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Calano i furti nelle banche e al bancomat, -28,4 % in Italia nel 2016
I dati elaborati dall'Abi indicano che i fenomeni di criminalità predatoria sono diminuiti in tutto il Paese. Meno rapine anche nei distributori di benzina e nelle tabaccherie
di CRISTINA NADOTTI
29 novembre 2016
ROMA - Le banche sono più sicure, almeno dal punto di vista delle rapine agli sportelli e ai Bancomat. Nei primi nove mesi del 2016 sono stati 298 i colpi compiuti allo sportello, con un calo del 28,4 per cento rispetto ai 416 dello stesso periodo dell’anno precedente. In diminuzione anche il cosiddetto indice di rischio, cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli, che è passato da 1,8 a 1,3. I dati sono stati presentati nel corso di un convegno organizzato dall'Associazione bancaria italiana, Abi, in occasione della Giornata della sicurezza 2016, e sono stati elaborati da Ossif, il centro di ricerca dell'Abi.
Il calo delle rapine alle banche riguarda quasi tutta l'Italia, fanno eccezione il Molise (2 rapine da 0) e il Piemonte (29 rapine da 24). le diminuzioni più significative si sono registrate in Basilicata (-75 per cento, da 4 a 1) e nelle Marche (-61,5 per cento, da 13 a 5). Non si sono registrati fenomeni di criminalità predatoria in Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, invariate le rapine in Liguria (solo nove).
I dati Abi sono in linea con quelli più generali sulla criminalità in Italia resi noti dal Viminale lo scorso agosto. Anche in quel caso le statistiche indicavano un calo generalizzato del numero dei reati e il confrotno tra i primi sei mesi di quest'anno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente evidenziava che il totale dei delitti commessi era passato da un milione e 347mila a un milione e 129mila ( -16,2 per cento).
Nel corso del convegno sono stati presentati anche i risultati del settimo "Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria", realizzato da Ossif in collaborazione con il Ministero dell’Interno e con il contributo di FIT (Federazione Italiana Tabaccai), Federfarma, Federdistribuzione, Confcommercio, Assovalori, Unione Petrolifera, Anie Sicurezza e Poste Italiane. Analizzando le rapine compiute nel 2015 in banche, uffici postali, tabaccherie, farmacie, esercizi commerciali, locali, esercizi pubblici, imprese della grande distribuzione e distributori di carburanti e mettendo a confronto i diversi settori è eme4rso che le rapine denunciate in Italia nel corso del 2015 sono state 34.957, con un calo del 10,9 per cento rispetto al 2014 e del 20,1 per cento rispetto al 2013. Le cifre confermano perciò una riduzione dei reati per tutte le categorie analizzate. Il calo piu? evidente riguarda le rapine ai distributori di carburante
(-23,4 per cento) e le rapine in tabaccheria (-15,3 per cento).
Secondo l'analisi fatta dagli esperti del Rapporto Ossif, il trend positivo che ha caratterizzato il fenomeno negli ultimi anni è anche il frutto del lavoro congiunto di banche e forze dell’Ordine.
I dati elaborati dall'Abi indicano che i fenomeni di criminalità predatoria sono diminuiti in tutto il Paese. Meno rapine anche nei distributori di benzina e nelle tabaccherie
di CRISTINA NADOTTI
29 novembre 2016
ROMA - Le banche sono più sicure, almeno dal punto di vista delle rapine agli sportelli e ai Bancomat. Nei primi nove mesi del 2016 sono stati 298 i colpi compiuti allo sportello, con un calo del 28,4 per cento rispetto ai 416 dello stesso periodo dell’anno precedente. In diminuzione anche il cosiddetto indice di rischio, cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli, che è passato da 1,8 a 1,3. I dati sono stati presentati nel corso di un convegno organizzato dall'Associazione bancaria italiana, Abi, in occasione della Giornata della sicurezza 2016, e sono stati elaborati da Ossif, il centro di ricerca dell'Abi.
Il calo delle rapine alle banche riguarda quasi tutta l'Italia, fanno eccezione il Molise (2 rapine da 0) e il Piemonte (29 rapine da 24). le diminuzioni più significative si sono registrate in Basilicata (-75 per cento, da 4 a 1) e nelle Marche (-61,5 per cento, da 13 a 5). Non si sono registrati fenomeni di criminalità predatoria in Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, invariate le rapine in Liguria (solo nove).
I dati Abi sono in linea con quelli più generali sulla criminalità in Italia resi noti dal Viminale lo scorso agosto. Anche in quel caso le statistiche indicavano un calo generalizzato del numero dei reati e il confrotno tra i primi sei mesi di quest'anno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente evidenziava che il totale dei delitti commessi era passato da un milione e 347mila a un milione e 129mila ( -16,2 per cento).
Nel corso del convegno sono stati presentati anche i risultati del settimo "Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria", realizzato da Ossif in collaborazione con il Ministero dell’Interno e con il contributo di FIT (Federazione Italiana Tabaccai), Federfarma, Federdistribuzione, Confcommercio, Assovalori, Unione Petrolifera, Anie Sicurezza e Poste Italiane. Analizzando le rapine compiute nel 2015 in banche, uffici postali, tabaccherie, farmacie, esercizi commerciali, locali, esercizi pubblici, imprese della grande distribuzione e distributori di carburanti e mettendo a confronto i diversi settori è eme4rso che le rapine denunciate in Italia nel corso del 2015 sono state 34.957, con un calo del 10,9 per cento rispetto al 2014 e del 20,1 per cento rispetto al 2013. Le cifre confermano perciò una riduzione dei reati per tutte le categorie analizzate. Il calo piu? evidente riguarda le rapine ai distributori di carburante
(-23,4 per cento) e le rapine in tabaccheria (-15,3 per cento).
Secondo l'analisi fatta dagli esperti del Rapporto Ossif, il trend positivo che ha caratterizzato il fenomeno negli ultimi anni è anche il frutto del lavoro congiunto di banche e forze dell’Ordine.