Asta immobiliare: come liberare appartamento disabitato da anni?

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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soldino

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A luglio 2014 ho acquistato un appartamento ad un'asta del tribunale di Milano: fa parte dii un'eredità contesa da 3 eredi e non risulta abitato da anni, con ancora una vecchia auto nel box.
Dopo il saldo 2/9/2014 il decreto di trasferimento va un po' per le lunghe: il giudice richiede la registrazione della fine della comunione ereditaria.... insomma data decreto: 11/12/2014.
L'avvocato che ha seguito per conto del tribunale la vendita non si può dire che sia stato sollecito nel suo operato: ho telefonato e mandato molte email ma sono venuta a sapere dell'avvenuta firma del decreto solo alla fine di gennaio, quando l'amministratore del condominio mi ha rintracciata per chiedermi le spese condominiali non pagate!!!! (fortunatamente solo le ultime due rate).

A questo punto mi sarei aspettata la consegna delle chiavi: l'appartamento contiene solo robaccia da buttare, ma le chiavi non aprono più, non so se le hanno perse, ma l'avvocato sostiene che qualcuno ha cambiato le serrature. Insomma, due settimane fa un fabbro ha cambiato la serratura di casa ma gli eredi devono ancora accedere ....
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L'avvocato del tribunale dice che bisogna pazienza, ma a questo punto sono passati quasi sei mesi dal pagamento e io sto pagando spese, tasse e i miei programmi di ristrutturazione languono....

Gli eredi sono tre; un figlio naturale (almeno credo, vista la litigiosità tra le parti), l'ex moglie anziana, incapace e rappresentata da un avvocato) e la figlia. Il figlio naturale ha già dichiarato che non è interessato alle cose (deve dichiarare con forma scritta?) ma le altre due...

Il decreto recita:
l'immobile viene trasferito nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, e
ingiunge ai comproprietari di rilasciare l'immobile venduto nella piena e libera disponibilità all'aggiudicatario.

Avevo anche pensato di contattare la figlia, per capire se posso in qualche modo velocizzare la questione... dopotutto la casa tra una cosa e l'altra era in vendita solo da sei anni, forse non hanno avuto il tempo di raccogliere le foto e altri oggetti affettivi (ripeto: è tutto da buttare)

Cosa mi consigliate di fare?
:confused::confused::confused:
 
Intanto puoi entrare, perchè non ci sono persone, hai avuto il decreto di trasferimento, la casa è tua, cambia la serratura e entra dentro.

Parla con l'avvocato dell'anziana chiedendo cosa vuole fare di quelle cose (QUANDO SEI GIA' DENTRO), stessa cosa con i 2 figli e fine della storia.
 
Non devo aspettare che le chiavi mi vengano date con verbale di consegna dall'avvocato che ha curato la vendita per conto del tribunale?
Questo me le può negare?
Devo chiedere agli eredi che mi venga firmata una Dichiarazione di restituzione dei beni con un termine di tempo oltre il quale possono essere dichiarati abbandonati?
Quale sarebbe un tempo congruo?
 
Stavo pensando, visto che la casa è tua a tutti gli effetti e ne puoi disporre come vuoi (mi pare che così reciti il decreto), fai mandare una lettera dal tuo avvocato nel quale fai presente che le "cianfrusaglie" sono ancora in casa TUA e che se entro "tot giorni" non le ritirano, provvederai a disfartene.
 
Stavo pensando, visto che la casa è tua a tutti gli effetti e ne puoi disporre come vuoi (mi pare che così reciti il decreto), fai mandare una lettera dal tuo avvocato nel quale fai presente che le "cianfrusaglie" sono ancora in casa TUA e che se entro "tot giorni" non le ritirano, provvederai a disfartene.

O meglio, "che le cianfrusaglie saranno inviate presso un deposito che addebitera' loro tutte le spese di magazzino. In caso di mancato pagamento il deposito si avvarra' del diritto di ritenzione".

In caso gli eredi continuassero nella loro inerzia (perche' dovrebbero muoversi? Ormai non hanno alcun interesse... meglio rompere fino all'ultimo...) e il magazzino non accettasse di essere pagato dai proprietari delle cose, potrai decidere di accollarsi le spese di deposito che il "solerte" avvocato ribaltera' sugli eredi.

In tal modo non potranno mai accusarlo di appropriazione indebita nel caso buttasse via le masserizie altrui. I beni sono sempre a completa disposizione, ma a cura e spese dei legittimi proprietari.
 
O meglio, "che le cianfrusaglie saranno inviate presso un deposito che addebitera' loro tutte le spese di magazzino. In caso di mancato pagamento il deposito si avvarra' del diritto di ritenzione".

In caso gli eredi continuassero nella loro inerzia (perche' dovrebbero muoversi? Ormai non hanno alcun interesse... meglio rompere fino all'ultimo...) e il magazzino non accettasse di essere pagato dai proprietari delle cose, potrai decidere di accollarsi le spese di deposito che il "solerte" avvocato ribaltera' sugli eredi.

In tal modo non potranno mai accusarlo di appropriazione indebita nel caso buttasse via le masserizie altrui. I beni sono sempre a completa disposizione, ma a cura e spese dei legittimi proprietari.

Non puoi sottoscrivere un contratto di deposito a loro nome senza la loro firma non scherziamo.
 
Non puoi sottoscrivere un contratto di deposito a loro nome senza la loro firma non scherziamo.

Si, ma loro lo sanno...???:cool:
Almeno si rendono conto che hanno cose "a casa altrui". E che devono pagare "l'affitto", per cosi' dire. Altrimenti questi lasceranno le cosie l'i vita natural durante fino a che il nuovo proprietario le tocchera' e allora li' si scateneranno in denunce perche ha toccato cose non sue.
Meglio pagare un deposito, almeno entri in possesso della casa e ci fai quel che devi senza aspettarli.
 
A luglio 2014 ho acquistato un appartamento ad un'asta del tribunale di Milano: fa parte dii un'eredità contesa da 3 eredi e non risulta abitato da anni, con ancora una vecchia auto nel box.
Dopo il saldo 2/9/2014 il decreto di trasferimento va un po' per le lunghe: il giudice richiede la registrazione della fine della comunione ereditaria.... insomma data decreto: 11/12/2014.
L'avvocato che ha seguito per conto del tribunale la vendita non si può dire che sia stato sollecito nel suo operato: ho telefonato e mandato molte email ma sono venuta a sapere dell'avvenuta firma del decreto solo alla fine di gennaio, quando l'amministratore del condominio mi ha rintracciata per chiedermi le spese condominiali non pagate!!!! (fortunatamente solo le ultime due rate).

A questo punto mi sarei aspettata la consegna delle chiavi: l'appartamento contiene solo robaccia da buttare, ma le chiavi non aprono più, non so se le hanno perse, ma l'avvocato sostiene che qualcuno ha cambiato le serrature. Insomma, due settimane fa un fabbro ha cambiato la serratura di casa ma gli eredi devono ancora accedere ....
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L'avvocato del tribunale dice che bisogna pazienza, ma a questo punto sono passati quasi sei mesi dal pagamento e io sto pagando spese, tasse e i miei programmi di ristrutturazione languono....

Gli eredi sono tre; un figlio naturale (almeno credo, vista la litigiosità tra le parti), l'ex moglie anziana, incapace e rappresentata da un avvocato) e la figlia. Il figlio naturale ha già dichiarato che non è interessato alle cose (deve dichiarare con forma scritta?) ma le altre due...

Il decreto recita:
l'immobile viene trasferito nello stato di fatto e di diritto in cui si trova, e
ingiunge ai comproprietari di rilasciare l'immobile venduto nella piena e libera disponibilità all'aggiudicatario.

Avevo anche pensato di contattare la figlia, per capire se posso in qualche modo velocizzare la questione... dopotutto la casa tra una cosa e l'altra era in vendita solo da sei anni, forse non hanno avuto il tempo di raccogliere le foto e altri oggetti affettivi (ripeto: è tutto da buttare)

Cosa mi consigliate di fare?
:confused::confused::confused:


Contatta gli eredi, datti una mossa:yes:
 
Stavo pensando, visto che la casa è tua a tutti gli effetti e ne puoi disporre come vuoi (mi pare che così reciti il decreto), fai mandare una lettera dal tuo avvocato nel quale fai presente che le "cianfrusaglie" sono ancora in casa TUA e che se entro "tot giorni" non le ritirano, provvederai a disfartene.

E minaccia di metterle in un deposito addebitandogli le spese:o
 
QUOTE=Wile E. Coyote;42661514]Si, ma loro lo sanno...???:cool:
/QUOTE]

Immagino che lo sappiano, essendo l'anziana rappresentata da un avvocato.

In pratica la casa viene venduta all'asta come "libera", quindi senza il ribasso previsto per una casa occupata, ma poi si segue la procedura, come se la casa fosse occupata???
:confused:

È vero, non ho il peso morale di mettere una famiglia sulla strada, ma mi sobbarco un costo che non mi competerebbe, calcolando le tasse e il mancato guadagno ...
Come al solito la legge italiana tutela le persone sbagliate, in mala fede, che non hanno nulla da perdere... ma questo è già stato detto...
E che dire poi delle tempistiche.... siamo ancora nel medioevo!!!!
 
Immagino che lo sappiano, essendo l'anziana rappresentata da un avvocato.

E quindi sa che e' tuo pieno diritto vuotare la casa delle masserizie e "metterle a disposizione" in altro luogo per il ritiro e che se pur anticiperai le spese di trasloco e immagazzinaggio puoi a pieno titolo chiedere loro il conto.
Prima ritirano il materiale, meno pagheranno. Se non lo fanno, chieder all'avvocato qual e' il termine per definire un oggetto "abbandonato" e quindi non piu' riscattabile dal proprietario.

In pratica la casa viene venduta all'asta come "libera", quindi senza il ribasso previsto per una casa occupata, ma poi si segue la procedura, come se la casa fosse occupata???
:confused:

È vero, non ho il peso morale di mettere una famiglia sulla strada, ma mi sobbarco un costo che non mi competerebbe, calcolando le tasse e il mancato guadagno ...

Primo, non metti sulla strada nessuno, ma solo ciarpame di infimo valore che usano per romperti los coconas.
Secondo, visto che comunque l'asta ti avra' fatto risparmiare un bel po' di dindi, vedi le spese per stoccare il ciarpame (anche se non te le restituissero) come una "buonauscita" che ha dovuto pagare perche' non ti devastassero l'appartamento (spesso lo si fa).
E puoi partire senz'altri (costosi) ritardi con i lavori.
 
Un consiglio: prima di sgomberare l'appartamento, effettua un sopralluogo con testimoni, magari anche una documentazione fotografica. Alla fine stili un verbale firmato da te e controfirmato dai testimoni.
Non si sa mai, magari potrebbero accusarti di esserti appropriato di un prezioso gioiello che era li' da qualche parte...
 
Ma ci sono testimoni della presenza del fantomatico ciarpame? E se sbaraccasse tutto...li voglio vedere davanti ad un giudice a sostenere che dentro la casa, venduta all'asta, avevano lasciato per 6 anni i mobili di valore e i quadri d'autore.
 
ma infatti la vendita all'asta di solito è "nello stato di fatto e di diritto.... in cui l'immobile si trova", per cui non vedo cosa deve aspettare l'aggiudicatario, che oltretutto deve partire con una ristrutturazione.
 
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