ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 8

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Visto lo straordinario successo ottenuto dal precedente thread:

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 7

visibile alla pagina web:

http://www.finanzaonline.com/forum/...accumulo-patrimonio-artistico-p-p-nr-7-a.html


che dalla sua "nascita" il 04-10-09 ha avuto ben 147.8024 visite/accessi

ma dove purtroppo non si può più scrivere perchè ha raggiunto il limite massimo di risposte ovvero 1.961 messaggi.

Apro ufficialmente il nuovo thread:

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 8

Qui potrete visionare invece i precedenti thread sul P.A.P.A. :

ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 7

Investimenti in arte e collezionismo - Forum di Finanzaonline.com

ANNINOVANTA - Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 6

http://www.finanzaonline.com/forum/...accumulo-patrimonio-artistico-p-p-nr-6-a.html

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 5
Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 5 - Forum di Finanzaonline.com

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 4
Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 4 - Forum di Finanzaonline.com

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 3
Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 3 - Forum di Finanzaonline.com

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 2
Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) nr. 2 - Forum di Finanzaonline.com

Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.)
Piano di Accumulo Patrimonio Artistico (P.A.P.A.) - Forum di Finanzaonline.com
 
VOGLIO ESSERE IL PRIMO DEL N.8 :D:D
La mia domanda è la seguente.
Pensi di fare un mini Bignami che riassuma le 7 edizioni precedenti?
 
VOGLIO ESSERE IL PRIMO DEL N.8 :D:D
La mia domanda è la seguente.
Pensi di fare un mini Bignami che riassuma le 7 edizioni precedenti?

Carissimo Cris70,

Welcome nella 8^ puntata della saga degli ANNINOVANTA ( già Piano di Accumulo Patrimonio Artistico.

A te ed a tutti gli "Amici dell'Arte" che vorranno unirsi a noi và la mia benedizione P.A.P.A.le:D

In merito al libro che raccolga il meglio del forum ( sempre che un attento osservatore esterno non ci stia già pensando/lavorando, oppure che abbia già preso spunti per altri suoi libri ) è da anni che ne vado parlando con l'Amico Claudio Borghi.
Personalmente, se ne avessi le capacità, avrei già da tempo preso un anno di aspettativa dal lavoro per raccogliere il meglio non solo di questi thread sugli ANNINOVANTA, ma di tutti gli interessanti thread qui aperti su FOL negli anni.
Credo con un pizzico di presunzione, visto che nei libri spendo e quindi acquisto più che in Arte ( in proporzione ), e che quei libri li leggo, che se uscisse un "bignami" del forum sarebbe non dico un successo, ma certo una pubblicazione molto interessante.

Hai posteri l'ardua sentenza:yes:
 
Si vede, certamente, che il ferro da stiro era acquistabile in molti, moltissimi altri posti. Non credo per Liliana Moro vi siano tutte queste possibilità di scelta. E magari tu come altri non l'acquisterai neanche quando (credo già ora), costi 2000 euro ogni foglio A4. Arienti nel 2005 era a 1400 Euro l'A4 (serie attuale "oggi sposi"), dunque... non credo di sbagliarmi troppo. Anche questi atteggiamenti, da parte dei galleristi, certificano la tenuta di un artista. Il peracottaio disponibile sempre a vendere, "basta-che-se-venda", nell'arco di 10 anni l'artista l'ha bell'e che distrutto... Ma tanto, poi, ri-inizia il giro: con un altro "giovane imperdibile " (basta-che-venda). Come si è visto, i primi "a maglie larghe" (larghe proprio), il più delle volte sono proprio i collezionisti.

Carissimo ambrosio,

Premettendo & scrivendolo nuovamente nero su bianco come peraltro vado qui sul forum facendo dal' ormai lontanissimo 18-07-2007 sono lieto del tuo interesse per il lavoro di Liliana Moro che credo sia ,insieme ad Arienti ed Airò, una delle esponenti più significative di questa generazione di artisti.
Detto ciò però mi sembri troppo severo ( ;) ) quando scrivi certe cose rivolte ( anche;) ) a me.
Mi spiego meglio, se scrivi su google: “finanzaonline” + “Liliana Moro” vedrai che sono sempre stato qui sul forum, il primo quando non l'unico ( alcuni -pochissimi- hanno scritto di lei però sempre in risposta a mie precise domande poste loro su di lei ) a scrivere SEMPRE e sempre EGREGIAMENTE di lei e del suo Lavoro.
Quindi visto che ormai è assodato che NON http://www.finanzaonline.com/forum/...biare-il-destino-artistico-di-un-artista.html e assodato che qui sul forum io sia ( almeno tra chi scrive pubblicamente e non chi legge solo ) il più grande “piccolo fans” della Moro, non mi piace quando scrivi “E magari tu come altri non l'acquisterai neanche quando (credo già ora), costi 2000 euro ogni foglio A4” come se avere 2.000 Euro da investire “d'amblè” sia cosa banale e immediata. Uno perché dai 4.500 + i.v.a. Euro richiesti per la serie dei 4 disegni inscindibili “dei cani” a 2.000 vi è una bella differenza ( ed a 2.000 potrei anche arrivarci, sempre con sacrificio economico ! ) e Due perché ad oggi non ho trovato alcuna Opera della Moro su foglio “A4” che mi piace, anzi a dir il vero non ho mai trovato/avuto risposta a mie mail spedite a tutti i Galleristi che la trattano o l'hanno trattata di proposte di Lavori di quel formato ( o similari ) e comunque a cifre alle quali ( con sacrificio economico ! ) potrei anche arrivare.


Come diceva bene l'”Amico dell'Arte” Reportage nel suo messaggio numero 1574 alla pagina web http://www.finanzaonline.com/forum/...io-artistico-p-p-nr-7-a-158.html#post31533094 :


“Grazia Toderi è ben messa anche se il suo mercato è di protezionismo assoluto come quello di Eva Marisaldi e Luca Vitone e Mario Airò. Molta qualità, ma troppe poche opere per poter fare un mercato internazionale, rischiano la situazione di Remo Salvadori, Bagnoli e Diego Esposito: conosciuti ed apprezzati, cari, ma non acquistati.”


Non vorrei, ritornando ai tuoi quesiti, che molti Artisti avendo un Mercato talmente “di nicchia” siano cari perché vendendo molto meno devono comunque “guadagnare” ( GIUSTAMENTE dico io ! ) lo stesso anche loro. Mi esprimo meglio, visto che sono pochi quelli che li acquistano ( almeno ad oggi ), quei pochi sono disposti a pagare di più di quello che il mercato direbbe ( sempre ad oggi ) pur di possedere un loro Lavoro. E ripeto mi permetto di dire questo perché io AMO ( già oggi ) la loro produzione e gli STIMO come Artisti.

Per concludere, visto che ultimamente non sento più parlare, o meglio non sento mai parlare abbastanza, come sarebbe invece giusto fare sempre, di violenza sulle donne, mancanza di pari opportunità tra uomo & donna, infibulazione, ecc. voglio spendere due parole io a difesa delle donne e dei loro sacrosanti diritti, e voglio quindi parlare di un Lavoro di Liliana Moro ( capolavoro, almeno per me ) del 1988, “Casa Circondariale” 4 specchi retrovisori per camion, Casa Circondariale di Novi Ligure.


Con Amicizia & Stima.

investart

P.S. : ma ci incontreremo/sentiremo mai personalmente noi due ?!?!?!OK! Perchè a dri la verità sottoscrivo al 100% quello che hai detto sopra:yes:
 
Ultima modifica:
Conditio sine qua non

Si vede, certamente, che il ferro da stiro era acquistabile in molti, moltissimi altri posti. Non credo per Liliana Moro vi siano tutte queste possibilità di scelta. E magari tu come altri non l'acquisterai neanche quando (credo già ora), costi 2000 euro ogni foglio A4. Arienti nel 2005 era a 1400 Euro l'A4 (serie attuale "oggi sposi"), dunque... non credo di sbagliarmi troppo. Anche questi atteggiamenti, da parte dei galleristi, certificano la tenuta di un artista. Il peracottaio disponibile sempre a vendere, "basta-che-se-venda", nell'arco di 10 anni l'artista l'ha bell'e che distrutto... Ma tanto, poi, ri-inizia il giro: con un altro "giovane imperdibile " (basta-che-venda). Come si è visto, i primi "a maglie larghe" (larghe proprio), il più delle volte sono proprio i collezionisti.

Mi scrive per email un "Amico dell'Arte" del forum (;)):

"...il collezionista davvero giovane e molto preparato è un ferrato sostenitore come entrambi dell'arte italiana;mi ha mostrato alcune foto delle opere della sua collezione davvero da far tremare i polsi!Da Chia a Calzolari,da Accardi a Ontani,tutte opere top prese a pochi spiccioli quando nessuno le voleva e che oggi valgono svariate migliaia di euro..."

Come ti ho scritto sopra:

Carissimo ambrosio,

...

P.S. : ma ci incontreremo/sentiremo mai personalmente noi due ?!?!?!OK! Perchè a dire la verità sottoscrivo al 100% quello che hai detto sopra:yes:

Credo veramente che Arienti, Artista su cui nel forum ci troviamo tutti d'accordo, sia il primo degli Italiani pronto a prendere il largo a livello veramente internazionale, certo che "Conditio sine qua non" è che sia presente con una sala personale alla prossima Biennale di Venezia INTERNAZIONALE, quella di Gioni per intenderci, se perde anche questa occasione, "esploderà comunque un giorno" ma quel giorno lo vedo davvero sempre più distante. Cosa ne pensi ?
 
L'Olanda degli anni '90

L'Olanda degli anni '90

TRIGGERING REALITY. NUOVE CONDIZIONI PER L’ARTE E L’ARCHITETTURA IN OLANDA

Mostra al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci nel viale della Repubblica 277, Prato dal 16 dicembre 2012 al 10 marzo 2013. Inaugurazione: 15 dicembre 2012 ore 18:00. Simposio Biblioteca delle Oblate in via dell’Oriuolo 26, Firenze il 14 dicembre 2012, dalle 9:30 alle 12:00

MET - TRIGGERING REALITY. NUOVE CONDIZIONI PER L
 
A mio avviso non si può parlare di "Artisti dimenticati" ma di "Artisti DATATI", ovvero di Artisti che hanno una loro natura e uno stile solo nel tempo in cui vivono, nella società che lo apprezza e alla quale si rivolge, nell'orizzonte ideologico di cui è difensore e promotore, insomma sono tanto aderenti al loro tempo quanto poi estranei e distanti dal futuro. Del resto questa è la caretteristica dell'autentico grande Artista, attraversare indenne gli anni ( o meglio i decenni ), di restare una voce forte e cara anche 100 anni dopo la morte.


Volevo aproffitare del mio post sopra per ampliare ( o forse limitare ancor più ) il ragionamento.
Nel 99% dei casi l'Artista non solo è "datato" al suo tempo, ma all'interno "del suo tempo" ha generalmente un "periodo d'oro" che per i miei Artisti italiani nati dal 1960 al 1970 corrisponde con gli ANNINOVANTA.
Quindi, detto questo, si potrebbe dire che la produzione di "più valore" storico-economico di un Artista si restringe all'incirca nei Lavori da lui prodotti in un "solo decennio" della sua vita lavorativa/attività.
 
ARTE & Investimento

Ho trovato finalmente ieri sersa il tempo di aprire "Il Giornale dell'Arte" di dicembre '12.

All'interno dell'allegato "Vernissage" ( peraltro sempre molto interessante e ricco di spunti ! ) si legge in due distinti ( ed autorevoli ) articoli rispetto ad "ARTE & Investimento":

Articolo 1

"Non chiamatela Gagosienne"

Alla domanda di Franco Fanelli: "C'è chi si è arrichito ( collezionando Arte ) ?"
Pepi Marchetti Franchi ( Direttrice della Galleria romana di Gagosian )risponde: "Non conosco collezionisti che si sono arricchiti con l'Arte.....Nell'Arte, caso mai, hanno riversato una fetta sostanziale delle enormi fortune accumulate".

Articolo 2

"Ho un raptus per Fluxus"

Alla domanda di Lidia Panzeri: "Un consiglio per i collezionisti?"
Luigi Bonotto ( imprenditore e uno dei collezionisti più importanti a livello europeo del movimento Fluxus ) risponde: "Meglio comprare una casa. Altrimenti c'è il rischio di sbagliare al 90%".

E noi ci stiamo "a scannare" sul forum per scegliere/eleggere/caldeggiare/consigliare/difender/ecc.ecc. quello che a nostro avviso è il miglior Artisti per "investire in ARTE" le proprie risorse finanziarie con la speranza di "guadagnare" non solo in estetica ( che già a mio avviso non sarebbe poi poco ) ma anche economicamente....

... detto questo ...​

UN SINCERO AUGURIO DI BUON NATALE A TUTTI; MA PROPRIO TUTTI, GLI "AMICI DELL'ARTE" DI FOL !!!

investart
 
Ho trovato finalmente ieri sersa il tempo di aprire "Il Giornale dell'Arte" di dicembre '12.

All'interno dell'allegato "Vernissage" ( peraltro sempre molto interessante e ricco di spunti ! ) si legge in due distinti ( ed autorevoli ) articoli rispetto ad "ARTE & Investimento":

Articolo 1

"Non chiamatela Gagosienne"

Alla domanda di Franco Fanelli: "C'è chi si è arrichito ( collezionando Arte ) ?"
Pepi Marchetti Franchi ( Direttrice della Galleria romana di Gagosian )risponde: "Non conosco collezionisti che si sono arricchiti con l'Arte.....Nell'Arte, caso mai, hanno riversato una fetta sostanziale delle enormi fortune accumulate".

Articolo 2

"Ho un raptus per Fluxus"

Alla domanda di Lidia Panzeri: "Un consiglio per i collezionisti?"
Luigi Bonotto ( imprenditore e uno dei collezionisti più importanti a livello europeo del movimento Fluxus ) risponde: "Meglio comprare una casa. Altrimenti c'è il rischio di sbagliare al 90%".

E noi ci stiamo "a scannare" sul forum per scegliere/eleggere/caldeggiare/consigliare/difender/ecc.ecc. quello che a nostro avviso è il miglior Artisti per "investire in ARTE" le proprie risorse finanziarie con la speranza di "guadagnare" non solo in estetica ( che già a mio avviso non sarebbe poi poco ) ma anche economicamente....

... detto questo ...​

UN SINCERO AUGURIO DI BUON NATALE A TUTTI; MA PROPRIO TUTTI, GLI "AMICI DELL'ARTE" DI FOL !!!

investart


inizio da qua, dalla fine, caro Invest. A volte non riesco a ribattere subito, ma eccomi. Ma forse si, forse hanno ragione. Anzi hanno ragione certamente: l'arte o è una passione, oppure è solo un problema. Meglio le case, nonostante l'imu (che le ha svalutate e chi le ha vuote c'ha proprio dei bei dolori). Infondo cosa diciamo tutti, da sempre: acquista arte, ma fallo per passione, non è la tua ragione di vita,non spendere cifre che ti possano metter in difficoltà la vita. Rimando altre riflessioni, importanti a dopo. Lasciamo acquistare i quadri a milioni di euro ad altri: sicuramente li spendono perchè li hanno, o no? Fanelli, mi piace sempre.
 
Mi scrive per email un "Amico dell'Arte" del forum (;)):

"...il collezionista davvero giovane e molto preparato è un ferrato sostenitore come entrambi dell'arte italiana;mi ha mostrato alcune foto delle opere della sua collezione davvero da far tremare i polsi!Da Chia a Calzolari,da Accardi a Ontani,tutte opere top prese a pochi spiccioli quando nessuno le voleva e che oggi valgono svariate migliaia di euro..."

Come ti ho scritto sopra:



Credo veramente che Arienti, Artista su cui nel forum ci troviamo tutti d'accordo, sia il primo degli Italiani pronto a prendere il largo a livello veramente internazionale, certo che "Conditio sine qua non" è che sia presente con una sala personale alla prossima Biennale di Venezia INTERNAZIONALE, quella di Gioni per intenderci, se perde anche questa occasione, "esploderà comunque un giorno" ma quel giorno lo vedo davvero sempre più distante. Cosa ne pensi ?

Certamente sarebbe una cosa molto positiva per un artista nella posizione di Arienti. Anche se, è il mio modesto parere, molti artisti con curricula anche maggiori di Arienti, Documenta e Venezia compresi, sono accantonati. Dunque, comunque vada non sarebbe da calcolarsi come svolta. Per la storia che ha avuto Bonami, sarebbe dovuto esser lui, piuttosto che il suo ex assistente, Gioni, ad invitare Arienti. Comunque vediamo cosa succede a giugno prossimo.

Invece vorrei ancora una volta sottolineare come quanto ti ha scritto un "collega" collezionista sia vero, cioè se si acquista senza affanno, e a suo tempo, senza ansia di mode, ma con la testa e gli occhi (per leggere il curriculum) aperti, ci si puo trovare a casa delle belle conferme economiche.
 
Carissimo ambrosio,

Premettendo & scrivendolo nuovamente nero su bianco come peraltro vado qui sul forum facendo dal' ormai lontanissimo 18-07-2007 sono lieto del tuo interesse per il lavoro di Liliana Moro che credo sia ,insieme ad Arienti ed Airò, una delle esponenti più significative di questa generazione di artisti.
Detto ciò però mi sembri troppo severo ( ;) ) quando scrivi certe cose rivolte ( anche;) ) a me.
Mi spiego meglio, se scrivi su google: “finanzaonline” + “Liliana Moro” vedrai che sono sempre stato qui sul forum, il primo quando non l'unico ( alcuni -pochissimi- hanno scritto di lei però sempre in risposta a mie precise domande poste loro su di lei ) a scrivere SEMPRE e sempre EGREGIAMENTE di lei e del suo Lavoro.
Quindi visto che ormai è assodato che NON http://www.finanzaonline.com/forum/...biare-il-destino-artistico-di-un-artista.html e assodato che qui sul forum io sia ( almeno tra chi scrive pubblicamente e non chi legge solo ) il più grande “piccolo fans” della Moro, non mi piace quando scrivi “E magari tu come altri non l'acquisterai neanche quando (credo già ora), costi 2000 euro ogni foglio A4” come se avere 2.000 Euro da investire “d'amblè” sia cosa banale e immediata. Uno perché dai 4.500 + i.v.a. Euro richiesti per la serie dei 4 disegni inscindibili “dei cani” a 2.000 vi è una bella differenza ( ed a 2.000 potrei anche arrivarci, sempre con sacrificio economico ! ) e Due perché ad oggi non ho trovato alcuna Opera della Moro su foglio “A4” che mi piace, anzi a dir il vero non ho mai trovato/avuto risposta a mie mail spedite a tutti i Galleristi che la trattano o l'hanno trattata di proposte di Lavori di quel formato ( o similari ) e comunque a cifre alle quali ( con sacrificio economico ! ) potrei anche arrivare.

Come diceva bene l'”Amico dell'Arte” Reportage nel suo messaggio numero 1574 alla pagina web http://www.finanzaonline.com/forum/...io-artistico-p-p-nr-7-a-158.html#post31533094 :


“Grazia Toderi è ben messa anche se il suo mercato è di protezionismo assoluto come quello di Eva Marisaldi e Luca Vitone e Mario Airò. Molta qualità, ma troppe poche opere per poter fare un mercato internazionale, rischiano la situazione di Remo Salvadori, Bagnoli e Diego Esposito: conosciuti ed apprezzati, cari, ma non acquistati.”


Non vorrei, ritornando ai tuoi quesiti, che molti Artisti avendo un Mercato talmente “di nicchia” siano cari perché vendendo molto meno devono comunque “guadagnare” ( GIUSTAMENTE dico io ! ) lo stesso anche loro. Mi esprimo meglio, visto che sono pochi quelli che li acquistano ( almeno ad oggi ), quei pochi sono disposti a pagare di più di quello che il mercato direbbe ( sempre ad oggi ) pur di possedere un loro Lavoro. E ripeto mi permetto di dire questo perché io AMO ( già oggi ) la loro produzione e gli STIMO come Artisti.

Per concludere, visto che ultimamente non sento più parlare, o meglio non sento mai parlare abbastanza, come sarebbe invece giusto fare sempre, di violenza sulle donne, mancanza di pari opportunità tra uomo & donna, infibulazione, ecc. voglio spendere due parole io a difesa delle donne e dei loro sacrosanti diritti, e voglio quindi parlare di un Lavoro di Liliana Moro ( capolavoro, almeno per me ) del 1988, “Casa Circondariale” 4 specchi retrovisori per camion, Casa Circondariale di Novi Ligure.


Con Amicizia & Stima.

investart

P.S. : ma ci incontreremo/sentiremo mai personalmente noi due ?!?!?!OK! Perchè a dri la verità sottoscrivo al 100% quello che hai detto sopra:yes:


Questa era il post su cui volevo maggiormente continuasse la conversazione. Ora, caro Invest, non devi mai sentirti addosso critiche personali, lo sai che sono spesso caustico, forse faccio anche incavolare qualcuno, ma cerco sempre di ancorarmi ai fatti. Quindi nulla di personale. Però - ecco quello si - con quell'esempio mi permettevo di prenderti "da cavia" (lo dico amicalmente): perchè trovo sia uno di grandi temi poco compresi dal mercato e da chi compra arte.

Cosi come lo è quello che poni tu, riguardo al "volume" del mercato. Ma ci arrivo dopo.

Iniziamo col dire cosi: spazziamo via ogni esempio, prendiamo in astratto una consolidata artista (abbiamo detto Moro),ma per non saper ne leggere ne scrivere prendiamo Arienti. A me chiesero 1400 tra il 2002 e il 2004. Non ricordo il momento con precisione, comunque si trattava di un disegno "oggi sposi", A4. Disegno colorato, comunque opera su carta. Credo oggi si dovrebbe parlare di almeno 2000 per ogni A4. Trovo sia logico presupporlo anche per Moro, poi se mi sbaglio, mi sbaglio di poco,ma mi tollererete.

Cosa succede, succede che spesso, e non è il caso dei galleristi di Moro o di Arienti, come abbiamo già visto, molti collezionisti "propongono" una cifra, e non di rado molti galleristi accettano. E questo è molto molto negativo, ed il primo che ci perde è proprio il collezionista che sta compiendo l'investimento. Se poi si calcola che spesso il gallerista che si piega a tali logiche non tratta proprio pezzi consolidati, ma giovanissimi artisti tutti "da farsi", beh allora la cosa è ancora piu grave. Certo, perchè molti non si rendono conto che il primo ad esser interessato alla conferma del prezzo è proprio chi compra. Comprare non è solo diventare possessori di un'opera d'arte,ma anche partecipare, passando da interessati a sostenitori, alla crescita del prezzo di un dato artista. Se tutti facessero a gara, come spesso abbiamo visto succedere, perchè il prezzo s'abbassi - vien da sè - che il prezzo non si alzerà mai. Questo molti collezionisti non lo capiscono, anzi a loro pare di aver fatto un'ottima cosa ad abbassare il più possibile. QUESTO DISCORSO VALE SOLO PER ARTISTI SENZA MERCATO SECONDARIO. Perchè per quelli, nel caso vi sia una massa troppo ampia di opere sul mercato,e le aste sono un mercato secondario non controllabile per definizione (salvo casi artatamente pilotati che costituiscono specchietti per le allodole), di fatto è un via libera all'abbassamento del prezzo. Ed anche questo è un fatto. Prendi ad esempio Rabarama (solo per non voler toccare molti artisti anni 90 meno solidi di altri). Qualche post fa, addirittura, non voglio dire ne nome ne cognome, ma tu lo ricorderai di certo, un amico chiedeva il perchè, un certo artista poco più che trentenne, non fosse reperibile nelle aste! Ma come? Se uno ha si e no qualche anno di carriera alle spalle e già lo trovi alle aste (poi c'è anche da vedere quale casa d'asta ...stendiamo un velo...) è meglio che ti preoccupi un pochetto. Eppure anche questi sono sintomi di quanto sia radicata l'opinione che tra gli obbiettivi del collezionismo vi sia anche quello di acquistare "al miglior prezzo assoluto". Anche a costo di passar da una casa d'asta di "ampie vedute", pur di portare a casa un giovanissimo. Non rendendosi neanche conto che si partecipa ad uno strumento depressivo per il prezzo dell'artista giovane di turno (non confondiamo la cosa con Fontana o altri maestri del '900).

In altre parole: alla base della logica di chi volesse (oh te lo gia ricordato che non centri nulla tu - sto solo parlando in astratto -eh!) arrivare al minimo prezzo d'acquisto possibile , c'è la mancanza prospettica riguardo all'acquisto come strumento per consolidare i parametri economici di un artista. Insomma, in altre parole "Io acquisto bene, poi sarà il mercato a far crescere le cifre": quasi che, a quel "mercato", questo dato collezionista non appartenga affatto. E neppure pensando che, cosi come abbassando la cifra a te, il gallerista - con ogni probabilità - la abbasserà anche al prossimo e così via...

Altro discorso, saggio e interessante, ache quello che tu proponi riguardo il volume del mercato di un artista. Causato, non di rado, da galleristi troppo protezionisti. E' il caso di Moro, sicuramente. Ma non è il caso di Arienti. Sia perchè (so che Moro in passato lavorò con una galleria di Berlino ma non ora - Medhi Chouakri - e forse Dvir di Tel aviv - ma non ora -) i vettori di acquisto sono su più gallerie, sia perchè, comunque, Arienti trovo passi in asta (non è un giovane artista non confondiamoci) in maniera libera, senza esser pilotato, e viaggiando sempre su cifre molto rispettabili.
Moro ha come vantaggio di esser ben concentrata, se un domani (ma non trovo questo veramente probabile) una grande gallera , meglio più di una, volesse prendere in mano il discorso, si potrebbe controllare quasi tutta la produzione precente. Pensa a Airò e Marisaldi , entrambi con Rusconi, ora non ha più la sede aperta, ma l'operazione potrebbe esser la medesima. Certo per far galoppare artisti che dovrebbero ormai costare decine di migliaia di euro, e sono molto fermi, ce ne vuole... NOn vedo nessuno in italia capace di farlo. Pessoli , per esempio, aveva la stessa maniera di Moro, solo che ha avuto la saggezza di distribuire il proprio lavoro anche su gallerie estere. E spesso di primissimo piano. Oggi è in una fase molto più interessante dei suoi coetanei pittori. Dieci anni fa costava meno di molti suoi coetanei pittori, specie connazionali.
 
Ultima modifica:
inizio da qua, dalla fine, caro Invest. A volte non riesco a ribattere subito, ma eccomi. Ma forse si, forse hanno ragione. Anzi hanno ragione certamente: l'arte o è una passione, oppure è solo un problema. Meglio le case, nonostante l'imu (che le ha svalutate e chi le ha vuote c'ha proprio dei bei dolori). Infondo cosa diciamo tutti, da sempre: acquista arte, ma fallo per passione, non è la tua ragione di vita,non spendere cifre che ti possano metter in difficoltà la vita. Rimando altre riflessioni, importanti a dopo. Lasciamo acquistare i quadri a milioni di euro ad altri: sicuramente li spendono perchè li hanno, o no? Fanelli, mi piace sempre.

...Pensa a Airò e Marisaldi , entrambi con Rusconi, ora non ha più la sede aperta, ma l'operazione potrebbe esser la medesima. Certo per far galoppare artisti che dovrebbero ormai costare decine di migliaia di euro, e sono molto fermi, ce ne vuole... NOn vedo nessuno in italia capace di farlo....

Carissimo ambrosio,

Parto da questi tuoi due passaggi per ricordare, per l'ennesima volta, gli anni eroici del mio albore da collezionista di provincia negli ANNINOVANTA.
Troppo giovane per trovare credito presso i Galleristi ( per assurdo Emilio Mazzoli è stato quello che all'epoca più mi ha saputo ascoltare ed insegnare ) sono stati anni di studi che mi condussero anche a Bari Expo Arte.
Furono anni di letture certamente disordinate, ma accanite, scrupolose avide.
Dovetti conquistarmi le mie conoscenze ad una ad una, senza una guida, senza un metodo che non fosse un'ostinazione quasi maniacale.
Quella ostinazione maniacale che mi rende ancor oggi, autodidatta, senza alcun collegamento con centri culturale ( se si esclude questo forum ), abitante in una tranquilla città di provincia romagnola a non volermi certo credere/elevare al ruolo "talent scout" ma sì ad avere la presunzione che tra "i miei Artisti" vi sia ancora la possibilità che vi sia un vero outsaider ( Vitone, Marisaldi, ecc. ) dal raggiante futuro internazionale.
 
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Questa era il post su cui volevo maggiormente continuasse la conversazione.....

Carissimo ambrosio,

Condivido al 100% TUTTO il tuo scritto sopra, che dovrebbe essere "la base" per un futuro libro che raccolga "il meglio del forum di FOL" in Arte & Investimenti.

Quoto però solo quel pezzo del tuo passaggio perchè nonvorrei/non capisco come SOLO io & te vediamo interessantissima la discussione e nessun "Amico dell'Arte" si vuole ( o meglio gli interessa ) unire a noi.

Già una volta tu dicesti nel messaggio numero 1397 visibile alla pagina web http://www.finanzaonline.com/forum/...io-artistico-p-p-nr-7-a-140.html#post30246254 :

"Caro Investart e cari tutti voi che leggete (se ci siete battete un colpo che c'è da discutere - assolutamente).

1) Mi piacerebbe esser piu presente perchè - per come la vedo io - iniziamo ora ora ad accendere i motori, andando (si spera) oltre l'opinione personale."

Non arrivo quindi allora davvero a capire Carissimo ambrosio come questa a nostra avviso interessante discussione stenti "a decollare" tra gli "Amici dell'Arte" di FOL:confused::mmmm:
 
il fatto che non replichino, non significa che non leggano...tempo al tempo. un saluto.
 
il fatto che non replichino, non significa che non leggano...tempo al tempo. un saluto.

Continuero allora con i miei monologhi ( o per cetuni sproloqui ) e con il nostro stretto scambio spistolare, nella speranza, ripeto, di poterti incontrare presto di persona.
 
Ecco...partecipo anco me.

Ipotizzare che un artista con mercato tipicamente italiano possa avere delle rivalutazioni nel breve medio termine, mi sembra pura metafisica economica.

Altro è il contenuto artistico, la capacità del singolo artista di imporsi nella scena italiana divenendo rappresentativo di un determinato periodo, la rivalutazione sarà certa, ma contestuale ad una consacrazione ad oggi invisibile nel concreto.

In merito all'analisi di Ambrosio del rapporto prezzi-galleria-valore son sostanzialmente d'accordo. Non a caso i galleristi più potenti sono anche quelli finanziariamente più solidi, che possono permettersi di non cedere alle pressioni degli astuti(?) collezionisti, o forse son diventati solidi proprio perchè han sempre difeso i "Loro" artisti creando valore....
 
Padiglione Italia...meglio sarebbe ai Giardini !

...Ipotizzare che un artista con mercato tipicamente italiano possa avere delle rivalutazioni nel breve medio termine, mi sembra pura metafisica economica...
Carissimo Saffada ormai credo sia assolutamente consoldato da tutti
, o almeno ti assicuro che per me è così, che NESSUNO dei nostri Artisti degli ANNINOVANTA possa nel breve-medio termine "esplodere" a livello internazionale. Sul lungo termine solo il tempo ci darà le risposte.

Una cosa è certa però a mio avviso, TUTTI ma PROPRIO TUTTI gli Artisti Italiani pagano, sempre a mio personalissimo avviso, per il fatto che alla Biennale di Venezia NON E' AI GIARDINI ma è "rilegato" all'Arsenale.
Credo davvero che in termini non solo di visibilità ma soprattutto di ATTENZIONE, i nostri connazionali siano fortemente penalizzati per non poter esporre anch'essi ai giardini.

Cosa ne pensate ?
 
Tutte questioni giuste, riguardo la questione dei giardini io non assolutizzerei, ma certamente avere il nostro padiglione così lontano e defilato, non aiuta. Le difficoltà sistemiche vanno cercate altrove, comunque. Soprattutto, è la mia opinione, in una classe di direttori di museo che hanno sempre adoperato l'istituzione per fare carriera ed avanzare di grando, fuggendo all'estero, piuttosto che sostenere - cosi come dovrebbe essere - l'arte italiana. Si pensi che nessun museo significativo ha dedicato una personale ad un artista italiano, e se lo ha fatto è stata una concessione, nella project room, e magari senza un vero buget. Mi domando come sia tollerabile tutto ciò. Le cose peggiorano anche se si guardano i direttori di museo italiani all'estero, non invitano pressocchè mai un proprio connazionale. E' una roba miserevole. Il provincialismo al comando.
Riguardo le rivalutazioni, anche in quel caso, in parte è vero. Ci sono comunque stati casi interessanti svolti di recente: Giorgio Griffa, Vincenzo Agnetti, Gianfranco Barruchello. E spesso si rivalutano perchè sono degli stranieri ad attenzionali. Però un po lo trovo giusto, soprattutto perchè molti artisti a doppio zero passavano di mano perchè sostenuti da strutture economiche e gallerie che s'inventavano eventi con assessori compiacenti. Ma la vera storia dell'arte, alla fine viene fuori e punisce amaramente gli smargiassi che barano sulle proprie sovravvalutazioni (vi prego niente nomi, tanto li sapete).
Dite che nessuno si rivaluterà, ma i giovani che ora hanno 30-40 anni , quelli che hanno già un percorso, si rivaluteranno per forza. Arienti e Pessoli sono già molto forti a livello di prezzi. Io penso che Bonvicini e Moro, più la prima che la seconda, siano in fase interessante. Però credo che gli altri abbiano un percorso molto meno solido di questi, e dunque non saprei su cosa appoggiarmi per vedere grandi sviluppi. Per esempio un artista che si può acquistare abbastanza bene oggi è Gianni Caravaggio.
 
ciao,

vorrei solo precisare che il discorso di Ambrosio sui galleristi che "calano i prezzi"
vale solo per l'Italia.
all'estero al di fuori dello standard 10% o in via del tutto eccezionale 15% di sconto ...non si raccatta di meglio !! :nono::nono::nono::nono:
i prezzi al ribasso valgono solo qui da noi e ovviamente fanno male a tutti !!
io all'estero ho sempre comprato a prezzo pieno e al max con 15% di sconto ma....sudato.
altro discorso è se vogliamo pagare meno un opera e magari cerchiamo nelle aste degli "affari" o opere che son sfuggite alla massa....allora lì è lecito e possibile poter fare l'affare e pagare moolto meno un opera che non in galleria (e di questi casi me ne sono capitati 2 :yeah::yeah::yeah:)
Pessoli se continua così un giorno ci sveglieremo e ad un asta una tela verrà aggiudicata a 25.000 euro....dopo 2 mesi un altra a 40.000 euro e senza che ce ne accorgiamo in galleria una tela costerà 50.000 euro ! (ci spero ma....ne sono anche convinto), gli stanno preparando il terreno....forse ci vorrà ancora del tempo ma....vedremo.
per tutti gli artisti "anninovanta" la vedo molto dura oramai cominciano ad avere i loro anni e....o mettono il naso fuori dall'Italia o si accontenteranno di vivere una lieta pensione al mare di Riccione !! :censored::censored:
 
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