CHE FARE ?? Licenziamento e uscita da fondo di categoria CONCRETO

tonifurente

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CHE FARE ?? Licenziamento e perdita dei requisiti per partecipare al fondo di categoria CONCRETO

Ciao a tutti,
voglio chiedere il parere di chi è più esperto di me su un problema impellente che mi si è presentato e su cui devo prendere una decisione rapida.
Ho lavorato per 15 anni presso una grande industria di materiali da costruzione che da un po' di anni ha utilizzato la CIG per lasciare a casa centinaia di persone con lo scopo di liberarsene fiaccandone qualsiasi speranza di tornare a lavoro. Dopo lunga e sofferta decisione, a dicembre 2014, ho scelto di accettare il licenziamento del datore del lavoro in cambio di una buonuscita.
Inoltre da metà dell'anno 2000 avevo deciso di versare tutto il TFR (quota di contribuzione 100%) nel fondo di categoria (CONCRETO) assieme all'integrazione volontaria sia mia che del datore di lavoro.
Il fondo nel corso degli anni precedenti ha reso mediamente 3-4% quindi oggi mi trovo ad avere 50k di TFR lordo (da tassare). Ho fatto la richiesta presso il datore di lavoro, con il modulo fornito da CONCRETO per riscattare l'intera posizione sopratutto alla luce del giochino del governo Renzi che ha portato la tassazione delle rendite dei fondi previdenziali di categoria dall' 11.5% al 20% mediante la approvazione della legge di stabilità della settimana di natale 2014 !
Quindi ho compilato il modulo e l'ho mandato al datore di lavoro.
Oggi ricevo una telefonata dal responsabile del fondo che mi parla delle sorti belle e mirabolanti del fondo stesso (https://www.fondoconcreto.it/index.php?param=560&des=). Qualche preoccupazione la deve avere anche lui: si tenga conto che assieme a me sono usciti almeno 80 dalla mia azienda e chissà quanti altri nell'intero comparto in Italia. È probabile che le richieste di riscatto siano massive.
Lui mi spiega le varie ipotesi sulla scelta di come gestire quel denaro e le imposte che ne deriveranno (senza entrare nello specifico nonostante la mia richiesta di un bel foglio xls descrittivo), parlando di una tassazione ridotta per ogni anno di contribuzione (non ho capito su cosa) che scatta dal 15esimo anno (che per me arriva nel 2015 ossia quando sono licenziato) cercando, ovviamente, di parteggiare perché il denaro rimanga nel fondo.

Le ipotesi disponibili sono le seguenti:

A) il RISCATTO, per un importo pari al 50% della posizione individuale accantonata, per effetto di:
• Mobilità (tassazione favorevole rispetto al punto C);
• Invalidità permanente con riduzione della capacità lavorativa a meno 1/3;
• Cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria (a zero ore e per un periodo minimo di 12 mesi);
B) il RISCATTO dell’ intera posizione individuale accantonata, per effetto di:
• Invalidità permanente con riduzione della capacità lavorativa a meno 1/3;
• Inoccupazione superiore a 48 mesi;
• Risoluzione del rapporto di lavoro per raggiungimento età pensionabile con iscrizione superiore a 5 anni;
C) il RISCATTO dell’intera posizione individuale accantonata, per effetto di:
• Licenziamento per giustificato motivo oggettivo;
• Fallimento azienda;
• Mobilità (tassazione meno favorevole rispetto al punto A);
• Risoluzione del rapporto di lavoro per raggiungimento età pensionabile con iscrizione inferiore a 5 anni;
D) il RISCATTO dell’intera posizione individuale accantonata, per effetto di:
• Dimissioni volontarie;
• Cambio contratto senza risoluzione del rapporto di lavoro;
• Passaggio a dirigente;
• Fine contratto a tempo determinato;
• Licenziamento per giusta causa;
• Altre Cause (specificare)_______________
E) il MANTENIMENTO:
• Mantenimento della posizione contributiva maturata senza versare ulteriori contributi;

Io ho già mandato, poco prima di natale, il modulo al datore di lavoro con l'IPOTESI D1)
Il responsabile del fondo mi ha detto che una volta che il datore di lavoro gira la richiesta a Roma questa diventa subito effettiva ed irreversibile.
Io non so se è bene portare fuori tutto e metterli da qualche parte (in un altro fondo monetario o simile poco redditizio ma che non intacchi il capitale). Non se è più conveniente portarli a casa ora e subito e gestirmeli in proprio oppure lasciarli lì, anche se non sono più integrati da altro, (a meno che non versi io autonomamente) pagandone le spese di gestione (https://www.fondoconcreto.it/index.php?param=479) che ammontano a circa (secondo quanto dichiarato nel 2014 per il 2013) "allo 0.13% della retribuzione ai fini del calcolo del TFR (costi amministrativi) + costo indirettamente a carico dell'aderente, calcolato sul montate maturato per un'incidenza annuale pari al valore indicato, con calcolo giornaliero dei ratei 0.16%".
Se io faccio il rapporto tra quanto versato e quanto pagato come spese a carico tra il 04/12 e il 03/13 trovo che le spese direttamente sostenute da me sono state di circa 1.76%
Tra l'altro, e qui rasentiamo la pazzia italiana, nessuno è in grado di dirmi a quanto ammonterà la tassazione sulla mia posizione visto che ci sono almeno 3 livelli di tassazione diversi che agiscono. E nessuno,a parte loro., è in grado di farmi un foglio comprensibile. Quindi sono perso.
Che fare ?
Continuare nell'ipotesi D1 ? scrivere subito e di nuovo al datore di lavoro ed optare per l'ipotesi E rimandando la decisione ? Oppure spingere per l'ipotesi A1 (che è la soluzione intermedia ma non mi piace affatto) .
Certo che se facessero i calcoli e ti presentassero un foglio excel con le varie opzioni sarebbe anche più semplice capire; mentre in Italia si usano tante parole, tanti avverbi ma si nascondono quelle 2 o 3 osservazioni importanti che ora mi sfuggono.
E sono confuso, MOLTO.
Spero che qualcuno possa farmi un po' di luce o indicarmi chi può darmi qualche spiegazione approfondita

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Ultima modifica:
Immagino che in questo momento sia difficile fare scelte razionali. Secondo me la prima domanda da farti è se questi soldi al momento ti servono o no.

Dal profilo leggo che hai 40 anni: se è vero, devi guardare ad un altro lavoro futuro (che ti auguro di trovare al più presto) piuttosto che cedere alla tentazione di rientrare in possesso dei tuoi soldi nel fondo pensione. Io - fossi in te - lascerei perderei considerazioni sulla tassazione che in questo momento ti distraggono dal problema principale.

Se quei soldi non ti servono, lasciali lì per il momento: continueranno a maturare interessi. Poi puoi sempre prendere una o più anticipazioni quando ti servono (fino al 30% del montante non occorre neanche una motivazione).
Se ti servono, invece, prenditeli.

Per tua informazione il discorso sula tassazione del montante sta in questi termini. A legislazione vigente, quando vai in pensione sul montante viene applicata una tassazione decrescente dal 15% al 9% in base all'anzianità di adesione: fino a 15 anni di anzianità, 15% e poi ogni anno che passa la tassazione scende dello 0,3% all'anno fino al 9% dopo 35 anni di anzianità.

Questa però è la tassazione del montante quando vai in pensione. Se fai il riscatto ora (o se prendi una anticipazione) invece la tassazione varia.
Ti linko le pagine sulla tassazione di Riscatti e Anticipazioni del mio fondo pensione, che so essere ben dettagliata, ma sono quasi sicuro che tutti i fondi - anche Concreto - si comportino allo stesso modo.

Riscatti

Anticipazione

Forza e coraggio.
 
Immagino che in questo momento sia difficile fare scelte razionali. Secondo me la prima domanda da farti è se questi soldi al momento ti servono o no.

Dal profilo leggo che hai 40 anni: se è vero, devi guardare ad un altro lavoro futuro (che ti auguro di trovare al più presto) piuttosto che cedere alla tentazione di rientrare in possesso dei tuoi soldi nel fondo pensione. Io - fossi in te - lascerei perderei considerazioni sulla tassazione che in questo momento ti distraggono dal problema principale.

Se quei soldi non ti servono, lasciali lì per il momento: continueranno a maturare interessi. Poi puoi sempre prendere una o più anticipazioni quando ti servono (fino al 30% del montante non occorre neanche una motivazione).
Se ti servono, invece, prenditeli.

Per tua informazione il discorso sula tassazione del montante sta in questi termini. A legislazione vigente, quando vai in pensione sul montante viene applicata una tassazione decrescente dal 15% al 9% in base all'anzianità di adesione: fino a 15 anni di anzianità, 15% e poi ogni anno che passa la tassazione scende dello 0,3% all'anno fino al 9% dopo 35 anni di anzianità.

Questa però è la tassazione del montante quando vai in pensione. Se fai il riscatto ora (o se prendi una anticipazione) invece la tassazione varia.
Ti linko le pagine sulla tassazione di Riscatti e Anticipazioni del mio fondo pensione, che so essere ben dettagliata, ma sono quasi sicuro che tutti i fondi - anche Concreto - si comportino allo stesso modo.

Riscatti

Anticipazione

Forza e coraggio.

Grazie Max della risposta ! Spero che anche qualcun altro suggerisca. PS: no teoricamente i soldi non dovrebbero servirmi subito ma non voglio nemmeno che rimangano lì a subire costi e tassazioni senza produrre nulla ! :censored:
Leggo i tuoi allegati
 
CHE FARE ?? Licenziamento e perdita dei requisiti per partecipare al fondo di categoria CONCRETO

Ciao a tutti,
voglio chiedere il parere di chi è più esperto di me su un problema impellente che mi si è presentato e su cui devo prendere una decisione rapida.
Ho lavorato per 15 anni presso una grande industria di materiali da costruzione che da un po' di anni ha utilizzato la CIG per lasciare a casa centinaia di persone con lo scopo di liberarsene fiaccandone qualsiasi speranza di tornare a lavoro. Dopo lunga e sofferta decisione, a dicembre 2014, ho scelto di accettare il licenziamento del datore del lavoro in cambio di una buonuscita.
Inoltre da metà dell'anno 2000 avevo deciso di versare tutto il TFR (quota di contribuzione 100%) nel fondo di categoria (CONCRETO) assieme all'integrazione volontaria sia mia che del datore di lavoro.
Il fondo nel corso degli anni precedenti ha reso mediamente 3-4% quindi oggi mi trovo ad avere 50k di TFR lordo (da tassare). Ho fatto la richiesta presso il datore di lavoro, con il modulo fornito da CONCRETO per riscattare l'intera posizione sopratutto alla luce del giochino del governo Renzi che ha portato la tassazione delle rendite dei fondi previdenziali di categoria dall' 11.5% al 20% mediante la approvazione della legge di stabilità della settimana di natale 2014 !
Quindi ho compilato il modulo e l'ho mandato al datore di lavoro.
Oggi ricevo una telefonata dal responsabile del fondo che mi parla delle sorti belle e mirabolanti del fondo stesso (https://www.fondoconcreto.it/index.php?param=560&des=). Qualche preoccupazione la deve avere anche lui: si tenga conto che assieme a me sono usciti almeno 80 dalla mia azienda e chissà quanti altri nell'intero comparto in Italia. È probabile che le richieste di riscatto siano massive.
Lui mi spiega le varie ipotesi sulla scelta di come gestire quel denaro e le imposte che ne deriveranno (senza entrare nello specifico nonostante la mia richiesta di un bel foglio xls descrittivo), parlando di una tassazione ridotta per ogni anno di contribuzione (non ho capito su cosa) che scatta dal 15esimo anno (che per me arriva nel 2015 ossia quando sono licenziato) cercando, ovviamente, di parteggiare perché il denaro rimanga nel fondo.

Le ipotesi disponibili sono le seguenti:

A) il RISCATTO, per un importo pari al 50% della posizione individuale accantonata, per effetto di:
• Mobilità (tassazione favorevole rispetto al punto C);
• Invalidità permanente con riduzione della capacità lavorativa a meno 1/3;
• Cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria (a zero ore e per un periodo minimo di 12 mesi);
B) il RISCATTO dell’ intera posizione individuale accantonata, per effetto di:
• Invalidità permanente con riduzione della capacità lavorativa a meno 1/3;
• Inoccupazione superiore a 48 mesi;
• Risoluzione del rapporto di lavoro per raggiungimento età pensionabile con iscrizione superiore a 5 anni;
C) il RISCATTO dell’intera posizione individuale accantonata, per effetto di:
• Licenziamento per giustificato motivo oggettivo;
• Fallimento azienda;
• Mobilità (tassazione meno favorevole rispetto al punto A);
• Risoluzione del rapporto di lavoro per raggiungimento età pensionabile con iscrizione inferiore a 5 anni;
D) il RISCATTO dell’intera posizione individuale accantonata, per effetto di:
• Dimissioni volontarie;
• Cambio contratto senza risoluzione del rapporto di lavoro;
• Passaggio a dirigente;
• Fine contratto a tempo determinato;
• Licenziamento per giusta causa;
• Altre Cause (specificare)_______________
E) il MANTENIMENTO:
• Mantenimento della posizione contributiva maturata senza versare ulteriori contributi;

Io ho già mandato, poco prima di natale, il modulo al datore di lavoro con l'IPOTESI D1)
Il responsabile del fondo mi ha detto che una volta che il datore di lavoro gira la richiesta a Roma questa diventa subito effettiva ed irreversibile.
Io non so se è bene portare fuori tutto e metterli da qualche parte (in un altro fondo monetario o simile poco redditizio ma che non intacchi il capitale). Non se è più conveniente portarli a casa ora e subito e gestirmeli in proprio oppure lasciarli lì, anche se non sono più integrati da altro, (a meno che non versi io autonomamente) pagandone le spese di gestione (https://www.fondoconcreto.it/index.php?param=479) che ammontano a circa (secondo quanto dichiarato nel 2014 per il 2013) "allo 0.13% della retribuzione ai fini del calcolo del TFR (costi amministrativi) + costo indirettamente a carico dell'aderente, calcolato sul montate maturato per un'incidenza annuale pari al valore indicato, con calcolo giornaliero dei ratei 0.16%".
Se io faccio il rapporto tra quanto versato e quanto pagato come spese a carico tra il 04/12 e il 03/13 trovo che le spese direttamente sostenute da me sono state di circa 1.76%
Tra l'altro, e qui rasentiamo la pazzia italiana, nessuno è in grado di dirmi a quanto ammonterà la tassazione sulla mia posizione visto che ci sono almeno 3 livelli di tassazione diversi che agiscono. E nessuno,a parte loro., è in grado di farmi un foglio comprensibile. Quindi sono perso.
Che fare ?
Continuare nell'ipotesi D1 ? scrivere subito e di nuovo al datore di lavoro ed optare per l'ipotesi E rimandando la decisione ? Oppure spingere per l'ipotesi A1 (che è la soluzione intermedia ma non mi piace affatto) .
Certo che se facessero i calcoli e ti presentassero un foglio excel con le varie opzioni sarebbe anche più semplice capire; mentre in Italia si usano tante parole, tanti avverbi ma si nascondono quelle 2 o 3 osservazioni importanti che ora mi sfuggono.
E sono confuso, MOLTO.
Spero che qualcuno possa farmi un po' di luce o indicarmi chi può darmi qualche spiegazione approfondita

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Riscattare se non ne hai bisogno è fiscalmente penalizzante, quindi lasciali lì e accontentati della buona uscita....
Dare spiegazioni troppo approfondite lascia un po' il tempo che trova, perchè comporterebbe un'analisi delle alternative sia a livello fiscale, sia contributivo futuro...dati purtroppo ignoti.
E' probabile che nel futuro l'attacco dello stato asfittico alla ricerca di soldi arrivi ad intaccare anche alcuni benefici fiscali e patrimoniali dei fondi pensione(infatti hanno già alzato le aliquote, quindi ad esempio tutti i calcoli di convenienza fatti fino a 6 mesi fa vanno a pallino), ma è altrettanto probabile che, se non altro per una questione di mercato, la tassazione rimanga favorevole in qualche modo, sennò farebbero prima a toglierli completamente.
 
Riscattare se non ne hai bisogno è fiscalmente penalizzante, quindi lasciali lì e accontentati della buona uscita....
Dare spiegazioni troppo approfondite lascia un po' il tempo che trova, perchè comporterebbe un'analisi delle alternative sia a livello fiscale, sia contributivo futuro...dati purtroppo ignoti.
E' probabile che nel futuro l'attacco dello stato asfittico alla ricerca di soldi arrivi ad intaccare anche alcuni benefici fiscali e patrimoniali dei fondi pensione(infatti hanno già alzato le aliquote, quindi ad esempio tutti i calcoli di convenienza fatti fino a 6 mesi fa vanno a pallino), ma è altrettanto probabile che, se non altro per una questione di mercato, la tassazione rimanga favorevole in qualche modo, sennò farebbero prima a toglierli completamente.

Concordo al 100%.


Grazie Max della risposta ! Spero che anche qualcun altro suggerisca. PS: no teoricamente i soldi non dovrebbero servirmi subito ma non voglio nemmeno che rimangano lì a subire costi e tassazioni senza produrre nulla ! :censored:
Leggo i tuoi allegati

Il ragionamento corretto è questo: se restano lì, subiscono costi e rendimenti ed i secondi di solito superano i primi, quindi ha senso (economicamente parlando) tenerli lì. La tassazione non interviene fino a che non prendi i soldi. Quella cambiata adesso con la legge finanziaria è la tassazione dei rendimenti, che è stata alzata uniformandola sostanzialmente ad altre tassazioni analoghe.

Considera poi che se ti servono soldi puoi prendere una o più anticipazioni: approfondisci i vari casi in cui si possono prendere.

In che comparto sei del Concreto?
 
Concordo al 100%.




Il ragionamento corretto è questo: se restano lì, subiscono costi e rendimenti ed i secondi di solito superano i primi, quindi ha senso (economicamente parlando) tenerli lì. La tassazione non interviene fino a che non prendi i soldi. Quella cambiata adesso con la legge finanziaria è la tassazione dei rendimenti, che è stata alzata uniformandola sostanzialmente ad altre tassazioni analoghe.

Considera poi che se ti servono soldi puoi prendere una o più anticipazioni: approfondisci i vari casi in cui si possono prendere.

In che comparto sei del Concreto?

COMPARTO BILANCIATO
con composizione del profilo di investimento dichiarata obbligazionario: 75% + 25% azionario

Quindi dici che non vakle la pena tirare fuori tutto metterli su un monetario per i fatti miei ? Tipo con Fineco che ha avuto +/-g gli stessi andamenti nel tempo ? A quanto ammontano le spese di gestione fondo con fineco tra bolli e gestione ?
 
Premesso che questo e' solo quello che farei io,quindi scrivo solo per esprimere il mio parere...io i soldi del TFR me li prenderei e li metterei se proprio non ne ho bisogno,in un buon fondo bilanciato,che sicuramente ti dara' piu' soddisfazioni di un normale fondo pensione,legato per sua natura,ad una gestione mooolto prudente e che i costi e i balzelli collegati fanno davvero rendere poco o niente...
Io sono nel Fonchim,da molti anni come te,ed ho visto che con un profilo aggressivo di fondo pensione,se i mercati iniziano a scendere,il fondo li segue benissimo:) per cui gestione attiva una bella cippa...:D
La tassazione ti distrae da quello che e' il vero problema di un fondo,il rendimento !!! Preferisco avere 2 punti in piu' all'anno di rendimento,che uno 0,3% di tasse all'anno in meno:yes:
 
Quindi dici che non vale la pena tirare fuori tutto metterli su un monetario per i fatti miei ? Tipo con Fineco che ha avuto +/-g gli stessi andamenti nel tempo ? A quanto ammontano le spese di gestione fondo con fineco tra bolli e gestione ?

E' ovvio che ognuno dà il suo parere... A mio avviso non ti conviene: prendili se ti servono per campare, ma non per investirli da un'altra parte! Di mezzo ci sono le tasse da pagare.

Non entrare nella logica "I soldi sono miei e ne faccio quel che voglio". E' ovvio che sono i tuoi ma lo sono anche se li lasci nel Concreto!

Chi ti dice che Fineco ne fa un uso migliore? (anch'io sono cliente Fineco e soddisfatto, finora...)

Poi, un domani, se trovi un altro lavoro sempre con quel contratto in un'azienda che aderisce a Concreto puoi riprendere i versamenti.

Per rispondere a Marc56, anch'io ho subito il 2008 nel Fonchim Crescita (-25%). Si comincia adesso a parlare di gestione (più) attiva nei fondi pensione, ma ancora adesso un normalissimo fondo di investimento bilanciato - se i mercati crollano - crolla in proporzione anche lui.
 
E' ovvio che ognuno dà il suo parere... A mio avviso non ti conviene: prendili se ti servono per campare, ma non per investirli da un'altra parte! Di mezzo ci sono le tasse da pagare.

Non entrare nella logica "I soldi sono miei e ne faccio quel che voglio". E' ovvio che sono i tuoi ma lo sono anche se li lasci nel Concreto!

Chi ti dice che Fineco ne fa un uso migliore? (anch'io sono cliente Fineco e soddisfatto, finora...)

Poi, un domani, se trovi un altro lavoro sempre con quel contratto in un'azienda che aderisce a Concreto puoi riprendere i versamenti.

Per rispondere a Marc56, anch'io ho subito il 2008 nel Fonchim Crescita (-25%). Si comincia adesso a parlare di gestione (più) attiva nei fondi pensione, ma ancora adesso un normalissimo fondo di investimento bilanciato - se i mercati crollano - crolla in proporzione anche lui.


leggo pareri discordanti ! comunque sui soldi del TFR non si scherza; non vorrei mai un investimento agressivo. Meglio poco e sciuro che il rischio ! è il paracadute del tfr ! Di mezzo le tasse del 23% !
 
Ho premesso all'inizio che immagino sia difficile per te in questo momento fare scelte razionali: lungi da me la volontà di confonderti le idee.

E' naturale che tu legga pareri diversi, stiamo parlando di argomenti sui quali ognuno ha la sua sensibilità ed esprime il suo punto di vista.
E guarda che io sono serissimo, non ti sto invitando a scherzare sul tuo TFR. Ti sto solo dicendo che se devi toglierli dal FP per metterli da un'altra parte, convinto che siano più al sicuro, a mio parere ti sbagli.

Andresti a pagare subito le tasse che non recupereresti più e non è detto che tu trovi un altro strumento così economico e con rendimenti minimamente accettabili, altro che il 6% del Concreto: gli strumenti monetari al momento sono solo un costo, con i titoli di stato con rendimenti sotto le scarpe, rischi solo di pagare i bolli e vedere rendimenti negativi.

Tutt'altro discorso è il caso in cui i soldi ti servono: se ti servono, pigliateli.
Spero di essere stato chiaro.
 
Razionalmente dovresti portarli via dal fondo...i fondi negoziali chiusi hanno 2 vantaggi principali

1) Vantaggio fiscale sul reddito. Sono presi dal tuo lordo e quindi eviti l'aliquota maggiore IRPEF su quell'ammontare. Il vantaggio è particolarmente elevato sui redditi alti, ovviamente
2) contributo del datore e disponibilità del TFR che altrimenti sarebbe destinato a magri rendimenti

Purtroppo se non lavori questi 2 vantaggi non ci sono. Hai solo i problemi di questi fondi, bassa redditività e complessità burocratica

Io quindi li toglierei. In bocca al lupo per un nuovo lavoro!
 
Razionalmente dovresti portarli via dal fondo...i fondi negoziali chiusi hanno 2 vantaggi principali

1) Vantaggio fiscale sul reddito. Sono presi dal tuo lordo e quindi eviti l'aliquota maggiore IRPEF su quell'ammontare. Il vantaggio è particolarmente elevato sui redditi alti, ovviamente
2) contributo del datore e disponibilità del TFR che altrimenti sarebbe destinato a magri rendimenti

Purtroppo se non lavori questi 2 vantaggi non ci sono. Hai solo i problemi di questi fondi, bassa redditività e complessità burocratica

Io quindi li toglierei. In bocca al lupo per un nuovo lavoro!

Io non sono un passionista dei fondi pensione e quando ho ritenuto giusto criticarli l'ho fatto.. Ma qui concordo con l'impostazione di Max.. se ti servono prendili. Sono la tua liquidazione!!
Se invece non ti servono e li prendi.. ci paghi le tasse per farci che? Per comprare quote di un fondo.. Questo mi farebbe venire molti dubbi.
Allora mi viene da dirti dato che ci sei "tienli li che oramai i costi li hai pagati" e quando andrai in pensione avrai almeno il vantaggio fiscale. Trovare investimenti sicuri alternativi... è tosta (ti do ragione con la liquidazione non si scherza).
Oggi come oggi comprare il btp indicizzato all'inflazione che scade nel 2041, (grosso modo quando vai in pensione) a mio avviso non ti conviene; quota intorno ai 110 e quindi portarlo a scadenza significa prendere di sicuro in conto capitale.
I Buoni fruttiferi indicizzati all'inflazione pagano poco e se l'inflazione sale un pò rischiamo rendimenti reali negativi causa tasse.
Per cui ti consiglio se non ti servono lasciali li almeno per ora.. Chiaramente sperando che il "mercato" non crolli.. Ma questo problema lo avresti lo stesso se investi in un fondo.
 
Razionalmente dovresti portarli via dal fondo...i fondi negoziali chiusi hanno 2 vantaggi principali

1) Vantaggio fiscale sul reddito. Sono presi dal tuo lordo e quindi eviti l'aliquota maggiore IRPEF su quell'ammontare. Il vantaggio è particolarmente elevato sui redditi alti, ovviamente
2) contributo del datore e disponibilità del TFR che altrimenti sarebbe destinato a magri rendimenti

Purtroppo se non lavori questi 2 vantaggi non ci sono. Hai solo i problemi di questi fondi, bassa redditività e complessità burocratica

Io quindi li toglierei. In bocca al lupo per un nuovo lavoro!

Beh, vista la sua situazione in cui si vanno ad interrompere i versamenti, si interrompono i vantaggi "vivi" di un fondo pensione: risparmio fiscale sul reddito e ctr. datoriale.

Però non gli stai suggerendo un'alternativa. Si prende i soldi, paga circa 10-12.000€ di tasse (considerando il 23%), per spostarli dove?

Poi ti contesto la bassa redditività: i fondi pensione (specie quelli chiusi come il Concreto) spesso sono più efficienti di altri strumenti di uguale profilo di rischio. Ed i costi sono contenuti.

Un ultima avvertenza per tonifurente: per prendere le anticipazioni, i tempi sono comunque lunghi. Si parla di alcuni mesi.
 
e per quanto riguarda i costi di gestione visto che non viene più alimentato ? cosa succede per i costi del fondo ?
 
Ti dico la mia esperienza: ero dentro dal 2000 anche con il Tfr e a fine 2013 sono stato scivolato ad un fondo esuberi. Questo mi dava la possibilita' di prelevare il 100% del fondo ma visto la per allora vantaggiosa trattamento fiscale ho preferito prelevarne meta'. I prelevamenti fiscalmente vengono trattati al Fifo Quindi i soldi prelevati mi sono stati tassati con la tassazione in essere fino alla seconda meta' degli anni 2000. Quindi non con l'11% a scalare secondo gli anni ma con l'aliquota media come il vecchio Tfr: una stangata..
Se sei iscritto al sindacato fatti aiutare da loro per i calcoli e per valutare la convenienza o meno a prelevare...
Ciao
 
Ti dico la mia esperienza: ero dentro dal 2000 anche con il Tfr e a fine 2013 sono stato scivolato ad un fondo esuberi. Questo mi dava la possibilita' di prelevare il 100% del fondo ma visto la per allora vantaggiosa trattamento fiscale ho preferito prelevarne meta'. I prelevamenti fiscalmente vengono trattati al Fifo Quindi i soldi prelevati mi sono stati tassati con la tassazione in essere fino alla seconda meta' degli anni 2000. Quindi non con l'11% a scalare secondo gli anni ma con l'aliquota media come il vecchio Tfr: una stangata..
Se sei iscritto al sindacato fatti aiutare da loro per i calcoli e per valutare la convenienza o meno a prelevare...
Ciao

i sindacati, sono iscritto ma non ho mai trovato una voluta ignoranza così CRASSA !!!! :specchio:
 
e per quanto riguarda i costi di gestione visto che non viene più alimentato ? cosa succede per i costi del fondo ?

http://www.fondoconcreto.it/documenti/CONCR_122_NOTA_INF_SETTMBRE_14.pdf

A pagina 6 di 7 della Scheda sintetica (punto D.5) i costi.
Se leggi, vedi che i costi per chi non aderisce sono pari a 12€/anno più lo 0,15% del patrimonio (Comparto Bilanciato) più ancora uno 0,03% per la Banca depositaria.

Quindi supponendo che tu abbia 50.000€ al 1/1/2015, in tutto l'anno dovresti andare a pagare 12+75+15 = 102€.
Ma nel frattempo si auspica che quei 50.000€ siano cresciuti per via del rendimento finanziario (a cui va detratta la nuova tassazione del 20% sul solo rendimento).
 
Per rispondere occorre fare uno scenario plausibile.

1) Se i soldi ti servono per mantenre te e/o la tua famiglia, per pagare il mutuo... , non ci sono questioni: occorre prenderli.

2) I soldi non ti servono ma pensi di non riavere un lavoro a breve. Occorre verificare, ma credo che vi siano dei tempi entro i quali puoi chiedere di far liquidare la tua posizione, passati i quali i versamenti dovrebbero rimanere nel fondo pensione. Anche qui occorre valutare se vi sarà la necessità (anche in un futuro mediamente lontano) di prelevarli. Nel caso che la risposta sia positiva, meglio il prelievo.

3) I soldi non ti servono e pensi di poter riavere un lavoro dipendente a breve. In questo caso la cosa migliore dovrebbe essere quella di spostatre la vecchia posizione al nuovo fondo pensionistico di comparto: manterrai l'anzianità di contribuzione (per eventuali anticipi e per gli sconti di tassazione al momento del percepimento della rendita), manterrai una massa investita che ti consentirà più agevolmente di assorbire i costi di gestione...

Non capisco molto bene i discorsi fiscali: anche gli investimenti personali sono tassati (l'imposta di bollo, la tassazione su plusvalenze...), che mi risulti più di quelli nei fondi. Da questo punto di vista non vedo quindi alcuna convenienza a prelevare.

Se poi non hai problemi economici (casa pagata, famiglia autosufficiente con altri redditi...) e sei molto propenso al rischio, allora puoi prelevare il tutto e investire su strumenti molto più esposti al rischio dei fondi pensione, riequilibrando il portafoglio secondo le tue preferenze.
 
Però non gli stai suggerendo un'alternativa. Si prende i soldi, paga circa 10-12.000€ di tasse (considerando il 23%), per spostarli dove?

Bollo verde per logan e giusta l'osservazione di max.
Sul discorso tasse lo trovo un po' fuorviante: tutti a dire non riscattare perchè paghi il 23%.Vi domando: meglio pagare il 23% oggi o il 15% fra 30 anni dopo una gestione orrenda?
La domanda corretta è quella di max: se riscatti i soldi dove li metti? Sarà meglio?
Personalmente sto versando il massimo su fondo di categoria, per riscattarlo quando cambierò lavoro o verrò terminato. in tal modo il mio 23% di tasse sarà a tutti gli effetti un risparmio visto che la mia aliquota è al 38%
 
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