Il Ftse Mib accorcia le distanze dai 25.000 punti. Segnali positivi da Eurostoxx50 e S&P500

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Ftse Mib. Il nostro indice di riferimento ha archiviato la 3 settimana consecutiva di rialzi tornando sopra i 24.000 punti in particolare il nostro indice dopo aver violato al rialzo con il gap up del 16 marzo il livello dei 23.900 punti ha iniziato a consolidare l’area compresa tra 24.000 e 24.500 punti e nelle ultima settimana è da segnalare una forte riduzione dei volumi e della volatilità che si percepisce anche dai corpi delle candele che sono ora meno ampi rispetto alle settimane precedenti. In caso di prosecuzione del rimbalzo avviato dai minimi del 7 marzo i livelli di resistenza da monitorare e che potrebbero ostacolare un’ascesa dei prezzi sono prima 24.670 punti e un breakout con volumi di tale livello potrà spingere i prezzi verso i 25.000 punti livello che aveva funzionato bene in passato come supporto. Al contrario in caso di debolezza i supporti di breve sono prima a 24.300 punti poi area psicologica dei 24.000 punti e una mancata tenuta di tale livello potrà favorire una flessione dei prezzi verso 23.700 punti. Dal punto di vista dell’analisi algoritmica i prezzi hanno superato al rialzo la media mobile a 21 periodi ma sono ancora distanti quasi il 6% dalla media mobile a 200 periodi che transita in area 26.000 punti.

Eurostoxx50. Anche in Europa stiamo osservando una situazione di forte congestione di volatilità e volumi con l’indice che sta consolidando i livelli attuali in attesa di nuovi sviluppi. In particolare l’indice è stretto nel trading range compreso tra i livelli 3.800 punti e 3.920 punti livelli pre-invasione russa dell’Ucraina. I supporti di breve sono prima 3.840 punti e in caso di violazione di tale livello è probabile un ritorno verso i 3700 punti e 3.600 punti dopo. Al contrario in caso di ulteriore accelerazione al rialzo i principali livelli di resistenza sono prima a 3.900 punti (tetto del trading range precedentemente descritto) e un breakout con volumi di tale livello potrà favorire un ritorno dell’indice verso l’area psicologica dei 4000 punti, livello dove transita anche la trendline ribassista costruita dai massimi di inizio anno e confermata a febbraio. I prezzi si trovano sotto le medie mobili principali a 50 e 200 periodi; tuttavia, i principali indicatori di direzione come il macd o il parabolic sar si trovano in posizione long

S&P 500. Diversa la situazione in america dove persiste la volatilità e il recupero in questo caso è stato più ampio e più rapido, infatti lo standard and poor si trova 6 punti percentuali sopra i livelli pre invasione russa. In particolare l’indice americano dopo essersi appoggiato per ben 3 volte al livello in area 4.100 punti ha invertito la rotta trovando la via dei rialzi e con gli acquisti di settimana scorsa si è spinto fino a 4.500 punti tagliando al rialzo anche la media mobile a 200 periodi. In caso di prosecuzione della forza i prossimi livelli da monitorare sono 4.550 e in caso di un breakout allora il prossimo target al rialzo è un ritorno a 4.600 punti livello che aveva respinto i prezzi a inizio febbraio. Al contrario in caso di prese di beneficio i supporti che potrebbero sostenere i prezzi sono prima a 4.470 punti livello da cui transita anche la media a 200 periodi e in caso di violazione di tale livello i target al ribasso sono prima a 4400 punti e poi 4.300 punti.