Rimborso azioni Pop.Vicenza: anche il vescovo valuta se dire sì ai 9 euro

La Banca Popolare di Vicenza ha offerto nove euro per ogni azione acquistata nel corso degli ultimi dieci anni a ristoro della perdita di valore, praticamente totale, dei titoli. La proposta è stata estesa anche alla Curia che ora, come tutti gli altri, deve fare una scelta

Una cifra pari a un settimo rispetto al valore massimo toccato dalla quotazione dell’azione. È questa l’offerta transattiva della Banca Popolare di Vicenza a chi ha acquistato titoli dell’istituto negli ultimi dieci anni. Chi accetta lo fa rinunciando a qualsiasi pretesa in relazione all’investimento (o al mancato disinvestimento di) titoli azionari della Popolare vicentina, i quali rimarranno comunque di proprietà dell’azionista. C’è tempo per aderire fino al 22 marzo. Sono interessati a questa possibilità di indennizzo, avanzata dal management, completamente rinnovato, della banca, 94.000 azionisti che hanno acquistato azioni della banca tra l’1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2016, al netto delle vendite.

Offerta proposta anche alla Curia

L’offerta transattiva è stata proposta da due rappresentanti dell’istituto anche al vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol, nonostante l’acquisto dei titoli sia stato effettuato, in questo caso, oltre dieci anni fa. Monsignor Pizziol, conscio dell’influenza che la sua decisione potrebbe avere su quella degli altri azionisti interessati, si è preso qualche giorno di tempo per studiare il da farsi con i suoi collaboratori. La scelta verrà presa, secondo quanto espresso dal portavoce del vescovo non solo in base al ritorno economico per la diocesi quanto in relazione “al futuro dei dipendenti della banca e alle loro famiglie e a una valutazione complessiva delle conseguenze che il successo o il fallimento dell’operazione potrà avere sul territorio”. Già all’indomani del deteriorarsi della situazione per la banca, nell’aprile 2016, Pizziol aveva espresso vicinanza alla comunità: “Assicuro che la diocesi di Vicenza cercherà di offrire tutta la propria solidarietà e vicinanza per sostenere e accompagnare le persone più colpite da questo disastro finanziario”. 

Le azioni nel portafoglio della Curia

La Curia berica possiede 26.254 azioni della Banca Popolare di Vicenza, titoli acquistati oltre dieci anni fa e che, alle quotazioni massime raggiunte a 62 euro, hanno toccato un valore di 1.627.748 euro. Una cifra importante per una diocesi che raccoglie, dall’8 per mille, 2.750.000 euro (2016). Al prezzo di scambio offerto dalla Banca Popolare di Vicenza l’incasso per la Curia si assottiglia a poco più di 230.000 euro.