Non riconoscono lo Stato e la sua autorità

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29/1/12
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ROMA – Non riconoscono lo Stato e la sua autorità. Quando li hanno portati davanti al giudice, dopo l’arresto, si sono persino rifiutati di dire come si chiamano. Adesso per questa coppia di piemontesi, lui di 53 anni e lei di 49, si profila un procedimento penale per accuse gravissime: sequestro di persona, tentato sequestro e maltrattamenti in famiglia.

Venerdì scorso sono stati arrestati poche ore dopo avere portato via il figlio di sette anni dalla comunità cui era stato affidato dal tribunale per i minorenni. E’ un braccio di ferro con lo Stato che va avanti da anni. I due simpatizzano per il movimento “Esseri Umani – ufficio operativo” che fa i suoi proseliti su internet guidato da uno youtuber di Casale Monferrato: l’obiettivo è “liberarsi dalla schiavitù del sistema”.

Per raggiungerlo ci sono varie strade: nel caso dei genitori che vogliono provvedere ai propri figli, basta “non dare il consenso di giurisdizione verso un soggetto terzo”. Tradotto in linguaggio corrente, niente giudici, comunità o assistenti sociali. E’ da tempo che le aborrite autorità si occupano di questo nucleo famigliare. La coppia ha sette figli, tre dei quali ormai maggiorenni. Uno di loro ha avuto a sua volta un bimbo che non ha registrato all’anagrafe: ha provveduto il tribunale per i minorenni.

Venerdì scorso, a Torino, in corso Casale, ai piedi della collina, i genitori sono andati davanti alla comunità dove era ospitato il figlio di sette anni, hanno aggredito un’educatrice e hanno portato via il bambino. In poche ore sono stati rintracciati da una squadra congiunta di polizia, carabinieri e vigili urbani. Hanno anche opposto resistenza. Ma le manette sono scattate ugualmente.

Su Youtube i tre figli maggiorenni, insieme al promotore di “Esseri Umani – Ufficio operativo”, hanno fatto un video per rendere pubblico l’accaduto. Più di trenta minuti in cui, di fatto, lo speaker ribalta le accuse di sequestro di persona e le mette a carico delle forze dell’ordine. Alla coppia, detenuta nel carcere delle Vallette, intanto è stato affidato un avvocato d’ufficio. E loro, coerentemente, lo hanno ricusato. “Grazie, non ci interessa”. Per i figli più piccoli è stato nominato un curatore speciale. A rappresentarlo è l’avvocato Anna Ronfani: “La priorità di questa storia – sottolinea – deve essere la protezione dei bambini”.
 
Un bel TSO e passa la paura
 
Tante parole per dire che sono due anarchici. È più fico dire che non riconoscono lo stato. :asd:
 
Saranno dei simpatizzanti di Nietzsche...:asd:
 
Perche' hanno sottratto i figli a questa coppia ?
 
Non si è capito un cazz del perché il bambino si trovasse affidato alla comunità.
 
Hanno solo capito male: "non c'è il Governo". Lo Stato c'è (forse).
 
C'è pieno di leggi che autorizzano lo stato a fare qualsiasi cosa.
In questo caso , se i figli non sono maltrattati , non vedo il motivo di toglierli ai genitori, con ingenti spese per lo stato.
 
C'è pieno di leggi che autorizzano lo stato a fare qualsiasi cosa.
In questo caso , se i figli non sono maltrattati , non vedo il motivo di toglierli ai genitori, con ingenti spese per lo stato.

questi mano all'anagrafe lo avevano iscritto, quindi manco a scuola lo mandavano, ti pare gente da lasciargli in mano un figlio?
 
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