle competitive.
Inoltre le imprese hanno un costo maggiore che deriva dalle estorsioni dei politici e della criminalità organizzata.
Perchè in Italia un chilometro di strada o ferrovia deve costare il triplo che in Europa? Si tratta solo di burocrazia e di effetti derivanti dagli oboli da dare agli enti locali per il disturbo?

Ecco, questi punti (ultimi 3 post) se presi seriamente sarebbero già sufficienti per invertire il trend ..........o si mette mano seriamente o si fallisce, non credo esistano vie di mezzo ........... OK!
 
Le aziende americane sembrano ben avviate verso la ripresa e registrano i profitti più alti di sempre, ma il dato che sorprende di più è che le tasse pagate dalle società sono ai minimi in quasi quarant’anni. Come riporta il Wall Street Journal, le tasse federali pagate della aziende nell’anno fiscale 2011 sono scivolate al 12,1% dei profitti, il minimo dal 1972 e ben al di sotto della media del 25,6% versata tra il 1987 e il 2008.

Anche se è frequente che durante i periodi di recessione gli introiti che entrano nelle casse dello stato dalle tasse corporate siano più bassi, non è immediatamente comprensibile perché siano rimaste a tali livelli ora che i profitti sono tornati a crescere.

La ragione chiave sembrano essere i tagli fiscali sostenuti da entrambi gli schieramenti del Congresso: un provvedimento noto come “bonus depreciation”, extra ammortamento, consente alle aziende di iscrivere a bilancio in un’unica soluzione macchinari industriali, computer e altre apparecchiature analoghe. Secondo le stime questo ha consentito alle aziende di risparmiare circa 55 miliardi di tasse sul reddito aziendale in ognuno degli ultimi due anni.



Profitti record, ma tasse corporate ai minimi dal 1972 - America24

Gli stati uniti hanno una legislazione pro-impresa. La legislazione è fatta per incentivare le imprese ad investire e crescere.

C'è legge americana permette ad esempio di non tassare TUTTI gli utili che vengono reinvestiti nell'impresa.

Quindi se un impresa ha utili per 100 milioni di dollari e re-investe 100 milioni di dollari su questi paga zero tasse.

Il principio di base è molto semplice: il legislatore americano pensa che un'impresa che ri-investe gli utili nella sua crescita produce un vantaggio per il paese. (è ovvio che se questi utili vengono invece distribuiti agli azionisti vengono tassati).

Un italiano leggendo la stessa legge pensa che questo vuol dire che lo stato non prende queste tasse.

E qui si vede l'enorme differenza culturale ;) Infatti perchè l'italiano dovrebbe preoccuparsi che questi soldi vadano in tasse? Teoricamente lo dovrebbe pensare se è convinto che lo stato spenderebbe meglio questo denaro rispetto all'impresa che lo ha prodotto.

Se invece si pensa che il denaro prodotto per l'impresa, se viene reinvestito, crea maggiori vantaggi se resta nell'impresa, è evidente che questa forma di incentivo fiscale è il migliore possibile (come me la pensano gli americani).

Perciò io topic è forviante: le imprese americane pagano meno tasse, ma questi soldi rimangono nel sistema produttivo che li usa per crescere e rafforzarsi e quindi procura un beneficio all'economia nel suo complesso.

Lo so che per gli italiani sono concetti lontani anni luce :)
 
Gli stati uniti hanno una legislazione pro-impresa. La legislazione è fatta per incentivare le imprese ad investire e crescere.

C'è legge americana permette ad esempio di non tassare TUTTI gli utili che vengono reinvestiti nell'impresa.

Quindi se un impresa ha utili per 100 milioni di dollari e re-investe 100 milioni di dollari su questi paga zero tasse.

Il principio di base è molto semplice: il legislatore americano pensa che un'impresa che ri-investe gli utili nella sua crescita produce un vantaggio per il paese. (è ovvio che se questi utili vengono invece distribuiti agli azionisti vengono tassati).

Un italiano leggendo la stessa legge pensa che questo vuol dire che lo stato non prende queste tasse.

E qui si vede l'enorme differenza culturale ;) Infatti perchè l'italiano dovrebbe preoccuparsi che questi soldi vadano in tasse? Teoricamente lo dovrebbe pensare se è convinto che lo stato spenderebbe meglio questo denaro rispetto all'impresa che lo ha prodotto.

Se invece si pensa che il denaro prodotto per l'impresa, se viene reinvestito, crea maggiori vantaggi se resta nell'impresa, è evidente che questa forma di incentivo fiscale è il migliore possibile (come me la pensano gli americani).

Perciò io topic è forviante: le imprese americane pagano meno tasse, ma questi soldi rimangono nel sistema produttivo che li usa per crescere e rafforzarsi e quindi procura un beneficio all'economia nel suo complesso.

Lo so che per gli italiani sono concetti lontani anni luce :)

Credo sia così anche in Canada e Australia................. :)
 
Che dire dei 60 miliardi annui che vanno in fumo per la corruzione in Italia?
In questo modo aumenta la spesa pubblica e vengono premiate le imprese corruttrici anzichè quelle competitive.
Inoltre le imprese hanno un costo maggiore che deriva dalle estorsioni dei politici e della criminalità organizzata.
Perchè in Italia un chilometro di strada o ferrovia deve costare il triplo che in Europa? Si tratta solo di burocrazia e di effetti derivanti dagli oboli da dare agli enti locali per il disturbo?

non ho mai visto soldi andare in fumo.
Com'è che diceva quello ?
Nulla si crea, nulla si distrugge tutto si trasforma...
Da un punto di vista economico i soldi della corruzione
non escono dal sistema, in esso vi rimangono e contribuiscono
anche loro a far girare l'economia.
 
Infatti in Italia l'economia gira alla grande!
:D

temo che tu veda poco la TV. Ci penso io a colmare la lacuna.
Parliamo di sequestri ai malavitosi.
Ecco l'elenco: ville favolose, con tutti gli apparati di sicurezza,
piscine, bagni (l'ultimo con rubinetteria d'oro) ..Ferrari et auto del genere
Questa non è ANCH'ESSA ECONOMIA ?
Immagino anche, non per i boss che tengono famiglia, ma per i più
'giovani' spese per prostitute e nottate a base di champagne.
Non è economia ?
ma per favore !!!!!
 
Le aziende americane ce l'hanno un TFR da gestire a loro piacimento ?
Noi questo abbiamo..per ora.

Ma che TFR , se lo sono già bruciato da anni .....abbiamo le imprese con minor capacità di risparmio al mondo .......... debiti per pagar tasse......
 
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