Weidmann: aspettiamo dati aggiornati prima di decidere

Prima vediamo i dati, poi decidiamo. Nel corso del Welt Currency Conference di Berlino il n.1 della banca centrale tedesca, Jens Weidmann, ha parzialmente confermato quanto anticipato ieri dal Wall Street Journal: se le nuove stime dovessero far emergere la necessità di approvare ulteriori misure, la BundesBank non si tirerà indietro.
Weidmann, che guida la fronda dei “falchi” all’interno del board della banca centrale europea, nel corso del suo intervento ha sottolineato l’importanza “di capire le cause che sono dietro l’andamento dei prezzi al consumo”. Tra queste, ha precisato il n.1 della BuBa, “rientra il processo di aggiustamento” che segue la crisi finanziaria.
Nel complesso, “ci sono probabilità relativamente basse di deflazione” e, in qualunque caso, il Quantitative easing (Qe, allentamento quantitativo) potrebbe non rappresentare l’arma migliore “per combattere una bassa inflazione”. “Non abbiamo ancora approvato niente”, ha risposto Weidmann a chi gli chiedeva se la BuBa ha già dato il via libera a un Qe in salsa europea.
In questo contesto l’eurodollaro poco dopo la chiusura delle contrattazioni in Europa quota sostanzialmente invariato a 1,3712. “L’eur/Usd è sceso sotto la media mobile a 100 giorni per la prima volta dal 4 aprile”, si legge in una nota elaborata dal Credit Agricole. “Da questo momento, il prossimo obiettivo tecnico di una certa importanza è rappresentato dalla media mobile a 200 giorni a 1,3623”.
Domani ci attende una giornata particolarmente ricca di appuntamenti: alle 10 la Banca centrale europea diffonderà il suo consueto bollettino mensile mentre alle 11 l’appuntamento è con gli indici relativi la crescita economica nei primi tre mesi e l’inflazione di aprile (consenso +0,4% t/t e +0,7% annuo).