FTSE Mib al test dei minimi da febbraio, campari in controtendenza
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Settimana cominciata ancora una volta con tono negativo per
Piazza Affari e per le sue banche. Venerdì con l’esito del referendum
britannico l’indice è crollato di nuovo sotto la soglia psicologica dei 16.000
punti come era accaduto a febbraio. Questa volta la violazione al ribasso della
trendline tracciata proprio con i minimi di febbraio e poi maggio questa volta
sembra definitiva. Al ribasso l’indice sembra pronto ad un test dei 15.000
punti e successivamente non dovrebbe trovare troppi ostacoli per arrivare ai
minimi del 2013 in area 14.870 punti.
Mediaset
Fino a giovedì il titolo sembrava indirizzato verso il
recupero della soglia psicologica dei 4 euro per azione, area in cui transitano
anche i massimi del 2016. Con l’apertura di venerdì in forte gap negativo si è
vanificato qualsiasi tentativo di portarsi su questa soglia, si è trovata
conferma della rottura della trend line rialzista tracciata con ii minimi
crescenti di febbraio, del 7 aprile e del 16 maggio. Venerdì il massimo
intraday è stato 3,44 euro, lo stesso toccato nella penultima seduta che ha
preceduto poi il minimo annuale a 2,77 euro. Nel breve rimane quindi probabile
un test almeno dei 3 euro.
Campari
Attualmente il titolo Campari si trova in una fase laterale
cominciata a metà marzo, con i prezzi che fluttuale nel canale compreso fra gli
8 e i 9 euro. Il limite superiore dei 9 euro fa da forte resistenza essendo
anche il massimo storico per il titolo, sfiorato nella seduta del 9 maggio. Il
titolo ha lavorato spesso sul prezzo posto a 8,17 euro, trovando supporto su
tale livello in varie sedute di questo trend laterale, compresa quella odierna.
Il titolo oggi è in controtendenza rispetto al mercato, seguendo il movimento
rialzista un possibile target al rialzo è rappresentato dagli 8,50 euro. In
caso contrario, per un’operatività ribassista di tipo speculativo possibile un
test dei minimi di venerdì a 8,10 euro.