Consulenza finanziaria: differenza tra banche/poste e SIM indipendenti

luchetto500

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Salve ragazzi, non so se è giusto chiedere qui ma ci provo lo stesso...
Vorrei diventare, una volta terminata la laurea, un consulente finanziario ma ho un dubbio che riguarda il fatto di fare il consulente in banca/posta rispetto ad una SIM (società di intermediazione mobiliare) indipendente.
Prima ancora di terminare la laurea ho fatto un colloquio presso una nota SIM italiana e in questo colloquio di gruppo mi è stato detto che i primi due/tre anni da consulente sono MOLTO tosti per cercare di creare un portafoglio di tutto rispetto ma poi una volta fatto ciò le cose migliorano di molto sia economicamente che dal punto di vista del lavoro stesso.
Ora la domanda è questa: la differenza con la banca/posta è che io come consulente ho il vantaggio di usufruire dei clienti diretti della banca/posta senza che mi impazzisco nella loro ricerca personale??? In banca/posta ho uno stipendio fisso, proveniente da quest'ultime, più una parte variabile in relazione al mio portafoglio? Nella SIM indipendente mi è stato detto che vengo retribuito solo dal mio cliente, un pò come si fa con gli avvocati, notai ecc..
Ho colto bene tutte le differenze?
Grazie mille a tutti
 
Poste non ti assumono

Banca è sempre più difficile visto cosa ci aspetta il futuro e ho i miei dubbi che avresti uno stipendio fisso al massimo un rimborso spese

Comunque con poste e banca vendi quello che ti dice la banca quindi sei più un venditore che consulente

Nella SIM indipendente che le cose migliorino con gli anni è tutto da vedere ci sono tanti avvocati che dopo 10 di anni di professioni ancora non riescono a mettere il piatto a tavola


Comunque qui ci sono diversi consulenti indipendenti che sapranno demoralizzarti o incentivarti più di me :D
 
Poste non ti assumono

Banca è sempre più difficile visto cosa ci aspetta il futuro e ho i miei dubbi che avresti uno stipendio fisso al massimo un rimborso spese

Comunque con poste e banca vendi quello che ti dice la banca quindi sei più un venditore che consulente

Nella SIM indipendente che le cose migliorino con gli anni è tutto da vedere ci sono tanti avvocati che dopo 10 di anni di professioni ancora non riescono a mettere il piatto a tavola


Comunque qui ci sono diversi consulenti indipendenti che sapranno demoralizzarti o incentivarti più di me :D

OK,grazie per la risposta: consulenti sul forum fatevi avanti....si accettano consigli!!:D

Una cosa: ma in banca/posta sono loro che mi passano i clienti??? cioè è un loro punto a vantaggio rispetto alle SIM indipendenti?
 
Salve ragazzi, non so se è giusto chiedere qui ma ci provo lo stesso...
Vorrei diventare, una volta terminata la laurea, un consulente finanziario ma ho un dubbio che riguarda il fatto di fare il consulente in banca/posta rispetto ad una SIM (società di intermediazione mobiliare) indipendente.
Prima ancora di terminare la laurea ho fatto un colloquio presso una nota SIM italiana e in questo colloquio di gruppo mi è stato detto che i primi due/tre anni da consulente sono MOLTO tosti per cercare di creare un portafoglio di tutto rispetto ma poi una volta fatto ciò le cose migliorano di molto sia economicamente che dal punto di vista del lavoro stesso.
Ora la domanda è questa: la differenza con la banca/posta è che io come consulente ho il vantaggio di usufruire dei clienti diretti della banca/posta senza che mi impazzisco nella loro ricerca personale??? In banca/posta ho uno stipendio fisso, proveniente da quest'ultime, più una parte variabile in relazione al mio portafoglio? Nella SIM indipendente mi è stato detto che vengo retribuito solo dal mio cliente, un pò come si fa con gli avvocati, notai ecc..
Ho colto bene tutte le differenze?
Grazie mille a tutti

cioa,....non esiste nessuna "nota SIM italiana" che possa razionalmente essere considerata indipendente...
 
cioa,....non esiste nessuna "nota SIM italiana" che possa razionalmente essere considerata indipendente...

Ma non è vero, ci sono SIM indipendenti (da banche o altri conglomerati finanziari) che fanno consulenza indipendente.
 
Ma non è vero, ci sono SIM indipendenti (da banche o altri conglomerati finanziari) che fanno consulenza indipendente.

si lo so...ma sono "note"? dove per "note" intendo conosciute dalla maggior parte dei risparmiatori italiani?
 
Salve ragazzi, non so se è giusto chiedere qui ma ci provo lo stesso...
Vorrei diventare, una volta terminata la laurea, un consulente finanziario ma ho un dubbio che riguarda il fatto di fare il consulente in banca/posta rispetto ad una SIM (società di intermediazione mobiliare) indipendente.
Prima ancora di terminare la laurea ho fatto un colloquio presso una nota SIM italiana e in questo colloquio di gruppo mi è stato detto che i primi due/tre anni da consulente sono MOLTO tosti per cercare di creare un portafoglio di tutto rispetto ma poi una volta fatto ciò le cose migliorano di molto sia economicamente che dal punto di vista del lavoro stesso.
Ora la domanda è questa: la differenza con la banca/posta è che io come consulente ho il vantaggio di usufruire dei clienti diretti della banca/posta senza che mi impazzisco nella loro ricerca personale??? In banca/posta ho uno stipendio fisso, proveniente da quest'ultime, più una parte variabile in relazione al mio portafoglio? Nella SIM indipendente mi è stato detto che vengo retribuito solo dal mio cliente, un pò come si fa con gli avvocati, notai ecc..
Ho colto bene tutte le differenze?
Grazie mille a tutti

Il futuro è sicuramente più probabile tanto più la società con cui collabori ti fornisce una piattaforma e dei servizi d'investimento da usare a piacimento e tramite i quali essere remunerato dal cliente, mentre la società si occupa della logistica e del brand a livello pubblicitario&co.
Ad essere onesti iniziare da zero "in proprio" senza conoscenze particolari e sbarcare il lunario, ad oggi la vedo molto difficile, però non si sa mai.
Per quel che vedo una consulente "onesto" ha dei ricavi che vanno dallo 0,3% allo 0,4% delle masse complessive il ché significa che per guadagnare 30.000€ devi gestire 10.000.000€ considerando che ci devi pagare le tasse e i contributi, rimane ben poco, anche se forse qualche regime agevolato all'inizio può servire.
Se sei in una realtà dove la banca ha ancora la sua importanza forse è meglio provare a tessere relazioni tramite di essa e poi pensare a trasmigrazioni più in là...se trovi una banca che assume...mi pare abbiano il problema inverso.
 
mi pare di capire che per chi comincia da zero (neolaureato) è molto più semplice fare consulenza in banca (se mi assumono) piuttosto che in una SIM indipendente....dico bene????
 
mi pare di capire che per chi comincia da zero (neolaureato) è molto più semplice fare consulenza in banca (se mi assumono) piuttosto che in una SIM indipendente....dico bene????

Diciamo che puoi fare un lavoro legato alla finanza, ma la consulenza addà venì...
 
No in banca NON fai consulenza: ogni mattina ti danno un budget sul prodotto in collocamento ed un elenco di clienti da contattare a cui la loro Mifid permette di sottoscriverlo e tu devi vendere PUNTO

Allora mettiamola cosi: in banca sono un venditore mentre nella SIM sono un consulente...nella SIM il consulente viene retribuito come un avvocato, notaio, ecc.. mentre in banca? Ho uno stipendio fisso essendo dipendente della banca? Oltre magari una piccola parte variabile??
 
Allora mettiamola cosi: in banca sono un venditore mentre nella SIM sono un consulente...nella SIM il consulente viene retribuito come un avvocato, notaio, ecc.. mentre in banca? Ho uno stipendio fisso essendo dipendente della banca? Oltre magari una piccola parte variabile??

Dipende solo da come vieni pagato, da quanto di quello che paga il cliente si tiene l'intermediario per se e da che servizi ti da.
Chiaro che se come intermediario ti fornisco un ufficio, segreteria e cartoleria gratis, suite e software di gestione, dovrò pretendere che se mi occupi un posto tu produca un incasso superiore alle mie spese per fornirti quei servizi e a maggior ragione se per un qualche motivo ti do una quota fissa di remunerazione o roba simile...più ti do, più dovrai fare quello che ti dico io e se sei un mio dipendente, neanche stiamo a discutere!
Se io come intermediario ti fornisco solo un software di investimento/rendicontazione e poi il resto te lo paghi te(rispondendo a dei criteri minimi di immagine del brand), probabilmente mi va bene un po' tutto.
 
Allora mettiamola cosi: in banca sono un venditore mentre nella SIM sono un consulente...nella SIM il consulente viene retribuito come un avvocato, notaio, ecc.. mentre in banca? Ho uno stipendio fisso essendo dipendente della banca? Oltre magari una piccola parte variabile??

la banca ti può assumere come dipendente come risorsa esterna può darti un fisso un rimborso spese ecc ecc ci sono diverse forme contrattuali.

se vuoi lo stipendio il difficile è farsi assumere dalla banca poi tra cassiere e venditore di fondi la differenza è poca.
 
Allora mettiamola cosi: in banca sono un venditore mentre nella SIM sono un consulente...nella SIM il consulente viene retribuito come un avvocato, notaio, ecc.. mentre in banca? Ho uno stipendio fisso essendo dipendente della banca? Oltre magari una piccola parte variabile??

nella SIM vieni pagato dalla SIM che viene pagata dal cliente come un avvocato, ecc sempre che sia davvero così...se la SIM ha accordi di distribuzione resta sempre una vendita, se si tratta di una SIM che fa esclusivamente consulenza a parcella, non distribuisce nulla e consiglia sui soldi del cliente depositati presso altre banche, vale il paragone con l'avvocato ecc., ma una SIM di questo tipo facilmente diventa una SCF perchè ha meno costi di una SIM
 
Un'altra domanda: conoscete la figura del private banker? E' un dipendente della banca, con tanto di stipendio fisso, oppure è sempre un consulente che si paga a parcella tramite clienti??
 
"private banker" è una definizione di fantasia

le figure professionali che possono fare consulenza hanno precise definizioni di LEGGE:

CFAOFS -Consulente Finanziario Abilitato all'Offerta Fuori Sede

CFA - Consulente Finanziario Autonomo

SCF - Società di Consulenza Finanziaria (CFA associato in srl o altra forma giuridica)

i clienti pagano la parcella in modo diretto solo ai CFA e SCF, e CFA e SCF per LEGGE possono avere solo parcelle come unica forma di retribuzione e NESSUN INCENTIVO MONETARIO O NON MONETARIO da nessuna società

se un CFAOFS vende un contratto di consulenza a parcella ad un suo cliente, la parcella verrà pagata dal cliente esclusivamente alla BANCA/SIM non certamente al CFAOFS che per LEGGE non può incassare retribuzioni direttamente dai clienti
 
Un'altra domanda: conoscete la figura del private banker? E' un dipendente della banca, con tanto di stipendio fisso, oppure è sempre un consulente che si paga a parcella tramite clienti??

Il private banker una volta era una figura tipica delle filiali bancarie ed in pratica era l'addetto (dipendente stipendiato) a cui veniva detto di seguire i patrimoni più grossi.
Col tempo le banche hanno pensato di creare delle specie di "unità" operative specializzate(dipendenti stipendiati) solo in questo tipo di gestione, magari aprendo degli uffici appositi di rappresentanza, per i clienti danarosi, comunque col conto presso la filiale bancaria classica.
Adesso molte reti di ex promotori finanziari, (oggi CFAOFS - Consulente Finanziario Abilitato all'Offerta Fuori Sede) hanno chiamato i propri consulenti in questo modo per mantenere l'"aura" di prestigio e professionalità a cui erano abituati molti clienti di banca tradizionale e per favorire il passaggio di mass; questi sono partite iva con mandato di agenzia dell'intermediario, non dipendenti.

Il resto:
Family Banker
Personal Financial Advisors/Advisers
Private Wealth Managers
Wealth Managers
......
sono solo nomignoli che dovrebbero richiamare sensazioni relative al target di clientela individuato.
 
Se sei di famiglia benestante, puoi cercare di entrare in una rete e guadagnare certamente di più di quello che incasseresti alle poste o in banca dove non è affatto detto che ti assumano, anzi, al riguardo, ho dei grandissimi dubbi, e guadagneresti facendo il consulente --un tempo PF-- grazie alla ricchezza della tua famiglia . Inoltre come PF sarei sempre libero, mentre in banca o in posta ti romperanno sempiternamente le balle per fare il budget, per collocare prodotti del belino etc etc. Come PF avrai un manager sopra di te che se sei con un bel portafoglio, non ti romperà mai tanto come il tuo superiore bancario. Bene inteso una volta diventato PF e assunto da una rete devi far comprare e tenere alla tua famiglia del gestito (assicurazioni, unit linked, gestioni patrimoniali, fondi) perchè sull'amministrato (azioni e obbligazioni) ti pagano poco o niente. Io alla questione della consulenza indipendenza ci credo poco o niente perchè non ce lo vedo proprio un italianio che paga la fattura al suo PF indipendente dopo emissione di fattura.
Circa le varie reti, il bonus di entrata --se te lo danno-- è variabile e dipende dal tuo potere contrattuale -- in ultima analisi dai soldi che porterai-- e ci sono reti chi pagano bene , chi male , chi non ti paga nulla come bonus di entrata. Ovviamente anche in una identica rete, chi porta poco avrà un bonus di entarta minore di uno che ha un PTF consistente.Anche la durata del contratto è importante : mai firmare per un numero eccessivo di anni .
Oltre a questo bonus di entrata, riceverai mensilmente o trimestralmente da parte della tua rete una fattura con le tue fees in pratica derivate dai costi di gestione dei fondi e anche qui ti potrei dire quale rete paga di più e quale rete paga di meno e ti basti sapere che tra una rete che paga tanto ad una che paga poco arriviamo anche ad un rapporto vicino a 3 a 1. Cioè 2 consulenti con portafogli perfettamente uguali però in 2 reti diverse possono portare a casa all'anno uno l'1% LORDO all'anno e l'altro lo 0,35% .Ultima cosa: per fare il PF conta in primis la capacità relazionale mentre la laurea conta poco più che zero. Essere oltre modo pazienti sarà basilare perchè è gioco forza che ti capiteranno dei belinoni al cubo che, a sentirli parlare, ti cadranno le braccia.L' essere troppo tecnico sarà contro producente perchè il cliente non sarà mai in grado di comprendere se sei preparato o meno.Auguri.
 
Il private banker è semplicemente una etichetta di marketing per vendere al cliente la sensazione di essere trattato da vip. Visto che non mi sembra che tu abbia le idee chiare ti spiego come funzionavano qualche anno fa le cose in banca - ma non credo che adesso siano cambiate molto. Il nuovo assunto finiva allo sportello a servire la clientela genetica: se vedevano che avevi attitudini commerciali e ti impegnavi - cioè avevi un certo feeling con i clienti e riuscivi a piazzare i prodotti da banco in budget - previo una serie di corsi ti promuovevano gestore “affluent” cioè ti davano un pacchetto di clienti medi - generalmente dai 100.000 a 500.000 euro- da gestire sempre in una logica di prodotti da budget. Dopo qualche anno avevi due possibilità: se avevi un rapporto di fidelizzazione con i clienti potevi tentare il salto passando a una rete a fare il promotore o ad un’altra banca nella speranza di portarti dietro parte del tuo portafoglio clienti. Questo adesso è piu’ difficile perche’ le banche di erano a caccia di gestori affluent quando aprivano una filiale sulla piazza e adesso le filiali le chiudono e non le aprono mentre per le reti visto la pressione al ribasso selle commissioni se non riesci a portarti dietro almeno una ventina di milioni di risparmio gestito fai la fame. se sei veramente bravo nell’ottica della banca - riuscendo a fare i budget senza farti scappare i clienti... - ti promuovono a “private banker” cioè a gestire un pacchetto clienti da mezzo milione in su. Generalmente subentri quando un ‘altro private ha preso il volo e il tuo compito è di tamponare il piu’ possibile gli abbandoni. Dopo qualche anno se sei riuscito a consolidare il rapporto con i clienti allora si puoi deciderti di mettermi sul mercato generalmente per una rete o per un’altra banca che ti “pagano” la raccolta che riesci a portare con te. Cioè nel contratto fissi dei livelli - il primo anno X il secondo anno Y in terzo anno Z - e sulla base dei tuoi risultati scattano le remunerazioni previste. Pero’ di solito esiste il patto di non concorrenza cioe’ se lasci la banca per passare ad un’altra devi pagare una penale.
Le reti si approvvigionano pescando nelle banche o nelle altre reti, i junior cioè i neoassunti senza portafoglio proprio vengono cinicamente mandati allo sbaraglio contando sul fatto che nel giro di due tre anni molleranno tutto ma una parte della raccolta che hanno fatto su parenti e amici comunque resta.

Morale della favola: puoi anche essere uscito dalla Bocconi con il massimo dei voti ed aver fatto stages prestigiosi ma....

ottima spiegazione, complimenti!
 
ma rispondendo un pò a tutti in generale: sembra che fare il venditore in banca o il consulente in una SIM (su quest'ultima ho dei forti dubbi anche io) non convenga...cioè io non pretendo di diventare ricco sia chiaro ma mi basta uno stipendio dignitoso...possibile che la banca non assume e qual'ora lo facesse sia cosi disarmante la cosa? Vedo da parte vostra un certo scetticismo sulle banche...:no:
 
ma rispondendo un pò a tutti in generale: sembra che fare il venditore in banca o il consulente in una SIM (su quest'ultima ho dei forti dubbi anche io) non convenga...cioè io non pretendo di diventare ricco sia chiaro ma mi basta uno stipendio dignitoso...possibile che la banca non assume e qual'ora lo facesse sia cosi disarmante la cosa? Vedo da parte vostra un certo scetticismo sulle banche...:no:

Fabi: 22mila esuberi nelle banche, gia chiusi 7mila sportelli - Repubblica.it
 
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