Asta con immobile nè libero nè occupato

cavallobolso

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Vi chiedo lumi su questa particolare situazione da azzeccagarbugli:

coppia in comunione dei beni, separazione (non divorzio), pignoramento della casa.
La casa viene affidata alla madre (di tre bimbi minorenni, il più piccolo ha due anni) ed è attualmente occupata dalla stessa (comproprietaria) più figli.

La CTU rileva che "non risulta trascritta in Conservatoria provvedimento di assegnazione della casa" quindi è da considerarsi libero da vincoli e tale viene venduto in asta. Ovviamente deserta.

l'aggiudicatario può entrare in possesso in tempi umani o deve aspettare il diciottesimo del pargolo (ovvero 16 anni)??
 
pignoramento sul 100% (ovvero entrambi debitori per il 50% cad. del valore del pignoramento)?
 
quindi sarebbe occupata da uno degli esecutati. Bisognerebbe sentire qualcuno esperto di diritto di famiglia, non so se l'affidamento in caso di separazione della casa comune alla moglie con figli minori sia titolo opponibile, né dove venga registrato questo "affidamento". L'assegnazione della casa dovrebbe essere registrata in Conservatoria in sede di divorzio, in quanto fino ad allora gli accordi presi in fase di separazione possono essere/non essere confermati.
 
quindi sarebbe occupata da uno degli esecutati. Bisognerebbe sentire qualcuno esperto di diritto di famiglia, non so se l'affidamento in caso di separazione della casa comune alla moglie con figli minori sia titolo opponibile, né dove venga registrato questo "affidamento". L'assegnazione della casa dovrebbe essere registrata in Conservatoria in sede di divorzio, in quanto fino ad allora gli accordi presi in fase di separazione possono essere/non essere confermati.

Da questo panphlet che ho trovato su internet sembrerebbe:

  • separazione e assenza trascrizione: titolo opponibile per 9 anni, la non opponibilità sembra superata da una sentenza della Suprema Corte.
  • divorzio e trascrizione: titolo opponibile anche oltre 9 anni
Se è così i creditori non rivedranno un euro. Vedendo questi casi è palese perchè la comunione dei beni è un malus per la concessione mutuo e perchè questi siano GIUSTAMENTE concessi con il lumicino e solo con LTV almeno per il 50%.
Qui trattasi di mutuo acceso nel 2006, per il 100% del valore della casa e con ipoteca 200%. :eek: De facto credito inesigibile.

Si è così osservato che la trascrizione è richiesta per rendere opponibile all'acquirente l'assegnazione per una durata ultranovennale; se pertanto l'assegnatario non dovesse trascrivere il provvedimento questo, ad ogni modo, potrebbe essere opponibile almeno per nove anni dall'assegnazione.
Questa interpretazione, la quale ritiene l'opponibilità del provvedimento di assegnazione non trascritto limitatamente al novennio, non è stata tuttavia pacifica nella giurisprudenza della Suprema Corte.
Si è rimarcato, infatti, che in tema di separazione personaledei coniugi, nonchè di divorzio, l'assegnazione della casa familiare non costituisce un istituto equiparabile alla locazione.
In assenza di espressa previsione, pertanto, consegue l'inapplicabilità della norma in tema di opponibilità al terzo delle locazioni infranovennali.
Secondo quest'altro orientamento, quindi, l'opponibilità al terzo acquirente dell'immobile assegnato consegue solo ed esclusivamente in presenza della trascrizione del provvedimento di assegnazione, e, in difetto di quest'ultima, essa non opera.
Tale impostazione interpretativa sostiene, quindi, che il diritto del coniuge separato o divorziato è opponibile all'acquirente della casa solo in presenza di trascrizione del provvedimento di assegnazione, viceversa in caso di mancata trascrizione detto diritto non sarà opponibile neanche nei limiti del novennio, non potendosi equiparare il provvedimento di assegnazione della casa coniugale ad una locazione avente data certa.
Il contrasto è stato sciolto da una decisione della Corte di Cassazione che con la nota sentenza a sezioni unite del 26 luglio 2002 n. 11096 ha puntualizzato come l'assegnazione della casa familiare al coniuge affidatario della prole, avendo per definizione una data certa, è opponibile al terzo acquirente in data successiva anche se non trascritta, per nove anni decorrenti dalla data dell'assegnazione, ovvero anche dopo se il titolo è stato in precedenza trascritto.
 
Comprare l'immobile che descrivi equivale a fare una generosa offerta umanitaria di pagare tasse e manutenzioni straordinarie dell'immobile che la madre con i figli abiterà per i prossimi 10+++ anni senza che nessuno mai la possa mandare via.

Interessante il link di cavallobolso, sarebbe da denunciare il CTU (che ha sottolineato l'assenza della trascrizione per motivare l'assenza di titoli quando invece l'immobile è occupato da un avente diritto), perchè perizia con un errore enorme che modifica grandemente il valore di stima e di godibilità del bene per il futuro acquirente.
 
fai istanza al giudice prima dell'asta e chiedi chiarimenti al giudice stesso
 
Comprare l'immobile che descrivi equivale a fare una generosa offerta umanitaria di pagare tasse e manutenzioni straordinarie dell'immobile che la madre con i figli abiterà per i prossimi 10+++ anni senza che nessuno mai la possa mandare via.

Interessante il link di cavallobolso, sarebbe da denunciare il CTU (che ha sottolineato l'assenza della trascrizione per motivare l'assenza di titoli quando invece l'immobile è occupato da un avente diritto), perchè perizia con un errore enorme che modifica grandemente il valore di stima e di godibilità del bene per il futuro acquirente.

il CTU per dovere di cronaca ha periziato l'immobile come occupato NONOSTANTE fosse messo in asta come libero.

Da denunciare ci sarebbe un'agenzia che fa da consulenza per le aste e che voleva scucere 200€ a dei miei parenti "per entrare nel giro delle aste e avere più info su questo e altri immobili" che proponeva udite udite lo stralcio prima dell'asta successiva...ovviamente la banca avrebbe accettato di buon grado IMHO (era la prima asta deserta).

Il mutuo (Barclays) era già cartolarizzato...il pollo che acquista a stralcio o all'incanto lo aspettano con le mani giunte.
 
Nn e' la 1 volta che leggo di casi simili,sono in aumento ma io starei lontano....molto lontano
 
Comprare l'immobile che descrivi equivale a fare una generosa offerta umanitaria di pagare tasse e manutenzioni straordinarie dell'immobile che la madre con i figli abiterà per i prossimi 10+++ anni senza che nessuno mai la possa mandare via.

Interessante il link di cavallobolso, sarebbe da denunciare il CTU (che ha sottolineato l'assenza della trascrizione per motivare l'assenza di titoli quando invece l'immobile è occupato da un avente diritto), perchè perizia con un errore enorme che modifica grandemente il valore di stima e di godibilità del bene per il futuro acquirente.

L'assenza di trascrizione ( se e' reale ) e' un dato di fatto ,solo che nn significa niente nella fattispecie concreta:yes:;)
 
Vi chiedo lumi su questa particolare situazione da azzeccagarbugli:

coppia in comunione dei beni, separazione (non divorzio), pignoramento della casa.
La casa viene affidata alla madre (di tre bimbi minorenni, il più piccolo ha due anni) ed è attualmente occupata dalla stessa (comproprietaria) più figli.

La CTU rileva che "non risulta trascritta in Conservatoria provvedimento di assegnazione della casa" quindi è da considerarsi libero da vincoli e tale viene venduto in asta. Ovviamente deserta.

l'aggiudicatario può entrare in possesso in tempi umani o deve aspettare il diciottesimo del pargolo (ovvero 16 anni)??


La CTU ha correttamente riportato il motivo per cui la casa è da considerarsi libera da vincoli. All'atto pratico, però, sarà molto difficile procedere allo sfratto per la presenza di minori (oltre al fatto che la moglie potrà sempre appellarsi facendo trascrivere il decreto di assegnazione della casa come da provvedimento del giudice). In sintesi : tenersi alla larga!
 
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