Uno studio sui PAC - Parte 1

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

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  • SONDAGGIO: Potrebbe interessarti una sezione "Trading Sportivo"?

    Ciao, ci piacerebbe sapere se potrebbe interessarti l'apetura di una nuova sezione dedicata unicamente al trading sportivo o betting exchange. Il tuo voto è importante perchè ci consente di capire se vale la pena pianificarla o no. Per favore esprimi il tuo voto, o No, nel seguente sondaggio: LINK.
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    Staff | FinanzaOnline

Andygo

Boia dé
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Partiamo dai vantaggi del PAC. Come è noto, infatti:
- un PAC permette di costruire un capitale nel tempo partendo da piccoli risparmi mensili;
- con un PAC è possibile mediare nel tempo i prezzi di carico delle posizioni.
E fin qui siamo d’accordo.

C’è chi sostiene anche che investendo in fondi azionari con un PAC non ci si deve mai preoccupare della scelta di tempo giusta per entrare (ogni momento è buono): si elimina cioè completamente il rischio di sbagliare il momento giusto per entrare in borsa.

…ma siamo sicuri che sia proprio così?
 
Uno studio sui PAC - Parte 2

Se da una parte è vero che un PAC presenta minori rischi rispetto ad un investimento effettuato con una soluzione unica (PIC), è altrettanto vero che un PAC NON elimina completamente il rischio di sbagliare il timing di ingresso. Sostenere una cosa del genere significa aver analizzato in modo superficiale la sua formula di funzionamento. Infatti un PAC su uno stesso fondo, di medesima durata e importo rateale, può produrre un rendimento molto diverso proprio a causa del diverso timing di ingresso.
 
Uno studio sui PAC - Parte 3

Vediamo con un esempio quanto importanti possono essere queste differenze.

Fondo: Black Rock Emerging Europe Fund
PAC di 60 rate mensili, importo rata di 250 €, Commissioni 5%.

Viene effettuato un backtest storico con rolling mensile (quasi 9 anni, dal 3 gennaio 2000 al 21 novembre 2008). Questo significa che vengono verificati i rendimenti di tutti i possibili PAC di 60 rate effettuabili su questo fondo nell’arco di tempo specificato.
Rolling mensile significa che il primo PAC verificato sarà quello iniziato il 18 gennaio 2000 e terminato il 18 gennaio 2004 (60 rate = 49 mesi considerando la maxirata iniziale pari a 12 volte la rata mensile); il secondo PAC verificato sarà quello iniziato il 18 febbraio 2000 e terminato il 18 febbraio 2004; l’ultimo PAC verificato sarà quello iniziato il 18 novembre 2004 e terminato il 18 novembre 2008.
Così facendo, abbiamo in pratica effettuato il backtest su 59 PAC, uguali in tutto e per tutto salvo che per il momento di inizio (timing di ingresso).
 
Uno studio sui PAC - Parte 4

RISULTATI DEL BACKTEST

Il migliore di questi 59 PAC ha un rendimento del +159,84%.
Il peggiore di questi 59 PAC ha un rendimento del -42,98%.

Questo significa che a fronte di un versamento totale di 15.000 € (60 versamenti da 250 € ciascuno), nel primo caso ci ritroviamo con 38.976 € in tasca, mentre nel secondo con soli 8.553 €. La differenza è di ben 30.423 € !
Un PAC lasciato in balia di se stesso NON elimina il rischio di un errato timing di ingresso in borsa.
Vediamo questi risultati graficamente.
 
Uno studio sui PAC - Parte 5

Ecco il grafico.
 

Allegati

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Uno studio sui PAC - Parte 6

Si può in qualche modo intervenire su un PAC per evitare che il timing di ingresso, a parità di altre condizioni, sia l’unico fattore a determinare il rendimento finale del nostro investimento?
La risposta è SI, attraverso una Gestione Attiva del PAC.
 
mah........... a me è sempre sembrato un modo per convincere a un risparmio o investimento forzoso piuttosto che a un investimento vero e proprio . Se a qualunque investimento togli il fattore tempo, come diceva piu' o meno così Keynes cosa me ne frega sapere che la borsa salirà quando saro' morto ?
La media da casalinga di voghera poi è sempre contro di te . Non ha senso mediare con 5 quanto hai già accumulato con 100
E' vero che alcune società di collocamento ti propongono dei pac dove dicono che saranno loro a mediare nel momento giusto e così riescono ad invogliare gli eventuali sottoscrittori . Il danaro versato non sarebbe subito investito ma nel momento piu' favorevole per il sottoscrittore . Dubito fortemente che qualunque gestore sia in grado di farlo considerato che sono quasi inesistenti di fatto i gestori follow trend
 
Uno studio sui PAC - Parte 7

La Gestione Attiva, che si concretizza nel riscatto di una parte delle quote in nostro possesso prima della scadenza del PAC, ha lo scopo di minimizzare il rischio di perdita di una parte o della totalità dei guadagni che si sono accumulati fino a quel momento.

In ogni caso, anche se il calo non fosse drastico, il riscatto anticipato di una parte delle quote in nostro possesso è sempre una strategia redditizia e prudente. I mancati guadagni in caso di un falso segnale di inversione del trend, infatti, sono di gran lunga inferiori alle maggiori perdite che subiremmo in caso di effettiva inversione del trend in mancanza di una Gestione Attiva.
 
Uno studio sui PAC - Parte 8

Fondo: Black Rock Emerging Europe Fund
PAC di 60 rate mensili, importo rata di 250 €, Commissioni 5%.​

Risultati del Backtest senza Gestione Attiva​
Miglior rendimento dei 59 PAC: +159,84%.
Peggior rendimento dei 59 PAC: -42,98%.

Risultati del Backtest con Gestione Attiva
Miglior rendimento dei 59 PAC: +159,84%.
Peggior rendimento dei 59 PAC: +13,44%.

La Gestione Attiva non avrebbe quindi avuto alcun impatto se applicata sul migliore dei 59 PAC del fondo in esame, mentre avrebbe avuto un impatto enorme se applicata sul peggiore di quei 59 PAC. La differenza di rendimento in presenza di Gestione Attiva sarebbe stata del +56,41%, pari ad un maggior guadagno finale di 8.463 € (17.016 € - 8.553 €).
 
Uno studio sui PAC - Parte 9 - Ultima parte

Ecco il grafico.
 

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Fondo: Black Rock Emerging Europe Fund
PAC di 60 rate mensili, importo rata di 250 €, Commissioni 5%.​

Risultati del Backtest senza Gestione Attiva​
Miglior rendimento dei 59 PAC: +159,84%.
Peggior rendimento dei 59 PAC: -42,98%.

Risultati del Backtest con Gestione Attiva
Miglior rendimento dei 59 PAC: +159,84%.
Peggior rendimento dei 59 PAC: +13,44%.

La Gestione Attiva non avrebbe quindi avuto alcun impatto se applicata sul migliore dei 59 PAC del fondo in esame, mentre avrebbe avuto un impatto enorme se applicata sul peggiore di quei 59 PAC. La differenza di rendimento in presenza di Gestione Attiva sarebbe stata del +56,41%, pari ad un maggior guadagno finale di 8.463 € (17.016 € - 8.553 €).

scusa, potrei sapere di chi è lo studio ? C'è qualcosa che non mi torna
grazie
 
complimenti per lo studio !
C'è qualcosa che non riesco a comprendere , diciamo parametri che mi mancano, ma sinceramente adesso vado a letto, domani ho una giornataccia
buonanotte

Grazie e buonanotte anche a te.
 
complimenti per lo studio!!! Ma, chi effettua per la casalinga di Voghera la gestione attiva??? A che maggiori costi??? E con quale maggiore sicurezza di risultato, a parte lo studio da te effettuato.
Io ho sempre visto il pac come un vincolo per il cliente nell'investimento o un modo per autorisparmiarsi un patrimonio.
 
complimenti per lo studio!!! Ma, chi effettua per la casalinga di Voghera la gestione attiva??? A che maggiori costi??? E con quale maggiore sicurezza di risultato, a parte lo studio da te effettuato.
Io ho sempre visto il pac come un vincolo per il cliente nell'investimento o un modo per autorisparmiarsi un patrimonio.
sicuramente un risultato lo ottiene la casalinga di Voghera, con la "gestione attiva": ingrassare di provvigioni il promotore finanziario e/o la sim :)
 
complimenti per lo studio!!! Ma, chi effettua per la casalinga di Voghera la gestione attiva??? A che maggiori costi??? E con quale maggiore sicurezza di risultato, a parte lo studio da te effettuato.
Io ho sempre visto il pac come un vincolo per il cliente nell'investimento o un modo per autorisparmiarsi un patrimonio.

Grazie. Chi glielo effettua non lo so, io non faccio il promotore finanziario.
Lo studio è nato da una richiesta che mi ha fatto un mio amico, tutto qui.

Per quanto riguarda i maggiori costi, tutti i rendimenti che vedete scritti lì sono già comprensivi di commissioni del 5%. Con o senza gestione attiva. Il massimo applicabile.
Non sono quelle che hanno un grosso impatto sul rendimento finale, come tutti credono, ma la non capacità di saper gestire un investimento in fondi, sia esso un PIC o un PAC.

Altri studi, se ne avete, portateli che ne discutiamo. Il fatto è che girovagando su parecchi siti non ho trovato proprio niente al riguardo: le due o tre solite frasi sui vantaggi e gli svantaggi.

L'esempio sul fondo portato sopra è soltanto uno possibile sui tanti fondi azionari (e non) che ci sono in giro. Nel mio studio ci sono al momento 448 fondi tra azionari, obbligazionari e bilanciati (lo storico varia da pochi mesi a quasi 12 anni), su ognuno dei quali ho effettuato il backtest di PAC di 60 rate (come quello riportato sopra) ma anche a 72, 84, 96, 108 e 120 dove possibile.
 
Ma soprattutto, in cosa consiste questa gestione attiva? Tu parli di riscattare le quote quando ci si avvicina alla fine del pac. Bene, a questo punto anziche'
riscattare le quote, non conviene stoppare o rallentare il pac? Sempre che sia
possibile riscattare una parte delle quote del pac prima che esso sia giunto al
termine.

Secondo, lo studio che hai fatto era gia' stato fatto mesi passati sempre su
questo forum da tozzifan e nikkei. Non avevano elaborato grafici ma anche senza l'aiuto di questi si era ormai giunti tutti alla conclusione che il problema
del pac era appunto il rischio di trovarsi in un mercato orso quando stava per
finire il pac e c'era bisogno di riscattarlo. Mentre si era esposti con poco
capitale durante la salita, ti trovavi ad essere esposto con tutto il capitale
durante la discesa. Il pac puo' essere un grande strumento per limitare la volatilita', ma va attuato quando il mercato e' orso e lasciato maturare quando
il mercato e' toro. Al primo sentore di cambio di trend si riscatta.
 
Ma soprattutto, in cosa consiste questa gestione attiva? Tu parli di riscattare le quote quando ci si avvicina alla fine del pac. Bene, a questo punto anziche'
riscattare le quote, non conviene stoppare o rallentare il pac? Sempre che sia
possibile riscattare una parte delle quote del pac prima che esso sia giunto al
termine.

Secondo, lo studio che hai fatto era gia' stato fatto mesi passati sempre su
questo forum da tozzifan e nikkei. Non avevano elaborato grafici ma anche senza l'aiuto di questi si era ormai giunti tutti alla conclusione che il problema
del pac era appunto il rischio di trovarsi in un mercato orso quando stava per
finire il pac e c'era bisogno di riscattarlo. Mentre si era esposti con poco
capitale durante la salita, ti trovavi ad essere esposto con tutto il capitale
durante la discesa. Il pac puo' essere un grande strumento per limitare la volatilita', ma va attuato quando il mercato e' orso e lasciato maturare quando
il mercato e' toro. Al primo sentore di cambio di trend si riscatta.
condivido totalmente, questa è la migliore gestione attiva, a mio parere!!
 
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