News Notizie Mondo Wall Street cauta dopo i guadagni della vigilia, cresce attesa per job report

Wall Street cauta dopo i guadagni della vigilia, cresce attesa per job report

1 Dicembre 2022 16:08

Avvio poco mosso per Wall Street dopo i rialzi di ieri, innescati dall’apertura di Jerome Powell ad un rallentamento del ritmo di inasprimento monetario già nella riunione di dicembre. Dopo pochi minuti di scambi il Dow Jones arretra dello 0,5% mentre scambiano sopra la parità l’S&P500 (+0,1%) e il Nasdaq (+0,4%).

Prima dell’apertura è stato diffuso il dato di ottobre sull’indice PCE core, il parametro preferito dalla Fed per monitorare l’inflazione, che si è attestato al +5,0% annuo, al di sotto del +5,2% di settembre. I numeri avallano le opinioni di chi ritiene che l’inflazione Usa abbia toccato il picco e che la Fed possa varare rialzi dei tassi meno aggressivi.

Lo stesso Powell, chairman dell’istituto di Washington, ha dichiarato ieri che “ha senso moderare il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse”. L’intensità delle strette monetarie potrebbe diminuire già nella prossima riunione del Fomc, in calendario i prossimi 13 e 14 dicembre. In ogni caso, il numero uno della banca centrale americana ha chiarito che “c’è ancora del lavoro da fare” ed “è probabile che ci sia il bisogno di mantenere la politica restrittiva ancora per un po’ di tempo”, al fine di combattere l’inflazione.

Molti economisti hanno messo in guardia gli investitori, ricordando che il rallentamento delle strette non esclude la determinazione di Powell di puntare a un tasso terminale più elevato rispetto a quanto lui stesso aveva previsto in precedenza.

In ogni caso, la prospettiva di un rialzo da 50 punti base a dicembre ha scatenato gli acquisti anche sui Treasuries Usa, con i rendimenti che hanno puntato verso il basso. I rendimenti dei Treasuries Usa continuano a scendere con quelli decennali che arretrano al 3,61%. In calo anche il dollaro Usa, che ha fatto un forte dietrofront, portando l’euro a salire a $1,0523, sui massimi da fine giugno.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti anche i dati sulle richieste settimanali di disoccupazione, pari a 225 mila unità contro le 241 mila della settimana precedente e le 235 mila attese. La spesa per consumi ad ottobre è aumentata dello 0,8% su base mensile, alimentando la speranza che gli aumenti della Fed stiano raffreddando l’inflazione senza innescare una recessione.

Ora il focus si sposta sui dati di domani relativi al mercato del lavoro a stelle e strisce, dopo i dati Adp di ieri che hanno evidenziato un numero di impieghi nel settore privato inferiore alle stime.

Tra i titoli più attivi, la società di cloud computing Salesforce perde il 9,5% dopo la notizia relativa alle dimissioni del co-amministratore delegato Bret Taylor. In rialzo invece Snowflake (anch’essa società di cloud) dopo la trimestrale, malgrado la guidance sul fatturato sotto le attese.