News Indici e quotazioni Wall Street in trepidazione in attesa di Powell, tra paura bolla e inflazione. Petrolio ritraccia ma analisti sono bullish

Wall Street in trepidazione in attesa di Powell, tra paura bolla e inflazione. Petrolio ritraccia ma analisti sono bullish

Pubblicato 22 Giugno 2021 Aggiornato 19 Luglio 2022 17:28
Oggi mercati di nuovo sull'attenti in attesa di indicazioni che arriveranno dalla Fed. Il Dow Jones cede lo 0,10% a 33.842 punti; il Nasdaq è piatto con una variazione di appena +0,05% a 14.148 punti, mentre lo S&P 500 è ingessato a 4.224 punti.

Il numero uno della Federal Reserve Jerome Powell parlerà infatti alla Camera dei Rappresentanti Usa. L'audizione inizierà alle 20 ora italiana.

Ieri sera la Fed ha diramato il contenuto del suo discorso:

"Dall'ultima volta che ci siamo incontrati, l'economia ha riportato un miglioramento sostenuto - dirà Powell - Le ampie vaccinazioni si sono unite a interventi di politica monetaria e fiscale senza precedenti, fornendo un forte sostegno alla ripresa. I dati relativi all'attività economica e all'occupazione hanno continuato a rafforzarsi e, quest'anno, il Pil reale si appresta a segnare la fase di crescita più veloce degli ultimi decenni".

Sul nodo inflazione, Powell è stato costretto e sarà costretto di nuovo, oggi, ad ammettere che si è rafforzata.

A tal proposito si ricorda che dal dot plot del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, ora emerge che, in media, gli esponenti dell'istituzione stimano in media due rialzi dei tassi nel 2023, quando nella riunione di marzo prevedevano un nulla di fatto almeno fino al 2024.

"L'inflazione è aumentata in modo notevole negli ultimi mesi", dirà Powell al Congresso.

Allo stesso tempo, il presidente della Fed ribadirà che la maggior parte della crescita dei prezzi è, a suo avviso, frutto di un effetto temporaneo e che l'inflazione Usa dovrebbe tornare al 2% nel lungo termine.

Occhio alle meme stock GameStop e AMC Entertainment, dopo i cali di ieri, in entrambi i casi superiori a -6%.

Le meme stock continuano a far parlare di sé,in relazione all'esuberanza irrazionale dei trader amatoriali.

Attenzione alla nota "The Great 2021 Retail Investor Stock Buying Boom" firmata da David Kostin, responsabile strategist della divisione dell'azionario Usa di Goldman Sachs, che ritiene che la grande carica dei trader amatoriali iniziata quest'anno con il trading selvaggio su questi titoli sia solo all'inizio. A suo avviso gli acquisti netti delle azioni da parte delle famiglie americane saliranno infatti ulteriormente a $400 miliardi dai precedenti $350 miliardi, nel corso di quest'anno. Le azioni, e soprattutto queste meme stock amate dai trader amatoriali, hanno dunque maggiori possibilità di essere investite da nuovi buy, almeno dai comparto degli investitori retail.

Kostin ha calcolato che le famiglie Usa stanno investendo in media il 44% dei loro asset sull'azionario, poco al di sotto del record di tutti i tempi, pari al 46%, testato al record della bolla dot com (e conseguente esplosione).

Focus nelle ultime ore anche sui prezzi del petrolio, dopo che, per la prima volta in due anni, il Brent ha toccato e superato quota $75, al record dal 25 aprile del 2019. Il petrolio fa oggi dietrofront, con il Brent che cede lo 0,31% a $74,65 al barile e il WTI che arretra dello 0,48% a $73,31 al barile.

Francisco Blanch, strategist della divisione di ricerca sulle commodities di Bank of America è comunque bullish e ritiene possibili prezzi del petrolio a $100 nel 2022. Rialzista sui prezzi del petrolio è anche Goldman Sachs. Gli strategist del colosso americano non escludono che le quotazioni si avvicinino alla soglia di $100 al barile prima della fine di quest'anno.

"Nel breve termine, la nostra convinzione long più rialzista è di un petrolio Brent che, in media, si attesta a $80 al barile in questo terzo trimestre, con fiammate potenziali al di sopra di questa soglia. Probabilmente, la domanda globale è salita a 97 milioni di barili al giorno negli ultimi giorni, rispetto ai 95 milioni di barili al giorno di poche settimane fa, visto che gli Stati Uniti hanno passato il testimone all'Europa e ai mercati emergenti, dove perfino l'India inizia a mostrare miglioramenti", ha commentato Jeffrey Currie, responsabile globale della divisione di ricerca sulle commodities di Goldman Sachs.

Ieri Wall Street ha riportato un forte rally: il Dow Jones Industrial Average è volato di 586,89 punti a 33.876,97 punti; lo S&P 500 è salito dell'1,4% a 4.224,79 punti, mentre il Nasdaq Composite ha riportato un rialzo dello 0,79% a 14.141,48 punti.