in Libia barconi affondati con le persone a bordo

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Migranti, “in Libia barconi affondati con le persone a bordo”
Fonti militari: “I guardacoste così li costringono a salire sulle motovedette”
Migranti, “in Libia barconi affondati con le persone a bordo”
di Fabrizio D’Esposito e Antonio Massari | 21 luglio 2018

Barconi affondati mentre i migranti sono ancora a bordo. È questo che accade nelle acque del Mediterraneo quando la Guardia costiera libica interviene per i soccorsi. Il motivo: quando le motovedette libiche si avvicinano ai barconi, i migranti, che non vogliono essere riportati in Libia, rifiutano di essere trasportati sulle imbarcazioni della Guardia costiera. E a quel punto, per convincerli ad accettare il soccorso, è ormai prassi che i militari libici inizino le operazioni per affondare la barca. Una prassi disumana, che s’è ripetuta in parecchi salvataggi, rivelata al Fatto, con la promessa dell’anonimato, da più fonti militari. Che i barconi vadano affondati è un dato acquisito. La Procura di Trapani, per esempio, contesta alla Ong tedesca Iugend Rettet di non aver distrutto le barche per impedirne il riutilizzo da parte di trafficanti, durante un salvataggio del 18 giugno 2017. Qui siamo paradossalmente alla dinamica opposta: il barcone viene affondato, ma con i migranti a bordo, per costringerli a salire sulle motovedette libiche.

Il governo ha invece smentito la ricostruzione della Ong Proactiva sul salvataggio, avvenuto il 17 luglio, di Josefa, la camerunense di 40 anni soccorsa dalla Open Arms a circa 80 miglia dalla costa libica. Accanto a lei, aggrappati al relitto di un gommone, i cadaveri di una donna e di un bambino di circa 5 anni. Il Viminale ha bollato come una fake news la dichiarazione dei volontari spagnoli: “I libici hanno lasciato morire quella donna e quel bambino. Sono assassini arruolati dall’Italia”. La prova evocata dal Viminale consisteva nel video-reportage di una giornalista tedesca che aveva filmato i soccorsi. La cronista ha escluso che, durante i soccorsi ai quali aveva assistito, in mare fossero rimasti dei migranti. Ma poi ha aggiunto che, nelle stesse ore e nella stessa area, le motovedette libiche avevano effettuato un altro soccorso. La prova quindi non provava nulla se non che, nel soccorso registrato dalla cronista, non risultavano cadaveri o superstiti rimasti in acqua. Nulla poteva escludere, invece, che il relitto con le due vittime e la superstite fosse collegato invece al secondo soccorso di quella notte.

A cinque giorni dall’episodio – nonostante il Fatto abbia chiesto per ben due volte al Viminale se continui ad accusare la Proactiva di aver mentito, se sia in possesso di ulteriori prove che possano dimostrarlo, o se invece abbia preso atto di aver sbagliato nel definire una bufala la versione della Ong – il ministero dell’Interno continua a tacere sull’episodio. Eppure, persino la Guardia costiera libica, su La Stampa, fornisce conferme che il relitto con i due cadaveri è legato a un loro salvataggio e che non si tratta di quello filmato dalla cronista tedesca: “Lunedì 16 luglio – dice il colonnello Tofag Scare alla giornalista Francesca Paci – abbiamo ricevuto una chiamata dal mercantile spagnolo Triades che ci segnalava un’imbarcazione di migranti in difficoltà tra Tripoli e Khoms, ci siamo mossi per intervenire, ne abbiamo tirati a bordo 165, maschi e femmine, tutti. Abbiamo lasciato in mare solo i due corpi senza vita di una donna e di un bambino dopo aver provato a rianimarli. Ma oltre a loro non c’era nessuno in acqua. Secondo la legge libica vanno identificati prima di essere sepolti o rimandati a casa e dunque in questi casi vengono lasciati in mare. Non avremmo avuto alcuna ragione di lasciare in mare delle persone vive: anche se si fossero rifiutati di salire a bordo le avremmo tirate su a forza. Quello di cui ci accusano è una bugia, è propaganda”. Il premier libico Fayez al-Sarraj ha parlato di accuse “oltraggiose”. Ma un fatto è certo: la Guardia costiera libica nega di aver lasciato persone vive in mare ma conferma che il relitto al quale era aggrappata Josefa con i due cadaveri è quello del loro soccorso. Non vogliamo credere che i militari libici abbiano volontariamente lasciato superstiti in mare. Ma è chiaro che almeno Josefa è sfuggita al loro intervento.

Di fronte a tutto questo, sarebbe il caso che Salvini ammettesse pubblicamente di aver sbagliato, accusando la Ong di aver mentito, assumendo la responsabilità delle sue pesantissime e immotivate affermazioni. Un altro militare confida a La Stampa: “L’Italia ci fa fare il lavoro sporco perché non vuole gli africani”. Se il lavoro sporco prevede l’affondamento dei barconi con i migranti a bordo, i cittadini italiani dovrebbero saperlo e Salvini dovrebbe smentire o confermare anche questo.
 
Da quando in qua l'Italia e' responsabile del comportamento dei libici? Siamo veramente all'assurdo.
 
Migranti, “in Libia barconi affondati con le persone a bordo”
Fonti militari: “I guardacoste così li costringono a salire sulle motovedette”
Migranti, “in Libia barconi affondati con le persone a bordo”
di Fabrizio D’Esposito e Antonio Massari | 21 luglio 2018

Barconi affondati mentre i migranti sono ancora a bordo. È questo che accade nelle acque del Mediterraneo quando la Guardia costiera libica interviene per i soccorsi. Il motivo: quando le motovedette libiche si avvicinano ai barconi, i migranti, che non vogliono essere riportati in Libia, rifiutano di essere trasportati sulle imbarcazioni della Guardia costiera. E a quel punto, per convincerli ad accettare il soccorso, è ormai prassi che i militari libici inizino le operazioni per affondare la barca. Una prassi disumana, che s’è ripetuta in parecchi salvataggi, rivelata al Fatto, con la promessa dell’anonimato, da più fonti militari. .......
Aiutami a capire....
Non cedere ad un ricatto adesso è disumano?

Questi pretendono di scegliere da chi essere "salvati".
 
Da quando in qua l'Italia e' responsabile del comportamento dei libici? Siamo veramente all'assurdo.

se rispedisci i migranti in libia dove sai che verranno ********* sei corresponsabile
 
Aiutami a capire....
Non cedere ad un ricatto adesso è disumano?

Questi pretendono di scegliere da chi essere "salvati".

non è che hanno molta scelta, da una parte la vita dall'altra la morte o le torture
 
Molto bene anzi ottimo, continuino ad affondarli così non possono riutilizzarli.
 
Un altro che non si rassegna
È finito il business
Mi spiace
 
mai sentito di naufraghi che non vogliono essere salvati ,
evidentemente non sono naufraghi
 
se rispedisci i migranti in libia dove sai che verranno ********* sei corresponsabile

No, caro. Se i libici sono dei criminali e trattano le gente come bestie la responsabilita' e' tutta loro.
 
...
Di fronte a tutto questo, sarebbe il caso che Salvini ammettesse pubblicamente di aver sbagliato, accusando la Ong di aver mentito, assumendo la responsabilità delle sue pesantissime e immotivate affermazioni. Un altro militare confida a La Stampa: “L’Italia ci fa fare il lavoro sporco perché non vuole gli africani”. Se il lavoro sporco prevede l’affondamento dei barconi con i migranti a bordo, i cittadini italiani dovrebbero saperlo e Salvini dovrebbe smentire o confermare anche questo.
L'im.beci.lli.tà dei sinistroidi nostrani :D

Una NAZIONE CHE NON E' L'ITALIA decide di fare qualcosa di guisto o sbagliato e la colpa è del nostro Salvini :D
Certo che farsi di canne fino a ridurre in pappa il cervello non è certo cosa saggia :censored::clap:

PS: Per me fanno BENISSIMO ad affondare i barconi se i clandestini non vogliono salire sulla vedetta, cassi loro OK!
 
Proprio non si rassegnano incredibile
" nun ce vonno stà " c'è poco da fare.
Leggevo un attimo fa nei sottotitoli di rai new 24 che Josefa ha denunciato la Libia e l'Italia.
(suppongo per essere stata abbandonata in mare )
Vabbè oh , contenta lei contenti tutti.
 
No, caro. Se i libici sono dei criminali e trattano le gente come bestie la responsabilita' e' tutta loro.

E allora scelgano un'altra rotta per venire in Europa visto che ormai il tam tam di come vengono trattati in Libia dev'essere noto a tutti, siamo all'assurdo ma noi italiani ci siamo abituati è come un ladro che ci viene in casa e se noi lo affrontiamo duramente il maltrattato diventa lui e non noi così come i profughi che sanno benissimo a priori di come si sta in Libia eppure continuano.
Tutto questo mi fa pensare a un mare di frottole che ci dobbiamo bere per una grandiosa forma di smisurato buonismo che alla fine danneggia noi quanto loro.

E' consolante (si fa per dire) quando giornalmente si vedono immigrati ammassati nei parchi o nelle stazioni costretti a vivere come animali attribuendoci da parte dei soliti colpe che non abbiamo ma dovute a scelte che di coraggioso non hanno nulla tranne l'incapacità di capire che il buonismo non è la soluzione del problema ma solo uno stato mentale che ci pensare di essere piu buoni inconsapevoli di dispensare malvagità.
 
" nun ce vonno stà " c'è poco da fare.
Leggevo un attimo fa nei sottotitoli di rai new 24 che Josefa ha denunciato la Libia e l'Italia.
(suppongo per essere stata abbandonata in mare )
Vabbè oh , contenta lei contenti tutti.

Lei denuncia ?
O loro la hanno fatto denunciare ?
È un po’ diverso
La donna è solo una vittima in mano ad avvoltoi senza scrupoli
 
Lei denuncia ?
O loro la hanno fatto denunciare ?
È un po’ diverso
La donna è solo una vittima in mano ad avvoltoi senza scrupoli

Ovviamente loro , visto che lei non si ricorda più nulla.
 
Salvini vi ha smascherato ,addio :o
 
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