cricket72
a difesa del gregge
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da domani 24 maggio entra in negoziazione su borsa italiana questo nuovo etf a replica fisica ad accumulazione dei proventi
Lyxor Italia Equity PIR UCITS ETF - LU1605710802
Il Comparto ha come obiettivo di offrire un’esposizione alla performance del mercato azionario italiano investendo principalmente in società italiane a grande e media capitalizzazione, normalmente ricomprese negli indici FTSE MIB e FTSE Italia Mid Cap.
Il Comparto cercherà di ottenere un rendimento simile a quello di un portafoglio composto per il 75% dal FTSE MIB e per il 25% dal FTSE Italia Mid Cap (il “Portafoglio di Riferimento”).
Tale obiettivo viene ottenuto tramite una gestione attiva, consistente in investimenti in un portafoglio diversificato di azioni che danno titolo ai benefici fiscali previsti per i “PIR” (come di seguito definiti e descritti). La gestione attiva può comportare delle discrepanze tra l’esposizione effettiva del Comparto ed il Portafoglio di Riferimento, e, quindi, ad un rendimento del Comparto non correlato a quello del Portafoglio di Riferimento.
In particolare, l’acronimo “PIR” nella denominazione del Comparto indica che le sue Azioni sono idonee ad essere considerate “investimenti qualificati” all’interno di un “Piano Individuale di Risparmio a lungo termine” (“PIR”) in quanto le politiche di investimento del Comparto rispettano i requisiti di cui all’articolo 1, commi 100 e ss. della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Legge di Bilancio per il 2017, nel seguito, la “Legge 232”). Tali disposizioni prevedono delle agevolazioni fiscali nei confronti di persone fisiche residenti relativamente ai redditi di natura finanziaria derivanti dagli investimenti diretti o tramite Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio o “OICR”, come il Comparto, in strumenti finanziari emessi o stipulati con imprese residenti in Italia o in uno Stato membro dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo con stabile organizzazione in Italia, che rispondano a determinati requisiti.
In particolare, per poter adempiere alle prescrizioni della Legge 232 ed essere considerato “investimento qualificato” ai fini PIR, il Comparto investirà almeno il 70% delle proprie attività in strumenti finanziari – negoziati o meno in un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazioni – emessi o stipulati con imprese non immobiliari che siano residenti in Italia o in uno Stato membro dell’Unione Europea o nello Spazio Economico Europeo e che abbiano una stabile organizzazione in Italia. Almeno il 30% dei suddetti strumenti finanziari, che corrisponde al 21% del portafoglio del Comparto, deve essere emesso da società che non sono ricomprese nell’indice FTSE MIB o in indici equivalenti di altri mercati regolamentati; il Comparto non può detenere investimenti in strumenti finanziari della stessa società, o di società dello stesso gruppo, o in depositi e conti correnti che rappresentino più del 10% delle proprie attività. Inoltre, il Comparto non potrà investire in strumenti finanziari emessi da società non residenti in Paesi che assicurano un adeguato scambio di informazioni con l’Italia.
Le prescrizioni di cui sopra si intendono adempiute se gli investimenti restano conformi per almeno due terzi di ogni anno solare di esistenza del Comparto.
Subordinatamente al rispetto dei sopra descritti requisiti per i PIR, il Comparto investe principalmente in titoli ricompresi nei citati indici FTSE MIB FTSE Italia Mid Cap (nel seguito congiuntamente definiti gli “Indici di Riferimento”) e in via subordinata, potrà fare ricorso a strumenti finanziari derivati come future su azioni o indici o performance swap.
L’esposizione complessiva del Comparto è calcolata attraverso il metodo degli impegni.
Il Comparto può prestare i titoli del proprio portafoglio ed i relativi proventi saranno di appannaggio del Comparto stesso.
Il Comparto è indirizzato agli investitori che intendono esporsi ai titoli a grande e media capitalizzazione quotati alla Borsa Italiana.
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Lyxor Italia Equity PIR UCITS ETF - LU1605710802
Il Comparto ha come obiettivo di offrire un’esposizione alla performance del mercato azionario italiano investendo principalmente in società italiane a grande e media capitalizzazione, normalmente ricomprese negli indici FTSE MIB e FTSE Italia Mid Cap.
Il Comparto cercherà di ottenere un rendimento simile a quello di un portafoglio composto per il 75% dal FTSE MIB e per il 25% dal FTSE Italia Mid Cap (il “Portafoglio di Riferimento”).
Tale obiettivo viene ottenuto tramite una gestione attiva, consistente in investimenti in un portafoglio diversificato di azioni che danno titolo ai benefici fiscali previsti per i “PIR” (come di seguito definiti e descritti). La gestione attiva può comportare delle discrepanze tra l’esposizione effettiva del Comparto ed il Portafoglio di Riferimento, e, quindi, ad un rendimento del Comparto non correlato a quello del Portafoglio di Riferimento.
In particolare, l’acronimo “PIR” nella denominazione del Comparto indica che le sue Azioni sono idonee ad essere considerate “investimenti qualificati” all’interno di un “Piano Individuale di Risparmio a lungo termine” (“PIR”) in quanto le politiche di investimento del Comparto rispettano i requisiti di cui all’articolo 1, commi 100 e ss. della Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (Legge di Bilancio per il 2017, nel seguito, la “Legge 232”). Tali disposizioni prevedono delle agevolazioni fiscali nei confronti di persone fisiche residenti relativamente ai redditi di natura finanziaria derivanti dagli investimenti diretti o tramite Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio o “OICR”, come il Comparto, in strumenti finanziari emessi o stipulati con imprese residenti in Italia o in uno Stato membro dell’Unione Europea o dello Spazio Economico Europeo con stabile organizzazione in Italia, che rispondano a determinati requisiti.
In particolare, per poter adempiere alle prescrizioni della Legge 232 ed essere considerato “investimento qualificato” ai fini PIR, il Comparto investirà almeno il 70% delle proprie attività in strumenti finanziari – negoziati o meno in un mercato regolamentato o in un sistema multilaterale di negoziazioni – emessi o stipulati con imprese non immobiliari che siano residenti in Italia o in uno Stato membro dell’Unione Europea o nello Spazio Economico Europeo e che abbiano una stabile organizzazione in Italia. Almeno il 30% dei suddetti strumenti finanziari, che corrisponde al 21% del portafoglio del Comparto, deve essere emesso da società che non sono ricomprese nell’indice FTSE MIB o in indici equivalenti di altri mercati regolamentati; il Comparto non può detenere investimenti in strumenti finanziari della stessa società, o di società dello stesso gruppo, o in depositi e conti correnti che rappresentino più del 10% delle proprie attività. Inoltre, il Comparto non potrà investire in strumenti finanziari emessi da società non residenti in Paesi che assicurano un adeguato scambio di informazioni con l’Italia.
Le prescrizioni di cui sopra si intendono adempiute se gli investimenti restano conformi per almeno due terzi di ogni anno solare di esistenza del Comparto.
Subordinatamente al rispetto dei sopra descritti requisiti per i PIR, il Comparto investe principalmente in titoli ricompresi nei citati indici FTSE MIB FTSE Italia Mid Cap (nel seguito congiuntamente definiti gli “Indici di Riferimento”) e in via subordinata, potrà fare ricorso a strumenti finanziari derivati come future su azioni o indici o performance swap.
L’esposizione complessiva del Comparto è calcolata attraverso il metodo degli impegni.
Il Comparto può prestare i titoli del proprio portafoglio ed i relativi proventi saranno di appannaggio del Comparto stesso.
Il Comparto è indirizzato agli investitori che intendono esporsi ai titoli a grande e media capitalizzazione quotati alla Borsa Italiana.
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