Lo yen risale dai minimi in attesa della BoJ
Risalita dai minimi a 2 anni e mezzo per lo yen. In attesa dei responsi che arriveranno domani dal meeting della Bank of Japan (BoJ) iniziato oggi, la divisa nipponica ha ripreso vigore con cross $/Y sceso in area 89,5 dopo aver toccato un nuovo picco a 90,25 (massimo dal giugno 2010). I tassi sono attesi stabili nel range tra lo 0 e lo 0,1%, mentre il mercato si attende un potenziamento del piano di acquisto di asset (che nel 2012 è salito fino a 76 mila miliardi di yen). Le attese del mercato sono per il possibile annuncio di un impegno della BoJ ad acquistare asset finché non sarà raggiunto il target di inflazione al 2%.
Attesa che ha portato lo yen a deprezzarsi notevolmente sui mercati valutari (-12% circa sul dollaro negli ultimi tre mesi). Forte indebolimento che ha sollevato qualche preoccupazione sui possibili contraccolpi che avrebbero i cittadini giapponesi nel caso il dietrofront dello yen spingesse eccessivamente il costo delle importazioni di beni. In tal senso settimana scorsa il ministro dell’Economia Akira Amari ha evidenziato i potenziali effetti dannosi di un calo eccessivo dello yen anche se poi ha puntualizzato di essere stato male interpretato.
Secondo Michael Hewson, Senior Market Analyst di CMC Markets, la moneta nipponica potrebbe fermare momentaneamente la sua discesa qualora la banca centrale non dovesse comunicare un’ulteriore iniezione da 10 trilioni di yen e un nuovo target di politica monetaria legato all’inflazione e concordato con il nuovo governo. Anche se così non fosse, rimarca Hewson, prepariamoci in ogni caso ad un “sell on the facts”.