Giorgio Napolitano e' figlio di re Umberto II di Savoia

Kerigma

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In quanto tale, avrebbe a suo tempo dovuto essere esiliato, sulla base della allora vigente Costituzione?


NAPOLITANO È FIGLIO DI RE UMBERTO II DI SAVOIA

Articolo di Cristiano Lovatelli Ravarino - lunedì, 5 marzo 2012

«Pochi lo sanno, anzi in Italia sono in molti ma tacciono, ma quando la gente scherzando allude al fatto che il Presidente Napolitano sembra il figlio di Re Umberto II, tanto ne è il sosia, sbaglia. Nel senso che Napolitano non sembra... È il figlio naturale del nostro ultimo Re.

Sua madre, contessa di Napoli (titolo che da buon comunista ha sempre accuratamente nascosto come Berlinguer faceva con il suo titolo di marchese) era una delle dame di compagnia della regina Maria Josè che, a volte, esasperata dalla folla di amanti del Re (in genere donne) gli piazzava rappresaglie gigantesche e se ne andava (notoriamente innamorandosi forse una sola volta: di Indro Montanelli che da grandissimo signore si è sempre rifiutato anche solo di discutere l'argomento). In una di queste prolungatissime assenze la dama di compagnia di Maria Josè lo divenne anche del Re, al punto che ne nacque il prestigioso pargolo.

Questo accadimento, confermatomi in una intervista registrata che ancora conservo da uno dei comunisti più informati, e anche per bene, che abbia mai conosciuto, Ciro Soglia (grande giornalista, grande partigiano), costò l'elezione a segretario del PCI al nostro attuale Presidente. Quando Berlinguer morì, anche un focomelico avrebbe capito che il PCI disponeva di due sofisticati, colti, rassicuranti fuoriclasse per scalare, fin da allora, le paure della borghesia: l'ex sindaco di Bologna, Renato Zangheri, e il nostro attuale primo cittadino. Invece si suicidarono eleggendo l'ultima raffica di Stalin all'interno del PCI: Natta, pedante, tardoleninista, gufaceo, impresentabile. Come fu possibile? È molto semplice. L'ex sindaco di Bologna aveva da tempo una incredibile storia segreta (preberlusconiana osiamo dire) con la nobile moglie di uno dei più rampanti industriali italiani, Napolitano, invece, era il figlio genetico del Re. Due giganteschi scheletri nell'armadio che il partito temeva sarebbero saltati fuori se la stampa internazionale avesse iniziato a scavare a fondo nelle loro vite se eletti segretario.

Quindi elessero la continuità perbenista, una continuità ideologicamente già incartapecorita, quasi commoventemente grottesca, come nel caso di Natta. Un errore di valutazione che ritardò forse di vent'anni la loro trasformazione in forza governativa.»

Ci sono delle imprecisioni nella storia raccontata da Lovatelli Ravarino. La contessa di Napoli, Carolina Bobbio, figlia di piemontesi, si "intrattiene" col principe Umberto molto prima che si sposasse e prima che diventasse re (che, poi, re, lo fu solo per pochi mesi nel 1946). Il piccolo Giorgio nasce il 29 giugno 1925 per cui la tresca risalirebbe al 1924 ma sapendo che Umberto si fidanza con Maria Josè il 24 ottobre del 1929, si capisce benissimo che la relazione risale ai tempi in cui il principe, scapolo e libero, imperversa tra la nobiltà con le sue avventure galanti. Quindi le collere e le fughe di Maria Josè tradita c'entrano nulla. Anzi, presumibilmente, solo dopo che sposa Maria Josè (8 gennaio 1930) avviene che Carolina Bobbio diventi una delle sue dame di compagnia. Ma il fattaccio era già avvenuto da un pezzo.... e Giorgio era già un bimbetto di 5 anni e mezzo alla data delle nozze del Principe Umberto.

Ora, la prova del DNA non ce l'abbiamo ma abbiamo alcuni elementi sui quali riflettere. Si noti la somiglianza-fotocopia... o meglio la "clonazione" tra Umberto e Giorgio, e si pensi che, come si diceva negli ambienti aristocratici napoletani, i due sono uguali anche nel portamento, nei modi di fare e nello "stile regale". Al piccolo Giorgetto, qualcuno, addirittura, lo chiamava Umberto, per la somiglianza al re.

A norma transitoria cancellata, e con i Savoia rientrati in italia, il buon Giorgio, Capo di uno Stato repubblicano, rende platealmente omaggio, con preghiere, commozione e corone di alloro, al Pantheon, alle tombe dei Savoia. Una scena stucchevole dove un presidente repubblicano onora quelli che dovevano essere i suoi peggiori nemici: i monarchici.

Storicamente, tra monarchici e repubblicani, ci sono sempre state forche e ghigliottine per lo mezzo ma tra Giorgio e i Savoia c'è emozione e celebrazione.

E come stanno le cose, è certo che i Savoia non siano mai, del tutto, andati via da questo Paese; infatti, nel periodo in cui i Savoia dovevano, per norma costituzionale, risiedere in esilio all'estero, Giorgio era la "propaggine savoiarda" inserita nello Stato italiano; una garanzia e una presenza politica nello Stato che i loro avi avevano creato. Una presenza strategica, pronta a "funzionare", seppur con la dovuta discrezione, per promuovere eventuali interessi... di famiglia.

E, notizia dell'ultim'ora (1° gennaio 2015), il massone, radicale Marco Pannella rivolge queste parole a Giorgio Napolitano: «Siccome la storia del nostro Presidente della Repubblica è la storia di chi ha notoriamente sangue dei Savoia e avrebbe potuto diventare Re.»
Pannella sgama in modo inequivocabile Napolitano, attribuendogli sangue dei Savoia nelle vene.
 
yep

fatto noto a non pochi
 
P. D. R. Presidente del Regno
 
"Sua madre, era una delle dame di compagnia"

Quindi anche figlio di p.?! :D
 
"scoop" boomerang..adesso avremo anche i voti dei monarchici dalla nostra parte!..:rolleyes::D:p
 
"Sua madre, era una delle dame di compagnia"

Quindi anche figlio di p.?! :D

sarei cauto in queste cose,..nessuno è certo del proprio padre..

"mater semper certa est, pater semper incertus est..";):D:p
 
pensavo ci fosse un limite alle ******* in ap, evidentemente mi sbagliavo
 
:D
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beh le orecchie e le sopracciglia e le labbra sono identiche
 
Io vorrei vedere una foto di suo padre Giovanni

Per esempio, io conosco uno che somiglia a Vittorio Emanuele, molto diverso dal proprio fratello (un po' come tra Sivlio e Paolo Berlusconi). Fosse uno famoso si potrebbe dire che è un fratello di, invece non c'ha proprio nulla a che fare.
 
Ultima modifica:
un bel controllino al dna lo facciamo? :o
 
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