La rubrica del buongustaio....

gaia

giullare-pierrot
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Buongiorno a tutti...:)

Voglio aprire questo 3D- per tutti i buongustai che amano la buona tavola...

Potremmo passarci consigli utili, nuove ricette, nuove idee, malizie, astuzie, insomma di tutto un pò...

Occhio però...non ricette copia/incolla, prese da libri o manuali di cucina....ma bensì....tutto ciò che facciamo nel quotidiano, cose anche semplici...imparate e tramandate dalle nostre mamme o nonne...cucina tradizionale delle nostre terre (visto che siamo un vero e proprio spaccato d'Italia)....ed infine, anche tutte quelle prelibatezze, perchè no... inventate o sperimentate da noi in prima persona...




Gaia






p.s. quando e se possibile allegare anche le foto:)
 
Ultima modifica:
La Lorità ci parlerà delle sue ricette con la panna. :mmmm:


addio :D
 
La Lorità ci parlerà delle sue ricette con la panna. :mmmm:


addio :D


Può darsi, anche le ricette sui dessert sono ben accette...tra l'altro non sono il mio forte, quindi ancor più apprezzate:)


Gaia:p
 
OK! Oggi no, ma da domani ci sono..... :yes:
 
OK! Oggi no, ma da domani ci sono..... :yes:

Eccoti qui, tu sei proprio uno di quelli su cui confido maggiormente eh:yes:

Credi che ti abbia notato, in alcuni 3D- certe fotoooooooo, gnam gnam;):clap::clap:



Gaia
 
E per restare in argomento, ora vi lascio per andare a preparare un buonissimo (spero) Gateau di patateOK!

Prima di sera, ricetta e se l'impatto visivo vale...anche fotina:yes:

A dopo....



Gaia:bye:
 
Parteciperò volentieri.
 
una ricetta semplicissima, veloce e per la quale vado matta!

Cocktail di Gamberi :o

ingredienti:
un avocado (al momento dell'acquisto meglio sceglierlo leggermente acerbo, come sempre basta sentirlo al tatto ed all'olfatto, successivamente si sceglierà il momento ottimale per consumarlo).
gamberoni a volontà (meglio freschi, ma per praticità van bene anche surgelati).
una foglia di alloro.

ingredienti opzionali:
ananas fresco tagliato a cubetti.
radicchio amaro.
champagne (!!) o spumante italiano secco.

tagliate in due parti l'avocado e svuotatelo con un cucchiaio, mentre bollite i gamberoni in acqua salata e con una foglia di alloro. quando sono cotti, bastano pochi minuti, scolateli ed aspettate che si raffreddino; indi puliteli, divideteli in due parti e poneteli in una ciotola con l'avocado spezzettato. potete quindi aggiungere a piacere gli altri ingredienti, tenendo presente che l'avocado è un frutto corposo e nutriente già da solo.

d'estate si potrà ulteriormente raffreddare il tutto con ghiaccio posto all'esterno.
 
mmmmmm buonissimo vivissima

Lascio la ricetta di un piatto che ogni tanto faccio e credo possa piacere al buon jackie:

ZUPPA AI FUNGHI PORCINI

La prima operazione sarà quella di preparare un buon brodo di carne con un pezzo di carne di sottospalla e magari un osso.

Se avete del pane raffermo (altrimenti usate quello fresco) tagliate il pane a fette e poi fatelo abbrustolire in forno oppure nella tostiera.
Le fette dovranno essere abbastanza sottili. Diciamo circa 1 cm.
La tostatura del pane deve essere ben eseguita e alla fine le fette dovranno essere di un bel color bronzo.
Tagliate i funghi porcini che avrete pulito a fette abbastanza spesse e grandi e poi fatele passare in padella con burro e olio.
I funghi dovranno essere ben trifolati a fuoco vivo in modo che rimangano croccanti esternamente e toglieteli dal fuoco solo quando saranno ben rosolati. In genere servono 15/20 minuti.
Salateli solo alla fine senza esagerare.

Tagliate un pezzo di fontina (e se trovate anche una toma locale a pasta morbida) fette abbastanza sottili.
Grattate un bel pezzo di parmigiano

Imburrate ben bene una teglia e disponete le fette di pane bagnandole con le mani nel brodo, poi i funghi che disporrete in ordine sparso, la fontina e il parmigiano.
Ripetete l'operazione per un altro strato o altri due a seconda dell'altezza della teglia.
Prima di mettere il parmigiano alla fine mettete 2 o 3 mestoli di brodo in modo che il tutto sia bagnato ma non eccessivamente. Date un'altra bella spolverata di parmigiano e infornate per 40 minuti a 180°.

Sfornate una decina di minuti prima di servire in tavola.

Bon appetit.
 
Lascio la ricetta di un piatto che ogni tanto faccio e credo possa piacere al buon jackie:

ZUPPA AI FUNGHI PORCINI

La prima operazione sarà quella di preparare un buon brodo di carne con un pezzo di carne di sottospalla e magari un osso.

Se avete del pane raffermo (altrimenti usate quello fresco) tagliate il pane a fette e poi fatelo abbrustolire in forno oppure nella tostiera.
Le fette dovranno essere abbastanza sottili. Diciamo circa 1 cm.
La tostatura del pane deve essere ben eseguita e alla fine le fette dovranno essere di un bel color bronzo.
Tagliate i funghi porcini che avrete pulito a fette abbastanza spesse e grandi e poi fatele passare in padella con burro e olio.
I funghi dovranno essere ben trifolati a fuoco vivo in modo che rimangano croccanti esternamente e toglieteli dal fuoco solo quando saranno ben rosolati. In genere servono 15/20 minuti.
Salateli solo alla fine senza esagerare.

Tagliate un pezzo di fontina (e se trovate anche una toma locale a pasta morbida) fette abbastanza sottili.
Grattate un bel pezzo di parmigiano

Imburrate ben bene una teglia e disponete le fette di pane bagnandole con le mani nel brodo, poi i funghi che disporrete in ordine sparso, la fontina e il parmigiano.
Ripetete l'operazione per un altro strato o altri due a seconda dell'altezza della teglia.
Prima di mettere il parmigiano alla fine mettete 2 o 3 mestoli di brodo in modo che il tutto sia bagnato ma non eccessivamente. Date un'altra bella spolverata di parmigiano e infornate per 40 minuti a 180°.

Sfornate una decina di minuti prima di servire in tavola.

Bon appetit.

:bow: questa me la segno... segnalo una marca di toma che prediligo tra quelle provate (qui non se ne trovano poi molte...) se ne avete una migliore :bow: mon.tecorna...
 
sarebbe bello sdraiarsi in amaca e parlar di buona tavolaOK!
 
Prendete un uovo fresco e rompetelo,
con cura, in una padella antiaderente che
avrete leggermente imburrato.

Versate 1 o 2 cucchiai di acqua nella padella

Coprite con il coperchio ed ogni tanto socchiudetelo
per controllare la cottura.

L'acqua, evaporando, salirà al coperchio dal quale,
raffreddandosi leggermente (non più vapore), tornerà
nella padella.

Quando sarà cotto, la chiara sarà spumosa, l'acqua
evaporata e l'uovo scivolerà facilente nel piatto. OK!

Be? Che c'è?
Troppo semplice?
Già....ma ognuno fa quello che può :( ma posso assicurarvi
che me la cavo molto meglio con meccanica ed elettronica.:yes:
 
Pur non avendo molte occasioni per praticarla direttamente, amo molto la buona cucina, l'unica arte utile che esista, e mi diletto talvolta ai fornelli.

Il pollo alla Marengo é una ricetta molto diffusa, con vasta letteratura su differenti modi di realizzarla, talvolta con varianti bizzarre in merito agli ingredienti che il cuoco di Napoleone poteva detenere, e quindi utilizzare, il giorno della battaglia da cui il nome del piatto.
Fin da bambino, tra le ricette di famiglia, lo ricordo come uno dei miei piatti preferiti e voglio qui proporlo alla vostra attenzione.

Prendiamo un pollo tagliato a pezzi e pulito oppure, a vostro gusto, 4 quarti posteriori che si trovano già belli pronti nei supermercati, li laviamo, li asciughiamo con cura e li scottiamo velocemente, leggermente infarinati, in due cucchiai d’olio d’oliva insaporito da uno spicchio d’aglio.
Togliamo l’aglio e, operazione fondamentale per la riuscita, flambiamo il pollo con un bicchierino di cognac, consigliabilmente senza dare fuoco all’intera casa come talvolta accade.

Aggiungiamo ora una scatola, grande, di pelati o polpa di pomodoro, un pugno abbondante di funghi secchi rinvenuti in acqua tiepida e tritati finemente, sale e pepe q.b.
La formula “quanto basta”, per inciso, mi ha sempre fatto incainare come una bestia perché in realtà non dice nulla, ma ammetto che da un punto di vista utilitaristico, come in questo caso, non saprei come altrimenti esprimere altre più precise unità di misura.

A questo punto copriamo col suo coperchio il tegame, il massimo sarebbe una capiente ovale di ghisa, e lasciamo cuocere a fiamma bassa per circa 50 minuti.
Nel frattempo, anche per rompere la noia dell’attesa, prepariamo una salsina composta da due, anche tre, rossi d’uovo, il succo di un limone, un pizzico di sale e una bella spruzzata di prezzemolo tritato.

A cottura ultimata aggiungiamo questa salsa al sugo del pollo mescolando bene, operazione che diventa più facile se togliamo temporaneamente i pezzi di carne, tenendoli in caldo, e rimettendoli infine al loro posto.
Lasciar riposare qualche minuto e servire con accompagnamento di riso nostrano, meglio un Carnaroli, semplicemente bollito. Uno dei rari piatti che sconsiglia, a parer mio, l’abbinamento a un riso pilaf.

Se non fosse una bestemmia, consiglierei di buttar via il pollo, la parte meno saporita della ricetta, e godersi il riso condito dallo stupendo, sontuoso sugo che rimane.
Alla fin fine non è certo una preparazione complicata, si presta anche ad un notevole anticipo, visto che gli eventuali avanzi, il giorno dopo, sono ancora migliori.

Buon appetito.
 
Quand'ero bambino mia madre mi preparava lo strudel.
Quando succedeva era una festa!
Preparava il tutto e poi "tirava" la sfoglia nella quale
avrebbe avvoltolato le mele e le altre cose originali,
buonissimissime, non previste in ricetta, che ci metteva.

Quando non è stata più tra noi ho tentato di rivivere
certe emozioni, perché tali erano....rifacendo lo strudel:
un vero disastro....la sfoglia non resisteva e tutto usciva...:(

Allora ho fatto lo strudel alla "bolognese" :D :
in una pirofila ho messo le mele (e le altre cose buonissime
che ci metteva lei) poi uno foglio di pasta, poi ancora le
mele, poi un foglio di pasta....insomma stile "lasagne al forno" :D

Non è stato proprio la stessa cosa, ma il sapore era quello... ;)

Ciao Ma'.....:bye: ti voglio bene. OK!
 
Ohhhhhhhh...finalmente un 3d di cucina!!
Attenzione che se arriva chef Popov ci capzia tutti!!!:D:)
 
Pur non avendo molte occasioni per praticarla direttamente, amo molto la buona cucina, l'unica arte utile che esista, e mi diletto talvolta ai fornelli.

Il pollo alla Marengo é una ricetta molto diffusa, con vasta letteratura su differenti modi di realizzarla, talvolta con varianti bizzarre in merito agli ingredienti che il cuoco di Napoleone poteva detenere, e quindi utilizzare, il giorno della battaglia da cui il nome del piatto.
Fin da bambino, tra le ricette di famiglia, lo ricordo come uno dei miei piatti preferiti e voglio qui proporlo alla vostra attenzione.

Prendiamo un pollo tagliato a pezzi e pulito oppure, a vostro gusto, 4 quarti posteriori che si trovano già belli pronti nei supermercati, li laviamo, li asciughiamo con cura e li scottiamo velocemente, leggermente infarinati, in due cucchiai d’olio d’oliva insaporito da uno spicchio d’aglio.
Togliamo l’aglio e, operazione fondamentale per la riuscita, flambiamo il pollo con un bicchierino di cognac, consigliabilmente senza dare fuoco all’intera casa come talvolta accade.

Aggiungiamo ora una scatola, grande, di pelati o polpa di pomodoro, un pugno abbondante di funghi secchi rinvenuti in acqua tiepida e tritati finemente, sale e pepe q.b.
La formula “quanto basta”, per inciso, mi ha sempre fatto incainare come una bestia perché in realtà non dice nulla, ma ammetto che da un punto di vista utilitaristico, come in questo caso, non saprei come altrimenti esprimere altre più precise unità di misura.

A questo punto copriamo col suo coperchio il tegame, il massimo sarebbe una capiente ovale di ghisa, e lasciamo cuocere a fiamma bassa per circa 50 minuti.
Nel frattempo, anche per rompere la noia dell’attesa, prepariamo una salsina composta da due, anche tre, rossi d’uovo, il succo di un limone, un pizzico di sale e una bella spruzzata di prezzemolo tritato.

A cottura ultimata aggiungiamo questa salsa al sugo del pollo mescolando bene, operazione che diventa più facile se togliamo temporaneamente i pezzi di carne, tenendoli in caldo, e rimettendoli infine al loro posto.
Lasciar riposare qualche minuto e servire con accompagnamento di riso nostrano, meglio un Carnaroli, semplicemente bollito. Uno dei rari piatti che sconsiglia, a parer mio, l’abbinamento a un riso pilaf.

Se non fosse una bestemmia, consiglierei di buttar via il pollo, la parte meno saporita della ricetta, e godersi il riso condito dallo stupendo, sontuoso sugo che rimane.
Alla fin fine non è certo una preparazione complicata, si presta anche ad un notevole anticipo, visto che gli eventuali avanzi, il giorno dopo, sono ancora migliori.

Buon appetito.

ottima ricetta!! grazie!! ma fatto con il basmati dici che perde troppo il sapore della ottima salsa del pollo???
 
Prendete un uovo fresco e rompetelo,
con cura, in una padella antiaderente che
avrete leggermente imburrato.

Versate 1 o 2 cucchiai di acqua nella padella

Coprite con il coperchio ed ogni tanto socchiudetelo
per controllare la cottura.

L'acqua, evaporando, salirà al coperchio dal quale,
raffreddandosi leggermente (non più vapore), tornerà
nella padella.

Quando sarà cotto, la chiara sarà spumosa, l'acqua
evaporata e l'uovo scivolerà facilente nel piatto. OK!

Be? Che c'è?
Troppo semplice?
Già....ma ognuno fa quello che può :( ma posso assicurarvi
che me la cavo molto meglio con meccanica ed elettronica.:yes:

prova a mettere al posto del burro una fetta di prosciutto sgrassato!
 
non ci crederete ma questa l'ho trovata su mercato italiano, 3d di UCG :D:D
pesantuccia, ma almeno è facile :rolleyes:


salsiccie alla montanara:

tagliare tre pezzi di salsiccia 'montanara' (del luogo) per ciascun commensale, sforacciarla per benino .... e disporre il tutto all'esterno della padellona,
tagliare patate a cubetti tanto da riempire lo spazio all'interno, quindi tagliare 4 spicchi d'aglio per ogni pezzo di salsiccia e disporli in mezzo alle patate (l'aglio non va sbucciato),
accendere il forno a 220 gradi e attendere con le lacrime agli occhi che la cottura si completi,
preparare a parte due fette di pane montanaro strofinate con aglio, quindi tostarle per benino,

aprire due bottiglie di Sangiovese e 'degustarlo' Q.B. (quanto basta)

nota della strega
: il grasso delle salsiccie fuoriesce dai fori e scende verso le patate nel tragitto incontra l'aglio e mescolandosi intinge le patate,
 
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