Festa finita? In Italia mai cominciata!

  • Ecco la 66° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    I principali indici azionari hanno vissuto una settimana turbolenta, caratterizzata dalla riunione della Fed, dai dati macro importanti e dagli utili societari di alcune big tech Usa. Mercoledì scorso la Fed ha confermato i tassi di interesse e ha sostanzialmente escluso un aumento. Tuttavia, Powell e colleghi potrebbero lasciare il costo del denaro su livelli restrittivi in mancanza di progressi sul fronte dei prezzi. Inoltre, i dati di oggi sul mercato del lavoro Usa hanno mostrato dei segnali di raffreddamento. Per continuare a leggere visita il link

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Dal Sole 24 ore:

In Italia crescono le vendite ma non i prezzi delle case L'ANTICIPAZIONE Il mercato resta più debole rispetto a Spagna, Francia, Germania e Regno Unito In un panorama europeo positivo per il settore residenziale l'Italia resta un mercato "acerbo". Secondo l'outlook di Scenari Immobiliari che verrà presentato a Santa Margherita Ligure venerdì e sabato, il quadro del nostro Paese evidenzia una situazione di ripresa per le compravendite residenziali, ma un futuro stabile peri prezzi del metro quadrato. Il mattone residenziale, superata la crisi, non riesce ancora a imboccare la strada della crescita delle quotazioni, intrapresa invece da altri Paesi come Spagna, Francia, Germania e Regno Unito. I motivi alla base dell'"impasse" sono la mancanza di sviluppo di nuove abitazioni: gli italiani tendono a comprare case esistenti sul mercato, spesso di bassa qualità, ancora a sconto. A pesare è anche l'incertezza che aleggia sul Paese e che coinvolge diversi ambiti, non solo per la situazione politica ma anche sul fronte dell'occupazione e della ripresa economica.

Intanto, in alcuni Paesi europei la crescita dei prezzi si sta affievolendo. Marchesini a pag. » Il mattone cresce in Italia, corre in Francia e Germania Forum Scenari Immobiliari. L'outlook europeo che sarà presentato venerdì evidenzia un +5,3% di fatturato residenziale contro +15% di Parigi e +10% di Berlino e Madrid Evelina Marchesini 1 mercato delle case in Italia è tutt'altro che in crisi, con le compravendite che continuano a marciare a ritmo sostenuto e una previsione 2019 di ulteriore miglioramento. Fin qui la buona notizia. L'altro lato della medaglia è che il nostro Paese, seppur in crescita in termini di transazioni, resta il fanalino di coda dei Big Five dell'immobiliare europeo e che i prezzi delle abitazioni ancora non salgono. La vera svolta, sul fronte delle quotazioni, ancora non si vede. E ancora: le città più performanti in termini di tenuta dei prezzi nel 2018 non sono solo Milano e Roma, ma anche Firenze, Venezia e due new entry come Rimini e Pisa. A tracciare i contorni del complesso stato di salute dell'immobiliare italiano ed europeo è l'European Outlook 2019 di Scenari Immobiliari, che verrà reso noto al pubblico con l'apertura del Forum di Previsioni e Strategie venerdì 14 settembre a Santa Margherita Ligure - un appuntamento annuale giunto alla sua 26esima edizione, che segna il "ritorno al lavoro" post pausa estiva dei protagonisti dell'immobiliare - e che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare. Fanalino dl coda In termini di fatturato del settore immobiliare il gap italiano con i competitor è sempre più ampio. «A partire dal 2014 l'Europa cresce del 29,2% e, rispetto al precedente picco positivo del 2007, del 10% - spiega Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari -. Invece è ancora acerba la ripresa dell'Italia, che rispetto al 2014 incrementa il volume del fatturato del 21,2%, ma rimane in calo rispetto a12007 del 3% circa, ancora fragile sul fronte dei prezzi medi nominali». Focalizzandoci sul settore residenziale, è la Francia a guidare la classifica dell'aumento del fatturato immobiliare con il +15,1% nel 2018, un vero exploit che porta peraltro Parigi a livelli dei prezzi medi ormai praticamente inabbordabili dalle famiglie in cerca di casa nella capitale francese. Le previsioni del 2019 sono di un ulteriore +7,7% del fatturato, mentre i prezzi delle case sono aumentati in media del 4,9% nel 2018 e si prevedono in crescita del 3% nel 2019. Segue a ruota la Germania, con un fatturato 2018 in crescita del 10,5%, una stima per l'anno prossimo dell'8,8% e una crescita dei prezzi residenziali del 5,8% nel 2018 (dopo il +8,8% nel 2017) e del 2,9% nel 2019.

Molto bene anche la Spagna, dove il fatturato 2018 cresce del 9,9% (dopo il +11,6% del 2017) e la stima 2019 è di un ulteriore +8,1%, con prezzi delle abitazioni cresciuti del 5,3% ne12017, del 4,6% quest'anno e del 5,2% stimato per l'anno prossimo, guidando così la futura ascesa delle quotazioni europee. *** L'Italia, pur con dati positivi, è la meno veloce: il fatturato immobiliare 2018 cresce del 5,3%, quello 2019 è stimato in un +4,8%, ma i prezzi delle case languono: -0,2% nel 2017, -0,1% in termini di previsione a fine 2018, in stabilità assoluta nel 2019. Le ragioni dei ritardo Perché il nostro Paese non segue la ripresa europea nel residenziale? «Innanzitutto l'80%del mercato è un mercato di miglioramento abitativo, ma se le famiglie non trovano una casa di buona qualità non comprano - spiega Breglia -. E quello che comprano, non essendoci praticamente nuovo sviluppo in Italia, è di bassa qualità e subisce uno sconto importante, così che i prezzi non risalgono». Le case nuove, escludendo Milano, in tutte le città sono praticamente scomparse. «Ci sono iniziative che sono rimaste ferme dalla crisi, cioè da io anni, e oggi sono case invendibili, non finite o con costruttori falliti - continua Breglia -. Oggi abbiamo tutti i detriti della crisi». Poi pesa Pincertezza di fondo del mercato. «Mentre gli altri mercati europei hanno una grande spinta positiva che sostiene l'immobiliare, in Italia abbiamo avuto a che fare con la tassazione che è aumentata e i cambi di Governo - continua Breglia - a cui si aggiunge l'incertezza su questioni fondamentali, come l'occupazione lavorativa dei figli, l'età esatta della pensione, la tassazione, che sull'immobiliare residenziale persiste a livelli elevati». Le prospettive Fine della festa? Intanto gli altri mercati sono cresciuti talmente tanto che già si parla di soglia-bolla per città come Parigi, Berlino, Francoforte e così via. Quindi l'Italia rischia non solo di non aver colto il ciclo positivo ma anche di subire le ripercussioni della fine dei cicli altrui senza riuscire a riprendersi? «Temo di sì - conclude Breglia -. È come dire che la festa sta per finire e noi non siamo nemmeno entrati». Non perché non invitati, ma perché ci è mancato il vestito adatto per poter partecipare.
 
“”ma se le famiglie non trovano una casa di buona qualità non comprano - spiega Breglia””

Certo gli Italiani nn comperano non perche’ senza soldi, ma perche’ non trovano nulla di nuovo e lussuoso abbastanza! Ahahhah
 
Confermo che in Germania specie attorno alle metropoli c'e' un vero e proprio boom. Tra l'altro se non erro sono proprio le citta' che piu' sono cresciute in passato a dettare il passo, anche se ovviamente sono quelle piu' in "bolla". Roba che da noi farebbe gridare al miracolo
 
Confermo che in Germania specie attorno alle metropoli c'e' un vero e proprio boom. Tra l'altro se non erro sono proprio le citta' che piu' sono cresciute in passato a dettare il passo, anche se ovviamente sono quelle piu' in "bolla". Roba che da noi farebbe gridare al miracolo
Va ricordato che la Germania non ha vissuto lo straordinario aumento dei prezzi verificatosi nei primi anni 2000 in Italia, Spagna, Francia, praticamente in tutta Europa. Che ha poi reso possibile parlare di vera e propria bolla immobiliare prima e successivo crollo poi.
 
Vivo a Monaco e siamo in bolla piena:8000/9000 Al ma per aree periferiche...chiaramente lo stipendio di una cassiera del dm, o di una segretaria non permette l'acquisto di tali immobile. Ho amici che hanno acquistato e tutti hanno firmato mutui a 30 Anni con 7/8% di anticipo, e garanzia sulla coppia (ipoteca familiar e senno col cavolo che to aprivano la linea di credito).
Mutui cmq ancora bassi e tante analogie con l'america pre-Lehman.. onestamente non so come funzionino le cartolarizAzioni qui...

Berlino idem:certe aree da 2 annetti crescono Al 2/3% mensile...
 
Vivo a Monaco e siamo in bolla piena:8000/9000 Al ma per aree periferiche...chiaramente lo stipendio di una cassiera del dm, o di una segretaria non permette l'acquisto di tali immobile. Ho amici che hanno acquistato e tutti hanno firmato mutui a 30 Anni con 7/8% di anticipo, e garanzia sulla coppia (ipoteca familiar e senno col cavolo che to aprivano la linea di credito).
Mutui cmq ancora bassi e tante analogie con l'america pre-Lehman.. onestamente non so come funzionino le cartolarizAzioni qui...

Berlino idem:certe aree da 2 annetti crescono Al 2/3% mensile...

Mutui 30ennali del 90%....deja vu.

Cmq la Germania, lasciando stare la merkel i rifugiati etc etc., e’ in uno stato economico ottimo. E’ riuscita a mantenere un’industria con un alto valore aggiunto senza cadere nella trappola dell’abbasare i costi e qualita’ come abbiamo sempre fatto noi...la Cina fagocita i prodotti tedeschi e le consulenze industriali tedesche.
 
Mutui 30ennali del 90%....deja vu.

Cmq la Germania, lasciando stare la merkel i rifugiati etc etc., e’ in uno stato economico ottimo. E’ riuscita a mantenere un’industria con un alto valore aggiunto senza cadere nella trappola dell’abbasare i costi e qualita’ come abbiamo sempre fatto noi...la Cina fagocita i prodotti tedeschi e le consulenze industriali tedesche.

Oltre a questo con l'enorme surplus che si trovano, stanno portando rapidamente il debito pubblico sotto il 60%,
Ricordiamoci che fino a non molto tempo fa la Germania dell'est era messa peggio del sud Italia.. Andatevi a vedere come stanno adesso, disoccupazione al 6/7%

Germania, debito potrebbe restare sotto tetto 60% in 2018 o 2019 - Scholz | Reuters
 
“”ma se le famiglie non trovano una casa di buona qualità non comprano - spiega Breglia””

Certo gli Italiani nn comperano non perche’ senza soldi, ma perche’ non trovano nulla di nuovo e lussuoso abbastanza! Ahahhah

gli italiani vogliono 120mq in centro già ristrutturato e lo vogliono pagare come una bettola di periferia :D
 
gli italiani vogliono 120mq in centro già ristrutturato e lo vogliono pagare come una bettola di periferia :D

Gli italiani, iper proprietari di mattoni, vogliono vendere l’apt anni 70 stitico della nonna come la villa a Malibu Beach...questo e’ il problema.
 
Vivo a Monaco e siamo in bolla piena:8000/9000 Al ma per aree periferiche...chiaramente lo stipendio di una cassiera del dm, o di una segretaria non permette l'acquisto di tali immobile. Ho amici che hanno acquistato e tutti hanno firmato mutui a 30 Anni con 7/8% di anticipo, e garanzia sulla coppia (ipoteca familiar e senno col cavolo che to aprivano la linea di credito).
Mutui cmq ancora bassi e tante analogie con l'america pre-Lehman.. onestamente non so come funzionino le cartolarizAzioni qui...

Berlino idem:certe aree da 2 annetti crescono Al 2/3% mensile...

E le cose peggioreranno ancora, tutti che vogliono andare nei Ballungsräume e la campagna che e' piena di villaggi fantasma. Per questo, non avendo il capitale per comprarmi un intero appartamento, ho investito in azioni vonovia, e' come una licenza a stampare denaro. I lobbisti dei palazzinari tedeschi nel bundestag sono una forza della natura.
 
Inspiegabilmente con la crisi di 10 anni fa il settore immobiliare non è affatto crollato come avvenuto il molti altri paesi Spagna in primis. A differenza degli altri paesi il debito privato è basso e soprattutto concentrato sui più giovani. Sempre facendo il paragone con la Spagna c’è da dire che gli anziani (spagnoli) non sono affatto ricchi perché noi abbiamo avuto il boom negli anni 50 e loro negli anni 70 quindi da loro la ricchezza e il debito sono distribuiti diversamente. Anche il Regno Unito è più simile alla Spagna infatti fino alla fine degli anni 40 avevano ancora il cibo razionato e la vera crescita economica che ha portato il Regno Unito a superare la Francia e l’Italia avvenne negli anni successivi alla Lady di Ferro. Cmq tornando all’immobiliare italiano possiamo dire che è in mano a celoduristi ultrasessantenni con pensione retributiva questo ha portato ad una incredibile inerzia nel far scendere i prezzi. Ora finalmente (da un paio d’anni) siamo sotto la media europea quindi sempre con molta calma non si scende più. Ora vedremo se arriverà la crisi in Europa che farà scendere l'immobiliare. Potremmo assistere alla paradosso di vedere l’immobiliare italiano crescere e quello europeo scendere. Dipende da tanti fattori cmq tra cui lavoro, tassi e tassazione. Chi vivrà vedrà
 
Inspiegabilmente con la crisi di 10 anni fa il settore immobiliare non è affatto crollato come avvenuto il molti altri paesi Spagna in primis. A differenza degli altri paesi il debito privato è basso e soprattutto concentrato sui più giovani. Sempre facendo il paragone con la Spagna c’è da dire che gli anziani (spagnoli) non sono affatto ricchi perché noi abbiamo avuto il boom negli anni 50 e loro negli anni 70 quindi da loro la ricchezza e il debito sono distribuiti diversamente. Anche il Regno Unito è più simile alla Spagna infatti fino alla fine degli anni 40 avevano ancora il cibo razionato e la vera crescita economica che ha portato il Regno Unito a superare la Francia e l’Italia avvenne negli anni successivi alla Lady di Ferro. Cmq tornando all’immobiliare italiano possiamo dire che è in mano a celoduristi ultrasessantenni con pensione retributiva questo ha portato ad una incredibile inerzia nel far scendere i prezzi. Ora finalmente (da un paio d’anni) siamo sotto la media europea quindi sempre con molta calma non si scende più. Ora vedremo se arriverà la crisi in Europa che farà scendere l'immobiliare. Potremmo assistere alla paradosso di vedere l’immobiliare italiano crescere e quello europeo scendere. Dipende da tanti fattori cmq tra cui lavoro, tassi e tassazione. Chi vivrà vedrà

A parte luoghi richiestissimi, non credo in questa grossa rivalutazione delle quotazioni immobiliari in Italia. Mia opinione ovviamente.
 
Gli italiani, iper proprietari di mattoni, vogliono vendere l’apt anni 70 stitico della nonna come la villa a Malibu Beach...questo e’ il problema.

vogliono essere proprietari e poi non pagano il condominio e la manutenzione. True story. Ingiunzione e degrado del bene is megl che affitto "perché sono soldi buttati". Analfabetismo finanziario
 
Inspiegabilmente con la crisi di 10 anni fa il settore immobiliare non è affatto crollato come avvenuto il molti altri paesi Spagna in primis. A differenza degli altri paesi il debito privato è basso e soprattutto concentrato sui più giovani. Sempre facendo il paragone con la Spagna c’è da dire che gli anziani (spagnoli) non sono affatto ricchi perché noi abbiamo avuto il boom negli anni 50 e loro negli anni 70 quindi da loro la ricchezza e il debito sono distribuiti diversamente. Anche il Regno Unito è più simile alla Spagna infatti fino alla fine degli anni 40 avevano ancora il cibo razionato e la vera crescita economica che ha portato il Regno Unito a superare la Francia e l’Italia avvenne negli anni successivi alla Lady di Ferro. Cmq tornando all’immobiliare italiano possiamo dire che è in mano a celoduristi ultrasessantenni con pensione retributiva questo ha portato ad una incredibile inerzia nel far scendere i prezzi. Ora finalmente (da un paio d’anni) siamo sotto la media europea quindi sempre con molta calma non si scende più. Ora vedremo se arriverà la crisi in Europa che farà scendere l'immobiliare. Potremmo assistere alla paradosso di vedere l’immobiliare italiano crescere e quello europeo scendere. Dipende da tanti fattori cmq tra cui lavoro, tassi e tassazione. Chi vivrà vedrà

crisi e recessione con boom immobiliare. Basta crederci.
 
A parte luoghi richiestissimi, non credo in questa grossa rivalutazione delle quotazioni immobiliari in Italia. Mia opinione ovviamente.

Non credo in rivalutazioni straordinarie in Italia semmai qualche 0,qualcosa rispetto ad eventuali cadute europee. Il paradosso sarebbe dovuto proprio a questa fortissima inerzia del ciclo immobiliare Italiano. Se invece la crescita continuerà in Europa allora sarà qualcosa in più dello 0,qualcosa anche in Italia
 
Ora vedremo se arriverà la crisi in Europa che farà scendere l'immobiliare. Potremmo assistere alla paradosso di vedere l’immobiliare italiano crescere e quello europeo scendere. Dipende da tanti fattori cmq tra cui lavoro, tassi e tassazione. Chi vivrà vedrà

Fallitalia paese dei paradossi.
Se arriva la crisi in Europa, l'Italia fa la fine del Venezuela.
Ci puliremo il qulo con mattoni sbriciolati e sabbia, perché la carta igienica sarà troppo costosa.

Ma parlando di urbanizzazione, hai mai preso un volo Ryan per visitare che so Valencia, Vienna, Berlino, Barcelona, Lisbona?

Se sì, non ti sei accorto di come sono messi rispetto a noi in quanto a strade, infrastrutture, mezzi di trasporto pubblici, sicurezza, pulizia e decoro urbano.

Io ogni volta che torno dalla Spagna, e sbarco in Italia, mi sembra di mettere due piedi scalzi dentro una latrina maleodorante farcita di sterco. :rolleyes:
 
Dal Sole 24 ore:

In Italia crescono le vendite ma non i prezzi delle case L'ANTICIPAZIONE Il mercato resta più debole rispetto a Spagna, Francia, Germania e Regno Unito In un panorama europeo positivo per il settore residenziale l'Italia resta un mercato "acerbo".

Più che "acerbo", oserei dire che è troppo "maturo", quasi marcio ammuffito. :asd:

Fallitalia yyyyeeeeeppiieeeaieeehhhh!
 
Fallitalia paese dei paradossi.
Se arriva la crisi in Europa, l'Italia fa la fine del Venezuela.
Ci puliremo il qulo con mattoni sbriciolati e sabbia, perché la carta igienica sarà troppo costosa.

Ma parlando di urbanizzazione, hai mai preso un volo Ryan per visitare che so Valencia, Vienna, Berlino, Barcelona, Lisbona?

Se sì, non ti sei accorto di come sono messi rispetto a noi in quanto a strade, infrastrutture, mezzi di trasporto pubblici, sicurezza, pulizia e decoro urbano.

Io ogni volta che torno dalla Spagna, e sbarco in Italia, mi sembra di mettere due piedi scalzi dentro una latrina maleodorante farcita di sterco. :rolleyes:

In realtà sono stato in ben 300 città in tutto il mondo, la maggior parte in Europa. La Spagna ha costruito tantissimo sia edilizia sia opere civili. Ci sono aziende di costruzioni che noi ci sogniamo e puntano molto sul turismo. L'altro lato della medaglia é che non hanno un'industria manifatturiera minimamente paragonabile all'Italia. Di fatto allo scoppio della bolla hanno sofferto parecchio, noi invece abbiamo sofferto per altre questioni relative al blocco del commercio internazionale e i crediti deteriorati.

In Portogallo storia simile alla Spagna.

In Germania dove ho vissuto a Berlino e Monaco hanno delle infrastrutture che noi ci sogniamo ma non lo imputerei a "fallitalia" bensì al blocco degli investimenti in infrastrutture venuto fuori con l'introduzione di leggi contro le infiltrazioni mafiose e la corruzione di tangentopoli negli anni 90.
 
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