pegno su titoli

porchetto

la casa non fallisce
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la banca mi ha proposto di finanziare l'azienda mettendo dei titoli di mia prorietà a garanzia del finanziamento come pegno con un rapporto di 1 a 2 ovvero dandomi 200 per 100 di miei titoli.
lungo la durata del finanziamento i titoli sono bloccati ma risultano miei o in prestito alla società?
sono aggredibili da terzi eventuali creditori della società?
 
I titoli in pegno restano di tua proprietà,anche se saranno sottratti alla tua disponibilità (essendo questa una caratteristica tipica del pegno).
La banca quindi ne è custode,ma non può disporne,salvo patto contrario.
Sempre salvo patto contrario,alla banca spetta l'esercizio del diritto di voto derivante dal possesso dei titoli,mentre il dividendo o il diritto di opzione spetta a te.
Tuttavia,i dividendi,sia sotto forma di capitale che di azioni extra,saranno sottoposti alla medesima garanzia pignoratizia (ed al relativo vincolo).
Per quanto concerne i creditori,intendi quelli della banca o della tua società?In ogni caso,i titoli fanno parte del tuo patrimonio,quindi potranno essere oggetto di pignoramento o sequestro da parte dei creditori della tua società nei limiti in cui lo siano anche altri beni di tua proprietà (quidni, se si tratta di ditta individuale,s.s.,s.a.s. o s.n.c. sì,nel caso in cui tu sia socio illimitatamente responsabile,se di s.r.l.,ovviamente,no).
Ovviamente,l'esistenza del pegno costituisce titolo di prelazione per la banca,all'esito della vendita coatta dei titoli.
Ciao,Gus
 
grazie gus
la società è una srl
sto seguendo una iniziativa immobiliare finanziata solo con garanzie reali senza garanzie personali dei soci, perchè voglio tenere separato il patrimonio personale da quello aziendale, ho timori che in una situazione di mercato come quella attuale si abbiano difficolta nella vendita di immobili e non vorrei essere tirato con tutte le scarpe nella situazione.


abbiamo già stipulato il contratto di mutuo.
adesso per ragioni tecniche (demoliamo l'immobile invece di recuperarlo) aumenta l'investimento.
ne ho parlato con la banca e mi hanno proposto un finanziamento su pegno se è come mi hai spiegato mi sembra interessante perchè se metto titoli per 100 finanziano la società per 200 (nessuno mi vieta di pagarmi dei bonus per 100 (tassati ovviamente) visto che sono anche dipendente dell'azienda)
il mio obbiettivo prioritario è tenere distinto il patrimonio familiare da quello aziendale.
l'amministratore di una srl rischia in proprio per qualcosa eventualmente?
non so se è chiaro ciò che ho scritto
che ne pensi
buona domenica GUs
 
aggiungo è pericoloso offrire un pegno per una srl ?
in qualche modo il fatto di offrire la garanzia è come accollarsi la responsabilità del debito della srl (surrettiziamente prestare una fidejussione?)?
 
L'amministratore di srl,così come il socio,non rischia il proprio patrimonio personale,essendo infatti questa la peculiarità delle società di capitale (e cioè tenere distinto il patriomonio sociale da quello personale).
Ovviamente,quanto sopra vale nel caso in cui l'amministratore/socio non abbiano assunto in prima personale le obbligazioni,sia come garanti che in difetto di delega da parte della società,ovvero nel caso di compimento di atti di amministrazione illeciti,che aprirebbero scenari di responsabilità penale o,comunque,civili nei confronti della società,dei soci e/o dei creditori.
Ma si tratta di casi limite.
La costituzione di un pegno da parte del terzo (perché in questo caso saresti terzo rispetto alla tua società ed alla banca) non implica affatto la responsabilità solidale di quest'ultimo in caso di mancato pagamento,ma unicamente il rischio di subire la vendita coatta del bene dato in pegno.
Ovviamente,ti consiglio di leggere attentamente il contratto,per evitare che,nelle pieghe,vi si nascondano sorprese...
Ciao,Gus
 
aggiungo è pericoloso offrire un pegno per una srl ?
in qualche modo il fatto di offrire la garanzia è come accollarsi la responsabilità del debito della srl (surrettiziamente prestare una fidejussione?)?


Il pegno copre il debito della srl nei confronti della banca, non le obbligazioni della srl nei confronti di terzi.

Facciamo un esempio pratico:

La srl nasce con 50.000 di capitale e
La banca presta 200.000 a fronte di un pegno di un socio di 100.000
A questo punto la srl ha una liquidità di 250.000 e inizia ad operare.

Compra un immobile per 250.000, assume impegni con creditori vari per 200.000 ma sfortunatamente fallisce subito dopo e non è più in grado di ripagare né il debito con la banca né i creditori.

Cosa succede?
La banca esercita il pegno e ritorna di 100.000 (e il tuo pegno è quindi sparito).
Rimangono debiti per 350.000 che verranno soddisfatti pro-quota rivendendo l'immobile fra la banca e gli altri creditori

In nessun caso il tuo patrimonio personale (eccedente il pegno) viene intaccato.
 
L'amministratore di srl,così come il socio,non rischia il proprio patrimonio personale,essendo infatti questa la peculiarità delle società di capitale (e cioè tenere distinto il patriomonio sociale da quello personale).
Ovviamente,quanto sopra vale nel caso in cui l'amministratore/socio non abbiano assunto in prima personale le obbligazioni,sia come garanti che in difetto di delega da parte della società,ovvero nel caso di compimento di atti di amministrazione illeciti,che aprirebbero scenari di responsabilità penale o,comunque,civili nei confronti della società,dei soci e/o dei creditori.
Ma si tratta di casi limite.
La costituzione di un pegno da parte del terzo (perché in questo caso saresti terzo rispetto alla tua società ed alla banca) non implica affatto la responsabilità solidale di quest'ultimo in caso di mancato pagamento,ma unicamente il rischio di subire la vendita coatta del bene dato in pegno.
Ovviamente,ti consiglio di leggere attentamente il contratto,per evitare che,nelle pieghe,vi si nascondano sorprese...
Ciao,Gus

Bene, bene, bene.
Aggiungerei solo, per completezza estrema del quadro assai preciso di Gus, che l'amministratore risponde in solido con la S.r.l. che rappresenta anche nel caso in cui abbia sottoscritto un'obbligazione in un momento in cui era l'unico socio della rapresentata, secondo questi paramentri:
1) i conferimenti non erano stati effettuati al 100%;
2) la pubblicità dei suoi dati non era stata effettuata ai sensi dell'art. 2470 c.c., comma 4 (che prevede l'iscrizione nel registro delle imprese della dichiarazione contenente i dati dell'unico socio).
Attenzione però alla precedente disciplina (vecchio art. 2475 c.c., comma 3), che consentiva la costituzione della Srl in modo unilaterale, e prevedeva (vecchio art. 2362 c.c.) che la responsabilità era illimitata per il socio unico in qualsiasi caso, ossia senza la condizione dei conferimenti inferiori al 100%, o della mancata pubblicità.
 
Giustissima l'osservazione di gorio,la disciplina della srl unipersonale non va affatto trascurata,anche perché molti - come me - se la dimenticano spesso e volentieri,mentre le conseguenze sono particolarmente rilevanti.
Ciao,Gus
 
grazie tantissimo a tutti

comunque la mia non è una unipersonale anche perchè fondata con le vecchie normative vigenti.

quindi sto tranquillo
 
.....ne ho parlato con la banca e mi hanno proposto un finanziamento su pegno se è come mi hai spiegato mi sembra interessante perchè se metto titoli per 100 finanziano la società per 200 (nessuno mi vieta di pagarmi dei bonus per 100 (tassati ovviamente) visto che sono anche dipendente dell'azienda)......

Se posso... non è che hai capito male... e se hai 100 ti finanziano 50 come io credo...?

Mi sembra davvero strano che con 100 ti affidano per 200.... :rolleyes:
 
Se posso... non è che hai capito male... e se hai 100 ti finanziano 50 come io credo...?

Mi sembra davvero strano che con 100 ti affidano per 200.... :rolleyes:

:no: se tu hai 100 che fai li porti da loro rischi e te ne ridanno solo 50 dove starebbe il vantaggio per il prenditore?

anche per il finanziamento ipotecario ho una fidejussione (di un consorsio di garanzia non mia) per solo la metà della cifra
serve alla banca per ridurre i coefficenti con il quale pesano il credito.

effettivamente se non ho capito male il discorso del tier è che la banca può fare impieghi purchè abbia il 6% prima di capitale rispetto alla massa di impieghi pesata con opportuni coefficenti.
 
Se posso... non è che hai capito male... e se hai 100 ti finanziano 50 come io credo...?

Mi sembra davvero strano che con 100 ti affidano per 200.... :rolleyes:

Era un dubbio venuto anche a me... considerando che titoli dati in pegno, per esempio azioni, possono ridurrre il loro valore anche del 50%
Io ho fatto una operazione simile, con titoli obbligazionari della banca dato che in questo caso il rapporto di finanziamento è stato 1,2 a 1 (120 finanziato su 100 a pegno) allo scopo di chiudere un finanziamento infruttifero (e farlo diventare fruttifero...per me)
Unica cosa che non mi avevano detto ed ho scoperto alla prima scadenza cedole, un secondo prelievo del 20% sugli interessi derivante da una normativa fiscale che per ora non ho approfondito.
 
Sul 1 quesito se i titoli sono aggredibili o meno da parte degli altri creditori,penso si applichi la disciplina dell'ipoteca e cioè il consolidamento dopo 1 anno se debiti contestualmente creati e 2 anni se debiti preesistenti, sempre che non vi sia novazione del rapporto.
Se cosi' non fosse che interesse avrebbe la banca a prendersi il pegno su titoli, basterebbe tenerli in custodia e monitorarne la presenza.
 
Il pegno è una garanzia reale:ergo,la banca gode di un titolo di prelazione nella distribuzione del ricavato della vendita dei titoli.
Diversamente,qualcuno potrebbe esperire un pignoramento presso terzi su quegli stessi titoli,e la banca,del caso,potrebbe solo accodarsi in fase di distribuzione,senza vantare alcuna prelazione.
Ciao,Gus
 
scusami ma se i titoli rimangono di mia proprietà e non dell'azienda, a parte la banca che ha la garanzia di pegno, un terzo creditore per qualsiasi motivo dell'azienda non dovrebbe poter aggredire i titoli che in definitiva non sono dell'azienda?

o sbaglio?

Sul 1 quesito se i titoli sono aggredibili o meno da parte degli altri creditori,penso si applichi la disciplina dell'ipoteca e cioè il consolidamento dopo 1 anno se debiti contestualmente creati e 2 anni se debiti preesistenti, sempre che non vi sia novazione del rapporto.
Se cosi' non fosse che interesse avrebbe la banca a prendersi il pegno su titoli, basterebbe tenerli in custodia e monitorarne la presenza.

il passaggio cruciale è che i titoli non sono comunque dell'azienda, ma di un terzo (sia pure socio) che li presta per essere messi a pegno
dovrebbe essere l'equivalente del terzo datore di ipoteca.
 
Ma chi viene finanziato? non mi è chiaro.
se finanziata è l'azienda il costituente il pegno è uno dei soci:confused::confused:
 
è come dici
la linea di credito è a favore dell'azienda il pegno su obbligazioni dei soci
 
Quindi ribadisco che, trascorsi i tempi che ti ho già indicato i titoli non sono aggredibili se non dopo che è stata soddisfatta la Banca che, nell'ipotesi da te formulata credito pari a 2 volte il pegno, si magnerà presumibilmente il tutto.
I tempi che ti ho indicato si riferiscono alla famosa "par condicio creditorum" che di solito le banche cercano sempre di aggirare.-
 
io ho una srl affidata senza garanzie personali per 500.000 euro a fronte di inv immobiliare,
ha firmato l'amministratore solo impegnando la società.
Come soci possessori pure di obbligazioni sub della stessa banca abbiamo proposto la cancallazione del debito con pari scadenza delle obblig sub 2015.
La banca accetta e ringrazia ma mi premette che in caso di default della banca, non può rimborsare i titoli e nello stesso tempo chiede il pagamento del debito alla società.

E' corretto questo?

Praticamente la banca ci ha prima consigliato di usare i suoi soldi ed investire i nostri personali in loro obbligazioni, poi ci fa capire che non si può più tornare indietro, il debito è una cosa certa e sicura e le obbligazioni speriamo vada tutto bene.

Abbiamo un debito certo ed un credito incerto
 
ciao Gold
sto coltivando la situazione ne ho scoperta un'altra
gli interessi delle obbligazioni sono soggetti a una tassazione aggiuntiva del 20%

debbo trovare delle obbligazioni che garantiscano pochi interessi e un buon capital gain

con le tue è andato allo stesso modo?


comunque il vantaggio sta che i titoli che devi dare in garanzia sono un 50% dell'affidamento.

prima il direttore aveva provato a dirmi che mi affidava il 150% ma sembra che si è convinto al 200%
 
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