La Germania al collasso bancario anticipa il "Bail In"

Morgan S

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Tutte cose già risapute e ai battimanine ormai cadono tutte le ditine :D

Questi falliti non ce la fanno neanche ad arrivare al 2016:sbonk::asd:

http://www.finanzaonline.com/forum/arena-politica/1570036-tutte-le-sul-modello-tedesco-2.html

L’ANALISI: I tedeschi mettono le mani avanti e si preparano a coinvolgere i creditori delle banche

Il riemergere di focolai bancari nell’eurozona riportano lo Schatz allo 0,01%

Il Wall Street Journal ha recentemente segnalato l’approvazione anticipata delle regole di “bail-in” da parte del governo tedesco. Un’anticipazione di un anno rispetto a quella fissata con decorrenza 1° gennaio 2016 e faticosamente concordata in aprile tra l’Ecofin ed il Parlamento Europeo ed a valere per l’intera euro zona. La Germania apre quindi per prima all’attuazione di quelle nuove norme europee che portano all’abbandono del cosiddetto “bail out”, ovvero al sostegno diretto da parte degli Stati verso le banche in crisi ed avvia già dall’anno prossimo l’obbligo di accollare le perdite ai vari creditori, dagli azionisti fino ai correntisti.

“BAIL IN” ANTICIPATO

Come riporta il WSJ, il Ministro delle Finanze tedesco ha detto che un tale progetto di legge “crea gli strumenti che permettono di bloccare qualsiasi drammatico fallimento dei grandi istituti di importanza sistemica (vedere Deutsche Bank e Commerzbank inguaiate come poche:D:o), senza mettere a rischio la stabilità finanziaria generale” e “questo piano assicura che in tempi di crisi saranno per lo più proprietari e creditori a contribuire a risolvere la crisi, e non i contribuenti”. In pratica i tedeschi partiranno in anticipo rispetto a tutti gli altri paesi europei, imponendo a tutti i creditori di una banca, intesi fino ai correntisti con depositi superiori a centomila euro, l’onere dell’eventuale debacle dell’istituto e solo dopo aver spazzato via i creditori si interverrà con il cosiddetto Fondo Unico di Risoluzione. Essendo però tale fondo europeo operativo dal 2016, ovvero dopo la ricezione dei contributi raccolti l’anno prossimo dai vari fondi nazionali degli Stati membri, si è deciso in Germania di mantenere attivo il fondo di salvataggio nazionale.

SOFFIN POSTICIPATO

Quest’ultimo fondo, il cui scioglimento era programmato per quest’anno, rimarrà perciò operativo fino a fine 2015, quale salvagente di “sicurezza” in caso di bisogno anticipato rispetto al fondo di risoluzione europeo. Un fatto che da più parti è stato visto con una certa “curiosità” in quanto, seppur vero che i tedeschi siano spesso i primi della classe, una tale anticipazione apparirebbe più un segno da parte del governo tedesco volto a mettere le mani avanti, così da assicurarsi la possibilità di intervento sui propri istituti. Un’ipotesi non tanto peregrina visto e considerato che, dopo la pubblicazione degli esiti degli stress test da parte della BCE sulle principali banche europee prevista per novembre, potrebbe non essere da escludere qualche ulteriore ricorso a sostegni pubblici e non per stabilizzare le fondamenta delle banche cosiddette rilevanti o sistemiche.(sono messi come il porc*:sbonk::asd:)

RUMORS BANCARI

E tra gli indiziati spuntano in primis le banche regionali pubbliche (Landesbanken) ma anche private quali Commerzbank, la seconda banca del paese, istituto verso cui il governo tedesco non è stato certo parco di aiuti durante la crisi e della quale detiene tuttora un 25%. A tali ipotesi si aggiungono poi i rumors collegati alle multe che l’amministrazione americana sta copiosamente elargendo a vari istituti bancari e che vedrebbe i regolatori USA già in trattative con la stessa Commerzbank ma anche con la Deutsche Bank. Considerando poi la recentissima ammenda, concordata con BNP Paribas, pari a circa 9 miliardi di euro, appare plausibile il rischio di ulteriori grattacapi per il sistema finanziario tedesco. Per finire non bisogna poi dimenticare i rischi di interconnessione tra la periferia ed il centro dell’Europa, non ultimi la crisi scoppiata settimana scorsa, subito minimizzata e riferibile alla prima banca portoghese (Banco Espirito Santos) o di sostanziale insolvenza e successivo salvataggio per la quarta banca in Bulgaria (Corporate Commercial Bank), senza scordare i rumorosi campanelli di allarme provenienti dalla vicina Austria, con il recente intervento statale su Hypo-Alpe Adria Bank o le forti perdite dichiarate da parte del terzo gruppo bancario, la Erste Bank.

RISCHIO NUOVE CRISI

In definitiva si potrebbe azzardare che i tedeschi, con il loro inconfondibile controllo, abbiano deciso di prepararsi in anticipo ad un possibile ritorno di crisi bancarie e se così fosse, è forse arrivata l’ora di valutare con maggiore attenzione i tanti aumenti di capitali fatti di recente e spesso a cuor leggero da parte di molti piccoli azionisti o le molteplici obbligazioni bancarie (subordinate e non) che ancora riempiono i dossier di tanti risparmiatori in cerca di rendimento. E per chi avesse ancora dei dubbi sui rischi che aleggiano, nonostante il minimizzare sui nuovi focolai bancari e l’auspicare un vero QE da parte di Draghi, sarebbe anche da chiedersi come mai all’ultima asta, lo Schatz tedesco a due anni, con scadenza giugno 2016 abbia raggiunto l’incredibile rendimento dello 0,01%, un’emissione che certamente non sarà stata sottoscritta dai sempre più avidi investitori ma che da qualcuno è stata ricercata e richiesta, visto e considerato che la domanda è stata 2,5 volte il quantitativo offerto e pari a 3,225 miliardi.

FOCUS: per il comune risparmiatore tassi azzerati

I BOT AL MINIMO STORICO

Nonostante l’improvvisa tensione riemersa settimana scorsa sui mercati finanziari globali, a seguito delle vicende bancarie europee, unite alle diverse questioni geopolitiche in evoluzione, il Tesoro italiano è riuscito a fare il pieno sui BOT annuali, con 6,5 miliardi collocati sul mercato. Il dato interessante, oltre ad un domanda ben sostenuta e superiore di 1,71 volte l’offerta massima prevista, è il nuovo minimo storico nel rendimento dei titoli ad un anno, crollato fino allo 0,387%, dal precedente e già bassissimo 0,495%. E’ indubbio che per le finanze dello Stato sia un’ulteriore aiuto al costo dell’enorme debito ma per il comune risparmiatore appare essere un’ulteriore tegola nella difficile gestione della propria liquidità. Ai tassi attuali e facendo due banali conti, è evidente che al netto del 12,50% di tassazione e dei costi d’acquisto compresi in genere tra lo 0,1% e lo 0,3%, non rimane più nulla ed anche per coloro che semmai utilizzano saggiamente piattaforme on-line per abbattere al minimo i costi di transazione, non sembra andare molto meglio, in particolar modo per investimenti di piccolo taglio. La sfida impossibile deriva dal fatto che ormai è difficile non andare in negativo essendo anche da calcolare la “mini patrimoniale” legata all’imposta di bollo, un balzello in costante rialzo e giunta quest’anno allo 0,2%, senza poi considerare l’aspetto inflazione che, seppur spesso trascurato ed in una aspirale deflattiva, presenta per ora un dato annuale provvisorio a giugno dello 0,3%. Al momento sembra quindi andare meglio solo ai conti di deposito vincolati, in quanto riescono ancora a mantenere tassi lordi superiori ai titoli di Stato ed in grado di assorbire le attuali gabelle fiscali, come l’ultima maggiorazione dell’aliquota sulle rendite finanziaria, portata al 26% dal 1° luglio. Un consiglio potrebbe perciò essere di semplice attesa e parcheggio sul conto tradizionale o su conti di deposito svincolabili a vista, in quanto da qui ad un anno, per il paziente risparmiatore, potrebbero cambiare sensibilmente le situazioni sui mercati e presentarsi migliori occasioni d’investimento. Può valere quindi il classico adagio finanziario “cash is king”, in particolare modo per chi non smania per lo zero virgola qualcosa in più offerto da investimenti vincolati o attività di breve termine con rischi impliciti non proporzionali al rendimento attualmente atteso.

La Germania avviera' prima del 2016 il "bail in" | Finanza e Lambrusco

FINIRANNO PRIMA O POI ANCHE LE VOSTRE TRUFFE :D
 
Questo resterà sempre UP in eterno per i Battimanine :D
 
i bond subordinati da falciare di Hypo-Alpe Adria Bank sono in portafoglio di una Landsbanke del sud, in terra di BMW :D
non vedo l'ora che comincino i bail-in

praticamente le banche tedesche hanno fatto il pieno di liquidità di tutti i tipi a tassi ridicoli con la crisi e al momento opportuno pubblicano i bilanci e fregano tutti i fondi di fondi di fondi di fondi obbligazionari, flessibili, strutturati, diversificati con dentro i loro bond
GLHF
 
Ma soprattutto resterà sempre senza risposta :D

Il rodimento di **** è troppo forte per gli sgabuzzineros battimanine, come fanno a fare disinformazione di fronte all'evidenza, meglio che lasciano perdere, ma io glielo metterò sempre in fronte :sbonk::asd:
 
i bond subordinati da falciare di Hypo-Alpe Adria Bank sono in portafoglio di una Landsbanke del sud, in terra di BMW :D
non vedo l'ora che comincino i bail-in

praticamente le banche tedesche hanno fatto il pieno di liquidità di tutti i tipi a tassi ridicoli con la crisi e al momento opportuno pubblicano i bilanci e fregano tutti i fondi di fondi di fondi di fondi obbligazionari, flessibili, strutturati, diversificati con dentro i loro bond
GLHF


Una settimana prima l'europa fa una legge per aiutare all'infinito le banche in difficoltà, pagano i cittadini europei. :cool:
 
morgan domanda seria:
le grandi e le piccole banche tedesche hanno problemi e prima o poi sarà chiaro anche al mercato grazie agli stress test
cosa pensi succederà? il governo tedesco (o i lander) sborserà altri soldi per entrare o crescere nel capitale delle banche o faranno bail-in falciano i bond? dall'articolo mi pare di capire che abbiano in mente di tenersi un altro anno di fondo di emergenza governativo pronto a immettere miliardi nel capitale di queste banche, dal 2016 siamo certi che le banche non riceveranno più soldi direttamente dai governi?
grazie
 
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Li potremmo far crackare in una notte e siamo qui a romperci il c.lo per loro e ti trattano anche dall'alto in basso questi pezzenti accattoni parassiti. :yes:

Lo sanno bene che stiamo pagando per tutti e che i Krapfen ci lucrano RECUPERANDO LA LORO QUOTA VERSATA A MES e minkiate varie (per ripulire le LORO Banche Fallite piene di spazzatura e non le nostre), oltretutto calcolata a c.zzo di cane come viene comodo a loro, CON IL DEBITO PIAZZATO A TASSO NEGATIVO E FACENDO CONCORRENZA SLEALE ALL'EXPORT DI ALTRI STATI MEMBRI (NOI IN PRIMIS, DA SEMPRE QUELLI CHE HAN FATTO LORO IL C.LO IN TUTTO) ... quando poi gli stessi fondi vanno depositati in Bund a ridurre ancora il tasso, eh! Bel sistema del c.zzo che si son studiati ... :censored:
E tutti a darci come le baike ... i tedeschi sono bravi, virtuosi ed hanno le autostrade belle ... e non c'è neanche limite di velocità! :clap: :clap: :clap:
Sempre detto io che l'ignoranza fa più danni della cattiveria. Bannato Bannato Bannato

E questi buffoni fanno credere di pagare per noi? :mmmm:

Ma dove??? Neanche un cent ... neanche un cent! KO!

Che se lo infilino tutti nella zucca ... non è confutabile quanto sto dicendo e nessuno sarà in grado di farlo. :mad:

Asta bund «tecnicamente fallita», la crisi contagia Berlino | Linkiesta.it

Un flop l'asta dei Bund tedeschi - Il Sole 24 ORE

Curioso che arrivi salvifica la letterina e l'Agendina "nera" proprio in quel momento, eh! :wall: :wall: :wall:


nocensura.com: IL TRATTATO DEL MES CHE PORTERA' MISERIA E DISPERAZIONE

domenica 30 dicembre 2012
IL TRATTATO DEL MES CHE PORTERA' MISERIA E DISPERAZIONE
22:30. Pubblicato da admin.

Gli stati non hanno piu' neppure la possibilita' di trattare e di discutere democraticamente con la popolazione le misure economiche da attuare e si devono limitare a esegure le riforme strutturali (tagli drastici nel settore sociale, svendita dei beni pubblici e liberalizzazioni selvagge) imposte dal fondo.

Di M.Pizzuti

Il Trattato del MES che portera' miseria e disperazione di cui i media tradizionali non ci hanno informato : ''Lo scopo della crisi finanziara, artificialmente prodotta dall'elite', e' quello di imporre agli stati europei qualsiasi condizione venga decisa dagli oligarchi del grande capitale.Una di queste e' l'istituzione del Mes (Meccanismo Europeo di Stabilita') in ben diciassette paesi europei.E' un'istituzione finanziaria internazionale con sede in Lussemburgo, che ufficialmente avrebbe lo scopo di prestare aiuto economico agli stati membri in difficolta', ma che di fatto costituisce la fine della sovranita' nazionale e dell'autodeterminazione dei popoli.

Si tratta infatti di un patto che, secondo quanto stabilito dal Consiglio Europeo, obbliga gli stati a sottomettersi all'autorita' dispotica di un nuovo super organismo europeo a cui viene conferita un'indipendenza e un'impunita' tale, che lo pongono al di sopra della legge.Gli stati non hanno piu' neppure la possibilita' di trattare e di discutere democraticamente con la popolazione le misure economiche da attuare e si devono limitare a esegure le riforme strutturali (tagli drastici nel settore sociale, svendita dei beni pubblici e liberalizzazioni selvagge) imposte dal fondo. Il Trattato del Mes conferisce inoltre ai dirigenti dell'ente sovrannazionale il potere di richiedere in qualsiasi momento un aumento del capitale, senza che i governi o i parlamenti nazionali possano opporsi. Dall'art. 32 del Trattato i beni, le sedi e i membri del MES godono di privilegi e immunita' da ogni forma di giurisdizione. I beni, le disponibilita' e le proprieta' del MES non possono essere oggetto di perquisizione, sequestro, confisca, esproprio o qualsiasi altra forma di sequestro o pignoramento derivanti da azioni esecutive, giudiziarie, amministrative o normative. I locali del Mes vengono letteralmente definiti ''inviolabili''.Tutti i beni, le disponiblita' e le proprieta' del Mes sono esenti da restrizioni, regolamentazioni, controlli e moratorie di ogni genere.
Le decisioni del MES inoltre vegono assunte al di fuori di qualsiasi controllo democratico : ''I membri o gli ex membri del Consiglio dei Governatori e del Consiglio di Amministrazione e il personale che lavora, o ha lavorato per, o in rapporto con il Mes, sono tenuti a non rivelare informazioni protette dal segreto professionale.Essi sono tenuti, anche dopo la cessazione delle loro funzioni, a non divulgare informazioni che per loro natura sono protette dal segreto professionale''. L'art 35 conferisce l'immunita' di giurisdizione del personale per gli atti da loro compiuti nell'esercizio ufficiale delle loro funzioni e dell'inviolabilita' per tutti gli atti scritti e i documenti ufficiali redatti. Qualsiasi questione inerente all'interpretazione o alle disposizioni di applicazione delle norme del trattato e' sottoposta alla decisione degli stessi organi dell'ente. Il Mes e' diretto da un consiglio di governatori, da un consiglio di amministrazione e da un direttore generale.Gli stati membri si impegnano incondizionatamente e irrevocabilmente a versare al MES qualsiasi somma venga loro richiesta e ad adottare le misure economiche da esso stabilite. Tale obbligo e' irrevocabile poiche', anche nel caso in cui ci fossero le elezioni nello stato interessato dal provvedimento, e si formasse un nuovo parlamento contrario agli accordi del MES, il trattato dovra' comunque rimanere in vigore. Il capitale iniziale del MES, il trattato dovra' comunque rimanere in vigore. Il capitale inziale del Mes, e' come se qualcuno ci avesse detto:''Voi mi affidate i vostri soldi e poi li gestisco alle seguenti condizioni: 1- non avete diritto di chiedermi delucidazioni su come li spendo e non potete effettuare nessun tipo di controllo sulla mia gestione.Decido io quali informazioni darvi e con quali modalita'; 2-oltre all'importo iniziale, siete obbligati a versarmi anche tutte le successive somme aggiuntive che vi richiedero' 3-se avrete bisogno di un prestito, decidero' io se concedervelo e a quali condizioni; 4-nel caso emergano degli illeciti finanziari, delle irregolarita' o anche dei crimini gravissimi non potrete denunciarmi a meno che non sia io stesso ad autorizzarvi Accettate? Nessuna persona lucida di mente potrebbe mai tollerare condizioni simili, eppure lo stato d'ipnosi collettiva creato dall'elite', attraverso il monopolio dell'informazione, consente che ad accettarle siano interi stati sovrani. E l'aspetto piu' inquietante della vicenda e' che il controllo mentale sulle masse e' talmente evidente, che le clausole del Trattato invece di essere tenute segrete posssono essere pubblicate online nella massima indifferenza generale. La popolazine confida cosi' ciecamente nella trasparenza degli organi d'informazione istituzionali, da arrivare a ritenere che, se ci fosse qualche pericolo reale, i mass media se ne occuperebbero.''

Fonte: fintatolleranza.blogspot.it - Tratto da: frontediliberazionedaibanchieri.it




Pensano che siano tutti muli come loro e non capiscano! KO! Bannato

Anzaldi (Pd): governo chiarisca su fondi a bund tedeschiInterrogazione a Saccomanni sui 14 miliardi da Italia a Germania
Roma, 21 ott. "Il governo chiarisca la vicenda riguardante i miliardi provenienti dal Tesoro italiano che attraverso il fondo europeo salva-Stati Esm finiscono nelle casse della Germania con l'acquisto di Bund tedeschi". E' quanto chiede il deputato del Partito democratico, Michele Anzaldi, annunciando la presentazione di un'interrogazione urgente al ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni. "Secondo quanto viene ricostruito sulla stampa - spiega Anzaldi - l'Italia finanzia con 14 miliardi all'anno il fondo Esm, che dovrebbe servire ad aiutare economie statali e banche in situazioni critiche. I criteri di impiego dei fondi raccolti, circa 700 miliardi di euro, escludono però sia i Btp italiani, sia le banche del nostro Paese. Ad essere acquistati sono principalmente i titoli pubblici del governo tedesco, pur avendo contribuito l'Italia con 125 miliardi di euro". "Il governo spieghi pubblicamente come stanno le cose - aggiunge Anzaldi - visto che opportunamente era stato proprio il premier Enrico Letta, in parlamento, a dire che in Europa 'l'Italia non deve stare dietro lavagna ma agire da protagonista'. In un momento difficile come questo il nostro Paese non può permettersi di immobilizzare 14 miliardi, che corrispondono quasi all'importo della legge di stabilità attualmente in discussione. I soldi dei cittadini non possono essere utilizzati per decisioni che vedono l'Italia continuare ad essere gregaria in Europa".

Anzaldi (Pd): governo chiarisca su fondi a bund tedeschi - Il Mondo
 
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Taluni fanno i loro interessi (legittimamente) e ottengono spesso (da molto tempo addietro) ciò che vogliono ... altri no ... altri furbi come noi praticano l'autopunizione indotta ed godono di cilicio! :clap: OK! :D
Sette più!



Basilea 3, parla l'economista Giacomo Vaciago: "Sbagliato il rinvio, ma farà respirare l'economia" - FIRSTonline

Basilea 3, parla l'economista Giacomo Vaciago: "Sbagliato il rinvio, ma farà respirare l'economia"

INTERVISTA A GIACOMO VACIAGO - "Della proroga di Basilea 3 apprezzo il fatto che si siano liberate risorse per le imprese, ma mi preoccupa che il nuovo motto sia diventato 'rinviare i problemi anzichè risolverli'" - "Dobbiamo ripensare che cosa è una banca, vanno separati gli investimenti rischiosi dai finanziamenti a imprese e famiglie".

Ci penserò domani. Il mondo politico e finanziario ormai affronta i drammi come Rossella O’Hara: “quando un problema diventa troppo complicato si preferisce rinviare. Purtroppo però ‘domani’ quel problema si ripresenterà. Obama dovrà trovare comunque una soluzione entro due mesi per evitare il Fiscal Cliff e le banche dovranno comunque avviarsi su binari più solidi. Apprezzo però un aspetto, della decisione presa domenica dai governatori delle banche centrali e cioè il fatto che si liberino effettivamente risorse per le imprese”. L’economista Giacomo Vaciago critica la scelta di allungare i tempi per l’applicazione di Basilea 3, ma sottolinea positivamente “il fatto che nella liquidità aggiuntiva possano rientrare anche azioni e mortgage backed secutirities, titoli di credito garantiti da prestiti ipotecari, prima esclusi. Questo crea le condizioni perché le banche possano finanziare le imprese o la ripresa, se questa arriverà”.

FIRSTonline - Professor Vaciago le banche avranno più tempo per costruire le proprie riserve di liquidità, visto che il comitato di Basilea sulla vigilanza bancaria ha approvato le revisione degli standard introducendo un meccanismo a più scaglioni. Come giudica questa decisione?

Vaciago - Indubbiamente ci troviamo in una situazione in cui l’eccessivo rigore può uccidere i germogli di un risveglio economico e dobbiamo tenerne conto. Vorrei fare però un discorso più ampio. Da cinque anni sappiamo che questa crisi economica e finanziaria mondiale dipende anche dalle banche. Fino a un certo punto esse hanno azzardato molto, rispetto alla loro capitalizzazione. Scelta che va bene in paradiso, ma non in terra, dove vivono tanti peccatori. Allora sarà bene mettere qualche punto fermo. Primo: per un’attività bancaria rischiosa ci vuole più capitale, altrimenti va a finire male e lo abbiamo visto. Secondo: è meglio definire di nuovo che cosa è una banca e cosa deve fare. Dove hanno messo i soldi le banche in questi anni? Nelle imprese? Nell’industria manifatturiera e creatrice di ricchezza per la società? No, hanno fatto soprattutto operazioni sui mercati finanziari e da lì sono nati i danni.

FIRSTonline - Definire che cosa è una banca: operazione impegnativa...

Vaciago - Indubbiamente, ma siamo in buona compagnia a sostenerlo. Paul Volcker dice che le banche dovrebbero essere di due tipi: quelle commerciali e quelle che fanno attività di investimento. Nel 1933 gli americani introdussero la Glass-Steagall Act per uscire dalla crisi del ’29, cioè fecero proprio questo. John Vickers due anni fa propose alle banche inglesi di separare la loro attività rischiosa da quella di finanziamento alle famiglie e alle imprese. Come si vede la ridefinizione di attività bancaria è un punto nodale. Perché le banche possono fare quello che vogliono, possono scommettere al Casinò i loro soldi, ma non possono mettere in pericolo il sistema, non possono consumare le risorse da destinare all’economia. Anche la Ue si è posta questo problema e il rapporto Liikanen ha proposto soluzioni simili a quelle citate.

FIRSTonline - E’ un percorso che necessita di tappe e, in questo contesto, come si inserisce Basilea 3?

Vaciago - Si, ci vorrebbe un’agenda di cose da fare, per dirla con Monti. Per quanto ci riguarda bisogna procedere sulla strada dell’unione bancaria europea. Ma arriviamo anche a Basilea, dove si riuniscono i governatori di 30 paesi. E’ ora di porsi il problema di come si valutano gli asset e del peso che, in questa valutazione, hanno le agenzie di rating. Vogliamo ammettere o no che alla crisi ha concorso anche la beatificazione delle agenzie di rating? Il peso del loro giudizio su ogni valutazione?

Parliamo infine di Basilea 3, che è il frutto del fallimento di Basilea 2, proprio perché il peso delle opinioni delle agenzie ha portato alla svalutazione dei titoli e all’inasprimento delle condizioni. Oggi si è arrivati al momento di applicare nuovi criteri, molto costosi fin dal primo anno di introduzione. Cosa sarebbe successo se fossimo stati rigorosi? Un’applicazione stringente rischiava di stritolare un sistema già debolissimo, poiché il salasso non è una cura per il malato allo stremo. Quindi abbiamo scelto la strada più in voga in questo momento: abbiamo rinviato. Eh già, affrontare delle soluzioni profonde è difficile. Si pensi alla vigilanza unica sulle banche europee da parte della Bce e alle resistenze della Germania. E gli Stati Uniti cosa fanno? Trovano soluzioni strutturali? No, loro fanno delle trasfusioni. Immettono liquidità e se un giorno la liquidità attesa non arriva, il mercato crolla di nuovo. Anche la liquidità infatti non basta, perché puoi spegnere il fuoco con tutta l’acqua del mondo per non bruciare, però poi rischi di annegare. Tutto il sistema insomma continua a raccomodare le crepe di casa col nastro adesivo, ma non può reggere a lungo. Ci vuole il coraggio di rimboccarsi le maniche e di risanare le fondamenta. Altrimenti fra due mesi o fra tre anni, se la struttura sarà ancora in piedi, le crepe ci saranno ancora e forse anche più profonde.

FIRSTonline - Abbiamo preso solo tempo o c’è anche qualcosa di buono, come diceva?

Vaciago - C’è anche qualcosa di molto positivo in questa decisione di allungare i tempi di applicazione di Basilea 3. La scelta, così come è stata disegnata, dovrebbe liberare risorse per l’economia e questo è l’unico ossigeno di cui abbiamo bisogno. Quindi, critiche a parte, credo si debba apprezzare lo sforzo che si sta compiendo per tirarci fuori dalla stagnazione nella quale galleggiamo.
 
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DOCCE FREDDE DA BERLINO - MERKEL CONTRARIA AL PIANO DI DRAGHI: “NO AD ACQUISTO

DOCCE FREDDE DA BERLINO - MERKEL CONTRARIA AL PIANO DI DRAGHI: “NO AD ACQUISTO ILLIMITATO DI BOND”, MA “PUÒ ACCETTARE” SOLUZIONI TEMPORANEE - SOLO CHE GLI ACQUISTI TEMPORANEI GIÀ CI SONO STATI E NON SONO BASTATI AI MERCATI, CHE VOGLIONO CHE LA BCE SIA GARANTE DEI BOND DELL’EUROZONA - SCHAEUBLE PRIMA PLACA: “NON VEDO CONFLITTI TRA DRAGHI E WEIDMANN”, POI AMMOSCIA: “NON VI ASPETTATE LA VIGILANZA BANCARIA GIÀ DAL 2013”…

1 - BCE: FONTI; MERKEL CONTRARIA ACQUISTI BOND ILLIMITATI
(ANSA) - La Cancelliera tedesca Angela Merkel "può accettare" un piano di acquisti di titoli di Stato "temporaneo" da parte della Bce "ma non acquisti illimitati". Lo ha riferito il parlamentare della Cdu Norbert Barthle dopo una riunione a porte chiuse con la Cancelliera ed altri deputati del partito. Lo scrive Bloomberg.

"Se la Bce interviene per periodi limitati", avrebbe detto Merkel secondo quanto riportato da Barthle, "per evitare che la quantità di moneta aumenti (con effetti sull'inflazione), allora va anche bene. Ma non può essere una strategia di lungo termine, perché diventerebbe politica fiscale, che non fa parte dei compiti della Bce". Merkel, ha spiegato l'esperto di bilancio della Cdu citato dalla Dpa, avrebbe anche detto che l'Eurotower, nell'ambito del suo mandato, può dare il suo contributo alla stabilizzazione dell'euro. La cancelliera avrebbe comunque affermato il proprio "pieno sostegno" al presidente di Bundesbank, Jens Weidmann, che si oppone all'acquisto di bond come mezzo di finanziamento dei Paesi deboli, continua la Dpa.

2 - BCE: SCHAEUBLE, NON VEDO ALCUN CONFLITTO TRA DRAGHI E WEIDMANN - UNIONE BANCARIA MEGLIO DI AUTHORITY EUROPEA
Radiocor - 'Non vedo alcun conflitto' tra il presidente della Bce, Mario Draghi, e il numero uno della Bundesbank e membro del direttorio della Bce. Jens Weidmann. Lo ha detto il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, aggiungendo che le decisioni prese dalla Bce dovrebbero essere rispettate e non discusse in pubblico dai legislatori in quanto in questo modo viene minata l'indipendenza della Banca centrale europea. Schaeuble mette anche in guardia da facili entusiasmi sul fatto che un'unione bancaria europea possa realizzarsi rapidamente e ritiene che un'unione bancaria sia un progetto molto piu' attuabile dell'ipotesi in discussione di un'Authority europea sotto l'egida della Bce.

Parlando a una conferenza a Francoforte, Schaeuble ha affermato che 'un tale agglomerato di responsabilita' e' realizzabile solo se gli Stati rinunciano alla sovranita'. Per questo e' concepibile soltanto in presenza di un'unione maggiore in Europa'. Il ministro ha anche detto che non sara' la Germania a far fallire il progetto di un'unione bancaria in Europa, mentre ha definito i finanziamenti monetari 'impulsi sbagliati'.

3 - BCE: SCHAEUBLE SCETTICO SU VIGILANZA BANCHE UE GIA' DA 2013
(ANSA) - Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, non ritiene realistico che la Bce possa attivare la vigilanza sugli istituti di credito europei dall'inizio del 2013. "Metto in guardia dal creare l'aspettativa che possa funzionare già dal primo gennaio del 2013", ha detto Schaeuble nel suo intervento a un convegno organizzato a Francoforte dal quotidiano economico Handelsblatt.

Il ministro tedesco condivide il passaggio del controllo dagli organismi nazionali a uno sovranazionale, perché "le istanze di vigilanza nazionali non sono più sufficienti", ma ci sono buone ragioni per limitare il controllo in principio solo agli istituti rilevanti e non a tutte le 6mila banche europee. Un'autorità centrale, ha aggiunto, ha solo senso se è meglio equipaggiata di quelle già esistenti: "Soluzioni fittizie non servono a nessuno". In questo contesto la divisione dei compiti, in Germania, tra la Bundesbank e Bafin, la Consob tedesca, potrebbe fare da modello per la sorveglianza europea, ha considerato.

Anche Deutsche Bank festeggia con un +3! Evvaiiiiii!!! :clap: :D


***Deutsche Bank: -85% utile netto 2012, pesa 'rosso' 2,2mld IV trim - Quotazioni di borsa - Notizie - Il Sole 24 Ore

31/01/2013

Deutsche Bank: -85% utile netto 2012, pesa 'rosso' 2,2mld IV trimOneri complessivi per 3,5mld. Proposto dividendo 0,75 euro (Il Sole 24 Ore Radiocor)

- Milano, 31 gen - Deutsche Bank ha annunciato un crollo dell'85% dell'utile netto annuo 2012 a 0,7 miliardi di euro (da 4,3 mld nel 2011), in particolare per la pesante perdita realizzata nel quarto trimestre pari a 2,2 miliardi di euro (da utile di 0,2 mld), molto sopra le attese del mercato che erano per un 'rosso' di 218 milioni.
Il fatturato trimestrale della banca cresce del 14% a 7,9 miliardi di euro, nell'intero 2012 si attesta a 33,7 mld (da 33,2 mld).
Sul risultato annuale, si legge in una nota della banca, pesano oneri per svalutazione di attivi a rischio per 1,9 miliardi di euro e a cui si aggiungono altri 1,6 mld di oneri vari, per un totale di 3,5 mld.
Deutsche Bank ha tuttavia proposto la distribuzione di un dividendo (stabile) di 0,75 euro per azione.
Red-lod (RADIOCOR) 31-01-13 10:26:30 (0146)news 3 NNNN

Magari, se qualche banchetta tedesca inizia a tremare, la Sig.ra Merkel si decide ad accendere le fotocopiatrici ... e magari ci scappano anche gli Eurobond ... :confused:


Commerzbank, necessità capitale per Eba stimata in 5 mld - fonti | Reuters

Commerzbank, necessità capitale per Eba stimata in 5 mld

MILANO, 22 novembre (Reuters) - Commerzbank potrebbe aver bisogno di molto più capitale di quello inizialmente previsto per centrare il target di Core Tier 1 al 9% entro giugno 2012 previsto dall'Eba.
Lo dicono alcune persone vicine alla situazione secondo le quali la necessità di capitale si aggira sui 5 miliardi di euro, rispetto ai 2,9 miliardi inizialmente previsti.

Questo qualora l'Eba dovesse andare avanti con il piano di imporre requisiti patrimoniali più severi per le banche in modo da proteggersi da ulteriori tempeste finanziarie.

La stima dei 5 miliardi è basata su calcoli interni di Commerzbank, precisano le fonti.

Il dato di 2,9 miliardi era basata sui dati del secondo trimestre. La posizione di Commerzbank non è stata tuttavia resa più semplice dalla perdita netta di 700 milioni di euro nel terzo trimestre.

Il titolo in borsa cede il 4,35% contro uno stoxx europeo in rialzo dello 0,38%.
 
morgan domanda seria:
le grandi e le piccole banche tedesche hanno problemi e prima o poi sarà chiaro anche al mercato grazie agli stress test
cosa pensi succederà? il governo tedesco (o i lander) sborserà altri soldi per entrare o crescere nel capitale delle banche o faranno bail-in falciano i bond? dall'articolo mi pare di capire che abbiano in mente di tenersi un altro anno di fondo di emergenza governativo pronto a immettere miliardi nel capitale di queste banche, dal 2016 siamo certi che le banche non riceveranno più soldi direttamente dai governi?
grazie

No, la BCE aiuterà SEMPRE le banche, anzi tutti invocano un vero QE anche se i tedeschi si taglierebbero le mani pur di non farlo, anche se li aiuterebbe in primis a loro, ma in questo modo aiuterebbe troppo i paesi del sud-europa che vuole schiacciare, la vergogna della manipolazione e che la Germania può aiutare le banche con la propria banca pubblica FUORI DAI PARAMETRI EUROPEI, una cassa continua che elude tutte le regole europee e gli lasciano fare tutto, sforare i parametri quando è ora, ecc... perchè sono il paese messo peggio e se salta anche solo una delle loro grosse banche come Deutsche Bank per esempio la più messa male, salta Europa ed il pianeta a catena, quindi tutti DEVONO aiutarli e loro se ne approfittano di questa situazione, sanno loro di essere una mina che può far deflagrare il sistema e su quello ricattano :)
 
No, la BCE aiuterà SEMPRE le banche, anzi tutti invocano un vero QE anche se i tedeschi si taglierebbero le mani pur di non farlo, anche se li aiuterebbe in primis a loro, ma in questo modo aiuterebbe troppo i paesi del sud-europa che vuole schiacciare, la vergogna della manipolazione e che la Germania può aiutare le banche con la propria banca pubblica FUORI DAI PARAMETRI EUROPEI, una cassa continua che elude tutte le regole europee e gli lasciano fare tutto, sforare i parametri quando è ora, ecc... perchè sono il paese messo peggio e se salta anche solo una delle loro grosse banche come Deutsche Bank per esempio la più messa male, salta Europa ed il pianeta a catena, quindi tutti DEVONO aiutarli e loro se ne approfittano di questa situazione, sanno loro di essere una mina che può far deflagrare il sistema e su quello ricattano :)

si ma con il bail-in ci saranno perdite anche per gli investitori, bond ristrutturati, azioni a livelli ridicoli, correntisti espropriati
ho ben presente gli affari di kfw ;)
 
oltre che di quelli africani ci dovremo fare carico anche dei profughi bavaresi :'(
 
Deutscher balle che dice?
 
d'altronde in un mondo dove il valore dei derivati è di decine e decine di volte il valore dell'economia reale......... si chiama bolla.
 
Deutscher balle che dice?

colpa di pilvio :o

ZH-SE-II.png
 
si ma con il bail-in ci saranno perdite anche per gli investitori, bond ristrutturati, azioni a livelli ridicoli, correntisti espropriati
ho ben presente gli affari di kfw ;)

E per forza in fondo chi deve pagare se non i poveretti, hai mai visto pagare chi ha creato tutto questo disastro, anzi gli danno ancora più soldi e il resto crepasse, quando invece tutte le banche private in "all over the world" dovrebbero essere espropriate, TUTTE quelle che hanno creato un disastro sistemico, ed invece no, sono tutte governate dal LORO truffaldino sistema corrotto che può distruggere interi stati solo schiacciando un bottone, tutto questo permesso dagli organi compiacenti, che quando li beccano, gli fanno la multina e poi questi tornano a distruggere :)
 
Mi piacciono quelli che mettono i soldi nella Deutsche Bank perché è tedesca ed è solida e soprattutto se il Governo italiano ha bisogno di soldi non può portarglieli via :D Primo perché pure Deutsche Bank è italiana, la sede italiana ovviamente, per cui il governo italiano può fare quel che vuole, secondo perché solida, mmmmhh :D, terzo verrà fuori che non è neppure tedesca :D
 
Mi piacciono quelli che mettono i soldi nella Deutsche Bank perché è tedesca ed è solida e soprattutto se il Governo italiano ha bisogno di soldi non può portarglieli via :D Primo perché pure Deutsche Bank è italiana, la sede italiana ovviamente, per cui il governo italiano può fare quel che vuole, secondo perché solida, mmmmhh :D, terzo verrà fuori che non è neppure tedesca :D

:D ritrovarsi i bond ristrutturati per il bail-in di DB e il prelievo forzoso per le finanze italiane è il top :D
 
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