Polizze vita multiramo: come vincere la battaglia tra rendimento e protezione

Dove mettere i propri risparmi riuscendo a trarne un rendimento ragionevole senza correre troppi rischi? E’ la domanda che attanaglia sempre più spesso gli investitori italiani di fronte a titoli di Stato che offrono interessi sempre più risicati e un mercato azionario, più remunerativo sì, ma decisamente più volatile e incerto.
Secondo una ricerca di Natixis Global Asset Management (condotta a livello internazionale su quasi 6mila investitori di 14 Paesi diversi), è emerso che il 70% dei risparmiatori italiani afferma di essere combattuto se puntare sulla crescita del patrimonio o sulla sicurezza dell’investimento. 
 
Per il futuro, almeno di breve termine, la battaglia psicologica tra la ricerca di rendimento e la protezione del capitale che il risparmiatore italiano dovrà affrontare diventerà sempre più difficile. La maggior parte degli analisti è infatti concorde nel ritenere che il 2015 sarà all’insegna dei bassi rendimenti del comparto obbligazionario e di un ritorno della volatilità sulle Borse.
Una soluzione a questo dilemma potrebbe essere fornita dalle polizze vita multiramo. Si tratta di prodotti assicurativi ibridi articolati  in una componente tradizionale a gestione separata (Ramo I), che abbina un rendimento minimo garantito alla protezione del capitale investito, e da una componente Unit Linked (Ramo III), in cui i premi  confluiscono in fondi comuni per sfruttare le potenzialità dei mercati finanziari, dando una marcia in più all’investimento. In questo modo viene valorizzato il risparmio e allo stesso tempo garantito una parte del capitale. 
In altre parole, le polizze vita multiramo consentono di ottenere rendimenti stabili nel tempo grazie alla componente collegata alla gestione separata (che garantisce anche  una parte delle somme versate) e contemporaneamente sfruttare le opportunità sui mercati finanziari tramite la componente Unit Linked, collegata a selezionati fondi comuni che diversificano l’investimento a seconda della propensione al rischio del sottoscrittore. Ma al di là di questo aspetto fondamentale, c’è da sottolineare che questo tipo di prodotto offre anche tutti i vantaggi fiscali e civilistici collegati all’assicurazione vita. 
 
La tassazione per le polizze vita è infatti più favorevole rispetto ad altre tipologie di investimento. Per la componente di Ramo I è stata confermata l’esenzione dall’imposta di bollo: è l’unico caso insieme ai fondi pensione e fondi sanitari  per cui non è dovuta la mini-patrimoniale dello 0,2% annuo e questo vantaggio, per il momento è conservato. Non solo. La tassazione sui titoli di Stato nei quali investe in via prioritaria  la gestione separata  è rimasta al 12,5%.

A questi vantaggi si aggiungono anche quelli civilistici, in termini di impignorabilità e insequestrabilità dell’investimento. Non va dimenticata anche la possibilità di indicare il beneficiario in caso di morte dell’assicurato, senza passare dal notaio (evitando costi aggiuntivi), risolvendo in maniera più semplice e diretta il problema di eredità anche in caso di famiglie allargate.