Lo Yen si conferma debole, l’euro sopra 1,28 dollari

Continua il selloff sulla divisa nipponica. Oggi il cambio dollaroyen ha aggiornato i massimi da aprile toccando quota 82,53 yen, il livello maggiore da inizio aprile. La nuova fase di debolezza della divisa nipponica è attribuibile alla presentazione del programma elettorale da parte del partito liberale, da sempre favorevole a una politica monetaria ancora più aggressiva dell’attuale.
Il Liberal Democratic Party (Ldp) ha fatto sapere di voler raggiungere un accordo con la Bank of Japan per fissare l’obiettivo di inflazione al 2%, il doppio rispetto all’attuale target, e di avere intenzione di rivedere la legge che regola i rapporti tra esecutivo e Banca centrale. “Perseguiremo una nuova strategia di crescita per stimolare l’economia e per contrastare l’apprezzamento dello yen e la deflazione”, ha detto Shinzo Abe, leader del Ldp e possibile premier.
Dal fronte macro, oltre le stime il deficit nipponico a ottobre, sceso meno del previsto da 561,7 a 549 miliardi di yen. Gli analisti avevano previsto un calo maggiore a 360 miliardi ma evidentemente le tensioni con la Cina stanno indebolendo più del previsto l’export verso il Dragone.
Per quanto riguarda le indicazioni in arrivo dagli Stati Uniti, meglio del previsto il superindice, salito a ottobre dello 0,2% m/m, e l’indicatore che misura la fiducia dei direttori degli acquisti del manifatturiero (Pmi), passato nel mese in corso da 51 a 52,4 punti. In linea con le stime il calo da 451 a 410 mila messo a segno dalle nuove richieste di sussidio mentre indicazioni deludenti sono arrivate dalla fiducia dei consumatori misurata dall’Università del Michigan, scesa a novembre dagli 84,9 punti del dato preliminare a 82,7 punti.
Seduta di consolidamento per l’eurodollaro che nonostante il mancato accordo sul debito greco quota sopra 1,28 a 1,2815 in scia dell’ottimismo su una soluzione della questione nel corso del vertice straordinario in calendario per lunedì prossimo. “Dal punto di vista tecnico, il cross Eur/Usd ha trovato supporto nella notte sul secondo supporto pivot giornaliero a quota 1,2737 e da qui è partito un timido recupero verso 1,2780, poco sopra il primo supporto pivot”, ha rilevato Vincenzo Longo, analista di IG. “Il rialzo potrebbe arrivare sino a 1,2830, massimo intraday di ieri e successivamente a 1,2880. Intorno a questi livelli le vendite potrebbero tornare a prevalere”.