trading per conto terzi

trinita73

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ciao a tutti,
anche a molti di voi trader professionisti penso capiti come a me che amici e conoscenti vi propongano soldi da investire x loro vedendo magari il vostro successo. al momento non e' mia intenzione farlo pero' devo ammettere che l'idea ogni tanto mi frulla per la testa, magari aprendo un ufficio regolare e investire soldi per conto terzi, amici, conoscenti o altra gente che lo desidera.la cosa di cui pero' non ho mai avuto notizia e' come poter gestire un attivita' del genere, se ci vuole un diploma da promotore o no, quali possono essere i problemi da affrontare per un attivita' del genere, i problemi burocratici da affrontare o eventuali costi e come poter gestire il tutto. se qualcuno di voi sa' indicarmi dove potermi informare o e' passato in questa fase e ora gestisce un ufficio per investire per conto terzi sarei grato se mi desse indicazioni.
grazie, ciao
 
thread molto interessante

non ti posso aiutare ma ascoltero' con attenzione gli interventi di altri con maggiore esperienza (sono nella tua stessa condizione, con l'eccezione che in futuro eviterei volentieri parenti ed affini e mi concentrerei piu' che altro su clienti 'normali', gestibili piu' facilmente; non c'è niente di peggio di avere interessi in comune con parenti o presunti amici...;)
 
Molto semplicemente, gli investimenti possono essere gestiti solo da un intermediario autorizzato, Banca, Sim, Sgr, attraverso uno dei prodotti di gestione anch'essi autorizzati (Gpm, gpf, fondi, etc...).

Ciao,
Marco
 
Scritto da trinita73
ciao a tutti,
anche a molti di voi trader professionisti penso capiti come a me che amici e conoscenti vi propongano soldi da investire x loro vedendo magari il vostro successo. al momento non e' mia intenzione farlo pero' devo ammettere che l'idea ogni tanto mi frulla per la testa, magari aprendo un ufficio regolare e investire soldi per conto terzi, amici, conoscenti o altra gente che lo desidera.la cosa di cui pero' non ho mai avuto notizia e' come poter gestire un attivita' del genere, se ci vuole un diploma da promotore o no, quali possono essere i problemi da affrontare per un attivita' del genere, i problemi burocratici da affrontare o eventuali costi e come poter gestire il tutto. se qualcuno di voi sa' indicarmi dove potermi informare o e' passato in questa fase e ora gestisce un ufficio per investire per conto terzi sarei grato se mi desse indicazioni.
grazie, ciao

Come è stato già ribadito la gestione di portafogli su base individuale non è un'attività libera (come la consulenza agli investimenti) bensì per legge riservata a determinati soggetti (banche, sim, sgr, ficuciarie).
Chi la svolge in modo non autorizzato o amichevole è passibile di denuncia penale per violazione dell'art. 166 del TUF che prevede una condanna da 6 mesi a 4 anni di carcere oltre eventuali sanzioni pecuniarie. Di più , alcune procure, sommano a questa ipotesi di reato, anche quella di truffa .
Saluti.
 
Possibile, se non si è intermediari autorizzati, solo la consulenza.

In attesa della riforma, ecco la normativa attuale.


L' attività di consulenza in materia di investimenti in strumenti finanziari - già ricompresa tra le forme di attività di intermediazione mobiliare riservate agli intermediari autorizzati nella legge n. 1/1991 - è stata sottratta alla riserva di attività con l'entrata in vigore del decreto legislativo n. 415/1996 e ciò seguendo l'impostazione della direttiva comunitaria 93/22/CEE che ricomprende tale attività nell'elenco dei servizi accessori di cui alla Sezione C dell'allegato alla direttiva medesima.



Passo interessante di una comunicazione:

si chiarisce che non esistono regole specifiche al di là di quelle dettate dal decreto legislativo n. 58/1998 e dai regolamenti attuativi previsti dal medesimo decreto, e che i soggetti diversi dagli intermediari autorizzati non sono obbligati al rispetto delle regole suddette, dovendo comunque - applicandosi in materia le norme del diritto comune - usare la diligenza e la professionalità richieste dalla natura della prestazione dovuta.

La comunicazione è la: Comunicazione n. DI/30441 del 21-4-2000


http://www.consob.it/xp-cgi/cgixpd....xt=98080600&q_argomento= nor&q_argomento= nor


Da un lato, si stabilisce che chi non è intermediario autorizzato non deve rispettare necessariamente gli articoli 21 e 23 del T.U.F., e si stabilisce che deve utilizzare la diligenza e la professionalità richieste dal caso. Se, però, si rispettano tutti i canoni disposti dal T.U.F., si evita ogni possibile equivoco su come stabilire la diligenza e la professionalità, secondo me, ed è quindi un modo per garantirsi da ogni contestazione futura.




Ecco le caratteristiche che la consulenza deve avere per essere considerata servizio accessorio: in mancanza di anche uno solo dei requisiti sottoindicati la consulenza è comunque lecita (sempre che non vada ad infrangere la regolamentazione in materia, ovvio), ma non è inquadrata come servizio accessorio.

Al riguardo, si rammenta che la scrivente Commissione ha avuto modo di chiarire (...) che l'attività di consulenza in materia di investimenti in strumenti finanziari consiste, in linea generale, nel fornire al cliente indicazioni utili per effettuare scelte di investimento e nel consigliare le operazioni più adeguate in relazione alla situazione economica e agli obiettivi del cliente stesso; in particolare, essa è caratterizzata:
a) dall'esistenza di un rapporto bilaterale e personalizzato fra il consulente e il cliente, fondato sulla conoscenza degli obiettivi di investimento e della situazione finanziaria del cliente stesso, così che le indicazioni siano elaborate in considerazione della situazione individuale dello specifico investitore;
b) dalla posizione di strutturale indipendenza del consulente rispetto agli investimenti consigliati;
c) dall'inesistenza di limiti predeterminati in capo al consulente circa gli investimenti da consigliare;
d) dalla circostanza che l'unica remunerazione percepita dal consulente sia quella ad esso pagata dal cliente nel cui interesse il servizio è prestato.
Costituisce eccezione al sopra delineato schema generale del servizio la consulenza prestata dal promotore di servizi finanziari, cui, ai sensi dell'art. 80, lettera a), del regolamento Consob n. 11522/1998 (1), è consentito esercitare tale attività solo per conto del soggetto abilitato per il quale opera o di altro soggetto appartenente al medesimo gruppo.

Nel momento in cui la consulenza viene inquadrata come servizio accessorio, rientra nella legislazione in tema di servizi, ovviamente.

Gli articoli del T.U.F. che fanno al caso sono l’articolo 21 (criteri generali) e l’articolo 23 (contratti), presenti nel II capo (svolgimento dei servizi), per quanto applicabili.

L’articolo 21 è applicabile per tutto il comma 1 (diligenza, correttezza e trasparenza, salvaguardia del cliente, e tutto ciò che ne consegue) . Il comma 2, invece, non è applicabile (agire in nome e per conto del cliente, ed infatti sono indicate le banche, le sgr, ecc.).

L’articolo 23 è applicabile interamente (il comma 4 è inutile al nostro caso, ovviamente).
Particolare attenzione al comma 6 (onere della prova a carico del soggetto che presta il servizio e non a carico del cliente): si tratta della vera, grande differenza tra la prestazione del servizio accessorio di consulenza e la prestazione di consulenza non rientrante nei parametri stabiliti dalla Consob, ed è soprattutto su questo comma che si deve incentrare la decisione su quale tipologia di consulenza si intende adottare nei confornti del cliente.





La consulenza è pagata a parcella, con tariffa fissa, in base al patrimonio o un misto dele due condizioni.

La Consob si è espressa negativamente quanto al pagamento in base ai risultati ottenuti.



Comunicazione n. DI/<99023323> del 26-3-1999

Con riguardo alla commisurazione del compenso del consulente ai risultati conseguiti dal cliente, si osserva che tale modalità di remunerazione non è elemento qualificante del servizio di gestione su base individuale. Si rileva peraltro che essa sembra presupporre che tutti i consigli dati siano tradotti in operazioni e che tali operazioni siano note al consulente e quindi, verosimilmente, da lui intermediate, circostanze che potrebbero costituire indici dello svolgimento abusivo di servizi di investimento da parte del consulente stesso.

Testo intero della comunicazione:

http://www.consob.it/xp-cgi/cgixpd..../ricerca/fr_all2.htm&q_document_text=99023323
 
grazie a tutti,purtroppo voltaire i due indirizzi non me li apre dando un qualche errore, ma sono andato nel sito della consob, anche se purtroppo non sono riuscito a trovare le suddette pagine, con un po' di ricerca dovrei riuscire a trovare indicazioni.

mi pare indicazione comune che comunque da semplice trader casalingo non posso investire soldi per conto terzi, nemmeno fosse un amico intimo pena le sanzioni che qualcuno ha indicato, fin qui' credo di esserci (purtroppo con le leggi varie non e' che sono un granche' in fatto di conoscenza)...a questo punto quindi solo essendo in uno di quei casi specifici, tipo banca, sim, intermediario,ecc....potrei fare una cosa del genere.

facendo una domanda semplice, nel caso io volessi quindi fare tutto secondo la legge, con regolare ufficio, permessi, ecc... per investire soldi di terze persone, c'e' un modo semplice di farlo rientrando in uno delle categorie che hanno il permesso di poter operare per conto terzi (come banca, sim, ecc...)? non voglio certo aprire una banca o una sim, ma magari un piccolo ufficio come attivita' di promotore (li' credo ci voglia il diploma), consulente, o altra forma che insomma mi permetterebbe di investire soldi di terze persone (anche se alla fine la mia intenzione sarebbe solo per conoscenti e amici). c'e' modo di fare questo e quali requisiti bisogna avere? oppure non e' proprio possibile in nessuna forma?grazie a tutti di nuovo
 
Scritto da marcotrader
Molto semplicemente, gli investimenti possono essere gestiti solo da un intermediario autorizzato, Banca, Sim, Sgr, attraverso uno dei prodotti di gestione anch'essi autorizzati (Gpm, gpf, fondi, etc...).

Ciao,
Marco


la domanda l'ho gia' posta sopra ma riprendo anche il tuo post....c'e' modo di diventare in qualche modo un intermediario autorizzato, aprire in modo semplice un piccolo ufficio e investire per terze persone ?
 
molto bonariamente potresti far così.

Ti apri un bell'ufficietto lindo e con tutti i gadget tecnologici che ti puoi permettere poi aspetti i clienti i quali Ti si rivolgeranno per ottenere i tuoi consigli che Tu fornirai come consulenza emettendo una parcella o onorario(non so' di preciso) .
se Ti farai una bella fama e guadagnerai tanti bei soldini potrai fondare una banca con la quale potrai finalmente trattare per conto terzi in borsa.HO riassunto abbastanza comprensibilmente?
 
Re: molto bonariamente potresti far così.

Scritto da myis
Ti apri un bell'ufficietto lindo e con tutti i gadget tecnologici che ti puoi permettere poi aspetti i clienti i quali Ti si rivolgeranno per ottenere i tuoi consigli che Tu fornirai come consulenza emettendo una parcella o onorario(non so' di preciso) .
se Ti farai una bella fama e guadagnerai tanti bei soldini potrai fondare una banca con la quale potrai finalmente trattare per conto terzi in borsa.HO riassunto abbastanza comprensibilmente?


in poche parole non posso fare niente visto che aprire una banca non ho intenzione e fare il semplice consulenza nemmeno mi interessa...il mio scopo era solo fare il lavoro che faccio tutti i giorni e farlo anche per altri, in teoria potrei farlo per amici intimi che mi danno i loro soldi e li investo come se fossero i miei, ma come avete detto questo e' illegale e nel caso si venisse a sapere o viene fuori un problema di soldi con uno degli amici sono nella cacca fino all'ultima punta dei capelli, del resto pero' non capisco cosa ci sia di male e perche' deve essere illegale se un amico mi da' i suoi soldi e mi dice di investirli insieme ai miei, sul guadagno di quei soldi verrebbe trattenuto il 12,5% (quindi anche i loro guadagni tassati), al piu' sara' illegale il fatto che io posso prendere una percentuale su quello che gli ho fatto guadagnare...ma lui potrebbe offrirmi dei soldi in REGALO per il guadagno che gli ho realizzato.

x voltaire, grazie per i link, ho letto solo le prime righe al momento ma vedo che e' molto interessante e parla proprio delle domande che ho posto (se non erro e' la risposta che ha dato la consob a qualcuno che ha rivolto le mie stesse domane)

ciao e grazie a tutti per le indicazioni
 
E' chiaro che se a un amico chiedo 50 euro perchè ho dimenticato i soldi a casa non facciamo certo un contratto o non gli rilascio ricevuta.
E mi ricordo da piccolo che un insieme di parenti e amici si riunivano in casa, ognuno metteva la sua quota e uno, l'esperto, raccoglieva i soldi e giocava la schedina. Poi se si vinceva si divideva. (mai vinto, comunque).

Ecco, mi sembra che più che tirare in ballo leggi e normative, definizioni e sottigliezze, quello che in realtà vuoi fare è proprio questo.... la "pizza e fichi" della gestione.
Fin quando ti riunisci in casa, raccogli i soldi e giochi in Borsa, e se va bene si divide.... non penso che siano problemi....

Però se inizi a parlare di... ma si, mi apro un piccolo ufficio, raccolgo semplicemente i risparmi e ancora più semplicemente li gestisco e li investo direttamente, in fondo che male faccio, dovrò mica aprire una .... banca.... ecco credo che avrai capito che il vu cumprà della gestione non è ammesso dal nostro ordinamento....

Ciao,
Marco
 
Scritto da marcotrader

...
Fin quando ti riunisci in casa, raccogli i soldi e giochi in Borsa, e se va bene si divide.... non penso che siano problemi....
...
Ciao,
Marco

Neanche questo è tollerato perchè costituisce violazione delle norme sopra citate.
E poi l'analisi delle delibere sanzionatorie della Consob, per questo tipo di reato, evidenzia come proprio dall'entourage familiare siano partite le denunce.

Saluti.
 
Scritto da trinita73
viene fuori un problema di soldi con uno degli amici


In genere accade proprio in tal modo: tutto funziona, fin quando il "gestore" inizia a perdere soldi. A quel punto, prima o poi (spesso tende a nasconderlo, confidando nel rapido recupero delle perdite), la grana esplode.
 


ciao a tutti, ho letto le due risposte della consob ad alcune domande simili alle mie che voltaire ha indicato.
nel leggere mi pare che grosso modo sono le indicazioni che molti hanno dato qui', cioe' nessun investimento fatto direttamente a terze persone, nemmeno fosse mio fratello (ma tanto lui soldi non ne ha e non c'e' problema) perche' a questo punto commetterei un reato e pur facendolo di nascosto e con semplice accordo verbale (con amici o parenti, insomma persona affidabili), se un domani per un qualsiasi motivo, perdo molti soldi, litigo con un amico, mio cugino trader e' geloso del fatto che suo padre mi ha dato dei soldi da investire, un amico parla di me e dei soldi che mi ha dato e dei bei guadagni fatti ad un finanziere, ecc...) posso dire addio alla bella aria fresca che respiro tutti i giorni nella mia citta' per un bel po' di tempo.
il succo e': finche' fila tutto liscio liscio bene, al primo starnuto di qualcuno son dolori grossi.

l'alternativa invece possibile e legale e' fare una semplice consulenza alle terze persone facendosela pagare, in quel caso il cliente, l'amico, il parente, ecc... dovra' fare poi l'operazione per suo conto tramite una banca o un intermediario, diciamo che in sintesi e' quello che fanno molti consulenti che si trovano nei vari siti internet che uno paga un canone per avere le indicazioni e poi si fa' l'operazione se si vuole per proprio conto.


il riassunto di questo thread credo quindi sia quello che ho fatto adesso, poi se c'e' in qualche modo un alternativa e qualcuno la sa' e' sempre ben accetta.buona giornata
 
ciao a tutti, mi sorge un dubbio....volendo fare gli investimenti solo per una cerchia strette di persone, sarebbe legale far aprire ad ognuno di loro un conto corrente specifico per il trading, dare a me i codici di accesso e io investo i loro soldi direttamente sul loro conto? oppure anche in questo caso possono esserci problemi, del tipo se va' male uno potrebbe denunciarmi per aver accesso al loro conto di cui io non sono intestatario (se possono in qualche modo dimostrare che l'ho fatto). come darmi il compenso e' un altro problema che comunque credo sarebbe illegale. ci sono idee su questo quesito?
 
Scritto da trinita73
dare a me i codici di accesso


Il che vorrebbe dire accesso alla disponibilità, da parte tua, delle somme e degli strumenti altrui: abusivismo.
 
Scritto da trinita73
ciao a tutti, mi sorge un dubbio....volendo fare gli investimenti solo per una cerchia strette di persone, sarebbe legale far aprire ad ognuno di loro un conto corrente specifico per il trading, dare a me i codici di accesso e io investo i loro soldi direttamente sul loro conto? oppure anche in questo caso possono esserci problemi, del tipo se va' male uno potrebbe denunciarmi per aver accesso al loro conto di cui io non sono intestatario (se possono in qualche modo dimostrare che l'ho fatto). come darmi il compenso e' un altro problema che comunque credo sarebbe illegale. ci sono idee su questo quesito?

Bè, a questo punto, dopo tutte le informazioni che hai ricevuto, se cmq decidi di voler continuare nei tuoi propositi, allora non badare ad eventuali denunce, avvisi di garanzia, rinvii a giudizio. Eventualmente patteggiarai la pena (nel penale) e se ti va bene nel processo civile ,una volta provata la correità dei malcapitati investitori (che ti hanno dato i codici di accesso) , riceverai anche uno sconto sul risarcimento dagli stessi avanzato.
Saluti.
 
preferisco non fare nulla di illegale, ci tengo alla mia liberta', vorra' dire che con i miei guadagni al massimo offriro' da bere agli amici e basta.grazie a tutti,ciao
 
Novità?

Comunque con Fineco ad esempio esistono livelli di sicurezza diversi. Per fare trading serve la password dispositiva, ma per togliere i soldi dal conto (esempio fare un bonifico) serve anche ad esempio il PIN SMS (temporaneo, generato al momento e inviato). Quindi un familiare o un amico che ti vuole far gestire gli investimenti puo stare tranquillo che anche con le password non gli porti via niente.
 
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