I truffatori sono andati in un negozio 3 e si sono fatti duplicare la SIM. Ossia: la SIM originale, nelle mani del legittimo proprietario, viene disattivata e al truffatore viene data una SIM nuova sulla quale è attivo il numero del legittimo proprietario. Se questa operazione sia stata fatta interamente sulla fiducia o chiedendo una fotocopia della carta di identità (che oggi siamo costretti a mandare via fax a chiunque, anche solo per attivare ad es. un RID con la compagnia del gas) non si sa.
E già qua non torna assolutamente. A parte che se fosse successo sarebbero responsabili e potresti citarli in giudizio riottenendo TUTTO quello che ti è stato trafugato più i danni.
Hai mai fatto un cambio SIM? Lo sai come funziona?
Devi portargli la SIM e fargli leggere quel minuscolo numerino (ICCID) che è stampato nella parte posteriore della SIM Card.
Se è una prepagata a quel punto puoi anche non portare i documenti di colui che ne è intestatario ma direttamente un documento (ORIGINALE, no fotocopia) e il codice fiscale/tessera sanitaria (ORIGINALE) di colui che subentrerà (testato personalmente settimana scorsa con un mio numero che ha preso mia madre).
Se è un abbonamento invece ci vuole l'intestatario di persona.
Quindi perché una cosa del genere sia credibile sti geni del crimine avrebbero dovuto:
1) avere nome e cognome della vittima
2) sapere il suo numero di telefono e la sua compagnia telefonica
3) clonare in modo che sembri vera la carta di identità o la patente o il passaporto
4) clonare la tessera sanitaria
5) clonare la scheda SIM scegliendone una di quella determinata compagnia e sovrascrivendo la scritta l'USIM in modo che non si vedesse la contraffazione. oppure presentare denuncia di smarrimento (altre autenticazioni da fare) e farsela clonare
6) conoscere l'indirizzo e-mail di gmail e sapere che non era presente un autenticazione in due passaggi oppure conoscere le risposte alle domande segrete e avere accesso alla casella e-mail di recupero
7) sapere che la vittima disponeva di un conto home banking per non rischiare di targhettare una persona che ha un conto in banca fisica in cui non potevano comunque operare
8) sapere le risposte per l'autenticazione del cambio password widiba
Poi una volta entrati finalmente nel conto... I soldi come li hanno trafugati?
Non avendo accesso alle tessere i bancomat sono esclusi. Quindi rimane la parte propriamente di e-banking tipo i bonifici. Sì ma per poter fare un bonifico devi dare un IBAN e di ciò rimane traccia, ergo vieni sgamato subito, è un po' come fare un furto e lasciare il biglietto da visita.
Mi pare francamente una situazione fantascientifica.