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Wall Street prosegue sulla via dei ribassi. Crolla Palm, in controtendenza HP ed Apple
Di Alberto Susic , 05.03.2007 22:37
Greggio stabile a 60 dollari, ripresa borse Asia riduce timori
Reuters - 06/03/2007 08:10:54
Tanti i dubbi e gli interrogativi sul crollo delle Borse. Ma per gli esperti non c’è da allarmarsi: l'occasione è proficua per nuovi acquisti
Di Alberto Susic , 05.03.2007 21:24
STOCKS TO WATCH - Martedì 6 marzo, ore 8,25
Reuters - 06/03/2007 08:27:15
Borsa Tokyo rimbalza con export dopo 5 giorni di ribassi
Reuters - 06/03/2007 08:08:09
Cambi: dollaro in rialzo contro yen, recupera anche l'euro
Scadenze lunedì 6 marzo 2006
Wall Street prosegue sulla via dei ribassi. Crolla Palm, in controtendenza HP ed Apple
Di Alberto Susic , 05.03.2007 22:37
Non si arresta l’ondata di vendite che ormai da martedì scorso accompagna le contrattazioni a Wall Street, che ha terminato anche oggi la sessione con gli indici tutti in flessione, con un ribasso più marcato per l’S&P500 e ancor più per il Nasdaq Composite. In seguito ad una partenza negativa, gli indici erano riusciti a riconquistare il segno più e pur mostrando variazioni percentuali molto contenute, hanno cercato di recuperare qualche posizione.
Un tentativo che però è andato incontro nel giro di poche ore ad un fallimento, passando nuovamente la mano ai ribassisti che sono riusciti ad avere la meglio anche oggi. A pesare sull’andamento odierno dei listini ha contribuito anche la delusione per l’aggiornamento relativo all’indice ISM non manifatturiero, che è sceso a quota 54,3 punti, deludendo le attese degli operatori che si attendevano un calo più contenuto a 57 punti.
Questo ha contribuito ad alimentare i timori relativi ad un rallentamento dell’economia a stelle e strisce, sulla scia delle preoccupazioni risvegliate già nelle scorse giornate, nonostante le rassicurazioni fornite da diversi membri della Federal Reserve, tra cui lo stesso numero uno Bernanke.
Non poche preoccupazioni sono arrivate inoltre dal comparto dei mutui immobiliari, che ha visto i principali big del settore sotto pressione, sulla scia del progressivo incremento delle sofferenze, che mette in pericolo il futuro di grandi istituti di credito americani.
Tanto è bastato per alimentare nuove vendite, che hanno portato il Dow Jones e l’S&P500 a terminare gli scambi in flessione rispettivamente dello 0,53% e dello 0,94%. Più pesante il bilancio per il Nasdaq Composite che si è fermato sui minimi di giornata 2.340 punti, con un ribasso dell’1,15%, dopo aver segnato un massimo nell’intraday a 2.377 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, la peggiore performance è quella di Alcoa (AA) che lascia sul parterre il 2,42% a 31,91 $, complice anche la flessione dei prezzi delle materie prime. Le vendite colpiscono anche AT&T e McDonald’s, in calo rispettivamente dlel’1,48% e dell’1,42%.
In controtendenza invece IBM che guadagna l’1,06%, al pari di Coca cola che porta a casa l’1,05%, ma si presenta al suono della campanella con il segno più anche Hewlett-Packard che sale dello 0,47%, dopo le indiscrezioni sulla possibile acquisizione di una quota della tedesca Sap.
Sul tabellone elettornico del Nasdaq Composite, crolla Palm (PALM) che dopo un avvio brillante che lo aveva portato a guadagnare oltre il 10%, chiude con una perdita del 9,83% a 16,502 $, pagando dazio per una bocciatura di Jp Morgan.
Tra i migliori troviamo invece Apple (AAPL) che guadagna l’1,07%, salendo a 86,32 $, sfruttando il giudizio positivo di Prudential che ha deciso di rivedere al rialzo la raccomandazione sul titolo, passando da “neutral” a “overweight”, con un nuovo target price salito da 100 a 105 dollari.
Un tentativo che però è andato incontro nel giro di poche ore ad un fallimento, passando nuovamente la mano ai ribassisti che sono riusciti ad avere la meglio anche oggi. A pesare sull’andamento odierno dei listini ha contribuito anche la delusione per l’aggiornamento relativo all’indice ISM non manifatturiero, che è sceso a quota 54,3 punti, deludendo le attese degli operatori che si attendevano un calo più contenuto a 57 punti.
Questo ha contribuito ad alimentare i timori relativi ad un rallentamento dell’economia a stelle e strisce, sulla scia delle preoccupazioni risvegliate già nelle scorse giornate, nonostante le rassicurazioni fornite da diversi membri della Federal Reserve, tra cui lo stesso numero uno Bernanke.
Non poche preoccupazioni sono arrivate inoltre dal comparto dei mutui immobiliari, che ha visto i principali big del settore sotto pressione, sulla scia del progressivo incremento delle sofferenze, che mette in pericolo il futuro di grandi istituti di credito americani.
Tanto è bastato per alimentare nuove vendite, che hanno portato il Dow Jones e l’S&P500 a terminare gli scambi in flessione rispettivamente dello 0,53% e dello 0,94%. Più pesante il bilancio per il Nasdaq Composite che si è fermato sui minimi di giornata 2.340 punti, con un ribasso dell’1,15%, dopo aver segnato un massimo nell’intraday a 2.377 punti.
Tra i titoli del Dow Jones, la peggiore performance è quella di Alcoa (AA) che lascia sul parterre il 2,42% a 31,91 $, complice anche la flessione dei prezzi delle materie prime. Le vendite colpiscono anche AT&T e McDonald’s, in calo rispettivamente dlel’1,48% e dell’1,42%.
In controtendenza invece IBM che guadagna l’1,06%, al pari di Coca cola che porta a casa l’1,05%, ma si presenta al suono della campanella con il segno più anche Hewlett-Packard che sale dello 0,47%, dopo le indiscrezioni sulla possibile acquisizione di una quota della tedesca Sap.
Sul tabellone elettornico del Nasdaq Composite, crolla Palm (PALM) che dopo un avvio brillante che lo aveva portato a guadagnare oltre il 10%, chiude con una perdita del 9,83% a 16,502 $, pagando dazio per una bocciatura di Jp Morgan.
Tra i migliori troviamo invece Apple (AAPL) che guadagna l’1,07%, salendo a 86,32 $, sfruttando il giudizio positivo di Prudential che ha deciso di rivedere al rialzo la raccomandazione sul titolo, passando da “neutral” a “overweight”, con un nuovo target price salito da 100 a 105 dollari.
Greggio stabile a 60 dollari, ripresa borse Asia riduce timori
Reuters - 06/03/2007 08:10:54
SINGAPORE, 6 marzo (Reuters) - I futures sul greggio restano stabili al di sopra di quota 60 dollari, dopo avere perso nella precedente sessione oltre il 2%. A guidare gli investitori è stata la ripresa delle borse asiatiche e il rally del dollaro,capaci di risvegliare le speranze per la fine dei ribassi nel mercato finanziario e l'allontanamento del rischio di una contrazione nella domanda di petrolio.
Oggi le borse asiatiche hanno registrato un leggero rimbalzo, con Tokyo che interrompe una striscia negativa lunga cinque giorni, mentre la moneta americana ha recuperato oltre 1 yen dai minimi di tre mesi toccati ieri.
Il mercato petrolifero inizialmente era sembrato immune al ribasso generalizzato, ma venerdì il quadro delle riserve Usa e i timori di un calo delle esportazioni iraniane hanno esposto i futures a un netto passo indietro replicato ieri.
Alcuni trader temono che il lungo periodo di ribasso per le borse possa congiungersi a deboli dati macro Usa e rischi di default nel mercato dei mutui, capaci di portare a un calo della domanda di petrolio.
"I prezzi del greggio riflettono le preoccupazioni sui mercati azionari più deboli, e le implicazioni per l'outlook economico", dice un report di Commonwealth Bank of Australia. "Un rallentamento della crescita economica internazionale richiederebbe un pedaggio anche alla domanda di greggio".
Il greggio Usa <CLc1> guadagna 15 centesimi a 60,22 dollari al barile. Il Brent londinese <LCOc1> guadagna 12 centesimi a 60,66 dollari.
Oggi le borse asiatiche hanno registrato un leggero rimbalzo, con Tokyo che interrompe una striscia negativa lunga cinque giorni, mentre la moneta americana ha recuperato oltre 1 yen dai minimi di tre mesi toccati ieri.
Il mercato petrolifero inizialmente era sembrato immune al ribasso generalizzato, ma venerdì il quadro delle riserve Usa e i timori di un calo delle esportazioni iraniane hanno esposto i futures a un netto passo indietro replicato ieri.
Alcuni trader temono che il lungo periodo di ribasso per le borse possa congiungersi a deboli dati macro Usa e rischi di default nel mercato dei mutui, capaci di portare a un calo della domanda di petrolio.
"I prezzi del greggio riflettono le preoccupazioni sui mercati azionari più deboli, e le implicazioni per l'outlook economico", dice un report di Commonwealth Bank of Australia. "Un rallentamento della crescita economica internazionale richiederebbe un pedaggio anche alla domanda di greggio".
Il greggio Usa <CLc1> guadagna 15 centesimi a 60,22 dollari al barile. Il Brent londinese <LCOc1> guadagna 12 centesimi a 60,66 dollari.
Tanti i dubbi e gli interrogativi sul crollo delle Borse. Ma per gli esperti non c’è da allarmarsi: l'occasione è proficua per nuovi acquisti
Di Alberto Susic , 05.03.2007 21:24
All’indomani di una settimana di fuoco per i mercati azionari, che hanno dovuto fare i conti con il ribasso più pesante degli ultimi anni, le vendite hanno continuato a dominare la scena sulle principali piazze finanziarie, a partire da quelle asiatiche dove questa mattina si è registrato un nuovo tonfo dei listini, tra cui quello di Tokyo, in flessione di oltre tre punti.
Le vendite hanno colpito anche le Borse europee che hanno terminato gli scambi quasi tutte in flessione di oltre un punto, mentre i ribassisti sembrano concedere una piccola tregua sull’opposta sponda dell’Atlantico, dove le flessioni appaiono decisamente più contenute.
Diverse le cause che sono state addotte per giustificare questa nuova ondata di vendite, dall’allarme sulla crescita economica cinese, a quello lanciato da Greenspan sulla possibilità di una recessione entro fine anno negli Stati Uniti.
Ci si è soffermati a lungo sul ruolo giocato dagli hedge funds e dai carry traders, cui è stata attribuita buona parte della responsabilità del crollo. Altri invece, ritengono che lo storno era già nell’aria da diverso tempo e da più parti si sosteneva la necessità di una salutare correzione, che riportasse un pò di “pulizia” in un mercato che ormai aveva raggiunto livelli fin troppo elevati. Questa è la tesi però di quanti si dicono ancora largamente ottimisti sul futuro dell’azionario, pronti a scommettere su una nuova ascesa dei listini, destinati a chiudere anche il 2007 con un bilancio positivo.
Anche alla luce di queste previsioni, appare chiaro l’invito a non lasciarsi prendere dal panico e a gestire questa fase degli indici con le dovute accortezze, in modo da essere pronti a cogliere le nuove opportunità che il mercato avrà da offrire.
Quel che è certo è che la correzione che sta interessando il mercato azionario dalla giornata di martedì scorso ha spaventato e non poco gli investitori, soprattutto per la violenza con cui la stessa si è verificata.
Proprio per tale motivo, sul tema del crollo dei mercati finanziari sono intervenute le voci più autorevoli del mondo finanziario, commentando e cercando di fornire una spiegazione in merito ai violenti movimenti delle piazze azionarie.
Lo ha fatto la scorsa settimana il presidente della Fed, Ben Bernanke, il quale ha dichiarato che all’origine del calo dell’azionario non c’è stata
una sola causa scatenante. Informando sul fatto che la Banca Centrale americana continuerà a seguire con attenzione l’evoluzione dei listini, il Chairman ha pero aggiunto che lo scossone dei mercati non ha portato ad alcun cambiamento delle aspettative sull’economia.
Non è molto diversa la posizione del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Rodrigo Rato, che in un incontro con i giornalisti la scorsa settimana, ha affermato che la correzione di questi giorni non ha a che fare con i fondamentali dell’economia a livello globale. Lo scenario in questa direzione rimane ancora molto favorevole , tanto che la crescita mondiale dovrebbe attestarsi nell’ordine del 5%. Il numero uno dell’FMI ha correlato piuttosto lo storno dell’azionario con una valutazione dei rischi al ribasso che di fatto esistono e non dovrebbero essere trascurati da quanti partecipano al mercato.
Anche il Commissario per gli affari economic e monetari dell’Ue, Joaquin Almunia, ha detto quest’oggi che il momento difficile e l’elevata volatilità che stanno accompagnando da alcune giornate le piazze finanziarie, sono da scrivere a fattori puramente tecnici.
Non c’è alcun legame con una possibile debolezza dei fondamentali economici e, considerando spiegabile l’ipotesi di una correzione tecnica, Almunia ha precisato che in ogni caso si continuerà ad esercitare una certa vigilanza.
Altrettanto rassicurante il messaggio inviato da Massimo Capuano, amministratore di Borsa Italiana, secondo cui è normale che i mercati abbiano delle correzioni, aggiungendo che, a suo avviso, in queste giornate, non si registra un’atmosfera di particolare tensione.
Molto sereno anche il vice ministro delle finanze giapponese, Hiroshi Watanabe, che pur confermando un preciso impegno in direzione di un attento monitoraggio della situazione, ha fatto sapere che non ci sono particolari preoccupazioni in merito al recente crollo dei listini.
Palesando la sua fiducia per il buon funzionamento dei mercati, Watanabe ha aggiunto che la correzione del mercato giapponese, per quanto significativa, difficilmente dovrebbe durare a lungo.
Anche dagli analisti e dali esperti delle principali banch d’affari giunge infine l’invito a non lasciarsi travolgere da facili allarmismi, evitando di passare dall’eccessivo ottimismo che ha regnato fino alla scorsa
settimana, all’estremo opposto.
Con queste parole, Geoffrey Dennis, strategist internazionale di Citigroup a New York, ha chiarito che non siamo di fronte ad una battuta d’arresto dei fondamentali, ma solo a dun pretesto per dare vita a delle vendite in un mercato troppo euforico fino a questo momento.
Simile la posizione degli colleghi di Ubs che vedono la flessione dell’azionario come buona opportunità di acquisto, da direzionare verso i titoli a maggiore capitalizzazione e verso quelli che presentano valutazioni interessanti, accompagnate da una robusta crescita degil utili aziendali.
Anche per Tony Dolphin di Henderson Global Investors non siamo all’inizio di una fase ribassista, che si concretizzerebbe invece con una restrizione del credito negli Usa o con un vero e proprio tracollo del carry trade. Pur considerando probabile l’ipotesi di una pausa di riflessione per l’azione, i fondamentali dell’economia si confermano positivi e non c’è alcun motivo per allarmarsi.
Le vendite hanno colpito anche le Borse europee che hanno terminato gli scambi quasi tutte in flessione di oltre un punto, mentre i ribassisti sembrano concedere una piccola tregua sull’opposta sponda dell’Atlantico, dove le flessioni appaiono decisamente più contenute.
Diverse le cause che sono state addotte per giustificare questa nuova ondata di vendite, dall’allarme sulla crescita economica cinese, a quello lanciato da Greenspan sulla possibilità di una recessione entro fine anno negli Stati Uniti.
Ci si è soffermati a lungo sul ruolo giocato dagli hedge funds e dai carry traders, cui è stata attribuita buona parte della responsabilità del crollo. Altri invece, ritengono che lo storno era già nell’aria da diverso tempo e da più parti si sosteneva la necessità di una salutare correzione, che riportasse un pò di “pulizia” in un mercato che ormai aveva raggiunto livelli fin troppo elevati. Questa è la tesi però di quanti si dicono ancora largamente ottimisti sul futuro dell’azionario, pronti a scommettere su una nuova ascesa dei listini, destinati a chiudere anche il 2007 con un bilancio positivo.
Anche alla luce di queste previsioni, appare chiaro l’invito a non lasciarsi prendere dal panico e a gestire questa fase degli indici con le dovute accortezze, in modo da essere pronti a cogliere le nuove opportunità che il mercato avrà da offrire.
Quel che è certo è che la correzione che sta interessando il mercato azionario dalla giornata di martedì scorso ha spaventato e non poco gli investitori, soprattutto per la violenza con cui la stessa si è verificata.
Proprio per tale motivo, sul tema del crollo dei mercati finanziari sono intervenute le voci più autorevoli del mondo finanziario, commentando e cercando di fornire una spiegazione in merito ai violenti movimenti delle piazze azionarie.
Lo ha fatto la scorsa settimana il presidente della Fed, Ben Bernanke, il quale ha dichiarato che all’origine del calo dell’azionario non c’è stata
una sola causa scatenante. Informando sul fatto che la Banca Centrale americana continuerà a seguire con attenzione l’evoluzione dei listini, il Chairman ha pero aggiunto che lo scossone dei mercati non ha portato ad alcun cambiamento delle aspettative sull’economia.
Non è molto diversa la posizione del direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Rodrigo Rato, che in un incontro con i giornalisti la scorsa settimana, ha affermato che la correzione di questi giorni non ha a che fare con i fondamentali dell’economia a livello globale. Lo scenario in questa direzione rimane ancora molto favorevole , tanto che la crescita mondiale dovrebbe attestarsi nell’ordine del 5%. Il numero uno dell’FMI ha correlato piuttosto lo storno dell’azionario con una valutazione dei rischi al ribasso che di fatto esistono e non dovrebbero essere trascurati da quanti partecipano al mercato.
Anche il Commissario per gli affari economic e monetari dell’Ue, Joaquin Almunia, ha detto quest’oggi che il momento difficile e l’elevata volatilità che stanno accompagnando da alcune giornate le piazze finanziarie, sono da scrivere a fattori puramente tecnici.
Non c’è alcun legame con una possibile debolezza dei fondamentali economici e, considerando spiegabile l’ipotesi di una correzione tecnica, Almunia ha precisato che in ogni caso si continuerà ad esercitare una certa vigilanza.
Altrettanto rassicurante il messaggio inviato da Massimo Capuano, amministratore di Borsa Italiana, secondo cui è normale che i mercati abbiano delle correzioni, aggiungendo che, a suo avviso, in queste giornate, non si registra un’atmosfera di particolare tensione.
Molto sereno anche il vice ministro delle finanze giapponese, Hiroshi Watanabe, che pur confermando un preciso impegno in direzione di un attento monitoraggio della situazione, ha fatto sapere che non ci sono particolari preoccupazioni in merito al recente crollo dei listini.
Palesando la sua fiducia per il buon funzionamento dei mercati, Watanabe ha aggiunto che la correzione del mercato giapponese, per quanto significativa, difficilmente dovrebbe durare a lungo.
Anche dagli analisti e dali esperti delle principali banch d’affari giunge infine l’invito a non lasciarsi travolgere da facili allarmismi, evitando di passare dall’eccessivo ottimismo che ha regnato fino alla scorsa
settimana, all’estremo opposto.
Con queste parole, Geoffrey Dennis, strategist internazionale di Citigroup a New York, ha chiarito che non siamo di fronte ad una battuta d’arresto dei fondamentali, ma solo a dun pretesto per dare vita a delle vendite in un mercato troppo euforico fino a questo momento.
Simile la posizione degli colleghi di Ubs che vedono la flessione dell’azionario come buona opportunità di acquisto, da direzionare verso i titoli a maggiore capitalizzazione e verso quelli che presentano valutazioni interessanti, accompagnate da una robusta crescita degil utili aziendali.
Anche per Tony Dolphin di Henderson Global Investors non siamo all’inizio di una fase ribassista, che si concretizzerebbe invece con una restrizione del credito negli Usa o con un vero e proprio tracollo del carry trade. Pur considerando probabile l’ipotesi di una pausa di riflessione per l’azione, i fondamentali dell’economia si confermano positivi e non c’è alcun motivo per allarmarsi.
STOCKS TO WATCH - Martedì 6 marzo, ore 8,25
Reuters - 06/03/2007 08:27:15
Le borse europee dovrebbero aprire in calo oggi. Un operatore sul mercato Cfd si aspetta invece che l'indice S&P/Mib apra in rialzo di 100 punti.
Di seguito i titoli che potrebbero condizionare l'andamento di Piazza Affari.
ENEL (ENEL.MI) - Il governo spagnolo non sta giocando alcun ruolo nella vicenda dell'ingresso di Enel in Endesa e non c'è nessuna orchestrazione dei governi di Italia e Spagna, ha detto il ministro dell'Economia Pedro Solbes.(news)
Moody's ha abbassato a negativo da stabile l'outlook sul rating 'AA3' di Enel dopo l'acquisto del 22% circa di Endesa. (news)
Oggi si riunsice il Cda, possibile discussione sul dossier E.On-Endesa, scrive Finanza & Mercati.
AUTOSTRADE (AUTO.MI) - Acs avrebbe raccolto un "piccolo pacchetto di azioni" mentre la Caixa, altro azionista di Abertis, potrebbe essere a ridosso del 5%, scrive Mf.
TELECOM (TIT.MI) - Si riunisce oggi il Comitato strategico, scrivono alcuni giornali.
Secondo Finanza & Mercati, che cita "alcune fonti", il prossimo Cda potrebbe sancire una rottura tra Guido Rossi e il presidente di PIRELLI (PC.MI) Tronchetti Provera.
FIAT (F.MI) -Aumenterà la capacità produttiva in Polonia, scrive il Sole citando anticipazioni di Automotive News e la "sostanziale conferma del Lingotto".
La controllata Cnh (CNH.N) conferma l'obiettivo di chiudere il 2007 con una crescita del 7% dei ricavi, scrivono alcuni quotidiani.
MPS (BMPS.MI) - Ha avviato trattative in esclusiva con la francese Axa per la cessione del controllo del Mps Vita. (news) (news)
LUXOTTICA (LUX.MI) - Chiude il 2006 con un utile netto di 430,7 milioni, in crescita del 30,2%. Oggi incontra stampa e analisti. (news)
CAPITALIA (CAP.MI) - Il patto ha riconfermato all'unanimità alla presidenza Vittorio Ripa di Meana. (news)
MEDIOBANCA (MB.MI) - Per il momento la famiglia Zunino non ha intenzione di modificare la propria quota nel capitale. (news)
ALITALIA (AZA.MI) - C'è un "interesse cinese" per la
compagnia, ha detto il ministro degli Esteri Massimo D'Alema secondo cui "una volta privatizzata è naturale che ci sia un secondo step". (news)
A rischio la certificazione del bilancio senza la svalutazione della flotta, scrive Finanza & Mercati.
POP EMILIA (BPE.MI) - POP MILANO (PMI.MI) - Via libera dei Cda all'avvio di una fase di trattative in esclusiva per definire i termini di un'operazione di aggregazione (news)
Roberto Mazzotta sarà presidente, Guido Leoni AD, scrive il Corriere. In un'intervista allo stesso quotidiano, Leoni risponde così all'ipotesi di una mancata fusione di BPI (BPI.MI) con POP VERONA (BPVN.MI): "Stiamo a vedere ma questo al momento non ci riguarda".
CARIFIRENZE (CFI.MI) - Valuta l'ipotesi di un'alleanza con Intesa-Sanpaolo, scrive il Sole24Ore.
MARIELLA BURANI (MBFG.MI) - Le autorità antiturst tedesca e austriaca hanno dato il via libera alle acquisizioni di Rosato Gioielli e di Valente Giolleria. (news)
KERSELF (KRS.MI) - Approvata dal Cda la proposta di aumento di capitale scindibile fino a 3,5 milioni di valore nominale, da realizzare entro fine anno.(news)
SAVE (SAVE.MI) - Chiude il 2006 con un utile netto di 16,6 milioni di euro, in crescita del 50,9%. {30}
Di seguito i titoli che potrebbero condizionare l'andamento di Piazza Affari.
ENEL (ENEL.MI) - Il governo spagnolo non sta giocando alcun ruolo nella vicenda dell'ingresso di Enel in Endesa e non c'è nessuna orchestrazione dei governi di Italia e Spagna, ha detto il ministro dell'Economia Pedro Solbes.(news)
Moody's ha abbassato a negativo da stabile l'outlook sul rating 'AA3' di Enel dopo l'acquisto del 22% circa di Endesa. (news)
Oggi si riunsice il Cda, possibile discussione sul dossier E.On-Endesa, scrive Finanza & Mercati.
AUTOSTRADE (AUTO.MI) - Acs avrebbe raccolto un "piccolo pacchetto di azioni" mentre la Caixa, altro azionista di Abertis, potrebbe essere a ridosso del 5%, scrive Mf.
TELECOM (TIT.MI) - Si riunisce oggi il Comitato strategico, scrivono alcuni giornali.
Secondo Finanza & Mercati, che cita "alcune fonti", il prossimo Cda potrebbe sancire una rottura tra Guido Rossi e il presidente di PIRELLI (PC.MI) Tronchetti Provera.
FIAT (F.MI) -Aumenterà la capacità produttiva in Polonia, scrive il Sole citando anticipazioni di Automotive News e la "sostanziale conferma del Lingotto".
La controllata Cnh (CNH.N) conferma l'obiettivo di chiudere il 2007 con una crescita del 7% dei ricavi, scrivono alcuni quotidiani.
MPS (BMPS.MI) - Ha avviato trattative in esclusiva con la francese Axa per la cessione del controllo del Mps Vita. (news) (news)
LUXOTTICA (LUX.MI) - Chiude il 2006 con un utile netto di 430,7 milioni, in crescita del 30,2%. Oggi incontra stampa e analisti. (news)
CAPITALIA (CAP.MI) - Il patto ha riconfermato all'unanimità alla presidenza Vittorio Ripa di Meana. (news)
MEDIOBANCA (MB.MI) - Per il momento la famiglia Zunino non ha intenzione di modificare la propria quota nel capitale. (news)
ALITALIA (AZA.MI) - C'è un "interesse cinese" per la
compagnia, ha detto il ministro degli Esteri Massimo D'Alema secondo cui "una volta privatizzata è naturale che ci sia un secondo step". (news)
A rischio la certificazione del bilancio senza la svalutazione della flotta, scrive Finanza & Mercati.
POP EMILIA (BPE.MI) - POP MILANO (PMI.MI) - Via libera dei Cda all'avvio di una fase di trattative in esclusiva per definire i termini di un'operazione di aggregazione (news)
Roberto Mazzotta sarà presidente, Guido Leoni AD, scrive il Corriere. In un'intervista allo stesso quotidiano, Leoni risponde così all'ipotesi di una mancata fusione di BPI (BPI.MI) con POP VERONA (BPVN.MI): "Stiamo a vedere ma questo al momento non ci riguarda".
CARIFIRENZE (CFI.MI) - Valuta l'ipotesi di un'alleanza con Intesa-Sanpaolo, scrive il Sole24Ore.
MARIELLA BURANI (MBFG.MI) - Le autorità antiturst tedesca e austriaca hanno dato il via libera alle acquisizioni di Rosato Gioielli e di Valente Giolleria. (news)
KERSELF (KRS.MI) - Approvata dal Cda la proposta di aumento di capitale scindibile fino a 3,5 milioni di valore nominale, da realizzare entro fine anno.(news)
SAVE (SAVE.MI) - Chiude il 2006 con un utile netto di 16,6 milioni di euro, in crescita del 50,9%. {30}
Borsa Tokyo rimbalza con export dopo 5 giorni di ribassi
Reuters - 06/03/2007 08:08:09
TOKYO, 6 marzo (Reuters) - La borsa di Tokyo ha rimbalzato oggi, chiudendo in rialzo dell'1,22%, dopo cinque sedute consecutive di ribassi. A sostenere il mercato sono stati soprattutto i titoli delle società esportatrici come Toyota Motor, aiutati da un leggero ritracciamento dello yen.
L'indice Nikkei ha terminato a 16.844,50 punti e il Topix ha guadagnato l'1,79% a 1.692,54 punti.
Nippon Steel e, in generale, il comparto dell'acciaio ha attirato gli acquisti grazie alle robuste prospettive di utili e alle attese di consolidamento del settore, dando slancio al Topix.
Nikko Cordial è balzato del 13,7% dopo che un portavoce del broker ha detto che Citigroup (C.N) lancerà questa settimana un'offerta per assumere il controllo della società.
L'indice Nikkei ha terminato a 16.844,50 punti e il Topix ha guadagnato l'1,79% a 1.692,54 punti.
Nippon Steel e, in generale, il comparto dell'acciaio ha attirato gli acquisti grazie alle robuste prospettive di utili e alle attese di consolidamento del settore, dando slancio al Topix.
Nikko Cordial è balzato del 13,7% dopo che un portavoce del broker ha detto che Citigroup (C.N) lancerà questa settimana un'offerta per assumere il controllo della società.
Cambi: dollaro in rialzo contro yen, recupera anche l'euro
(Teleborsa) - Roma, 6 mar - Rimbalza stamane il biglietto verde contro lo yen, seguendo lo stesso movimento di recupero della borsa di Tokyo che ha chiuso in rialzo, dopo cinque sedute consecutive di ribassi.
Il cross usd/yen infatti torna sopra quota 116 yen esattamente a 116,29 (+0,68%). Recupera anche la moneta unica nei confronti del dollaro e della divisa del Sol Levante. Il cross eur/usd scambia a 1,31 dollari (+0,16%) mentre il cambio eur/yen vale 152,49 (+0,88%).
Attesi per oggi nella Zona Euro le vendite al dettaglio di gennaio e la prima release del Pil del 4° trimestre. In Usa atteso invece la revisione della produttività e costo lavoro del 4° trimestre e gli ordini all'industria di gennaio.
06/03/2007 - 08:45Il cross usd/yen infatti torna sopra quota 116 yen esattamente a 116,29 (+0,68%). Recupera anche la moneta unica nei confronti del dollaro e della divisa del Sol Levante. Il cross eur/usd scambia a 1,31 dollari (+0,16%) mentre il cambio eur/yen vale 152,49 (+0,88%).
Attesi per oggi nella Zona Euro le vendite al dettaglio di gennaio e la prima release del Pil del 4° trimestre. In Usa atteso invece la revisione della produttività e costo lavoro del 4° trimestre e gli ordini all'industria di gennaio.
Scadenze lunedì 6 marzo 2006
Borsa
SeDeX
Inizio negoziazioni nel 'segmento leverage certificates' per gli "Abn Amro Bank N.V. Mini Futures Short Certificates su Indici (Prima Serie 2007)" e "Abn Amro Bank N.V. Mini Futures Short Certificates su Future su Tassi di Cambio (Prima Serie 2007)", emessi da Abn Amro Bank N.V.
CDA
Riunione Cda di
Recordati (bilancio).
Dati Economico-Finanziari
UE
Vendite al dettaglio gennaio 1^ stima + dicembre 2006 (11:00)
Pil 4° trim 1^ release (11:00)
USA
Produttività + costo lavoro rev 4° trimestre (14:30)
Ordini all'industria gennaio (16:00)
Appuntamenti lunedì 6 marzo 2006
Italia
Luxottica
Incontro con la comunità finanziaria (anche audio webcast) per la presentazione dei risultati relativi al quarto trimestre e all'esercizio 2006, Guidance per il 2007 e driver di crescita di lungo termine 2006.
Antichi Pellettieri
Incontro con la comunità finanziaria per la presentazione dei risultati 2006.
Fondi
Assogestioni pubblica i dati definitivi sulla raccolta fondi di febbraio.
Estero
Canada
Bank of Canada annuncia decisione tassi.
USA
Intervento di Charles Plosser (Fed Philadelphia).
Corporates
Risultati societari di Electrabel, France Telecom.
SeDeX
Inizio negoziazioni nel 'segmento leverage certificates' per gli "Abn Amro Bank N.V. Mini Futures Short Certificates su Indici (Prima Serie 2007)" e "Abn Amro Bank N.V. Mini Futures Short Certificates su Future su Tassi di Cambio (Prima Serie 2007)", emessi da Abn Amro Bank N.V.
CDA
Riunione Cda di
Recordati (bilancio).
Dati Economico-Finanziari
UE
Vendite al dettaglio gennaio 1^ stima + dicembre 2006 (11:00)
Pil 4° trim 1^ release (11:00)
USA
Produttività + costo lavoro rev 4° trimestre (14:30)
Ordini all'industria gennaio (16:00)
Appuntamenti lunedì 6 marzo 2006
Italia
Luxottica
Incontro con la comunità finanziaria (anche audio webcast) per la presentazione dei risultati relativi al quarto trimestre e all'esercizio 2006, Guidance per il 2007 e driver di crescita di lungo termine 2006.
Antichi Pellettieri
Incontro con la comunità finanziaria per la presentazione dei risultati 2006.
Fondi
Assogestioni pubblica i dati definitivi sulla raccolta fondi di febbraio.
Estero
Canada
Bank of Canada annuncia decisione tassi.
USA
Intervento di Charles Plosser (Fed Philadelphia).
Corporates
Risultati societari di Electrabel, France Telecom.
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