SAlve,
ho sempre sentito dire (giustamente) peste e corna sui fondi, in particolare su spese e tecniche di gestione... ma mi incuriosiva un aspetto interessante riguardante l'ipotetico fallimento di una società di gestione che detiene un fondo (o anche un ETF, suppongo...)
La CONSOB recita:
http://www.consob.it/main/trasversale/risparmiatori/investor/fondi/investire/checosa.html#1
L'investimento è tutelato attraverso la previsione di una serie di controlli, dei quali parleremo più avanti. E' anche tutelato attraverso la qualificazione del fondo come patrimonio giuridicamente separato, sia dal patrimonio della società di gestione che da quello dei singoli partecipanti. Questa caratteristica comporta una conseguenza molto importante: i creditori della società di gestione non possono aggredire il fondo per soddisfare i propri crediti (e quindi non possono pregiudicare i diritti dei partecipanti).
Anche es. dal sito di Anima SGR:
https://www.animasgr.it/ANIMA/IT/Prodotti/FondiComuni/NostriFondi/fondicomuni
4) I fondi non sono a rischio fallimento
Se avete quote di fondi comuni, non dovete temere per l’eventuale fallimento della Società di gestione del risparmio che lo gestisce, o della banca/sim che ve lo ha venduto.
Il patrimonio dei fondi comuni è infatti separato da quello della Sgr che lo gestisce, ed è custodito da una Banca depositaria. In caso di fallimento della banca o della Sgr, i patrimoni dei fondi restano di proprietà dei risparmiatori.
Quindi da quello che sembra, il fallimento di una società di gestione non pregiudica il patrimonio di un fondo o di un ETF. Immagino però che se fallisce la banca depositaria... che magari è dello stesso gruppo...
Se ne deduce quindi che fondi ed ETF, crollo delle quotazioni a parte, sono comunque molto sicuri? Paragonabili ad un conto corrente?
Ci sono stati nel passato esempi di fallimenti di società di gestione fondi?
ho sempre sentito dire (giustamente) peste e corna sui fondi, in particolare su spese e tecniche di gestione... ma mi incuriosiva un aspetto interessante riguardante l'ipotetico fallimento di una società di gestione che detiene un fondo (o anche un ETF, suppongo...)
La CONSOB recita:
http://www.consob.it/main/trasversale/risparmiatori/investor/fondi/investire/checosa.html#1
L'investimento è tutelato attraverso la previsione di una serie di controlli, dei quali parleremo più avanti. E' anche tutelato attraverso la qualificazione del fondo come patrimonio giuridicamente separato, sia dal patrimonio della società di gestione che da quello dei singoli partecipanti. Questa caratteristica comporta una conseguenza molto importante: i creditori della società di gestione non possono aggredire il fondo per soddisfare i propri crediti (e quindi non possono pregiudicare i diritti dei partecipanti).
Anche es. dal sito di Anima SGR:
https://www.animasgr.it/ANIMA/IT/Prodotti/FondiComuni/NostriFondi/fondicomuni
4) I fondi non sono a rischio fallimento
Se avete quote di fondi comuni, non dovete temere per l’eventuale fallimento della Società di gestione del risparmio che lo gestisce, o della banca/sim che ve lo ha venduto.
Il patrimonio dei fondi comuni è infatti separato da quello della Sgr che lo gestisce, ed è custodito da una Banca depositaria. In caso di fallimento della banca o della Sgr, i patrimoni dei fondi restano di proprietà dei risparmiatori.
Quindi da quello che sembra, il fallimento di una società di gestione non pregiudica il patrimonio di un fondo o di un ETF. Immagino però che se fallisce la banca depositaria... che magari è dello stesso gruppo...
Se ne deduce quindi che fondi ed ETF, crollo delle quotazioni a parte, sono comunque molto sicuri? Paragonabili ad un conto corrente?
Ci sono stati nel passato esempi di fallimenti di società di gestione fondi?