Un mondo che non ha più bisogno di Banche o Autorità Centralizzate.

  • Ecco la 69° Edizione del settimanale "Le opportunità di Borsa" dedicato ai consulenti finanziari ed esperti di borsa.

    Settimana difficile per i principali indici europei e americani, solo il Nasdaq resiste alle vendite grazie ai conti di Nvidia. Il leader dei chip per l’intelligenza artificiale ha riportato utili e prospettive superiori alle attese degli analisti, annunciando anche un frazionamento azionario (10 a 1). Gli investitori però valutano anche i toni restrittivi dei funzionari della Fed che hanno ribadito la visione secondo cui saranno necessari più dati che confermino la discesa dell’inflazione per convincere il Fomc a tagliare i tassi. Anche la crescita degli indici Pmi, che dipingono un’economia resiliente con persistenti pressioni al rialzo sui prezzi, rafforzano l’idea di tassi elevati ancora a lungo. Per continuare a leggere visita il link

  • Due nuove obbligazioni Societe Generale, in Euro e in Dollaro USA

    Societe Generale porta sul segmento Bond-X (EuroTLX) di Borsa Italiana due obbligazioni, una in EUR e una in USD, a tasso fisso decrescente con durata massima di 15 anni e possibilità di rimborso anticipato annuale a discrezione dell’Emittente.

    Per continuare a leggere visita questo LINK

rational

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Qualcuno lo compra, qualcuno lo accetta in pagamento, qualcuno lo crea “minandolo”, qualcuno ci specula, qualcuno ci investe, qualcuno non si fida, qualcuno non ha ancora capito cos’è né come funziona.

Le Banche (ovviamente!) lo sconsigliano ai propri clienti e, quanto ai “commentatori”… ognuno dice la sua.
Ma chi ha capito veramente cos’è il Bitcoin?

Allora facciamo un po’ di chiarezza:
il Bitcoin NON è (semplicemente) una moneta.
Il Bitcoin è una piattaforma, un protocollo completamente nuovo, capace di rivoluzionare il mondo in cui viviamo.

Che significa “protocollo”?
L’intera rete di Internet è costruita su un protocollo chiamato TCP-IP: se non esistesse questo, non esisterebbe Internet (e tu non staresti qui a leggermi).

Ma la cosa più interessante NON è il protocollo TCP-IP. Sono le cose che si possono fare grazie a questo, sulla base di questo.

Ad esempio, le pagine web.
Ad esempio, la posta elettronica.
Ad esempio, le chiamate Skype.
Ad esempio, i Social Media.
Ad esempio, e-commerce e pagamenti digitali.
Ad esempio, online banking e trading.
Ad esempio, file sharing, video sharing, ecc.

Allo stesso modo, la cosa più interessante del Bitcoin NON è il protocollo in sé e per sé.
E – udite udite – non è neppure la “moneta digitale” (!).

La moneta digitale (chiamata Bitcoin) non è altro che la prima e più famosa “applicazione” del protocollo (chiamato Bitcoin).

Hai presente gli Smartphone e le loro “App”?
Grazie allo Smartphone, puoi avere infinite “App”.
Lo stesso vale per il protocollo Bitcoin.
La moneta non è altro che una di queste.

E allora facciamo un passo indietro…
Cosa fa e a cosa serve il Protocollo Bitcoin?

Il Protocollo Bitcoin è una delle più grandi innovazioni che l’Umanità abbia mai conosciuto.
Per intenderci: superiore all’invenzione di Internet (da questo punto di vista, Internet ha semplicemente preparato il terreno per l’avvento del Bitcoin).

Il Bitcoin (inteso come protocollo) risolve un problema informatico che nessuno era riuscito a risolvere per 40 anni. E risolve un problema umano molto più antico.

“Come si può creare, in tempo reale, la prova di una transazione (come lo scambio di beni, servizi o informazioni) in un ambiente in cui due parti non si fidano l’una dell’altra, senza bisogno di un’autorità terza, che faccia da arbitro e garante?”.

Questo problema adesso è stato risolto; e il mondo (per chi non se ne fosse accorto) non è più lo stesso.
Tecnicamente, la società non ha più bisogno di banchieri, intermediari, governanti o burocrati.

Il Bitcoin è anzitutto un registro obbiettivo, universalmente condiviso (chiamato “blockchain”) della proprietà e degli scambi.

Facciamo un esempio: io ho cento monete…
…se ne do venti a te (in cambio di un prodotto o servizio) da quel momento in poi io ne ho solo ottanta e tu ne hai venti.

Prima del Bitcoin, il problema delle monete digitali era:
“Chi garantisce che io ho veramente 100 monete?”.
“Chi garantisce che te ne ho davvero spedite 20?”.
“Chi garantisce che, dopo avertele spedite, ne ho solo 80 e tu ne hai 20 in più?”.
“Chi garantisce che io non spedisco le stesse 20 monete contemporaneamente a te e a qualcun altro, truffando il sistema?”.

Prima del Bitcoin, la risposta era: “Impossibile: solo il sistema bancario può garantire questo”.
Adesso questi problemi sono stati risolti e il sistema bancario non serve più.
Scusa se è poco.
Chi emette il Bitcoin? A chi appartiene?

Il Bitcoin è un protocollo, un modello matematico.
Non appartiene a nessuno: vive e funziona (come un orologio svizzero) senza bisogno di autorità centrali regolatrici.
È questa la genialità di chi lo ha inventato (cioè: uno scienziato – o gruppo di scienziati – che passa sotto il nome/pseudonimo di Satoshi Nakamoto).

Il Bitcoin è decentrato: non risiede da nessuna parte.
O meglio, risiede su tutti i computer del mondo che fanno uso del Bitcoin.
La sua “affidabilità” è incorporata matematicamente nel sistema, senza bisogno di garanti o regolatori.

Non solo non richiede regolatori, ma – essendo decentrato – anche se un’Autorità centrale volesse sospenderlo, bloccarlo o cancellarlo, NON potrebbe farlo.

Su questo Protocollo decentralizzato (che è solo l’inizio!) adesso si può inventare di tutto.

Per esempio una moneta libera, globalmente riconosciuta e decentralizzata (come il Bitcoin).
Che nessuno può controllare, nessuno può stampare abusivamente (come fanno adesso le Banche Centrali) e nessuno può proibire: perché è una “moneta matematica” interamente digitale, un protocollo che non ha padroni e non appartiene a nessuno.

Per esempio, trasferimenti di denaro senza confini geografici e senza autorizzazioni o tassazioni.

Per esempio, nuove monete (valute digitali) generate matematicamente con specifici criteri, per esempio commerciali o di utilità sociale, adottate liberamente (da chi desidera adottarle), quotate in Bitcoin e liberamente scambiate, senza chiedere il permesso a nessuno (già esistono, e vengono chiamate “Crypto-Currencies”: ecco una loro “classifica” aggiornata -> Crypto-Currency Market Capitalizations | Bitcoin Ripple Litecoin MasterCoin Peercoin Namecoin Quark ProtoShares WorldCoin Megacoin and more...).

Per esempio, strumenti di e-commerce globale con costo della transazione pari a zero.
O strumenti di scambio valute (Forex) decentralizzati e indipendenti (anche questo già esiste: è una piattaforma chiamata “MasterCoin” che sta per debuttare sul libero mercato).

Oppure: scambio di informazioni, certificati di proprietà di qualsiasi bene o servizio, perfino sistemi di votazione elettronici non falsificabili e non censurabili (“democrazia rappresentativa”? E’ un’idea dello scorso millennio, oggi tecnicamente – e moralmente – superata).

In tutto questo: il Bitcoin (la moneta) non è che l’inizio, la punta dell’iceberg.
Chi compra Bitcoin (la moneta) oggi, in realtà non sta comprando una pura e semplice moneta.
Sta partecipando alla più colossale O.P.A. di tutti i tempi (significa “Offerta Pubblica di Acquisto”: hai presente, quando una nuova Società debutta in Borsa e inizia a vendere le proprie Azioni?).

Comprare Bitcoin, equivale a sostenere un sistema/modello economico, radicalmente innovativo, acquistandone una piccola quota, come se fosse l’Azione di una Società (anche se qui non esiste una Società – e questo, nel nuovo modello, è un punto di forza).

Sarà il mercato a decidere il valore di queste “Azioni” chiamate “Bitcoin”, com’è giusto che sia.
Qualcuno ha provato a fare un po’ di calcoli.

Se l’ecosistema chiamato Bitcoin dovesse “rubare” solo il 10% del mercato a soli tre settori (Trasferimenti finanziari, Commercio elettronico e Forex) un Bitcoin potrebbe valere ragionevolmente almeno centomila dollari, o forse più, nel giro di pochi anni.

Infatti “Wedbush Securities”, un gruppo di Analisti Finanziari di Wall Street, ha recentemente valutato il potenziale valore di un Bitcoin a 98.500 dollari.

I gemelli Winklevoss (esatto, quelli di Facebook) hanno fatto, pochi giorni fa, un calcolo complicatissimo e hanno concluso che una valutazione molto prudente per il Bitcoin, nei prossimi anni, potrebbe essere di 40.000 dollari.

Mentre scrivo, vale 700 dollari. Che te ne sembra, come opportunità?

D’altronde una cosa è certa: l’ascesa della quotazione del Bitcoin non sarà affatto lineare, né priva di rischi.
Nei prossimi anni, le Banche e i Governi centrali faranno di tutto per ostacolare il Bitcoin.

Cercheranno di regolamentarlo, sottometterlo, forse perfino proibirlo.
Questo farà crollare drammaticamente il suo valore, più e più volte (come è successo proprio in questo mese di Dicembre, in cui si è dimezzato in pochi giorni, dopo alcune dichiarazioni ostili del Governo Cinese).

Però…
…Se vuoi ricordare una sola cosa di questo articolo, ricorda questo: il Bitcoin ormai è stato inventato, e non potrà mai più essere “dis-inventato” (né “proibito” con una qualsiasi speranza di successo a lungo termine).

A mio parere, acquistare Bitcoin oggi è cosa buona e giusta, non per assicurare il tuo futuro economico o la tua pensione (benché questo di certo non guasti!).
Ma per partecipare a questa gigantesca O.P.A. e sostenere la nuova piattaforma decentralizzata che può traghettarci in un mondo nuovo.

Un mondo che non ha più bisogno di Banche o Autorità Centralizzate.

Un mondo che si lascia alle spalle le vecchie superstizioni e riconosce (finalmente) il primato degli Individui sui Governi e il Principio di Volontarietà nelle Relazioni fra Esseri Umani.
 
potrei avere un sunto con non piu di tre parole :o
 
e quando inventano un altro modello matematico più efficiente, quanto vale il bitcoin

si può fare una proporzione tra il valore di yahoo pre google e post :confused:
 
Quando pensi che non ci sia niente peggio delle banche che ti scippano la proprietà fisica del denaro, ecco che arriva addirittura una moneta virtuale...
Venghino venghino signore e signori, sempre si vince!

Delle vaccate pseudomatematiche/informatiche non sto neanche a parlarne
 
scusate l'ignoranza, ma il bitcoin è questo?

ola.nic
 

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L’intera rete di Internet è costruita su un protocollo chiamato TCP-IP: se non esistesse questo, non esisterebbe Internet (e tu non staresti qui a leggermi).

Il protocollo Ticipì-Ipì non è stato costruito per scrivere michiate kilometriche,
preferisco non leggerti.
 
Vattene affangulo tu ed i tuoi bitcoin farlocchi, è già stato detto? :mmmm:
 
una cosa non l'ho capita, al di là del protocollo (che non ho capito uguale :D): se io devo pagare a Tizio 10 euro, come li converto in bitcoin?
E come fa poi lui a riconvertire i bitcoin in euro o altra valuta?
 
una cosa non l'ho capita, al di là del protocollo (che non ho capito uguale :D): se io devo pagare a Tizio 10 euro, come li converto in bitcoin?
E come fa poi lui a riconvertire i bitcoin in euro o altra valuta?

allora veramente non hai capito una minghìa!!

la prima cosa che devi fare e procurarti un convertitore come questo qui sotto!!

così puoi cambiare i tuoi euro in bitcojons e viceversa!! :clap::clap::clap:

ola.nic

PS delle volte mi chiedo perché sto qui con voi a perder tempo quando potrei essere in America con ddo a fare i migliardi e dico migliardi!!
 

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una cosa non l'ho capita, al di là del protocollo (che non ho capito uguale :D): se io devo pagare a Tizio 10 euro, come li converto in bitcoin?
E come fa poi lui a riconvertire i bitcoin in euro o altra valuta?

mtgox.com OK!
 
Un mondo che si lascia alle spalle le vecchie superstizioni e riconosce (finalmente) il primato degli Individui sui Governi e il Principio di Volontarietà nelle Relazioni fra Esseri Umani.

Ti hanno sbattuto in arena... discorsi troppo pericolosi per il sistema.
Comunque su bitcoin hai detto davvero bene una cosa, che è solo la punta di un iceberg, il sistema filosofico è giusto, la moneta chi lo sa...
Nel senso che la criptazione 128 bit tra qualche anno sarà crackata da computer quasi casalinghi in tempi accettabili, sicuramente dall'NSA.
Il punto però è un altro, la filosofia di "Satoshi Nakamoto" distrugge l'architrave dell'economia bancaria, ovvero la riserva frazionaria e l'inflazione, facendo tornare nuovamente in mano al possessore della moneta il potere d'acquisto e rivalutando la valuta al passare del tempo (deflazione).
E' una rivoluzione vera e la sua filosofia non verrà accettata fino a che non ci sarà un crack globale che sarà molto doloroso per tutti.

Adesso la deflazione non è accettata perché con la riserva frazionaria l'inflazione è naturale che ci sia, c'è una leva enorme per ogni moneta che il sistema guadagna e quindi passare dalla riserva attuale al 2% che permette al sistema finanziario di disporre 98 ogni 100 euro di liquidità al 100% è utopia ma se ci si arrivasse allora la rivalutazione del capitale sarebbe la norma, saremmo in deflazione ma non passeremmo da +5% a -5% ma a decimali di queste percentuali, nessuna "bolla" speculativa e tanti altri vantaggi (oltre a svantaggi da valutare, pochissimo credito e costo per i semplici depositanti presso gli Istituti di Credito).
 
E' inutile parlare (ovviamente a sproposito) di deliri matematici e informatici di cui si capisce che la stessa persona che scrive non ha la più pallida idea.
Bitcoin è una moneta. Punto. Il problema della moneta non è se risiede in un computer di una banca centrale, ma se chi la stampa lo fa soltanto perché è un benefattore o altro.
Attualmente c'è qualcuno che prende soldi veri e in cambio dà dei bitcoin.
Quindi chi ti dà bitcoin in cambio "suo malgrado" accetta la schifosa moneta tradizionale dandoti in cambio moneta virtuale.
A me ricora un po' le buone vecchie banche, che stampano e quindi producono denaro dal nulla.
 
E' inutile parlare (ovviamente a sproposito) di deliri matematici e informatici di cui si capisce che la stessa persona che scrive non ha la più pallida idea.
Bitcoin è una moneta. Punto. Il problema della moneta non è se risiede in un computer di una banca centrale, ma se chi la stampa lo fa soltanto perché è un benefattore o altro.
Attualmente c'è qualcuno che prende soldi veri e in cambio dà dei bitcoin.
Quindi chi ti dà bitcoin in cambio "suo malgrado" accetta la schifosa moneta tradizionale dandoti in cambio moneta virtuale.
A me ricora un po' le buone vecchie banche, che stampano e quindi producono denaro dal nulla.


alla gente piace l'idea di fare acquisti online tenendo fuori le banche dal giro, la gente odia le banche
cmq , in ottica di puro investimento, i btc sono una bomba, poi che la gente li usi per comprare o meno a me importa relativamente, a me importa tirarci fuori piu euro possibili e considerato che deflazionano, sono la migliore scelta
 
Sì, ma quando compri bitcoin a chi ti affidi? A Topolino, o ad un gestore che a modo suo sta facendo la banca, cioè "stampando soldi" dal nulla e in cambio prendendo i tuoi, che per di più sono pure veri?
 
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