pARTE dalla sicilia e da ct la riscossa dell'immobiliare

enzino33

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Con rialzi delle transazioni del 10% in sicilia e a Ct oltre i rialzi delle vendite anche il rialzo dei prezzi del 3,5% ( unica tra le prime 10 citta italiuane):D
 
Shhhhhhhh enzino non è che porti sfiga e mi rovini il mercato co questi titoloni?
 
enzino abbiamo capito che hai venduto 3 case l'ultimo mese
è già il 3° thread che apri...
secondo me fate prima tu e mirco se vi scrivete su whatsapp
 
Sono dati reali la gente ha capito che la liquidita' nn e' remunerativa con i tassi cosi bassi
 
Se volete fare centro rivolgetevi a enzino 33 il Nostradamus dell'immobiliare

X tutta la sicilia l'italia e isole comprese
 
Certo, finché la mafia ha soldi da riciclare il mercato siciliano resta in piedi..
 
Lo sanno tutti che in Sicilia e Catania in particolare il tasso di disoccupazione è inesistente e che gli stipendi sono tutti da manager.
 
NN dciamo inesattezza,il mercato riparte x i solidi fondamentili e ripartira' ovunque,l'italiano ama la casa inoltre vedo terrore nei vostri sguardi la paura di perdere l'affare ..sbrigatevi a comprare
 
Anch'io amo la Ferrari, ma non me la posso permettere. Sicilia...la Svizzerà del Sud, non lo sapevo.
 
NN dciamo inesattezza,il mercato riparte x i solidi fondamentili e ripartira' ovunque,l'italiano ama la casa inoltre vedo terrore nei vostri sguardi la paura di perdere l'affare ..sbrigatevi a comprare

Mbare ti stai adeguando al tenore dei post dei catastrofisti??? :D
 
Lo sanno tutti che in Sicilia e Catania in particolare il tasso di disoccupazione è inesistente e che gli stipendi sono tutti da manager.
Propio vero..


Enna, ucciso per cento euro: arrestati padre e figlio
I due accusati dell'omicidio di un imbianchino di 29 anni, accoltellato al culmine di una discussione per il pagamento di un lavoro edile

Enna, 26 settembre 2013 - E' stato disposto la scorsa notte l’arresto per padre e figlio accusati dell’omicidio dell’imbianchino Calogero Abati, 29 anni, accoltellato ieri a Piazza Armerina (Enna) al culmine di una discussione per il pagamento di un lavoro edile da 100 euro.
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Guglielmo Puglisi, 52 anni, e il figlio Vincenzo, 20 anni, gestore di un bar erano stati fermati subito dopo il delitto. Guglielmo Puglisi ha dichiarato di avere accoltellato Abati, ma dalle testimonianze raccolte dalla Squadra mobile di Enna e dalla visione delle riprese di una telecamera di sorveglianza, sembra che a sferrare due fendenti mortali che hanno raggiunto Abati al cuore e polmone, sia stato il figlio Vincenzo. Lungamente interrogato il cognato di Vincenzo Puglisi che lavora nel bar. Il giovane e’ stato scagionato ed e’ emerso che ha tentato disperatamente di fermare suocero e cognato, senza riuscirvi.
Abati nella tarda mattinata era andato insieme alla moglie da Puglisi a chiedere 100 euro che vantava per un lavoro edile realizzato per l’uomo che aveva lamentato che questo era incompleto. Poco più tardi Abati era ritornato da solo al bar ed aveva discusso con Guglielmo Pugliesi.

Ritornato una terza volta nel pomeriggio era scoppiata la discussione e sembra che sia stato Abati ad estrarre un coltello e colpire Vincenzo Puglisi che ha riportato una ferita alla spalla. A questo punto sembra che Guglielmo Puglisi, vedendo il figlio ferito abbia preso due coltelli ed inseguito Abati, raggiunto poco dopo da Vincenzo che, secondo gli inquirenti, e malgrado il tentativo del padre di accollarsi la responsabilita’ del delitto, avrebbe sferrato i due fendenti.

Calogero Abati è morto praticamente sul colpo. E’ stata una telefonata alla polizia a dare l’allarme e quando sono intervenuti gli agenti del Commissariato di Ps di Piazza Armerina il giovane era gia’ morto. Momenti di tensione davanti all’ospedale Chiello di Piazza Armerina dove in pochi minuti sono giunti oltre una trentina di familiari e amici della vittima che chiedevano notizie sulle sue condizioni di salute, insistendo per vedere il giovane. Al termine degli interrogatori Guglielmo e Vincenzo Puglisi sono stati rinchiusi nel carcere di Enna. Previste misure di sorveglianza particolari per i due indagati, considerato che Riccardo Abati, padre della vittima e lo zio Massimiliano Abati, sono detenuti nello stesso carcere. Riccardo Abati e’ stato coinvolto in tre inchieste antimafia della Dda nissena sul racket delle estorsioni e su un giro di rapine effettuate per finanziare il clan che operava tra Piazza Armerina e Aidone.
 
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