DOMANDA: come si svaluta una moneta senza avere sovranità di conio?

kimo

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si deflazionano gli stipendi
 
si è possibile pero' si viene colonizzati da chi detiene la stessa moneta e non ha stipendi deflazionati

---> ho sempre sognato di venire "colonizzato" -secondo natura- da una tedescona con le puppone! :D
 
L'idea è quella di INFLAZIONARE di più i redditi alti e di MENO i redditi bassi... specialmente redditi che vengono pagati dallo STATO.

Io introdurrei quindi la moneta elettronica PARZIALMENTE obbligatoria contestualmente ad una doppia circolazione EURO/LIRA.

Queste LIRE se venissero create dal nulla dallo STATO farebbero DEFICIT, siccome ci stiamo avvicinando ad una accordo europeo in cui il deficit deve essere pari a zero allora FONDIAMO per ogni regione italiana una BANCA REGIONALE DEMANIALE (BRD) con unico azionista LA REGIONE DI APPARTENENZA, alle BRD vengono cedute da parte dello STATO tutte le diverse proprietà immobiliari e demaniali statali presenti in quella stessa regione, queste proprietà delle BRD garantiranno quindi la LIRA. Le BRD pagano le proprietà allo STATO in LIRE create exnovo valutando le proprietà acquisite per un valore puramente convenzionale complessivo di 20.000 Lire per abitante quella regione. Lo STATO alla fine dell'operazione diviene proprietario di 1200 miliardi di Lire e le BRD (ovverosia le Regioni) del patrimonio immobiliare e demaniale ceduto.

L'Italia resta nell'Euro ma paga parte del NETTO dello stipendio dei dipendenti pubblici e parte del NETTO delle pensioni in Lire con il principio 1 Lira = 1 Euro.

TABELLA CONVERSIONE SETTORE PUBBLICO.

Fino a 500 mensili (solo Euro)
Fino a 1000 mensili (75% Euro 25% Lire)
Fino a 2000 mensili (50% Euro 50% Lire)
Fino a 5000 mensili (33% Euro 66% Lire)
Fino a 10000 Mensili (25% Euro 75% Lire)
Oltre 10000 Mensili (20% Euro 80% Lire)

Per cui una pensione da nababbo da 10.000 mensili sarebbero:

fascia 500: 500 euro
fascia 1000: 375 euro + 125 lire
fascia 2000: 500 euro + 500 lire
fascia 5000: 1000 euro + 2000 lire
fascia 10000: 1250 euro + 3750 lire
-------------------------------------
totale: 3625 euro + 6375 lire

La lira resta una moneta di pagamento SOLTANTO elettronica con Bancomat e Carte di Credito che possono pagare in LIRE e sono intestabili solo a residenti italiani.

I beni ed i servizi primari hanno per legge i prezzi in Lire ed Euro con il rapporto 1=1, però soltanto i cittadini e residenti regolari in Italia hanno diritto a pagare in Lire mentre tutti gli altri devono pagare in Euro (anche perchè sono impossibilitati a farlo non potendo essere titolari di Carte e Bancomat in Lire/Euro ma soltanto di contanti o altri mezzi elettronici ONLY Euro).

I beni ed i servizi non primari possono essere pagati in Lire ed Euro con rapporti diversi da 1=1 e stabiliti dal fornitore indifferentemente se fornitore straniero o italiano, chi paga però in contanti come già detto può farlo solo in EURO.

Per le transazioni in LIRE le commissioni sono stabilite per legge ed a carico dello Stato sottoforma di piccolissima detrazione IVA.

Poi ci sarà un mercato libero di cambio Lira Euro per cui anche a chi riceve lo stipendio al 100% in Euro (p.es dip. privato) o pensionati al minimo ha convenienza a racattare Lire e sul mercato libero facilmente con 500 euro si potrebbero racattare 1000 lire... 1000 ottime lire con le quali comprare beni e servizi primari (e non solo magari chesso una vileggiatura a Rimini in bassa stagione pagabile in LIRE).

Si potrebbe pensare che l'IVA sui beni e servizi che sono offerti allo stesso prezzo in Euro e Lire viene scontata...

E' un sistema per certi versi simile a quello vigente a Cuba... e tutti i c/c dovrebbero avere un sistema facile e flessibile tipo il MULTI CURRENCY DI FINECO.

Pagando con Bancomat o Carta di Credito in automatico vengono pagati i beni e servizi di fascia 1 (primari) in lire ed i beni e servizi di fascia 2 (superflui) in euro... se ho solo Euro in automatico avviene la conversione ai prezzi di mercato sul mio conto EURO->LIRE per cui pago in Lire quello che devo.

Per chi paga in contanti: SOLO POSSIBILE CON EURO con prezzi 1 euro=1 lira... e senza limiti a questo punto.

Le tasse (e le multe) si pagherebbero in EURO...

E per quanto riguarda i privati ?

Per i privati varrebbe la contrattazione... ed ogni categoria potrebbe avere una sua tabella di conversione diversa e diverse retribuzioni a seconda della zona geografica e del settore.

Infine: indennità di disoccupazione, mobilità, cassa integrazione etc. etc. andrebbero a loro volta con una tabella di conversione ad hoc.

Le aziende possono scegliere di avere una CONTABILITA' TUTTA IN EURO o TUTTA IN LIRE.

Se scelgono una contabilità TUTTA in LIRE hanno uno sconto sulla tassazione, in questo caso però ad ogni incasso in EURO hanno tempo 30 giorni per convertirlo sul mercato in LIRE.

Chi sceglie invece la contabilità TUTTA IN EURO può avere tutte le LIRE ed EURO che vuole sui C/C.

I tassi di interesse sulla LIRA (passivi o negativi) sono stabiliti dalla legge della domanda e dell'offerta... non c'è una banca centrale che fissa un tasso di sconto primario.

Le banche non possono fare prestiti in LIRE con il meccanismo della riserva frazionaria (altrimenti ste povere LIRE si svaluterebbero troppo...)... soltanto le BRD possono emettere LIRE e soltanto nella misura stabilita inizialmente.

Infine lo STATO può emettere BTP e BOT in lire che però sono acquistabili solo da cittadini/istituzioni/banche/imprese/residenti italiani, questi titoli sono esentati da capital gain e da bollo titoli.
 
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si svaluta il potere d'acquisto delle retribuzioni.
Però dobbiamo capirci, il nostro sistema economico deve recuperare in efficienza, sia nel settore pubblico ma soprattutto nel settore privato, il quale invece viene spesso trascurato dalla ricerca delle inefficienze e tuttavia è quello che conta di più, solo così si recupera potere d'acquisto e se ne evita la svalutazione.
 
Il nostro sistema economico deve recuperare in efficienza, sia nel settore pubblico ma soprattutto nel settore privato, il quale invece viene spesso trascurato dalla ricerca delle inefficienze e tuttavia è quello che conta di più, solo così si recupera potere d'acquisto e se ne evita la svalutazione.

Un uomo nuota in un lago con un pesante sasso attorno al collo.
Ovviamente è l'inefficienza nelle capacità natatorie dell'uomo quella che deve essere studiata e migliorata.
Il sasso, per sua natura, è già al massimo della sua efficienza essendo completamente immerso e beneficiando in toto della spinta di Archimede.
L'uomo che nuota, invece, è immerso solo per metà, quindi la sua efficienza può essere recuperata immergendolo completamente.

Hai trovato la soluzione: Obblighiamo le aziende per legge a licenziare i dipendenti privati e riassumiamoli come dipendenti pubblici. L'efficienza aumenterebbe dall'oggi al domani secondo la tua arguta tesi!
 
Un uomo nuota in un lago con un pesante sasso attorno al collo.
Ovviamente è l'inefficienza nelle capacità natatorie dell'uomo quella che deve essere studiata e migliorata.
Il sasso, per sua natura, è già al massimo della sua efficienza essendo completamente immerso e beneficiando in toto della spinta di Archimede.
L'uomo che nuota, invece, è immerso solo per metà, quindi la sua efficienza può essere recuperata immergendolo completamente.

Hai trovato la soluzione: Obblighiamo le aziende per legge a licenziare i dipendenti privati e riassumiamoli come dipendenti pubblici. L'efficienza aumenterebbe dall'oggi al domani secondo la tua arguta tesi!

che c'entra? Non ho detto che il pubblico deve aumentare le sue dimensioni, anzi, ma un'enorme zavorra è nelle inefficienze dell'economia privata (aziende troppo piccole, troppo di nicchia, troppo impegnate mercati maturi e dove la competizione dei paesi in via di sviluppo con costi del lavoro impraticabili per noi è troppo forte, troppo poco inclini a fare investimenti per migliorare la qualità dei prodotti, troppo poco impegnate ad aumentare il valore aggiunto dei prodotti, troppo inclini a chiedere "svalutazioni comeptitive" per vendere i propri prodotti all'estero invece di migliorarli per rederli più competitivi ecc, l'elenco è lunghissimo), perché l'economia privata è più grande rispetto a quella pubblica e influisce su tutto il sistema economico in modo penetrante e diffuso.
 
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Come fai senza inflazione? La gente inizia a defaultare i mutui, a non pagare affitti, a non pagare etc.

Impossibile... si deve inflazionare.

Va fatto in modo sostenibile e cercando di inflazionare di più chi ha e riceve di più e di meno chi ha e riceve di meno (questo il senso della mia proposta sopra LIRA/EURO).
 
Gradirei opinioni e/o commenti su come è possibile *se possibile secondo voi*, svalutare una moneta senza avere la possibilità di stamparla, quindi con M0 fisso, e con l'obbligo di svalutarla solamente in uno Stato, trattandosi di moneta comune.

Inoltre vorrei sapere quali sono secondo voi i vantaggi/svantaggi di una svalutazione del genere per lo Stato interessato e per gli altri Stati con moneta comune.
Quali le conseguenze per una situazione del genere a lungo termine per lo Stato interessato. Grazie OK!

CON L'IVA SOCIALE

Come funziona questo sistema alternativo alla svalutazione monetaria?
La maggior parte dei costi di finanziamento della previdenza sociale è sostenuta da contributi sul lavoro. A seconda del Paese, la più grande percentuale di questi prelievi pesano sui datori di lavoro o sui lavoratori dipendenti. Il risultato però è sempre lo stesso: il costo del lavoro aumenta. Questo fenomeno crea un effetto collaterale indesiderato: settori esposti alla concorrenza internazionale sono meno competitivi poiché il loro costo totale del lavoro aumenta in proporzione alle tasse sul lavoro. Che fare, allora? Gli economisti dell'Ubs non si sono persi d'animo e hanno pensato di suggerire di spostare il prelievo per i contributi sociali verso il consumo - cioè di utilizzare l'Iva per finanziare i costi sociali. Da qui il nome di "Iva sociale".

Questo spostamento della tassazione dal lavoro ai consumi ha il vantaggio ovviamente di ridurre il costo del lavoro, ma ha anche il vantaggio di tassare le importazioni, che è un modo per spostare parte del carico all'estero.
La base imponibile è molto ampia (circa i due terzi del Pil derivano dai consumi) - così che qualsiasi aumento dell'Iva è molto efficiente in termini di entrate governative.

Questo spostamento ha effetti molto simili alla svalutazione della moneta. Come, però? La svalutazione monetaria ha come effetto quello di rendere le esportazioni più competitive e le importazioni più care. Gli economisti in genere sostengono che l'indicatore migliore di competitività del Paese è il suo tasso di cambio corretto per i costi del lavoro.
L'idea del report è semplice: invece di svalutare il tasso di cambio, l'aggiustamento è ottenuto da un taglio del costo del lavoro, o più precisamente dal prelievo del contributo previdenziale componente del costo del lavoro.

L'obiettivo della svalutazione è anche quello di ridurre le importazioni. Con l'"Iva sociale" si raggiunge anche questo risultato. In primo luogo l'aumento dell'Iva fa crescere anche il prezzo delle merci importate. Ma la svalutazione cambia anche il prezzo relativo dei beni importati rispetto a prodotti nazionali, che non è il caso di un aumento generalizzato dell'Iva. E allora che fare? L'idea, ancora una volta, è che - mentre l'aumento dell'Iva è compensata da un taglio dei contributi sociali - il costo di produzione di beni domestici sarà ridotto, e il loro prezzo rispetto ai prodotti importati subirà un calo diventando così più competitivi.
Ubs: la Grecia può svalutare restando nell'euro. Come? Con l'Iva sociale - Il Sole 24 ORE
 
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Gradirei opinioni e/o commenti su come è possibile *se possibile secondo voi*, svalutare una moneta senza avere la possibilità di stamparla, quindi con M0 fisso, e con l'obbligo di svalutarla solamente in uno Stato, trattandosi di moneta comune.

Inoltre vorrei sapere quali sono secondo voi i vantaggi/svantaggi di una svalutazione del genere per lo Stato interessato e per gli altri Stati con moneta comune.
Quali le conseguenze per una situazione del genere a lungo termine per lo Stato interessato. Grazie OK!

si alza l'IVA e contestualmente si abbatte l'imposizione fiscale sul costo del lavoro...
 
Con l'Iva sociale - Il Sole 24 ORE[/url]

Bè a questo punto modulerei l'IVA per scaglioni di spesa e non più per tipologia di acquisto...

Pagamento in contanti: IVA MASSIMA 35%

Fino a 5.000 euro di spesa procapite IVA 10%
Fino a 10.000 euro di spesa procapite IVA 12%
Fino a 20.000 euro di spesa procapite IVA 18%
Fino a 25.000 euro di spesa procapite IVA 25%
Oltre i 25.000 euro di spesa procapite IVA 30%

Certo non sarebbe un IVA, sarebbe invece un imposta sul consumo modulata in modo da scoraggiare l'uso del contante ed inflazionare chi ha di più...
 

CON L'IVA SOCIALE

Come funziona questo sistema alternativo alla svalutazione monetaria?
La maggior parte dei costi di finanziamento della previdenza sociale è sostenuta da contributi sul lavoro. A seconda del Paese, la più grande percentuale di questi prelievi pesano sui datori di lavoro o sui lavoratori dipendenti. Il risultato però è sempre lo stesso: il costo del lavoro aumenta. Questo fenomeno crea un effetto collaterale indesiderato: settori esposti alla concorrenza internazionale sono meno competitivi poiché il loro costo totale del lavoro aumenta in proporzione alle tasse sul lavoro. Che fare, allora? Gli economisti dell'Ubs non si sono persi d'animo e hanno pensato di suggerire di spostare il prelievo per i contributi sociali verso il consumo - cioè di utilizzare l'Iva per finanziare i costi sociali. Da qui il nome di "Iva sociale".

Questo spostamento della tassazione dal lavoro ai consumi ha il vantaggio ovviamente di ridurre il costo del lavoro, ma ha anche il vantaggio di tassare le importazioni, che è un modo per spostare parte del carico all'estero.
La base imponibile è molto ampia (circa i due terzi del Pil derivano dai consumi) - così che qualsiasi aumento dell'Iva è molto efficiente in termini di entrate governative.

Questo spostamento ha effetti molto simili alla svalutazione della moneta. Come, però? La svalutazione monetaria ha come effetto quello di rendere le esportazioni più competitive e le importazioni più care. Gli economisti in genere sostengono che l'indicatore migliore di competitività del Paese è il suo tasso di cambio corretto per i costi del lavoro.
L'idea del report è semplice: invece di svalutare il tasso di cambio, l'aggiustamento è ottenuto da un taglio del costo del lavoro, o più precisamente dal prelievo del contributo previdenziale componente del costo del lavoro.

L'obiettivo della svalutazione è anche quello di ridurre le importazioni. Con l'"Iva sociale" si raggiunge anche questo risultato. In primo luogo l'aumento dell'Iva fa crescere anche il prezzo delle merci importate. Ma la svalutazione cambia anche il prezzo relativo dei beni importati rispetto a prodotti nazionali, che non è il caso di un aumento generalizzato dell'Iva. E allora che fare? L'idea, ancora una volta, è che - mentre l'aumento dell'Iva è compensata da un taglio dei contributi sociali - il costo di produzione di beni domestici sarà ridotto, e il loro prezzo rispetto ai prodotti importati subirà un calo diventando così più competitivi.
Ubs: la Grecia può svalutare restando nell'euro. Come? Con l'Iva sociale - Il Sole 24 ORE

potrebbe essere, bisognerebbe vedere se funziona veramente.
 
Gradirei opinioni e/o commenti su come è possibile *se possibile secondo voi*, svalutare una moneta senza avere la possibilità di stamparla, quindi con M0 fisso

C'è confusione su deprezzamento e svalutazione. Il primo avviene in regime di cambi variabili (in cui siamo), la seconda in regime di cambi fissi.

Quindi la risposta è semplicissima, per svalutare basta fissare un nuovo cambio fisso arbitrario.

e con l'obbligo di svalutarla solamente in uno Stato, trattandosi di moneta comune.

Ecco appunto è evidente che non si può ne deprezzare ne tanto meno svalutare una valuta comune come l'euro solo in un paese.

Inoltre vorrei sapere quali sono secondo voi i vantaggi/svantaggi di una svalutazione del genere per lo Stato interessato e per gli altri Stati con moneta comune.
Quali le conseguenze per una situazione del genere a lungo termine per lo Stato interessato. Grazie OK!

vantaggi: esporti più facilmente.
svantaggi: aumenta inflazione.

Risultato lungo termine: l'aumento dell'inflazione è tale da azzerare i benefici sull export (se aumentano i prezzi poco a poco i tuoi prodotti diventano meno convenienti al'estero) e a seconda di quanto forte sia stato l'impatto sulla crescita nel breve-medio periodo c'è un impoverimento complessivo causato da perdita potere d'acquisto.
 
si alza l'iva e si abbassa il cuneo fiscale sui redditi, missione compiuta
 
Come fai senza inflazione? La gente inizia a defaultare i mutui, a non pagare affitti, a non pagare etc.

---> sta gente che non tira su neanche un milione di euro/anno ha francamente rotto le @@...creano solo pb !!:o:D
cmq la teoria della stagflazione -almeno fino al punto che ho letto- indica nel drenaggio delle risorse in eccesso e la deflazione salariale il modo per il recupero di competitivita' del paese...sempre se i cittadini nel frattempo sopravvivoano alla fame...per adesso potrei ritenere che il default sui debiti pregressi sia solo una fase accessoria e necessaria per la depurazione del sistema, e per far calare il prezzo agli assets reali.
Stay tuned, magari arrivo a qualcosa di interessante! :D
 
Un uomo nuota in un lago con un pesante sasso attorno al collo.
Ovviamente è l'inefficienza nelle capacità natatorie dell'uomo quella che deve essere studiata e migliorata.
Il sasso, per sua natura, è già al massimo della sua efficienza essendo completamente immerso e beneficiando in toto della spinta di Archimede.
L'uomo che nuota, invece, è immerso solo per metà, quindi la sua efficienza può essere recuperata immergendolo completamente.

Hai trovato la soluzione: Obblighiamo le aziende per legge a licenziare i dipendenti privati e riassumiamoli come dipendenti pubblici. L'efficienza aumenterebbe dall'oggi al domani secondo la tua arguta tesi!

:D:clap:
 
la moneta si svaluta quando l'm3 cresce più velocemente del tuo pil. se tu hai m0 fisso puoi :

1) diminuisci il coefficiente di riserva delle banche in modo da aumentare il moltiplicatore monetario.
2) induci i detentori esteri di tua moneta a venderla, in modo da aumentare l'm0 in circolazione nella tua economia e di conseguenza anche l'm3

il modo 1 è il modo più semplice ma anche quello che provoca i danni maggiori


e comunque non capisco che senso abbia la domanda siccome al giorno d'oggi oggi non esistono stati che tengono l'm0 fissa




p.s. tagliare le tasse ed aumentare l'iva serve a migliorare la competitività delle tue imprese, non a svalutare la moneta. son 2 cose differenti
 
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Vorrei fare una domanda, spero non troppo offtopic.

Il tasso di riferimento della BCE si applica alle banche che prendono soldi in prestito dalla banca centrale. Ieri è stato portato allo 0.75%.
Le banche immettono liquidità nel sistema facendosi prestare soldi dalla BCE e dando come contropartita titoli di stato.
Le banche quindi, per ottenere moneta, pagano alla BCE sia lo 0.75% che le cedole dei titoli di stato dati come contropartita?

Ho le idee un po' confuse
 
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