Articolo 3 della Costituzione : stasera su RAI 3 Maria Luisa Busi nuova trasmissione

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Articolo 3 della Costituzione : manca la parola ETA' ! Inseriamola subito !

All'attenzione di Maria Luisa Busi

Mi chiamo Marco, ho 44 anni, le scrivo dalla Toscana. Non le nascondo che ho provato una grande emozione, quando in rete, dopo ferragosto ho letto che ad ottobre sarebbe partito il suo nuovo programma chiamato " Art 3 " : personalmente sono 5 anni che parlo dell'articolo 3 della Nostra Costituzione e della sua clamorosa "carenza" :rolleyes:

"Il bel titolo è stato immaginato dal direttore di rete Paolo Ruffini, che non finirò mai di ringraziare per avermi “portato via”, anche se momentaneamente, in una stagione difficile. L’ispirazione è l’articolo 3 della Costituzione, in base al quale tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali ed è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono questa uguaglianza."


E' arrivato (per non dire che siamo in forte ritardo) il momento di parlare dei diritti dei bambini. Diritti essenziali per fasce d'eta'. Ad oggi infatti vivono piu' la condizione di sudditi, che quella di cittadini. Parlo dei nostri figli, di figli minorenni di tutti noi.

Nell'ART 3 della Costituzione, manca la parola "eta'" in Italia:


http://www.finanzaonline.com/forum/17880577-post45.html

Nella costituzione Europea, all'interno dell'art 3 la parola ETA' c'e' !


"La Costituzione afferma il ruolo centrale della persona e dei suoi diritti inviolabili e inalienabili. Alcuni di questi diritti riguardano i minori e, a processo costituente concluso, avranno un valore vincolante superiore a quello della legislazione dei singoli stati membri, comprese le loro carte costituzionali nazionali..

E’ quindi importante rintracciarli all’interno di un testo che si presenta piuttosto complesso e sovrabbondante.

Nella Parte Prima della Costituzione, definendo gli obiettivi dell’Unione si afferma, fra l’altro, che essa "promuove…la tutela dei diritti dei minori" e che, "nelle relazioni con il resto del mondo l’Unione…contribuisce… alla tutela dei diritti umani, in particolare dei diritti dei minori, e alla rigorosa osservanza e allo sviluppo del diritto internazionale, in particolare al rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite".

Nella Parte Seconda ("Carta dei diritti fondamentali dell’Unione"), i titoli prescelti sono di per sé esplicativi: Dignità, Libertà, Uguaglianza, Solidarietà, Cittadinanza, Giustizia.

All’interno del Titolo III ("Uguaglianza") si afferma il principio di non discriminazione: "E’ vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, (fra l’altro)…. sull’età' : E’ questa un’interessante precisazione, che manca nell’art.3 della nostra Costituzione (anche se gli artt. 30 e 31 sopperiscono in qualche modo alla dimenticanza).
Teresa Mattei, deputato all’Assemblea Costituente ( una delle 21 donne presenti nell'assemblea = la quota rosa di allora) e Presidente della Lega per i diritti del bambino alla comunicazione, ha dichiarato (Convegno "Per una cultura di nonviolenza", Firenze, Palazzo Vecchio 8 ottobre 1988) : "… quando abbiamo fatto l’art.3 della Costituzione ci siamo dimenticati dei bambini. Si dice (in questo art. 3) che ognuno ha pari dignità senza differenza di sesso, razza, religione ecc., ma l’età non l’abbiamo messa. E’ stato un grosso errore…" (1).

Sempre nel Titolo III di questa Parte Seconda si analizzano i Diritti del Bambino, come appresso:

"I bambini hanno diritto alla protezione e alle cure necessarie per il loro benessere. Essi possono esprimere liberamente la propria opinione; questa viene presa in considerazione sulle questioni che li riguardano in funzione della loro età e della loro maturità.
In tutti gli atti relativi ai bambini, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private, l’interesse superiore del bambino deve essere considerato preminente.
Ogni bambino ha diritto di intrattenere regolarmente relazioni personali e contatti diretti con i due genitori, salvo qualora ciò sia contrario al suo interesse".

fonte : http://www.anfaa.it/boll_0501d.htm


Anche altri illustri uomini che hanno dedicato la loro vita professionale alle Istituzioni,lo hanno riconosciuto nei loro scritti.
Carlo Alfredo Moro, purtroppo scomparso nel 2005 e fratello del piu’ famoso statista Aldo amava sottolineare anche dalle pagine di social news che : "Il bambino tu lo vedi più come suddito o cittadino?" [...] "Ti rendi conto che la nostra Carta Costituzionale, che segue la linea già tracciata dalla dichiarazione dei diritti dell'uomo, riconosce pari dignità sociale di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, MA NON cita espressamente l'ETA'?”


Questa e' la prima vistosa carenza, della nostra Carta Costituzionale.
Non e' necessario cambiarla, basta integrarla con tre lettere : ETA' *
Prendiamo consapevolezza che nel nostro Paese gli "interessi"
di 12 milioni di persone ( pari al 20% della popolazione) non sono rappresentati, oltre che in Parlamento, anche nella Nostra Carta.
Le fasce piu' deboli della popolazione non godono di diritti fondamentali.
L'art 3 della Costituzione dimentica l'eta' come fattore non discriminante.

I bambini al primo posto nell'agenda politica nazionale, un utopia ? C'e' spazio anche per i loro "interessi" nell'opinione pubblica ?
Un popolo che trascura i diritti dei propri figli ( parliamo di oltre 11 milioni di persone, tutte senza diritto di voto) e' un popolo destinato a non avere futuro.


Mi auguro, che nella sua prima trasmissione, anche se per pochissimi minuti, lei possa dedicare a questo tema lo spazio che si merita.
Buon lavoro, cordialmente


Marco
 

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Prendiamo consapevolezza che nel nostro Paese gli "interessi"
di 12 milioni di persone ( pari al 20% della popolazione) non sono rappresentati, oltre che in Parlamento, anche nella Nostra Carta.
Le fasce piu' deboli della popolazione non godono di diritti fondamentali.
L'art 3 della Costituzione dimentica l'eta' come fattore non discriminante.

I bambini al primo posto nell'agenda politica nazionale, un utopia ? C'e' spazio anche per i loro "interessi" nell'opinione pubblica ?
Un popolo che trascura i diritti dei propri figli ( parliamo di oltre 11 milioni di persone, tutte senza diritto di voto) e' un popolo destinato a non avere futuro.

Dal 1974 ( ) al 2006 abbiamo cresciuto nella piu' totale indifferenza dei governi che si sono succeduti negli ultimi 40 anni, figli orfani di genitori vivi.
Vigeva il metodo dell'affidamento ESCLUSIVO.
Fatevi due chiacchiere ed ascoltate i loro commenti da maggiorenni, da adulti, oggi.* Dal 2006 e' stata approvata la nuova legge sull'affidamento CONDIVISO, che pero' sta rimanendo inapplicata nei nostri Tribunali.

http://www.finanzaonline.com/forum/...-signore-e-vicino-chi-ha-il-cuore-ferito.html

La legge n. 898 del 1970, la cosiddetta legge Fortuna-Baslini, integrata/modificata dalle leggi 436/1978 e 74/1987

Divorzio (ordinamento civile italiano) - Wikipedia

senza una corretta applicazione della nuova legge del 2006 continua a provovocare, nel silenzio piu' assoluto, disagi enormi ai nostri figli.
100 mila separazioni all'anno. Dal 1992 ad oggi sono piu' di 1,3 milioni di bambini coinvolti. Articolo 30 della Costituzione violato nella sua applicazione primaria



*
Firenze, 8 Settembre 2010

Cari Amici,

molte cose si sono mosse a seguito del nuovo portale
bentornato figlio - bigenitoriaità, infanzia e adolescenza - (famiglia)
che come sapete si occupa dei diritti morali ed educativi
che spettano ai figli, a tutti i figli,
anche quando senza volerlo ricevono una separazione.

ART.30 Costituzione Italiana
"è dovere dei genitori istruire ed educare i figli"

Ho ricevuto la proposta di fare alcune trasmissioni TV
(palinsesto a diffusione regionale su toscana-liguria-umbria)
da registrare a Firenze durante il mese di Ottobre prossimo,
ma che poi andrà anche sul nazionale tramite Web.

E' una bella opportunità per aprirsi e farsi sentire.

Io per primo come figlio di separati (avevo 18 anni, oggi 36)
parteciperò, ma c'è bisogno che altri partecipino,
c'è bisogno di ognuno di voi, per PARLARE di queste cose,
la società ha bisogno di sapere che le separazioni non sono
una cosa "stile cesaroni" come si vorrebbe far credere
per continuare così ad ignorare che per 100.000 figli ogni anno
(Istat) la separazione dei genitori cade come una mannaia.

Parlare del proprio vissuto fa bene, ed aiuta condividere le
esperienze anche passate, magari in infanzia, adolescenza,
o poco più, esperienze che si crede di aver sorpassato
mentre spesso le portiamo dentro ancora intricate o irrisolte.

Non dobbiamo permettere che una separazione coniugale
interrompa il progetto genitoriale di cui gode ogni figlio sulla terra,
e poco importa se il figlio è maggiorenne, il danno è ugualmente enorme
e come sapete i fattori di problematicità, malattia, disagio si moltiplicano
per i figli di tutte le età quando questo accade,
si è genitori tutta la vita, davvero questo non va dimenticato.

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948:
"la famiglia è il nucleo naturale e fondamentale di ogni società"

Attendo le vostre Adesioni.
Fabio Barzagli
 

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Il discorso dell'età ha anche un'altra valenza: la clamorosa disuguaglianza che si sta creando tra chi ha più di 40-50 anni e i giovani. Dal punto di vista del lavoro (semplificando, tempo indeterminato i primi, co.co.pro a vita i secondi), delle aspettative per il futuro (i primi forse prenderanno una pensione, i secondi la vedranno col binocolo), dei diritti, e tante altre cose.

La gerontocrazia, così ben rappresentata in politica, è uno dei grandi mali di questo Paese.
 
Il discorso dell'età ha anche un'altra valenza: aspettative per il futuro (i primi forse prenderanno una pensione, i secondi la vedranno col binocolo), dei diritti, e tante altre cose.

La partecipazione allo sciopero francese di tantissimi giovanissimi, dimostra che della pensione che prenderanno, in termini assoluti, non gli interessa nulla.
Dovrebbero essere i primi ad accettare la riforma, sono i primi a protestare.

La pensione, oggi, per un minorenne, e' l'ultimo dei problemi.
 
La partecipazione allo sciopero francese di tantissimi giovanissimi, dimostra che della pensione che prenderanno, in termini assoluti, non gli interessa nulla.
Dovrebbero essere i primi ad accettare la riforma, sono i primi a protestare.

La pensione, oggi, per un minorenne, e' l'ultimo dei problemi.

Infatti io non parlavo di minorenni, ma di 20-30enni.
 
Trovato ora per caso, su Youtube.

 
Tanti bei commenti, ma nessuno che centri la questione :rolleyes: :

L'art 3 della Costituzione dimentica l'eta' come fattore non discriminante.

" bambino cittadino! " OK!





 
Ciao Kika, i casi sono due o qua dentro guardano solo le trasmissioni di Santoro, oppure se si parla di diritti di NON elettori, non frega nulla a nessuno.
Tu che dici ? ;)


no, diciamo che se facevi un titolo con scritto la BUsi, quella epurata, ora su raitre uscivano 20 pagine di treddo ;)
 
kika

che dici del primo frontespizio:wall:
 
Tanti bei commenti, ma nessuno che centri la questione :rolleyes: :

è molto semplice, quella parola scotta, ci costringe a chiederci QUANDO inizia
il minuto 1, con le relative implicazioni che si allargherebbero ad altre questioni
impossibili nell'Italia dei compromessi, da affrontare
 
ci costringe a chiederci QUANDO inizia
il minuto 0, con le relative implicazioni

Ciao. Io ho sempre pensato il contrario. C'e' sempre Tanto interesse dal momento zero ai primi tre mesi, tanto parlare della L. 22 maggio 1978, n. 194 Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza. Dibattiti, discussioni, attacchi. Una cadenza ricorrente.
Poi, dal momento che inizia il giorno UNO, la settimana UNO, il mese UNO e via cosi', il nuovo nato perda ogni diritto.

Hai il diritto di nascere, ma poi appena, nato, non conti piu' nulla.
 
capisci perche mi inorridisce quel fontespizio della 3 ?
 
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