Pillole del macron pensiero e del suo sponsor, Attali...

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Ieri il due di picche della sinistra francese ha chiesto a Macron di fare un gesto distensivo nei confronti dei suoi elettori, ha chiesto di cancellare l’odiosa legge sul lavoro che porta il nome di quello che tutti ormai considerano il nuovo presidente francese.

Povero illuso…

Parigi, 1 mag. (askanews) – Se eletto nel ballottaggio delle presidenziali di domenica, il candidato centrista all’Eliseo Emmanuel Macron non ritirerà la controversa riforma del lavoro che porta il suo nome, come chiesto dal leader della sinistra radicale francese, Jean-Luc Melenchon, in vista del voto per il secondo turno.

“I francesi si sono espressi ed hanno scelto il progetto con tutte le sue riforme, non li tradirò rinnegandolo e voglio poter agire domani in modo efficace: queste riforme le abbiamo concepite, portate aventi e le faremo”, ha concluso Macron parlando a migliaia di persone nella località parigina di La Villette.

Per gli innamorati e gli ingenui una rapida carellata del “Macron pensiero…”

In questa società c’è una maggioranza di donne, per lo più ignoranti …

In questa società – disse l’allora ministro – c’è una maggioranza di donne, per lo più ignoranti. Viene spiegato loro: ‘Qui o nei dintorni non avete futuro, andate a lavorare a 50 o 60 chilometri’. Ma loro non hanno la patente. Che facciamo? Diamo loro 1.500 euro, e aspettiamo un anno?”. La frase sulle donne “ignoranti” con difficoltà a prendere la patente suscitò non poche polemiche perché seguì di pochi giorni l’accusa al presidente Hollande di chiamare in privato “sdentati” le persone povere. Per queste parole Macron si scusò il giorno stesso in Assemblea Nazionale: “Il primo rimpianto è per le affermazioni che ho tenuto stamani se ho offeso, e perchè ho offeso alcuni operai. E’ inaccettabile. E non è quello che volevo fare”.‘I giovani sognino di diventare miliardari. Le donne
C’è bisogno di giovani francesi che abbiano voglia di diventare miliardari…

Ma non è finita qui diamo un’occhiata al pensiero di quello che da molti nell’ambiente era considerato un banchiere maldestro, in questa raccolta di Roberto Ciccarelli…

Disperato il paese che deve scegliere tra fascismo e liberismo. #top20 #compilation

1. « Se fossi disoccupato, non aspetterei tutto dall’altro, prima proverei a battermi. »
2. « Abbiamo bisogno di giovani francesi che abbiano voglia di diventare miliardari. »
3. « Spesso, la vita di un imprenditore è molto più dura di quella di un salariato, non dimentichiamocelo. Può perdere tutto, lui, e ha meno garanzie. »
4. « In questa società (Doux) c’è una maggioranza di donne. E molto di loro sono, per la maggior parte, incolte. »
5. « I salariati francesi sono pagati troppo. » « I salariati devono poter lavorare di più, senza essere pagati di più, se i sindacati maggioritari sono d’accordo. »
6. « Il Front National è, a parità di condizioni, una specie di Syriza alla francese, di estrema destra »
7. « Guardate che non mi intimidite con la vostra maglietta, il miglior modo di pagarsi un vestito è lavorare. »
8. « Gli inglesi hanno la fortuna di aver avuto Margaret Thatcher. »
9. « Dico ai giovani : Non cercate un padrone, cercate dei clienti. »
10. « La Francia è in lutto di un re. »
11. « Sono per una società senza statuti. »
12. « Non sono qui per difendere dei jobs esistenti. »
13. « La disoccupazione di massa in Francia è dovuta al fatto che i lavoratori sono troppo protetti. »
14. : M. qualifica tutti coloro che – nel Partito Socialista – si oppongono alla sua legge (308 articoli reazionari tra cui quello sul lavoro di domenica, di notte, o la privatizzazione della donazione del sangue) di « focolari infestati » o di « fannulloni ». « Penso ci sia una politica di fannulloni e che ci sia una politica di artigiani. »
15. : « Ogni candidato che sarà eletto firmerà, con me, il contratto con la Nazione. Si impegnerà a votare, al mio fianco, grandi progetti, a sostenere il nostro progetto. » « Nessuna fronda. » (l’articolo 27 della legge fondamentale dice che « qualsiasi mandato imperativo è nullo. Il diritto di voto dei membri del Parlamento è personale »).
16. : La protezione sociale basata sul salario è finita. M. propone un transfert gigantesco di 450 miliardi dei contributi sociali del salario lordo pagato dal capitale « loro » su quello dello Stato pagato dalle tasse « noi ».
17. : « Non voglio vietare Uber e i VTC, sarebbe come rimandarli a vendere la droga a Stains. »
18. : « Conto su di voi per assumere più apprendisti. Ormai è gratuito quando sono minorenni. »
19. : « Considerata la situazione economica, non pagare più le ore supplementari è una necessità. » (a Davos !)
20. : « 35 ore per un giovane, non è abbastanza. »

Fonte http ://www.filoche.net/2017/04/15/30-des-pires-declarations-d%e2%80%99emmanuel-macron/


Sono solo i pensieri di un folle ma i veri folli sono quelli che oggi stanno a sinistra della follia queste sono cosuccie che a gente come Mélenchon piacciono da matti.
 
La domanda è: perché? Perché Jacques Attali – l’economista di Francois Mitterrand, l’uomo bipartisan della “Commissione Sarkozy”, l’esperto di paesi disastrati, ricostruzioni e sviluppi – decide di scrivere un bignami sul rapporto uomo-donna (dalle origini al futuro, passando per scimmie, tribù, triangoli, chiese, case borghesi, relazioni di gruppo e ermafroditismo di ritorno e di massa)? Se poi si sfoglia il suddetto sussidiario attaliano (“Amori-storia del rapporto uomo-donna”) – visto il tono da dipartimento scuola-educazione e la chiarezza lapidaria dei capitoli: amori animali, primi amori, poliandria, poliginia, invenzione della monogamia, agonia del matrimonio – viene da chiedersi se Attali abbia sempre avuto questo animo da educatore sentimentale o se l’abbia maturato per noia durante le riunioni sulla globalizzazione sostenibile (ciò spiegherebbe la prosa da rivista da sala d’aspetto).

Una possibile risposta a tale interrogativo la fornisce un anonimo cronista inglese, testimone della fase londinese di Attali (primi anni Novanta), quando l’economista era noto oltremanica più per gli eccessi mondano-spendaccioni che per i suoi studi – aveva trasformato infatti la sede del suo ufficio sul Tamigi in una specie di lounge bar scintillante, circostanza che fa propendere per l’ipotesi: Attali ha sempre avuto un animo frivolo ma non poteva manifestarlo al pubblico delle ong (dove parlava di sviluppo sostenibile). E però il suo libro non è frivolo, bensì terrorizzante.
L’economista-sociologo scrive infatti che l’uomo – vista la sparizione della classe media, l’allungamento della vita e il venir meno della convenienza borghese all’amore monogamo – si sta muovendo verso lo scenario denominato “netloving”: nessuno si legherà più a nessuno, la fedeltà sarà derisa “come un’impostura”, tutti avranno più amori simultanei e se lo confesseranno – guai a non dirlo, pena l’etichetta di ipocriti: “Il diritto di fare ciò che si vuole sarà controbilanciato dall’obbligo di trasparenza”, scrive Attali (e fin qui passi, i traditori si sentiranno sollevati, quantomeno). I bambini, nel frattempo, saranno però allevati in una comune “di ex e ex degli ex”, etero e gay, e alla fine “saranno figli di se stessi” (e già viene un po’ di magone). La riproduzione avverrà in modo autarchico, per autoclonazione di cellule (che Attali abbia letto le pubblicazioni di Umberto Veronesi?). I rapporti tra i sessi rientreranno nelle modalità “poliamore” e “polifamiglia” (che Attali abbia frequentato il convegno pannelliano che nel 2007 sancì l’avvento “dell’amor civile” polifedele?

(…) E nel lettore sorge un dubbio: a quel punto non si saranno già suicidati tutti?

Aspettate a suicidarvi leggete meglio magari su Repubblica perché pensate ancora che sia una “fake news” …
Attali e la coppia ai tempi del consumismo:

E se ancora non avete vomitato…
Com’é triste il “poliamore”

E poi, l’apoteosi finale: “La riproduzione diventerà compito delle macchine, mentre la clonazione e le cellule staminali permetteranno a genitori-clienti di coltivare organi a volontà per sostituire i più difettosi. Un bambino potrà essere portato in grembo da una generazione precedente della stessa famiglia o da un donatore qualsiasi, e i figli di due coppie lesbiche nati da uno stesso donatore potranno sposarsi, dando vita a una famiglia con sole nonne e senza nonni. Molto più in là, i bambini potranno essere concepiti, portati in grembo e fatti nascere da matrici esterne, animali o artificiali, con grande vantaggio per tutti: degli uomini poiché potranno riprodursi senza affidare la nascita dei propri discendenti a rappresentanti dell’altro sesso; delle donne poiché si sbarazzeranno dei gravami del parto”. A parte che mi deludi, caro Jacques, usi parole obsolete come “sesso” (non lo sai che si dice “genere”?); a parte che partorire è una cosa bellissima di cui nessuna di noi si vuole sbarazzare (per quanto, come diceva Robin Williams, estrarre un pollo arrosto da una narice può avere i suoi lati negativi), ma questo tu non lo puoi sapere; per il resto non credo alla tua buona fede, Jacques. Un mondo così è un incubo anche per te. Che ne direbbe tua madre, anzi, scusa, la tua matrice interna di origine umana?

Che figata bellezza, domenica Macron sarà presidente della Francia e Attali farà da mamma, vuoi mettere la donna nera che paura …che figata Ragazzi!

MACRON’S FRENCH FOLLIES! | icebergfinanza


:o
 
non so se c'è anche questo di Attali nel testo precedente :

“Si potrà accettare l’idea di allungare la speranza di vita a condizione di rendere gli anziani solvibili e creare in tal modo in mercato“. Come risolvere il problema? “L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali del nostro futuro”, spiega, aggiungendo che “in una società capitalista, delle macchine permetteranno di eliminare la vita quando questa sarà insopportabile o economicamente troppo costosa“.


e ne ho sentiti anche qua di pazzoidi nazisteggianti del genere
 
non so se c'è anche questo di Attali nel testo precedente :

“Si potrà accettare l’idea di allungare la speranza di vita a condizione di rendere gli anziani solvibili e creare in tal modo in mercato“. Come risolvere il problema? “L’eutanasia sarà uno degli strumenti essenziali del nostro futuro”, spiega, aggiungendo che “in una società capitalista, delle macchine permetteranno di eliminare la vita quando questa sarà insopportabile o economicamente troppo costosa“.


e ne ho sentiti anche qua di pazzoidi nazisteggianti del genere
Me ne viene uno in mente in particolare che vuole togliere il voto a chi non ha la sua approvazione poi però chiama fascisti e comunisti gli altri
 
Frase celebre, a lui attribuita: «Cosa credono, che l’euro l’abbiamo creato per la felicità della plebaglia europea?».
 
Ieri il due di picche della sinistra francese ha chiesto a Macron di fare un gesto distensivo nei confronti dei suoi elettori, ha chiesto di cancellare l’odiosa legge sul lavoro che porta il nome di quello che tutti ormai considerano il nuovo presidente francese.

Povero illuso…

Parigi, 1 mag. (askanews) – Se eletto nel ballottaggio delle presidenziali di domenica, il candidato centrista all’Eliseo Emmanuel Macron non ritirerà la controversa riforma del lavoro che porta il suo nome, come chiesto dal leader della sinistra radicale francese, Jean-Luc Melenchon, in vista del voto per il secondo turno.

“I francesi si sono espressi ed hanno scelto il progetto con tutte le sue riforme, non li tradirò rinnegandolo e voglio poter agire domani in modo efficace: queste riforme le abbiamo concepite, portate aventi e le faremo”, ha concluso Macron parlando a migliaia di persone nella località parigina di La Villette.

Per gli innamorati e gli ingenui una rapida carellata del “Macron pensiero…”

In questa società c’è una maggioranza di donne, per lo più ignoranti …

In questa società – disse l’allora ministro – c’è una maggioranza di donne, per lo più ignoranti. Viene spiegato loro: ‘Qui o nei dintorni non avete futuro, andate a lavorare a 50 o 60 chilometri’. Ma loro non hanno la patente. Che facciamo? Diamo loro 1.500 euro, e aspettiamo un anno?”. La frase sulle donne “ignoranti” con difficoltà a prendere la patente suscitò non poche polemiche perché seguì di pochi giorni l’accusa al presidente Hollande di chiamare in privato “sdentati” le persone povere. Per queste parole Macron si scusò il giorno stesso in Assemblea Nazionale: “Il primo rimpianto è per le affermazioni che ho tenuto stamani se ho offeso, e perchè ho offeso alcuni operai. E’ inaccettabile. E non è quello che volevo fare”.‘I giovani sognino di diventare miliardari. Le donne
C’è bisogno di giovani francesi che abbiano voglia di diventare miliardari…

Ma non è finita qui diamo un’occhiata al pensiero di quello che da molti nell’ambiente era considerato un banchiere maldestro, in questa raccolta di Roberto Ciccarelli…

Disperato il paese che deve scegliere tra fascismo e liberismo. #top20 #compilation

1. « Se fossi disoccupato, non aspetterei tutto dall’altro, prima proverei a battermi. »
2. « Abbiamo bisogno di giovani francesi che abbiano voglia di diventare miliardari. »
3. « Spesso, la vita di un imprenditore è molto più dura di quella di un salariato, non dimentichiamocelo. Può perdere tutto, lui, e ha meno garanzie. »
4. « In questa società (Doux) c’è una maggioranza di donne. E molto di loro sono, per la maggior parte, incolte. »
5. « I salariati francesi sono pagati troppo. » « I salariati devono poter lavorare di più, senza essere pagati di più, se i sindacati maggioritari sono d’accordo. »
6. « Il Front National è, a parità di condizioni, una specie di Syriza alla francese, di estrema destra »
7. « Guardate che non mi intimidite con la vostra maglietta, il miglior modo di pagarsi un vestito è lavorare. »
8. « Gli inglesi hanno la fortuna di aver avuto Margaret Thatcher. »
9. « Dico ai giovani : Non cercate un padrone, cercate dei clienti. »
10. « La Francia è in lutto di un re. »
11. « Sono per una società senza statuti. »
12. « Non sono qui per difendere dei jobs esistenti. »
13. « La disoccupazione di massa in Francia è dovuta al fatto che i lavoratori sono troppo protetti. »
14. : M. qualifica tutti coloro che – nel Partito Socialista – si oppongono alla sua legge (308 articoli reazionari tra cui quello sul lavoro di domenica, di notte, o la privatizzazione della donazione del sangue) di « focolari infestati » o di « fannulloni ». « Penso ci sia una politica di fannulloni e che ci sia una politica di artigiani. »
15. : « Ogni candidato che sarà eletto firmerà, con me, il contratto con la Nazione. Si impegnerà a votare, al mio fianco, grandi progetti, a sostenere il nostro progetto. » « Nessuna fronda. » (l’articolo 27 della legge fondamentale dice che « qualsiasi mandato imperativo è nullo. Il diritto di voto dei membri del Parlamento è personale »).
16. : La protezione sociale basata sul salario è finita. M. propone un transfert gigantesco di 450 miliardi dei contributi sociali del salario lordo pagato dal capitale « loro » su quello dello Stato pagato dalle tasse « noi ».
17. : « Non voglio vietare Uber e i VTC, sarebbe come rimandarli a vendere la droga a Stains. »
18. : « Conto su di voi per assumere più apprendisti. Ormai è gratuito quando sono minorenni. »
19. : « Considerata la situazione economica, non pagare più le ore supplementari è una necessità. » (a Davos !)
20. : « 35 ore per un giovane, non è abbastanza. »

Fonte http ://www.filoche.net/2017/04/15/30-des-pires-declarations-d%e2%80%99emmanuel-macron/


Sono solo i pensieri di un folle ma i veri folli sono quelli che oggi stanno a sinistra della follia queste sono cosuccie che a gente come Mélenchon piacciono da matti.

Sembra proprio un demente...
 
2 maggio 2017 - 15:12:00
...

IL CASO RENAULT SVELA L'INTERVENTISMO ECONOMICO DI MACRON

I manager delle aziende pubbliche in Francia non possono guadagnare più di 450 mila euro l’anno. Nel privato la situazione è molto diversa, e il caso esplosxe nel 2015 con i 7,25 milioni di euro di stipendio del capo di Renault, Carlos Ghosn. Sul tema era infatti intervenuto con forza Macron. Renault è un’azienda privata, ma il maggiore azionista è lo Stato francese con il 19,74 per cento. Lo Stato aveva inutilmente votato contro la remunerazione del manager franco-brasiliano-libanese. Il ministro Macron aveva poi insistito davanti all’Assemblea nazionale, minacciando anche di ricorrere a una legge che stabilisca un plafond per i compensi ai manager.

LA BATTAGLIA TRA MACRON E RENAULT

Per gran parte del 2015, Renault è stata impegnata in una battaglia pubblica con Macron. Le tensioni si sono concentrate sulla partecipazione del governo, che Macron ha portato a quasi il 20%, dal livello del 15% concordato in un'alleanza con Nissan nel 2002. Una mossa arrivata nel momento in cui la preoccupazione dei media francesi era quella che la Renault fosse in qualche modo colonizzata dalla Nissan per la quale lavorava lo stesso Ghosn. Macron ha così stoppato la possibile manovra per salvaguardare l'anima francese di Renault.

MACRON E L'INTERVENTISMO STATALE SULLE AZIENDE CHIAVE

Dopo l'accordo di fine 2015 le tensioni sono affiorate nuovamente. Negli scorsi mesi Ghosn ha dichiarato che l'intervento pubblico ha indebolito Renault invece di rafforzarla. Ghosn ha l'interesse personale di ridimensionare il ruolo dello Stato francese, visto che quest'ultimo continua a opporsi all'innalzamento della sua retribuzione. L'obiettivo di Ghosn, oltre a vedersi aumentare il già cospicuo assegno a fine mese, sarebbe quello di una maggiore integrazione tra Nissan e Renault. Ma la creazione di una nuova maxi entità a guida asiatica preoccupa molto i francesi. L'ombra di Marine Le Pen impone a Macron di non cambiare la sua posizione, anzi semmai di potenziare la sua opposizione ai drastici cambiamenti che Ghosn vorrebbe apportare a Renault. Insomma, va bene il libero mercato: ma Macron vuole anche un grande controllo statale sulle imprese chiave.
...
Macron? Altro che super liberale. Renault svela il suo interventismo economi - Affaritaliani.it
 
Ocio che sarà molto difficile ma.................

Melenchon sembra si sia apertamente schierato per la Le Pen, anche se il suo elettorato di sinistra è spaccato ma non si sa dove pende.

e anche Dupont: “Non regaleremo la Francia alla Borsa di Parigi, avanti con Le Pen”, hanno il 4,75% dei voti non basteranno.

Dupont: "Non regaleremo la Francia alla Borsa di Parigi, avanti con Le Pen" - Secolo d'Italia

“Io non regalerò la Francia alla Borsa di Parigi”. Con queste parole Nicolas Dupont-Aignan, leader del movimento Francia alzati! ha annunciato il suo accordo insieme a Marine Le Pen per il secondo turno delle presidenziali del 7 maggio. “Se sarò eletta, nominerò Nicolas Dupont-Aignan mio premier”. Lo ha annunciato la stessa Marine Le Pen, ringraziando il leader sovranista di Debout la France, che ieri si è schierato con la candidata del Front national in vista del voto del 7 maggio. “E’ un patriota”, che difende “i valori del generale De Gaulle”, ha affermato la Le Pen in una conferenza stampa congiunta con il leader sovranista, sottolineando che con Dupont-Aignan “è stato concordato un programma comune”.

Per Dupont sono le elezioni più importanti della Quinta Repubblica

“E’ un giorno storico, perché mettiamo l’interesse della Francia davanti agli interessi di parte”, ha dichiarato da parte sua il leader sovranista Dupont-Aignan, che si era candidato all’Eliseo, a proposito della sua decisione di schierarsi per Marine Le Pen al ballottaggio. “Io sono un uomo libero” ha rivendicato Dupont, che domenica scorsa ha ottenuto il 4,75% dei voti. Per lui, “il secondo turno di questa elezione presidenziale è forse il più decisivo nella storia della Quinta Repubblica e il nostro obiettivo sarà ricostruire la vita politica del Paese. Per la Francia, invito i francesi a unirsi a noi e per salvare il loro Paese, tutto il resto è solo un dettaglio, dobbiamo battere quella ****** che è una vera e propria onda che sale”, ha aggiunto. Nel loro progetto c’è un accordo di coalizione in sei punti per una “Alleanza repubblicana”, in cui si prevedono anche cambiamenti per la politica europea della Francia, allo scopo di rilanciare l’economia.

Ma sono i votanti di Melenchon che decideranno......e sembra che 2/3 non voterà per Macron, ma quel terzo può bastare
 

Allegati

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Melenchon non voterà Le Pen , «France insoumise» si è schierata contro Le Pen

Francia, Melenchon: "Andro alle urne e tutti sanno che non voto Fn" - Tgcom24

Perche Melenchon non puo votare Le Pen, ma non puo sostenere Macron


«France insoumise», il movimento del candidato della sinistra radicale Jean Luc Melenchon, invita i suoi elettori a non votare al secondo turno per Marine Le Pen. «Non un voto deve andare al Front National, non uno», ha detto Alexis Corbiere, portavoce di Melenchon, in una conferenza stampa ripresa dai media francesi.
...
27-04-2017 16:53
Francia, il movimento di Melenchon: non votate Le Pen. Ma lui non si schiera

Ma due terzi degli elettori di Melenchon non voteranno Macron e si asterranno

Francia: due terzi elettori di Melenchon non voteranno Macron e si asterranno - Affaritaliani.it


Questo ballottaggio è più incerto di quello del 2002, quando era sicuro che Jean-Marie Le Pen avrebbe perso.
In confronto a quello del padre Marine Le Pen è riuscita ad allargare il bacino elettorale.
 
Ultima modifica:
Dimenticavo, c'è anche Benoît Hamon:D che è apertamente schierato per Macron, niente non c'è niente da fare, tira un sospiro di sollievo l'agenzia di AP :D dopo la prima notizia che lo ha fatto sbarellare un attimo e zac è arrivato :clap:
 
Stasera alle 21 c'e' il confronto tv Macron - Le Pen circa 2 ore .
 
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