Yuan ai nuovi massimi a 19 anni, bene l’aussie
Prosegue la costante ascesa dello yuan che ha aggiornato i propri massimi di 19 anni rispetto al dollaro Usa. Il cross usd/cny è sceso oggi in area 6,1335 dopo che la banca centrale cinese ha apportato un incrementato record del fixing della valuta complici i segnali di aumento dei flussi di capitale nella seconda economia al mondo. La People’s Bank of China ha venduto oggi 10 miliardi di yuan (1,6 miliardi dollari) di bond a tre mesi oggi, la prima offerta in 17 mesi, per assorbire l’eccesso di cassa. “L’accelerazione dell’apprezzamento del fixing da parte della PBoC e le crescenti aspettative di un ampliamento della banda di oscillazione stanno rafforzando la view di un ulteriore apprezzamento dello yuan”, rimarca un report odierno di Barclays dedicato al renminbi.
“Lo spot CNY viaggia vicino alla parte bassa della banda di oscillazione dalla fine del mese di settembre – rimarca Barclays – il che non sorprende alla luce degli unilaterali flussi commerciali e di portafoglio verso la Cina”. Sul mercato si punta a un prossimo raddoppio della banda di oscillazione rispetto al fixing della banca centrale (2% rispetto all’1% attuale). Attese fomentate dalle dichiarazioni dello scorso mese del vice governatore della People’s Bank of China, Yi Gang, che ha definito l’aumento della banda una mossa “probabile nel prossimo futuro”.
Tra le altre valute si muove bene il dollaro australiano salito fino a 1,0258 rispetto al dollaro Usa dopo gli ottimi riscontri arrivati dal mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione è sceso ad aprile al 5,5% rispetto al 5,6% precedente e meglio delle attese degli analisti che si attendevano un invariato mensile. Il numero dei nuovi occupati ha toccato quota 50.100 unità. Bene in particolare la statistica relativa ai nuovi occupati a tempo pieno che hanno registrato un incremento di 34.500 unità.