Aprire una galleria !!!

Registrato
3/2/16
Messaggi
1.572
Punti reazioni
44
Magari qualche consiglio serio oltre a quelli ironici
Città Venezia , ha già magazzino con storicizzati e clienti
 
Ultima modifica:
Ti do un pò di consigli, poi vedi tu.
1-Cerca innanzitutto un luogo in centro e che sia ben raggiungibile (altrimenti hai voglia a far venire qualcuno all'inizio...)
2-Mettiti già adesso in cerca di artisti che vuoi ospitare (emergenti)
3-assumi un buon commercialista
4-prepara anche un buon sito on-line cui farti pubblicità in internet
Veniamo al lato burocratico
1-fai una buona assicurazione
2-la galleria oltre ad essere ovviamente a norma di legge (626) in campo sicurezza, dovrebbe essere anche dotata di un buon sistema di sicurezza interno
3-per aprire una galleria occorre aprire partita IVA (dipende dal volume d'affari ma credo che tu non voglia guadagnare meno di 5000 euro? o sbaglio?) e iscrizione al registro imprese della camera di commercio
4-Occorre anche un'autorizzazione comunale (D.lgs. 114/98)
5-solo se vendi opere tue e con un piccolo esercizio commerciale, non occorre neppure la comunicazione comunale
6-norme diverse poi nel caso in cui fai anche aste o solo esposizioni.Dipende da cosa vuoi fare.
Questo in breve.
Auguri.OK!
 
Magari qualche consiglio serio oltre a quelli ironici
Città Venezia , ha già magazzino con storicizzati e clienti

Ho visto adesso la tua aggiunta non di poco conto.
Sei a Venezia.Bene.Però dove esattamente? Venezia è piena di vie e alcune sono poco frequentate e in questo caso è importantissimo farsi conoscere con pubblicità on-line o eventi mirati.
Comunque se ha già un magazzino con artisti storicizzati e clienti ti basta solo aprire partita IVA e iscriverti alla camera di commercio....e pagare l'affitto.
 
investart grazie avevo cercato ma non li avevo visti
batteristasinest grazie anche a te.
Non sono io che apro ma vi legge
 
Magari qualche consiglio serio oltre a quelli ironici
Città Venezia , ha già magazzino con storicizzati e clienti

Storicizzati a magazzino?:mmmm:

gli auguro abbiano un certo peso e un certo mercato
diversamente meglio puntare su qualche emergente.

Per quanto a Venezia circolino ancora con le gondole non sono indietro mille anni luce:no:
quelli c'hanno la Biennale
e pure ogni due anni:D:D:D:D
 
Ma come voi del Fol volete emergenti ? :)
 
Ultima modifica:
Caro Artista?,
è sempre encomiabile progettare il proprio futuro, sognare un obiettivo realizzabile e buttarsi con tutte le energie - in primis la passione oltre ad una buona dose di ottimismo indispensabile per un imprenditore - nella costruzione del progetto.

Detto questo, per darti dei consigli appena consapevoli e non generici quanto ci hai espresso è veramente troppo poco. In ogni caso le difficoltà - inutile nasconderlo - sono tante e grosse, tanto è vero che ricordo un articolo del blog Collezione da Tiffany, di alcuni mesi fa, in cui si evidenziava come nella Milano capitale italiana di arti e mestieri, circa tre quarti delle gallerie fossero in perdita.

In ogni caso il mio più amichevole augurio di successo.
Potrei anche diventare un tuo buon cliente...:)
 
Caro Artista?,
è sempre encomiabile progettare il proprio futuro, sognare un obiettivo realizzabile e buttarsi con tutte le energie - in primis la passione oltre ad una buona dose di ottimismo indispensabile per un imprenditore - nella costruzione del progetto.

Detto questo, per darti dei consigli appena consapevoli e non generici quanto ci hai espresso è veramente troppo poco. In ogni caso le difficoltà - inutile nasconderlo - sono tante e grosse, tanto è vero che ricordo un articolo del blog Collezione da Tiffany, di alcuni mesi fa, in cui si evidenziava come nella Milano capitale italiana di arti e mestieri, circa tre quarti delle gallerie fossero in perdita.

In ogni caso il mio più amichevole augurio di successo.
Potrei anche diventare un tuo buon cliente...:)

Senza voler fare il grillo parlante di turno, sti bilanci in perdita delle gallerie sarebbero da analizzare. Si fa presto a dichiarare la perdita quando quello che acquista il gallerista lo porta tutto come spesa in bilancio. E quello che incassa (visto che spesso e volentieri parte della transazione è in contanti):censored:??
Caro Artista, se tu (o chi ci legge) vorrai intraprendere questa professione con lo spirito e la passione del collezionista, credo ci siano buone possibilità di successo! Oggi la maggior parte dei galleristi non dialogano più con i collezionisti. Il collezionista ama parlare d'arte, confrontarsi, apprendere. E il gallerista deve accompagnarlo, creare il rapporto confidenziale. La vendita poi sarà una logica conseguenza. Questa è la mia modestissima opinione!
 
Artista...Non voglio essere "ironico"...ma so che molte Gallerie hanno chiuso i battenti; io ho ancora ( teoricamente ) un Gallerista in Trentino...cittadina turistica, è una persona onesta...mi dice sempre che riesce a sopravvivere perché i locali sono suoi e, con lui, lavorano moglie e figlia...poi, certo, Venezia è un'altra realtà. ..se poi il tuo amico ha già un giro di Clienti...da valutare, comunque, attentamente. ..Ciao.
 
Per fortuna un'attività che punta alla valorizzazione culturale, legittimo rispondere anche ad istanze economiche per chi investe, in una città sempre più ostaggio di surrogati e cineserie. a un lato un pò di invidia per la scommessa e l'avventura, la città li vale.

Il periodo è strano per fare previsioni, in questo settore forse ancora più dfficile, si legge di crisi, riduzione dei profitti e chiusure non so se tutto reale, fondamentali idee/obiettivi chiari, competenza e coltivare un rapporto fiduciario con i collezionisti magari integrando i servizi buttando un occhio a opportunità di finanziamento per start up nazionali/regionali.

P.S. Sorry Batterista ma "626" is dead da più di 10 anni ora D. Lgs. n. 81/2008 , mi aspettavo Brixia al varco! Un suggerimento, se si tratta di subingresso, subentro o simili accertati preventivamente dell'idoneità di locali/certificazioni impianti etc. e non darli per scontati vistà l'attività preesistente. La tua è considerata a tutti gli effetti una nuova azienda con tutti gli adempimenti del caso. Meglio evitare costosi adeguamenti tardivi di cui magari non si è nemmeno tenuto conto nel business plan! ;)
 
Per fortuna un'attività che punta alla valorizzazione culturale...

P.S. Sorry Batterista ma "626" is dead da più di 10 anni ora D. Lgs. n. 81/2008 , mi aspettavo Brixia al varco! Un suggerimento, se si tratta di subingresso, subentro o simili accertati preventivamente dell'idoneità di locali/certificazioni impianti etc. e non darli per scontati vistà l'attività preesistente. La tua è considerata a tutti gli effetti una nuova azienda con tutti gli adempimenti del caso. Meglio evitare costosi adeguamenti tardivi di cui magari non si è nemmeno tenuto conto nel business plan! ;)

Per gli addetti ai lavori si continua a parlare di 626 come punto di riferimento sapendo che sarebbe più corretto aggiungere e ss. La 626 come precisato anche dalla recente Cassazione non è stata messa fuori gioco dal D lgs 81/2008 ma esiste una continuità normativa tra le due.In effetti a ben vedere la più recente normativa ha recepito quanto sancito dalla 626 in ordine agli obblighi del datore di lavoro, della nomina del responsabile ecc ecc.Dunque è cambiata la legge ma in sostanza gli obblighi son gli stessi e quindi per capirsi meglio, chi apre un'attività parla sempre di 626 sapendo subito gli obblighi che deve rispettare perchè ormai noti a tutti, o quasi.Precisazione dovuta. Tecnicamente la 626 è stata abrogata ma anche a livello giurisprudenziale si parla di continuità normativa tra le due norme solo che la 626 è ormai così famosa da citarla sempre quale pro-memoria per gli adempimenti gravosi da rispettare più che la legge in sè.
 
Mi unisco agli "in bocca al lupo"!
Consiglierei innanzitutto di andarci con i piedi di piombo.
Sono d'accordo con @Kiappo: sono molte le gallerie che hanno chiuso i battenti, diverse quelle che tirano a campare e svariate quelle che effettivamente sono in perdita. Certamente ci sono anche quelle che guadagnano e quelle che lavorano come scrive @benakia, ma sul fatto che parecchie siano in perdita onestamente ci credo, perchè sicuramente le vendite sono calate mentre le spese sono rimaste e - a seconda di come uno gestisca l'attività - non sono poche. Oltre ad affitto, personale, utenze, apertura società e tasse varie (che si pagano anche in assenza di utili!), ci sono gli stand delle fiere con relativi trasporti, trasferte, soggiorni, i costi per le mostre, cataloghi, curatori ecc.
Anche limitandosi ai primi punti (tipici di qualsiasi attività commerciale), è sempre qualcosa di impegnativo e da non sottovalutare.

Personalmente in quest'ottica vedrei prudente cercare di limitare il più possibile le spese, andandoci con i piedi di piombo come ho scritto sopra.
Paradossalmente mi verrebbe da pensare che oggi possa più funzionare una attività un po' "old style" ossia una piccola galleria come luogo di ritrovo gestita da mercante. Certo, magari con il sito web e l'uso dei social.
Se il nostro lettore-futuro-gallerista ha già dei potenziali clienti ed un nucleo di opere di artisti storicizzati secondo me potrebbe partire con il piede giusto.
Sicuramente è una modalità di lavoro che ha minori costi gestionali rispetto a proporre artisti giovani o emergenti, d'altro canto ha dei costi di investimento maggiori (le opere sono più costose da comperare), quindi sarebbe bene trovare anche modo di lavorare con il conto-vendita.

Ancora in bocca al lupo e ricordati di invitarci all'inaugurazione :)
 
Artista...Non voglio essere "ironico"...ma so che molte Gallerie hanno chiuso i battenti; io ho ancora ( teoricamente ) un Gallerista in Trentino...cittadina turistica, è una persona onesta...mi dice sempre che riesce a sopravvivere perché i locali sono suoi e, con lui, lavorano moglie e figlia...poi, certo, Venezia è un'altra realtà. ..se poi il tuo amico ha già un giro di Clienti...da valutare, comunque, attentamente. ..Ciao.
è proprio vero che di arte o di pittura non si campa facilmente, i tempi belli in cui si facevano denari son passati da tanto e credo non torneranno più, o si è a livelli altissimi sia come galleria o fai fatica, un pò come lo specchio di quella società che si è trasformata in cui la classe media va sparendo.
 
P.S. Sorry Batterista ma "626" is dead da più di 10 anni ora D. Lgs. n. 81/2008 , mi aspettavo Brixia al varco! Un suggerimento, se si tratta di subingresso, subentro o simili accertati preventivamente dell'idoneità di locali/certificazioni impianti etc. e non darli per scontati vistà l'attività preesistente. La tua è considerata a tutti gli effetti una nuova azienda con tutti gli adempimenti del caso. Meglio evitare costosi adeguamenti tardivi di cui magari non si è nemmeno tenuto conto nel business plan! ;)

Per gli addetti ai lavori si continua a parlare di 626 come punto di riferimento sapendo che sarebbe più corretto aggiungere e ss. La 626 come precisato anche dalla recente Cassazione non è stata messa fuori gioco dal D lgs 81/2008 ma esiste una continuità normativa tra le due.In effetti a ben vedere la più recente normativa ha recepito quanto sancito dalla 626 in ordine agli obblighi del datore di lavoro, della nomina del responsabile ecc ecc.Dunque è cambiata la legge ma in sostanza gli obblighi son gli stessi e quindi per capirsi meglio, chi apre un'attività parla sempre di 626 sapendo subito gli obblighi che deve rispettare perchè ormai noti a tutti, o quasi.Precisazione dovuta. Tecnicamente la 626 è stata abrogata ma anche a livello giurisprudenziale si parla di continuità normativa tra le due norme solo che la 626 è ormai così famosa da citarla sempre quale pro-memoria per gli adempimenti gravosi da rispettare più che la legge in sè.

eh eh eh :fiufiu::asd::asd:
ebbene sì, lo ammetto, è il mio lavoro:yes:
ma non volevo mescolare passioni e competenze
in questa sede:ops::ops:
 
Per gli addetti ai lavori si continua a parlare di 626 come punto di riferimento sapendo che sarebbe più corretto aggiungere e ss. La 626 come precisato anche dalla recente Cassazione non è stata messa fuori gioco dal D lgs 81/2008 ma esiste una continuità normativa tra le due.In effetti a ben vedere la più recente normativa ha recepito quanto sancito dalla 626 in ordine agli obblighi del datore di lavoro, della nomina del responsabile ecc ecc.Dunque è cambiata la legge ma in sostanza gli obblighi son gli stessi e quindi per capirsi meglio, chi apre un'attività parla sempre di 626 sapendo subito gli obblighi che deve rispettare perchè ormai noti a tutti, o quasi.Precisazione dovuta. Tecnicamente la 626 è stata abrogata ma anche a livello giurisprudenziale si parla di continuità normativa tra le due norme solo che la 626 è ormai così famosa da citarla sempre quale pro-memoria per gli adempimenti gravosi da rispettare più che la legge in sè.

Si vede che ragioni da avvocato... :fiufiu: Ho corretto il riferimento perchè se è poco ferrato in materia può trovare obblighi attuali e relative sanzioni, sempre meglio prevenire... visto che parlava di consigli in senso generale.

Brixia lamentati... magari ci scappa pure una consulenza!! Così invece di 25 avrai il prezzo di favore di soli 20E/mq... Ovvio che si scherza. :D:p
 
Mi unisco agli "in bocca al lupo"!
Consiglierei innanzitutto di andarci con i piedi di piombo.
Sono d'accordo con @Kiappo: sono molte le gallerie che hanno chiuso i battenti, diverse quelle che tirano a campare e svariate quelle che effettivamente sono in perdita. Certamente ci sono anche quelle che guadagnano e quelle che lavorano come scrive @benakia, ma sul fatto che parecchie siano in perdita onestamente ci credo, perchè sicuramente le vendite sono calate mentre le spese sono rimaste e - a seconda di come uno gestisca l'attività - non sono poche. Oltre ad affitto, personale, utenze, apertura società e tasse varie (che si pagano anche in assenza di utili!), ci sono gli stand delle fiere con relativi trasporti, trasferte, soggiorni, i costi per le mostre, cataloghi, curatori ecc.
Anche limitandosi ai primi punti (tipici di qualsiasi attività commerciale), è sempre qualcosa di impegnativo e da non sottovalutare.

Personalmente in quest'ottica vedrei prudente cercare di limitare il più possibile le spese, andandoci con i piedi di piombo come ho scritto sopra.
Paradossalmente mi verrebbe da pensare che oggi possa più funzionare una attività un po' "old style" ossia una piccola galleria come luogo di ritrovo gestita da mercante. Certo, magari con il sito web e l'uso dei social.
Se il nostro lettore-futuro-gallerista ha già dei potenziali clienti ed un nucleo di opere di artisti storicizzati secondo me potrebbe partire con il piede giusto.
Sicuramente è una modalità di lavoro che ha minori costi gestionali rispetto a proporre artisti giovani o emergenti, d'altro canto ha dei costi di investimento maggiori (le opere sono più costose da comperare), quindi sarebbe bene trovare anche modo di lavorare con il conto-vendita.

Ancora in bocca al lupo e ricordati di invitarci all'inaugurazione :)

Caro Biagio, meglio non approfondire i temi fiscali delle gallerie...:censored:
Se il nostro amico possiede già un pacchetto di opere di artisti storicizzati, pensa di operare da solo, di prendere all'inizio un piccolo locale e sfruttare il web come mezzo pubblicitario (cosa che all'inizio e per contenere i costi non trovo assolutamente disdicevole) e perchè no anche di vendita, l'impresa può essere sostenibile. Chiaro che se i prezzi proposti sono da top gallery perchè magari le opere che possiede le ha pagate troppo in relazione al loro effettivo valore, allora non si andrà molto lontano. Se le opere che possiede sono state acquistate è bene che abbia le carte comprovanti l'importo di acquisto perchè andranno a bilancio nella voce costi. Se non le ha (perchè magari sono opere di famiglia), io non saprei proprio come comportarmi...
 
Grazie per gli interventi :bow:
Per € 20€/mq aspettatevi un buffet con patatine e aranciata :p
 
Ciao @benakia, dal punto di vista fiscale o delle prese in carico giustamente la cosa migliore sarebbe rivolgersi ad un commercialista.

Per il discorso "temi fiscali" delle gallerie: certamente ci saranno quelle a cui ti riferisci tu che hanno una gestione fiscale piuttosto allegra, ma altrettanto certamente ci sono anche quelle che sono effettivamente in perdita. Dato effettivo da non sottovalutare è infatti che hanno chiuso centinaia di gallerie e non solo piccole e che le fiere sono sempre più in difficoltà perchè sempre meno gallerie aderiscono (perchè sanno che probabilmente faranno un buco nell'acqua).
Quindi siano di fronte a un panorama che certifica oggettive difficoltà di vendite e quindi di fatturato. Altrimenti le gallerie continuerebbero a partecipare alle fiere e di certo non chiuderebbero i battenti.

A generalizzare una categoria si sbaglia sempre. E' come quando ai TG ogni tanto (abbastanza puntualmente) tirano fuori la storia dei "gioiellieri" che dichiarano poco: anche lì evidentemente ci sono i furbetti, poi ci sono i Bulgari, i Cartier ecc ma ci sono anche una miriade di piccoli gioiellieri onesti che nei loro negozi vendono la collanina per i battesimi e le comunioni e magari restano aperti solo perchè hanno il negozio di proprietà. E per assurdo poi magari guadagna di più il panettiere.

Questo non per fare una difesa delle gallerie, ma più che altro per non fare pensare che siano così rose e fiori, perchè se le attività chiudono, evidentemente anche fare "i furbetti" non è garanzia di sopravvivenza di una attività.
Come in tutti i settori, c'è quello onesto che fattura tutto e guadagna bene, c'è il furbetto, c'è l'onesto che sopravvive e quello che fa difficoltà o che va sotto o addirittura che chiude.
Non a caso, se uno oggi si fa un giro nelle varie città dove esistevano le "zone delle gallerie", tendenzialmente trova i locali vuoti con la scritta "affittasi".

Io volentieri appoggerei maggiormente il coraggio del nostro lettore-futuro-gallerista, ma mi sento principalmente di invitarlo alla prudenza e soprattutto al contenimento delle spese perchè una piccola galleria se gestita in modo attento potrebbe anche dare delle soddisfazioni, ma la precauzione dei piccoli passi secondo me è sempre una buona pratica, soprattutto in momenti non semplici come quelli che stiamo vivendo.
 
Indietro