Fondamentali di Analisi Tecnica

L’ analisi tecnica è la disciplina che studia il movimento del mercato tramite lo studio sistematico dei grafici dell’ andamento passato, per cercare di prevederne le tendenze future. Tale disciplina si basa sul presupposto che il prezzo del mercato sconti tutto, compresi i fattori di tipo sociologico, politico e fondamentale ad esso annessi.
Per questo motivo i fondamenti dell’ At possono essere applicati alle azioni, agli indici, alle materie prime, ai future ossia a tutti gli strumenti che vengono scambiati fra diversi intermediari e che sono soggetti alle forze della domanda e dell’ offerta. Gli analisti tecnici infatti vengono comunemente definiti "chartists", perché nei loro studi valutano esclusivamente i grafici senza badare alla capacità di un’ azienda di produrre utili, all’ indice o alla materia prima sottostante.

Teoria di Dow

Alla fine del secolo scorso fu elaborata la teoria di Dow, che sta alla base della analisi tecnica moderna. Tale teoria presentata come una raccolta delle scritture che Charles Dow elaborò nell’arco della propria vita. Essa si basa su alcuni presupposti fondamentali:

1. Gli indici scontano tutto
2. Il mercato si muove seguendo tre tipi di trend (primario, secondario e minore)
3. L’andamento degli indici si devono confermare a vicenda
4. I volumi devono sostenere il trend
5. Una volta stabilito il trend del mercato, esso resterà valido fino alla prova della sua inversione.

1. Gli indici scontano tutto
Ogni possibile fattore riguardante l’offerta e la domanda viene riflesso negli indici di Borsa; in altre parole tutto ciò che non può essere anticipato dal mercato viene assimilato nei prezzi.

2. Il mercato si muove seguendo tre tipi di trend (primario, secondario e minore)

Trend primario: dura da un anno a diversi anni . Può essere rialzista (mercato Toro) o ribassista (Orso).

Un mercato primario rialzista è caratterizzato da una serie di massimi e minimi crescenti. Un mercato primario ribassista è caratterizzato da una serie di massimi e minimi decrescenti.

Solitamente il trend primario si sviluppa in tre fasi ben distinte:

a) accumulazione : E’ la prima fase di un mercato toro, che dopo un movimento al ribasso precede un possibile rialzo. Alcuni investitori,di solito speculatori professionisti, cominciano ad acquistare azioni da venditori scoraggiati. Durante questa fase vi è, in genere, sui mercati un totale pessimismo. Il volume è moderato ma sta cominciando a salire.

b) fase intermedia: Tutti i trend followers si posizionano, mentre i prezzi iniziano a salire in maniera esponenziale e le notizie economiche sono fortemente positive.

c) distribuzione: E’ l’ultima fase del trend rialzista. I volumi sono ancora elevati ma tendono a diminuire. Gli investitori sono ancora attivi ma iniziano a cautelarsi e si affievoliscono le speranze di ottenere nuovi profitti. In questa fase c’è l’ingresso del grosso degli investitori , il cosiddetto " parco buoi". In questa fase gli investitori più informati cominciano a vendere realizzando forti gain.

Trend secondario: Dura da alcune (tre) settimane a diversi mesi. E’ un movimento correttivo del movimento primario: spesso i movimenti secondari si interrompono in coincidenza di correzioni intermedie, dette ritracciamenti del totale del movimento precedente.

Trend minore : Solitamente dura pochi giorni o al limite qualche settimana (max 3) e sono delle fluttuazioni più brevi del trend intermedio

3. L’andamento degli indici si devono confermare a vicenda
Dow elabora questo principio analizzando due indici distinti, quello del settore ferroviario e quello industriale ( Industrial Average e Transportation Average), giungendo alla conclusione che, solo se entrambi gli indici hanno superato un precedente massimo si può parlare di inizio di un trend rialzista. In altre parole nessun segnale rialzista o ribassista può verificarsi se entrambi i settori non forniscono le stesse indicazioni. Un massimo di un indice non confermato da un top dell’altro è un chiaro segnale di debolezza del trend.

4. I volumi devono confermare il trend
E’ fondamentale sottolineare l’importanza della corretta correlazione tra volumi e trend. L’aumento dei volumi conferma il trend in atto. Ne consegue, che in un trend rialzista (mercato Toro o "Bull"), gli scambi saranno particolarmente elevati nei movimenti al rialzo, mentre subiranno un contrazione nelle fasi di correzione del trend (analogo discorso vale anche nel caso opposto di trend ribassista, ovvero Orso "Bear").
Nuovi massimi dei prezzi accompagnati da volumi in diminuzione sono sintomo di esaurimento della tendenza in atto.

5. Una volta stabilito il trend del mercato, esso rimarrà tale fino alla prova della sua inversione
E’ forse il punto più difficile da interpretare, ovvero capire il momento nel quale la tendenza principale si stia invertendo; quando un Bull Trend (mercato Toro) stia per diventare un Bear Trend (mercato Orso) e viceversa.

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