baleng ginogost
Io non dimentico. Pagheranno.
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Molti saranno pronti a magnificare la presenza di alcune artiste, o a citare Berthe Morisot. Non è questo il punto che mi interessa.Analizzando la presenza delle donne nelle mostre (collettive e non) nei musei e nelle gallerie americane dagli anni settanta al duemila, si vede come la curva sale fino agli anni ottanta, per poi calare lentamente quanto più ci si avvicina ai giorni nostri. Nei primi 5 anni del nuovo secolo la presenza è scesa al 25% rispetto al 30 segnato negli anni novanta
ricerca citata da Eleanor Hartney, a sua volta citata da Roberta Scorranese - Corriere 8-10-2013
Dallo stesso articolo:
alla Tate Modern la percentuale delle artiste è del 17%
Nella classifica Artprice degli artisti più venduti bisogna arrivare al n° 11 per vedere una donna
... secondo l'associazione scuole d'arte, in Francia le studentesse sono il 57%
Ho due domande:
PRIMA poiché il più delle volte è possibile intuire se l'autore di un'opera sia un maschio o una femmina, succede solo a me o altri hanno questa impressione? E cosa dedurne rispetto ad eventuali diversi destini nell'arte e dell'arte.
SECONDA parlando a cuore aperto, volendo sostanzialmente solo speculare, quindi a prescindere da gusti e passioni personali, a parità di fama, qualità e prezzo, pensate che sarebbe indifferente acquistare un opera creata da un uomo o da una donna? Oppure ritenete che statisticamente, almeno, la prima abbia maggiori possibilità di rivalutazione?