Ftse Mib inizia cauto il nuovo trimestre. Quadro grafico opposto per Leonardo ed Enel

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Ftse Mib. Dopo il break della ex trend line rialzista avviata dai minimi di gennaio del 2020 e 2021 e della media mobile a 200 periodi, l’indice italiano ha confermato la fase di correzione arrivando a sfiorare area 21.000 punti il 7 marzo. Da qui è iniziata una fase di rimbalzo molto forte che ha portato l’indice oltre quota 25.000 punti, livello che il Ftse Mib sta facendo fatica a lasciarsi alle spalle. In tale scenario, al rialzo meglio attendere il sorpasso di 25.400 punti per poi puntare a 26.000 punti, così da chiudere il gap che si era formato tra le sedute del 23 e 24 febbraio scorso. Si segnala che da questa area di prezzo passa anche la media mobile 200 periodi che se infranta al rialzo darebbe un chiaro segnale positivo in termini di sentiment. Al ribasso, invece, la rottura del supporto a 25.000 punti darebbe sfogo ai ribassisti verso 24.000 e 23.400 punti.

Leonardo. Il titolo sta esibendo una grande prova di forza dal punto di vista grafico beneficiando del clima di guerra e dell’aumento della spesa per gli armamenti da parte di alcuni stati europei. La fase esplosiva è iniziata con la rottura in forte gap up della ex trend line ribassista (massimi di marzo e ottobre 2021) il 28 febbraio e circa una settimana dopo (11 marzo) un altro ampio gap up che ha fatto toccare al titolo livelli massimi che non si vedevano da circa due anni. Le successive prese di profitto hanno portato Leonardo al test del supporto a 8,67 euro e da qui è partito un rimbalzo che si è di nuovo fermato di fronte alla resistenza di 9,6 euro e le ultime sedute ribassiste hanno portato il titolo verso la soglia dei 9 euro. Al ribasso, il supporto chiave si colloca a 8,67 euro che, se infranto, potrebbe innescare una fase di correzione con target 8,24 e 7,83 euro. Al rialzo, invece, solo il superamento in forza (volumi e volatilità) di 9,3 euro aprirebbe a ulteriori allunghi verso prima i massimi di periodo a 9,6 euro e poi la soglia psicologica a 10 euro.

Enel. Il titolo sta attraversando una fase ribassista avviata sostanzialmente a fine aprile dello scorso anno e ben si vede dalla trend line discendente costruita sui massimi di aprile e agosto 2021 e confermata anche a gennaio di quest’anno. L’ultimo tentativo di superare area 7 euro lo scorso mese ha poi innescato una fase di ribasso portando il titolo a toccare il 7 marzo un minimo a oltre un anno a 5,29 euro. Da qui Enel ha tentato di impostare un rimbalzo molto debole ma, dopo una breve fase laterale, il titolo è riuscito a portarsi oltre quota 6 euro. Al rialzo, la fascia di resistenza si colloca tra 6,20 e 6,27 euro che, se superata, potrebbe aprire a una graduale risalita verso 6,55 euro, non molto distante dalla suddetta trend line ribassista. Al ribasso, invece, la rottura di zona 6 euro darebbe sfogo ai venditori verso il supporto di breve a 5,48 euro e poi verso i minimi di periodo a 5,28 euro.